L’altro lato dell’Arcobaleno –

Siete Scientologist Indipendenti ? Pensate con la VOSTRA testa !

rainbow-art

Come anticipato da Paolo in questo commento :

” Ho chiesto a Guido e Francesco di aprire una discussione sull’ultimo post pubblicato dall’Indipendologo prima di chiudere, perché secondo me è giusto discuterne tranquillamente e rifletterci sopra visto l’importanza che ha avuto l’indipendologo come punto di riferimento per chi è uscito dalla CofS in questi ultimi anni. ”

Abbiamo deciso di prendere in mano ed analizzare il post del 6 Agosto 2013 dell’Indipendologo dove annunciavano che non avrebbero piu’ pubblicato articoli.

Molti di voi conoscono ed hanno vissuto la nascita della Reception, nata da un desiderio personale di poter dare la possibilità alle persone di conoscere e praticare una Scientology Libera al di fuori dei monopoli.

Personalmente, la consideravo una cosa indispensabile vista la necessita’ di dati stabili per poter avere e fare il ponte in maniera standard .

E cosi’ iniziai, ancora quando scrivevo sull’indipendologo, a rendermi disponibile per chiunque volesse contattarmi.

Ricordo che gli scrittori ed autori dell’Indipendologo non hanno mai dichiarato pubblicamente chi fossero veramente ma,  a dire il vero, ormai poco interessa.

Al contrario io, esponendomi ed incitando a contattarmi, ho unito sempre piu’ linee di comunicazione e conosciuto gente, storie, realta’.

I miei dati stabili erano che nel campo indipendente avevo terminali tecnici veri ed addestrati, disposti ad aiutare, ed avevo persone che volevano fare il ponte.

Da lì il gioco era fatto, avevo le linee di comm, avevo la domanda e l’offerta.

Non ho mai voluto un penny per tutto ciò , ma mettendomi io per primo, ho fatto da Clear fino ad OT7 con Veri terminali tecnici, permettendomi poi di consigliare a chi volesse fare il ponte in maniera standard, quali Auditor o Supervisori contattare.

La Reception e’ stata fin dall’inizio aperta nei confronti dell’Indipendologo, tanto che fin da subito il link al loro Blog era presente nel nostro Blogroll.

Cosa che viceversa non è avvenuto, anzi, siamo stati duramente attaccati, prima in maniera nascosta con un post privato di 18 pagine inviato via mail e poi anche pubblicamente,  potrei scrivere numerose pagine per raccontarvi quanto lavoro e quanta energia ho dovuto immettere nel sistema per maneggiare il volume di terze parti, ma fondamentalmente la paternità della Reception ed anche parecchi “indipendenti della nuova era” sono dovuti al lavoro del loro Blog.

post privato

IL POST PRIVATO ESORDIVA CON QUESTA IMMAGINE E QUESTE PAROLE:
Inviamo questa comunicazione solamente a chi si è Dichiarato
Indipendente e ad alcuni assidui collaboratori o frequentatori del Blog e vi
invitiamo a mantenere la stessa riservata.
Consideratelo come il post di questa sera.
Ci sono pervenute diverse mail negli ultimi giorni che ci hanno fatto alzare
il livello di guardia.
Lo scopo di questa comunicazione è quello di mettere ordine in
avvenimenti recenti che hanno delineato una ben definita spaccatura nel
movimento a causa di fattori specifici che vogliamo che voi conosciate e
che poi valutiate in base alla vostra esperienza ed ai dati in vostro
possesso.
Per noi il primo campanello di allarme è stato quando abbiamo indicato
Pietro Gori come collaboratore di OSA.

Questo e’ un invito, aperto anche a tutti coloro che hanno commentato sull’Indipendologo e mai sulla Reception, a tutti i condomini ovviamente, mi auguro anche che gli Autori dell’Indipendologo intervengano, magari anche a Claudio e Renata che fino ad un certo punto erano quasi piu’ a casa mia che a casa loro e poi sono spariti improvvisamente attaccandoci ( e me ne dispiaccio ), alle persone di riferimento nel campo Indipendente Italiano come Giovanni Bonzani che ha creato un bel Team dalle sue parti, agli Auditor’s come Ignazio o Frecciarossa che hanno vissuto il dover sciegliere da che parte stare…

L’importante e’ che sia costruttivo, non e’ un tiro a segno dove sparare o tirare frecce a qualcosa o qualcuno.

Cito dall’Indipendologo:

“Dalla pubblicazione dell’articolo 1.000.000, nel quale annunciavamo di considerare raggiunto il nostro obbiettivo, abbiamo ricevuto diverse email che ci chiedevano come mai non stessimo pubblicando altri articoli.
Probabilmente, a causa dell’euforia dovuta al raggiungimento di quell’enorme traguardo, non avevamo ben sottolineato il fatto che non avremmo pubblicato altro.”

In questo Post danno il fattore di realta’ che non scriveranno piu’, come mai ?

“Quando iniziammo con il Blog, lo facemmo spinti dal desiderio di far conoscere a chi non era avvezzo alla lingua Inglese, le informazioni che a seguito del Truth Rundown stavano inondando la rete.”

Giustamente specificano che all’inizio ( e per quasi tutto il tempo NDR) traducevano dall’inglese all’italiano i post di Marty Rathbun

“Stavano venendo in superfice verità che erano state nascoste alla stragrande maggioranza degli Scientologist e che spiegavano come la nostra filosofia fosse stata col tempo deragliata e si stesse in realtà allontanando da quegli ideali che avevano fatto in modo che ognuno di noi vi si avvicinasse.

Le informazioni che giornalmente emergevano indicavano un “CHI” ben preciso come sorgente di questo collasso e della inversione che aveva modificato Scientology, da filosofia tesa a far raggiungere a chi la praticava più alti livelli di consapevolezza e libertà, ad una sorta di multinazionale della fede che tendeva utilizzando al contrario i principi stessi di Scientology, a creare schiavi e imprigionare il potere di scelta ed il libero arbitrio delle persone.

Questo CHI era ed è David Miscavige.”

Denunce di maltrattamenti ed abusi, di storpiature della tecnologia e di un’organizzazione mafiosa per incassare denaro da ignari fedeli.

Dando un unica paternita’, David Miscavige.

Le informazioni che indicavano lui, provenivano da sorgenti multiple di osservazione, indicavano senza ombra di dubbio l’insania che aveva avvolto Scientology ai livelli più alti del suo Management.

Le persone che rivelavano queste verità erano per la maggior parte dirigenti di altissimo livello i quali avevano visto, condiviso e persino aiutato l’ascesa al potere di David Miscavige, e che a loro volta avevano contribuito a perpetrarne i crimini.

Stiamo parlando di personaggi come Marty Rathbun ex RTC Inspector General,  Mike Rinder ex Presidente OSA INT,  Amy Scoobe ex WDC,  e decine e decine di altri con un bagaglio di informazioni incredibile.

Come da loro stessi indicato, questa e’ la seconda parte della storia pero’, Marty era il Braccio armato di Miscavige, Rinder era il C/O Osa Int, quindi consapevoli e al corrente delle piu’ grandi malefatte di Miscavige.

Corretto, ma Miscavige da dove e’ arrivato ?

Come giustamente e’ stato definito, Lui e’ la Drammatizzazione di una Drammatizzazione.

Vennero svelate attraverso i loro articoli, interviste Video e quant’altro, violenze fisiche e psicologiche a cui i Sea Org Member della Base di Int venivano sottoposti. Vennero rivelati gli intrecci ed intrighi di potere tra Pat Broeker unico contatto con Hubbard quando andò in isolamento alla fine degli anni 80 e David Miscavige – unico tenutario di quella delicatissima e potentissima linea di comunicazione.

Linea di comunicazione che ha fatto in modo che nessuno mettesse in dubbio quanto lui facesse in quel periodo e tutte le epurazioni di chiunque si intromettesse tra lui e l’ascesa al massimo potere.

Abbiamo riportato la distruzione del network delle Missioni con la infame riunione di San Francisco, l’estinzione del Guardian’s Office, l’epurazione di Mary Sue Hubbard e decine e decine di articoli hanno trattato i retroscena di quanto oggi noi stavamo affrontando.

Di base, credo che bonariamente abbiano riportato cio’ che volevano far conoscere, lo stesso Marty non ha mai rivelato pubblicamente cosa successe realmente in determinate occasioni ( per esempio quando e’ realmente morto LRH e come ), comunque hanno fatto un incessante e duro lavoro di traduzione .

Abbiamo tradotto e rivelato l’inesistenza dei Livelli OT sopra OT VIII, Livelli utilizzati solamente come carota insieme al bastone dell’etica che servivano entrambi per mantenere gli OT e gli Scientologist  ”in riga”.

Abbiamo tradotto libri come Blown For Good di Mark Headley, e l’affascinante racconto di Jeff Hawkins “Sogni Rubati” – alcuni  capitoli del libro di Amy Scobee “Violenze al Vertice”, tutti libri questi che sono una “denuncia” di quanto accadeva alla Base di INT.

Abbiamo sottotitolato tutte le interviste rilasciate al Tampa Bay Times da Marty Rathbun, Steve Hall, Jeff Hawkins e molti molti altri.

Dati allucinanti e agghiaccianti – come il “Gioco delle Sedie” per rendere i manager di INT delle bestie.

Abbiamo fatto conoscere IL BUCO e come David Miscavige avesse imprigionato la totalità del Management di Scientology.

Abbiamo rivelato le sordide connessioni con lobby di potere all’interno del governo degli USA, le pressioni di Cruise, Travolta nei confronti dell’amministrazione Clinton e Obama.

Abbiamo parlato di come membri della Sea Org fossero usati a beneficio di Tom Cruise per far apparire il suo “Migliore Amico Per Sempre” la più grande e “gentile” delle persone.

Ma servirebbe tutto un Blog …… per contenere tutti questi dati – ed è proprio questo quanto noi e chi ha collaborato con noi lasciamo a chiunque voglia attingerne.

Tutto questo e’ altamente di pubblica utilità , e’ altrettanto vero e verificabile che i Miei commenti o post, quelli della mia famiglia, quelli di Paolo Facchinetti, Pietro Gori o qualsiasi collegamento che potesse fa risalire a me e successivamente alla Reception e’ stato cancellato dal Blog.

E questo e’ avvenuto senza la mia richiesta, come invece e’ successo per alcuni commenti che, su espressa richiesta di chi li aveva fatti, sono stati rimossi dalla Reception con la dicitura ” Rimosso su richiesta dell’utente”.

Successivamente sono stati tolti commenti e post anche di Ignazio Tidu, osannato prima come Auditor piu’ esperto del campo indipendente Italiano ( che confermo ! ), cancellato poi per non essersi “sottomesso” (  se vuole lui puo’ raccontarci la sua esperienza di come e’ avvenuto ciò ).

Un gigantesco bagaglio di informazioni è qui a vostra disposizione – fatene quello che ritenete più opportuno ma fate sopratutto quello che ogni persona libera dovrebbe fare:

PENSATE VERAMENTE CON LA VOSTRA TESTA

Grazie per tutto quello che avete fatto per noi, per il vostro sostegno, la vostra amicizia e il vostro amore.

Ci rivedremo presto, al di là dell’arcobaleno.

LO STAFF DELL’INDIPENDOLOGO

Ad un certo punto lo stesso Marty ha pubblicato post dove giustamente “Pensava con la sua Testa”, questi risultavano scomodi e oltre che non essere stati tradotti e pubblicati dallo staff dell’Indipendologo ( ma da noi si, visto che loro non lo facevano ).

La situazione attuale e’ che anche il link al Blog di Marty e’ sparito dall’Indipendologo, a dir la verita’ ne sono spariti parecchi.

Attualmente Marty nei suoi post parla apertamente menzionando dati “confidenziali” o facendo sue riflessioni su ideologie o pratiche prese in considerazione da LRH mentre stava svolgendo ricerca pura ( Taoismo, Induismo, Veda ecc. ecc. ).

La mia personale valutazione e’ che se voglio interessarmi di Taoismo, non leggerei in un blog che dovrebbe parlare di Scientology ma che invece specula sulla profondita’ del messaggio contenuto in un libro di un maestro di taoismo.

E’ corretto credo che la retta via stia nel mezzo, abbiamo visto che sotto un atteggiamento di “essere Ortodossi”, l’indipendologo ha cessato di esistere, la sua fonte di post ( il Blog di Marty) ha scoperto quanto e’ bello il mondo e quanta verita’ può esserci anche in altri punti di vista.

Durante la mia personale ricerca della Verita’, della storia, di cosa accadde veramente, ho conosciuto, ritrovato e motivato Paolo, che era ed ora lo e’ ancora (!) il SNR C/S ITALY.

Aveva concluso il ponte percorribile tanto tempo fa, aveva la miglior conoscenza tecnica disponibile essendo stato lui “allievo” di David Mayo, SNR C/S INT, Auditor e C/S di LRH.

David Mayo e lo stesso Pat Broeker hanno ricevuto l’input, per ovvi motivi non possono esporsi con la bandiera, ma vi assicuro che nel caso di David Mayo, la sua presenza e’ molto incoraggiante.

Richard e’ arrivato, e’ entrato osservando se questo fosse il posto giusto dove recapitare un pacco prezioso.

Fondamentalmente, in base a cio’ che mi aspetterei da uno Scientologo, sto svolgendo un compito, o  chiamiamola missione ( piu’ Scientologico e piu’ caritatevole ) , rafforzata, validata e incentivata ulteriormente dalla responsabilita’ che Richard mi ha lasciato, così come l’ha lasciata a Paolo, di proteggere la Tecnologia pura affinché, chi se lo merita dimostrando di essere cio’ che ci si aspetta da uno scientologo, una volta finito il ponte conosciuto e percorribile, possa ricevere il pacco prezioso.

Questo equilibrio che ha unito e riunito gli Indipendenti della nuova era a chi era gia’ indipendente da 30 o 40 anni, a chi aveva perso la “speranza”, a chi aveva tramutato l’amore in odio, ha infranto le barriere e dimostrato a loro che si puo’ fare.

A voi la palla, e’ questa la condizione per permettersi di stare ad aspettare dall’altra parte dell’arcobaleno ?

Francesco

267 commenti

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267 risposte a “L’altro lato dell’Arcobaleno –

  1. NOTsaware

    Ottimo Post. Confermo quanto detto da Francesco, per quanto riguarda la cancellazione di ogni dato riferito alla mia persona perchè non ho condiviso la presa di posizione dei Lugli.

  2. Marco

    Io dico solo poche cose perchè testimone di quello che dice Francesco in questo Post.

    Ho cominciato a leggere e commentare su L’Indipendologo fin dalla sua nascita e devo dire che in quel periodo le cose erano… elettrizanti, almeno per me di sicuro (ma anche per tanti altri in fuoriuscita con cui ero in comunicazione) .

    Ero uscito dalla “chiesa” da pochi mesi (dopo moltissimi anni di militanza… effettivamente troppo tempo per rendersi conto di quel che era questa organizzazione in modo fin tropo evidente) e quello che leggevo sul blog era una fonte di stupore e conferma di quanto l’ambiente fosse losco e torbido, in modo ben più grave di quel che immaginavo.

    E’ stato un vero e proprio scoperchiamento del tombino di una fogna.

    CAPITOLO 22: MODO DI TRATTARE LA VERITÀ (Dal libro scienza della sopravvivenza, colonna numero 8 del quadro)

    Ad 1,1 la verità subisce la sua più grande sconfitta perché qui essa viene confusa, stravolta, usata, distorta e celata per paura che qualcuno possa vendicarsi, fino a quando non ci si rende conto che le informazioni diffuse da questo livello della Scala del tono perseguono unicamente due scopi: creare la massima quantità di danni al prossimo e assicurare la massima sicurezza a se stessi.

    Qui troviamo, menzogne usate per nascondere altre menzogne, in mezzo alle più sfrenate asserzioni di onestà e a una roboante campagna pubblicitaria a sostegno dei valori etici di chi parla.

    Dietro la facciata di onore, onestà, etica e “sacralità dei propri impegni” si trova un turbinoso pozzo nero di bugie maligne e malvagie con cui la persona intende creare la maggior quantità possibile di danno.

    Durante gli studi iniziali sulla Scala del tono, che sono poi culminati in questo quadro, non si era compreso completamente fino a che punto un individuo di livello 1,1 potesse arrivare nel pubblicizzare la sua natura virtuosa, mentre al tempo stesso pugnalava gli altri alla schiena.

    Poiché queste persone sostenevano tanto spesso di essere oneste ed etiche, per un po’ si era accettata l’idea che una persona potesse trovarsi a un basso livello sulla Scala del tono ed essere comunque in grado di dire la verità.

    L’esperienza ha dimostrato che, per quanto pubblicizzi la propria onestà, l’individuo di livello 1,1 è totalmente incapace di dire la verità e.. racconta menzogne sulla spinta di una qualche orribile compulsione meccanica.

    Nessuna delle persone cui fu accordata fiducia se n’è rivelata degna; anzi, si scoprì che ciascuna di esse era talmente coinvolta in macchinazioni, pur mantenendo una tale facciata di onestà, che per la prima volta fu possibile capire a quale profondità potesse arrivare l’aberrazione nella sua repressione dell’uomo.

    Parliamoci chiaro, una persona, quando si fida di un individuo di livello 1,1, mette a repentaglio la propria vita e la propria reputazione, quali che siano le apparenze.

    In questa zona abbiamo persone capaci di fingere in modo meraviglioso: possono piangere, supplicare o denunciare con sdegno e disprezzo, asserendo la propria onestà e sincerità, e dimostrandole con una tale perfetta convinzione che persino il più critico degli osservatori potrebbe essere incapace di percepire la benché minima falsità.

    Eppure nell’individuo di livello 1,1, un’ispezione profonda e minuziosa dei motivi e degli scopi, rivela un covo di serpenti in cui si agitano menzogne e falsità, finzioni e irrealtà. Persone simili possono, a loro piacimento, dar sfogo a lacrime e altre emozioni, usando il linguaggio più onorevole possibile per servire i fini più deprecabili.

    Dunque L’Indipendologo fu all’inizio una ventata di verità… e “la verità spazza via le menzogne”.

    Ma poi il blog ha cominciato a prendere una piega strana… che poi fu compreso essere un tentativo di “presa di potere” (potere di manovrare il gruppo di Indi che scrivevano nel blog e/o che erano in contatto con il blog ed i suoi autori, o presuntiti tali, o i loro rappresentati più evidenti)…

    Forse la leadership che il blog aveva assunto, ha un pò dato un’euforia/ubriacatura di potere a chi gestiva, che guarda un pò, hanno cominciato a replicando i metodi della Cof$, di coloro che stavano venendo combattuti. “Ciò che combatti (con tanta risentimento coinvolto) e non vinci, diventi”.

    Non credo solo per questo, ma anche perchè ci fu una drammatizzazione di quello che era stato subito per 30 anni…
    Se uno non conosce (e/o non analizza con modestia e corretta intenzione) nient’altro che un metodo… , anche se lo contesta alla fin fine non conosce nessun altro comportamento, se non quello che ha subito, e dunque a maggior ragione quel comportamento è quello vincente.

    Va beh, per dire quel che è successo.
    Ma il blog ha avuto un ruolo importantissimo in Italia e questo eleva il blog ad un livello KaKan.

    Io infatti rispetto e non rinnego l’importantissimo ruolo informativo che ha avuto; anche se non ho seguito e ho chiaramente indicato come scorretta la piega che aveva preso.
    Come dire…? Leggo il libro dell’autore, ma non mi comporto incoerentemente come fa l’autore, autore che di base ha un comportamento incoerente e che rinnega se stesso..

    Infine… credo che il blog ultimamente fosse molto impegnativo e che è per questo ha smesso di pubblicare… ma credo anche che è il comportamento incoerente che lo ha messo di per se in difficoltà.
    Forse con un pò di sincera collaborazione, avrebbe potuto continuare a pubblicare ed informare gli sviluppi del movimento Indi.

    Ma già da un pò abbiamo LaReception… blog che io da subito ho sostenuto come essere una ventata nuova… di libertà di partecipazione e parola e di coordinazione senza secondi fini o scopi del genere precedente (Cof$ e affini) .

    Dunque GRAZIE al lavoro iniziale svolto dall’Indipendologo, ma GRAZIE MOLTE per il proseguimento delle oneste intenzioni iniziali de LaReception.

    Marco

  3. Luigi Cosivi

    Marco mi associo.

  4. paolo facchinetti

    LaReception è nata con il preciso scopo, o meglio, con lo scopo principale, di aiutare le persone a proseguire il proprio cammino spirituale con le tecnologie di Scientology, L’Indipendologo è nato con lo scopo principale di combattere l’attuale management della Chiesa di Scientology. A questo proposito è interessante (credo) leggere questo sottocapitolo del mio Corso di Autostima.
    GIOCHI A FAVORE E GIOCHI CONTRO
    Nella corso delle propria vita ci si trova a volte a giocare contro qualcosa o qualcuno. Continuando a fare esempi sportivi ed in particolare calcistici, possiamo notare come molto spesso un tifoso non si limiti a sostenere la propria squadra, ma faccia anche il tifo contro una squadra avversaria. Nei giochi contro, vi è spesso una vicinanza di spazio o di parentela o di precedente affinità, come accade ai tifosi di due squadre della stessa città. Se è vero che dedicare attenzione a qualcuno o qualcosa significa validare, cioè dare valore a
    quella persona o a quella cosa, è indiscutibile che chi dedica la propria vita, o una parte significativa del suo tempo o dei suoi sforzi, a giocare contro qualcuno o qualcosa sottrae proporzionalmente tempo ed energia ai propri giochi costruttivi che direttamente influenzano il suo potenziale di sopravvivenza, per regalarli all’oggetto delle proprie attenzioni. E’ molto improbabile che si dedichi tanta attenzione a chi è lontano, non fa parte del nostro spazio o non ha stretti legami di affinità con noi. Esistono casi maniacali in cui una persona dedica una morbosa attenzione a qualcuno che non conosce direttamente, ma questo è proprio uno dei motivi per cui vengono considerati stati maniacali: il maniaco si immagina una vicinanza o un legame con la vittima delle sue attenzioni, che in realtà non esistono. Quello che per il tifo calcistico è un fenomeno abbastanza divertente, nella vita reale diventa una delle peggiori disgrazie, sia per la propria autostima, che per il proprio potenziale di sopravvivenza. Questo fenomeno può confondersi ed essere confuso con il giocare in difesa, ma non è la stessa cosa. Può cominciare
    proprio come un gioco in difesa per poi degenerare in un gioco distruttivo. E’ stato girato un film che descrive perfettamente questo tipo di gioco: La Guerra dei Roses. Tutti dovrebbero vederlo, soprattutto chi si sente coinvolto in situazioni simili o ne è stato coinvolto in passato. E’ generato da quei sentimenti che vengono chiamati “umani”. In realtà non vi è nulla di male nei sentimenti in se stessi; è perfettamente normale e persino giusto che io mandi a quel paese chi mi spruzza d’acqua passando a tutta velocità con la macchina sopra una pozzanghera e che gli auguri tutti i mali possibili e immaginabili, ma è una reazione che avviene in tempo presente su un fatto appena accaduto. Diverso è stabilire un gioco il cui goal (futuro) sia quello di rintracciare le macchine di quelli che mi spruzzano e tagliar loro le gomme. Non vi è sopravvivenza nei giochi distruttivi. A volte possono essere intrapresi in base ad un certo senso di giustizia o per difendere la società da una persona o da un gruppo che si giudicano negativi. E’ molto difficile però stabilire i limiti e le vere motivazioni di questi giochi. In ogni caso dobbiamo sapere che se la nostra energia viene assorbita da questo tipo di giochi non avremo in cambio un aumento del potenziale di sopravvivenza, ma una diminuzione. Al di là delle buone intenzioni un gioco oggettivamente distruttivo abbasserà il nostro potenziale di sopravvivenza. Nel migliore dei casi staremo giocando in difesa e
    quindi dovremo uscire al più presto possibile da quel gioco per poter dedicare le nostre energie ad altri più costruttivi

  5. Ciao Paolo , sono pienamente d’accordo con te.

  6. luciano

    Non commento L’indipendentologo ho letto pochissimo di quel blog. Saluto con immenso piacere la grande famiglia ( La Reception ) è stato un onore conoscere e parlare con voi. Fà più rumore un albero che cade che una foresta che cresce e la Reception sta crescendo. Fintanto che i valori quali l’onestà ,l’amicizia, la tolleranza, la benevolenza (l’umiltà) e conservando la thec originale sicuramente questo blog si evolverà. Un abbraccio a tutti. Con affetto Luciano.

  7. Mi sa che il 23 Novembre per coloro che sono ancora dentro la Cof$ sarà’ un giorno tutto Sbrem e Vaselina …..
    A seguire ricco Buffet…..
    Fai la tua prenotazione ORA !!!

    • Dave

      ..mi spiace non posso venire all’event prima del 1 dicembre. In quella data mi si svincolano 8 milioni di dollari,… e a questo punto visto il ritardo,..non so a chi regalarli. Li spendo tutti in chupa-chups alla fragola

  8. Paolo

    Paolo, accidenti che bel commento! Molto profondo.

  9. UN SOLO AGGETTIVO… POVERINI

    Ciao,

    i lavori ad AOSHEU stanno andando alla grande! C’è tanto fermento e ci stiamo preparando per consegnarti l’Età d’Oro della Tecnologia Fase II in un’Organizzazione Avanzata totalmente rinnovata e sopratutto IDEALE!

    Sì, AOSHEU sta diventando IDEALE: saremo la prima Organizzazione Avanzata del pianeta a diventare Ideale e sarà ancora più bella di prima con un’espansione ancora più grande che mai!

    Immagino che tu non vorrai perdere la possibilità di fare il tuo addestramento ad AOSHEU e, se tu sei stato FSM per AOSHEU, allora dovresti sapere che hai vinto dei Premi in Addestramento. Rispondimi a questa email e io ti aiuterò a scoprire a quanto ammontano. OK?

    Un’altra cosa che devi sapere è che, a prescindere da quale livello di caso tu abbia, che tu sia all’inizio del Ponte, Clear o OT, ad AOSHEU consegniamo i TRs e gli Oggettivi in co-auditing per TUTTI! Puoi chiedere informazioni al tuo CS per sapere se devi farli oppure no! Abbiamo un twin che ti aspetta!

    Allora, sei pronto per venire a sperimentare il tuo addestramento nell’Organizzazione Ideale di AOSHEU?

    E LA RUOTA CONTINUA A GIRARE ……

    • Marco

      Già, è vero, questi tipi hanno sempre lo stesso problema… come facciamo a fare fatturato.
      Io credo che parte della loro idiozia comportamentale (perchè credo che anche loro si sentano degli idioti, ma ne fanno Not-Is pena essere impiccati dal management) sia dovuta ad una loro Inversione, rovesciamento, ribaltamento dell sequenzialità comportamental/commerciale: invece di pensare a consegnare un prodotto onesto e necessario, e quando si è onesti con il cliente il cliente poi si affeziona “al fornitore”, questi pensano all’inverso, cioè pensano solo al fatturato “a tuti i costi”.
      Perchè in cuor loro sanno che non hanno la capacità/volontà di offrire/produrre un prodotto onesto e che da soddisfazione al cliente… per cui per loro “tutto è perduto” già in partenza… in cuor loro sanno che non c’è verso di dare qualcosa di cui il cliente sia poi soddisfatto. Dunque: “beh, è il cliente che non capisce un caz.. per cui merita di essere truffato”: vediamogli qualcosa (arraffiamo quello che possiamo) e poi… beh, “poi che vada al diavolo”.
      E’ un atteggiamento tipico della mentalità soppressiva: truffare il cliente, ma senza tenere in considerazione che poi il cliente se ne andrà.
      L’SP non ha nessuna capcità logica, perchè come prima regola imprescindibile ha un’orribile spina di “innanzitutto” sopprimere .

      6. La personalità antisociale sceglie generalmente il bersaglio sbagliato.

      7. L’antisociale non è in grado di portare a termine un ciclo di azione. L’antisociale si circonda di progetti incompleti.

      8. Molte persone antisociali confesseranno tranquillamente i crimini più allarmanti se vi sono costrette, ma non avranno il minimo senso di responsabilità nei confronti di tali crimini.

      Le loro azioni hanno poco o nulla a che fare con la loro volontà. Le cose sono “semplicemente successe”.
      Non hanno alcun senso della corretta causalità e in particolare non sono quindi in grado di provare alcun sentimento di rimorso o di vergogna.

      9. La personalità antisociale sostiene solo gruppi distruttivi e attacca e inveisce contro qualunque gruppo costruttivo o di miglioramento.

      11. Aiutare gli altri è un’attività che rende la personalità antisociale quasi un forsennato. Invece le attività che distruggono in nome dell’aiuto vengono da lei premurosamente sostenute.

      12. La personalità antisociale ha un pessimo senso della proprietà e ritiene che il concetto secondo cui qualcosa possa appartenere a qualcuno, sia un trucco costruito ad arte per imbrogliare la gente.
      Nulla può essere veramente posseduto da altri.

      • David F.

        Ciao Marco,
        non sono molto d’accordo con quello che dici.
        Il soppressivo a volte è anche geniale.
        L’intelligenza non è un indizio.
        Le motivazioni, sì.

        Poi per quanto riguarda gli staff, neppure lì sono tanto d’accordo.
        Può essere che alcuni ragionino come dici tu.
        Ma la maggioranza secondo me, semplicemente “sente che qualcosa non va, ma non riesce a capire/individuare cosa. E poi finisce per dare la colpa (solamente) ai giornali e agli psichiatri ed in generale a sorgenti esterne all’ organizzazione, senza mai sospettare che la soppressione arrivi dalla Sorgente stessa, ossia dalla fasulla Sorgente che si è sostituita a quella vera”.

        La stragrande maggioranza degli staff sono persone di valore.
        Avercene di persone così dedite alla causa.

        Il loro unico problema è che sono state ingannate.

        Forse a qualcuna manca un po’ di coraggio…
        Ma oltre a ciò non mi sento di criticarle ulteriormente.

        Saluti!

        • Marco

          David, sono d’accordo con quello che scrivi… non mi pare che contradici ciò che scrivevo: l’SP può essere geniale… si sono d’accordo, ma è un genio del male, quindi irrazionale… quindi idiota.
          La sua motivazione è un’idiozia!
          Inoltre la sua compulsione a sopprimere, lo fa sbagliare molto.

          Riguardo allo staff… sono d’accordo con te; però è vero che l’essere ingannati è possibile, ma persistere ad essere ingannati è… come dire? Idiozia anche questa!? E te lo dico anche pensando a me stesso…

          Cioè capita in questa condizione umana di essere idioti: io sono sempre stato solo pubblico (ho firmato molte volte per entrare nello staff, nella mia carriera di Scntologo, ma non me la sono mai sentita di entrare veramente sullo staff… non mi quadravano molte cose e percepivo molte situazioni “strane”…), ma sono stato ingannato pure io, in quanto pubblico, MOLTISSIMO te lo assicuro.

          E se faccio l’onesto e dico le cose come stanno, cosa possa pensare di me veramente? Che mi sono comportato da idiota…
          Sono stato ingannato, vero, ma… per troppo tempo, dunque effettivamente senza giustificazioni dico: sono stato scemo dovevo invalidare di meno le mie percezioni.

          Questo vale anche per la maggior parte delle persone e degli staff.

          Questo ovviamente non vuol dire che non si può rinsavire…

    • davideluppi4

      La nuova Età dell’Oro di chi ? Della Cof$ ,la fase uno ha lasciato i tanti Scinent.s poveri in canna e visto il successo nella prima , la seconda fase dell’ Età dell’Oro raschierà quanto è rimasto nel fondo del barile.

      Errare humanum est, perseverare autem diabolicum.

      David

  10. Luc

    Ciao a tutti ragazzi
    Quest’oggi ho attestato il Grado 1.
    In questo livello ho sperimentato e fatto sparire molti somatici e restimolazioni del mio corpo ed alla fine mi sono sentito bello pulito e leggero.
    In seguito ho visto che in qualsiasi problema c’è sempre un mio postulato ed un mio accordo e quindi posso osservarlo e sradicarlo senza sforzo o comunque non esserne effetto.
    Ho visto che questi particolari Ridge si creano e se ne stanno lì senza una collocazione temporale apparente, semplicemente esistono e perdurano nel tempo. Una volta visto l’accordo o il postulato su cui si fondano, essi fanno semplicemente blow… è stupendo!
    Un grande grazie al mio Auditor Giovanni, ed ovviamente a Ron e anche tutti coloro che hanno aiutato e ricercato tutta questa tech.
    ARC a tutti
    Luca

  11. billy cage

    Sono felice per te amico, goditi il tuo nuovo stato, goditi la vita.
    Capisco le tue realizzazioni e quanto sia preziosa la tech, già conoscere questo è sufficiente a vivere molto al di sopra della nostra società malata.
    Complimenti!

  12. luciano

    Complimenti Luca per aver attestato il Grado 1. Lunedi prossimo metto anch’io i piedi sul ponte, lasciami sassolini che io ti seguo. Con affetto Luciano.

  13. Marco

    Bravo Luca, “giovane e forte”, ma sopratutto intelligente e furbo : su per il Ponte alla velocità della luce… indipendentemente.
    Complimenti, e “in bocca al lupo” per il proseguo.
    Ciao
    Marco

  14. i puntini di Diogene...

    A Luca… e ai tanti giovani portatori dell’arcobaleno… grazie!
    “Il lavoro era libero. Mantenetelo così” (LRH)

    • Giordano Bruno

      Era libero?
      Se io fossi Ron, vivo e vegeto, e tutto ciò che ho fatto è ok e la mia org è ok, io direi: “Il lavoro è libero. Mantenetelo così”.
      Se , invece, dico: “Era libero”, allora presuppongo che nel presente non lo sia…

      • i puntini di Diogene...

        Più che giusto, Giordano…
        Ma a forza di cercare le cause del male ci si dimentica le origini del bene…

      • Marco

        Credo che LRH intendesse dire “il lavoro è libero, mantenetelo così”. Dal paragrafo intero si capisce questo… probabilmente “era” in questo caso va visto nella forma grammaticale più opportuna… cioè parla ai figli “in forma futura” guradando da li il passato (dove “il lavoro era libero”… dunque tu figlio mio “mantienilo libero”).

        Dicembre 1957
        Scientology: Procedura Clear Pubb Uno

        “Io non sarò per sempre qui di guardia.

        Le stelle brillano nella via lattea e in una galassia più in là il vento sussurra canzoni nei campi deserti di un pianeta.

        Voi non sarete qui per sempre.
        Ma prima di andarvene, sussurrate questo ai vostri figli e ai figli dei vostri figli: “Il lavoro era libero. Mantenetelo libero”.

        LRH

        • Silvia Chiari

          Scusa Marco, visto che stiamo puntualizzando ( anche se ritengo che questa parte di scritto riguardi più la vena romanziera di Ron ) la frase – “Il lavoro era libero. Mantenetelo libero”.-
          com’è nello scritto originale ? perché, in effetti c’è qualcosa che stride nel ” era” e “mantenetelo” …. si mantiene ciò che “è” in esistenza …..
          Grazie

          • i puntini di Diogene...

            Sottintende “… come era”, cioè “Mantenetelo così come era” e ovviamente è un invito a mantenerlo anche nel futuro…
            Non ho presente il testo inglese, ma me lo ricordo così e dal punto di vista poetico (che aleggia su tutto lo scritto) non fa una grinza…
            Ben altri sono gli errori di traduzione che ci o vi hanno fatto ingoiare.

          • Marco

            Non ho il testo originale in Inglese…

            Non è una cosa importante, ma per divertimento…
            Come detto, credo che Ron stia parlando “dal futuro” a qualcuno, dice “VOI non sarete qui per sempre, ma prima di andarvene…” Beh, parla a qualcuno di quel che dovrà fare nel futuro.
            E? evidente che dice: “quando parlarete (li nel futuro) ai vostri figli, ditegli che il lavoro era libero… Quando “era” libero? Adesso, nel 1957.

            Cioè Ron dal futuro, volge lo sguardo al 1957 e dice, dal futuro guardando il 1957, che il lavoro era libero.
            Se qualcuno dal 2013 chiedesse: “com’era il lavoro di LRH nel 1957? Beh, ERA libero!

            Oggi ci sembra strano dire cosi, perchè in effetti il lavoro non è più libero… Cmq, dire (dal 2013) che nel 1957 il lavoro ERA libero… è un dire corretto.

            Va beh, tanto per cianciare.

  15. Luc

    Grazie mille Diogene…

    G.B scava scava, a questo proposito una bellissima frase di Nietzsche: “E quando guardi a lungo in un abisso, anche l’abisso ti guarda dentro”. Anche se, con il lanternino, nessuna paura del’ “abisso” 😉 .
    Con ARC
    Luca

    • Luc

      Eccolo qui: You won’t always be here.
      But before you go,
      Whisper this to your sons
      And their sons —
      “The work was free.
      Keep it so. “
      Concordo Marco, il significato è quello.
      Il lavoro era e sarà sempre libero.
      ARC
      Luca

      • Giordano Bruno

        Ragazzi non per diamoci in un bicchier d’acqua. In una poesia lasciata ai posteri è legittimo usare il “was” per riferirsi al presente… Però… Sembra un monito per Miscavige…

        • i puntini di Diogene...

          La poesia ha da sempre avuto il compito di far riflettere, ampliando gli spazi da visualizzare, facendo riverberare echi di conoscenza sopita, talvolta illuminando la mente o la coscienza con la potenza di un raggio laser… la poesia non dice mai tutto, ma dice di più…
          Io, ad esempio, basandomi su altre espressioni di Ron, interpreto la parola “work” in modo più ampio, non solo riferita al retaggio di LRH ma proprio al “Lavoro” come attività dell’uomo… il lavoro umano deve essere libero, non costretto nè sopresso bensì creatività operosa di uomini liberi per altri uomini liberi…

          • Giordano Bruno

            Il tanto mistrattato Freud riassunse così il suo concetto di salute mentale: “La capacità di amare e di lavorare”. Essenziale.

  16. luciano

    Mai parola fù più scannerizzata………Complimenti Ragazzi.Vi racconto una storia Zen. Un Maestro camminava seguito dai discepoli attenti ad ogni suo fare IL maestro lanciava un bastone in aria divertendosi nel farlo.I discepoli iniziarono un’accesa discussione del perchè succedeva ciò Chi diceva (è qualcosa di profondo ) Chi diceva (è magia) duro a lungo non ne vennero a capo.Decisero di chiedere al maesto perchè lo facesse.La risposta fù;LO FACCIO PERCHE MI VA DI FARLO .Questa è la mia considerazione su certe frasi pronunciate da Ron in tempi remoti e che furono. Con affetto Luciano

    • Giordano Bruno

      Un Maestro camminava seguito dai discepoli attenti ad ogni suo fare il maestro lanciava un bastone in aria divertendosi nel farlo. I discepoli iniziarono un’accesa discussione del perché succedeva ciò… e il bastone gli finì sul crapùn!

  17. luciano

    Grande !!!!!Giordano Bruno se non si sta in pt puo succedere anche quello .Con affetto alla prossima Lucien .

  18. NON LA TRADUCO PER EVITARE REFLUSSI GASTRICI…..

    Just Received ~~ More Money please $$$$$$$ more $$$$$$ More $$$$$$$
    ———- Forwarded message ———-
    From: Ayla Munoz
    Date: 2013/11/9
    Subject: Opening and Last chance to be Cornerstone!
    To:
    Dear All,

    I know you have been receiving all my emails and have been keeping track!

    So as one of my LAST emails regarding Super Power, you know the Grand opening and events will be on the 15th, 16th and 17th and then there will be a Cornerstone Banquet a few days after the 17th!

    THIS IS YOUR LAST CHANCE TO COMPLETE YOUR CORNERSTONE OR THE CORNERSTONE MEMBERSHIP OF ANY OTHER FAMILY MEMBER YOU WANTED TO ALSO BE PART OF THIS!!!!!

    The LAST day to get your Name engraved in the building (as one of the Cornerstone benefits) is on the 11th of November, this is MONDAY!

    And the LAST day to do a Cornerstone Membership will be until the 15th!!!!!

    You can contact me on my email or my cell phone:

    (727) 488-6607

    Thank you again for all you have already done, this moment will only happen once in this universe and I cant wait to see you all there!!!

    Love,

    Ayla

    P.S. All Cornerstone Members ready to route onto Super Power (meaning objectives and Purif fully done) can start their onto Super Power routing forms on the 18th of November!!!

    • David

      Pensa al public che è in Flag ,li anche gli scoiattoli ti reggiano e mentre sei li anche la tua Org ,Copenaghen ,ecc,ecc ti reggiano, Super Power,Org ideali , GAT2,Disseminazione Planetaria, Bookstore, il tuo Ponte e via,
      la grande stagione di caccia è aperta ,ma sul soggetto donazioni hanno un implant ?

      • Inoltre mi ricorda un precedente simile, il famoso event epurativo delle missioni del 1982….
        In questo modo solo chi sarà GAT2 ok potrà Audire, quindi per Org Auditor e Auditor del campo il retraining sarà obbligatorio…
        Quanti ne perderanno per strada ?
        Un solo aggettivo:
        Implosione

        • Marco

          E’ molti anni fa che ho pagato per il mio “status” di “l’ho presa nel culo” del Super Power…
          Chissà se metteranno, come dicono nella loro promo raccolta denaro, anche il mio di nome inciso su una pietra del palazzotto (ma anche su di un mattone mi sarebbe sufficente).
          Se non lo fanno mi devono restituire la donazione… perchè avrebbero, cosi facendo, dichiarato il falso…
          Ah dite che è solo l’ultima delle bugie!? E che a confronto delle palle sulla Tech, è una bugia solo veniale?
          Va beh, vorrà dire che dovrò ingoiare anche questo truffa del mancano mio nome sulla pietra… ; ma la prossima volta che mi chiedono qualcosa non mancherò di dirgli che sono dei veri e propri tramaccioni falsi e truffatori 1,1 . Cioè dei pericolosi ladri falsi e cazzoni.

      • Giordano Bruno

        Sì, è uno degli implant della CofS. Magari Marco potrebbe postare la definizione di implant, così non abbiamo più dubbi…

  19. Marco

    HCOB 11 APRIL 1982
    SEC CHECKING IMPLANTS
    ……………..
    Un implant è un comando forzato od una serie di comandi installati nella mente reattiva al di sotto del livello di consapevolezza dell’individuo che causano che lui agisca in un modo prestabilito senza che lui “lo sappia”.
    Ci sono parecchi metodi per implantare.
    SILENZIO IMPOSTO: Il più semplice e più comune implant – nella sua forma più leggera ma non di meno letale – è il commando a trattenersi (withold).

    Si può dire che gli implants siano “metodi di prevenire la conoscenza e la comunicazione” e questo si può estendere sino al punto che la persona neghi a se stesso i dati.
    Il più comune dei “silenzi imposti” è probabilmente il bambino che viene minacciato – un “se lo dici, verrai punito.”
    Oppure semplicemente ordinargli di non dirlo.
    Questo tende ad occludere la sua memoria e può essere classificato come un implant.

    HCOB 8 MAGGIO 1963
    LA NATURA DELL’IMPLANT
    Un implant è un mezzo elettronico per sopraffare un thetan con una significanza.
    Nel caso di Goals Problem Masses (Obbiettivi Problema Masse) implantati, venne fatto uso delle meccaniche di reali modelli del vivere per impressionare ed intrappolare un thetan e forzare la sua obbedienza a modelli di comportamento. L’obbiettivo che veniva selezionato non era basato su nessun obbiettivo del thetan ma era una scelta completamente arbitraria, sia per quanto riguardava l’obbiettivo sia per il modello, fatta da coloro che eseguivano l’implant.
    L’implantare era una attività portata avanti per prevenire ritorsioni da persone che erano state giustiziate, per sbarazzarsi di eserciti fatti prigionieri e bloccare il loro ritorno come thetan, per sbarazzarsi dell”eccesso di popolazione”, o per “rendere idoneo” un thetan ad un progetto di colonizzazione, per dissuadere i rivoluzionari, semplicemente per implantare, e molte altre ragioni.
    In mancanza di una vera tecnologia, di tempo, di uno scopo reale e della comune decenza, l’implant elettronico era il mezzo standard a breve termine per risolvere i problemi della vita.
    Per noi questa è una attività molto disdicevole, persino criminale. Che l’implantare venisse intrapreso e fatto viene avvalorato dall’uso bizzarro che viene fatto dell’elettricità da parte degli psichiatri che non hanno nessuna scusa terapeutica per farlo e non sanno nemmeno che stanno intraprendendo una drammatizzazione di bassa lega di azioni che venivano fatte sulla traccia intera.
    Che intere popolazioni siano state eliminate da certi individui non necessita di ulteriore prova se non quella relativa al programma messo in atto da Hitler contro gli Ebrei dove lui ha utilizzato enormi risorse che erano vitali per la guerra e capacità scientifiche molto elaborate per sterminare 6.000.000 di esseri umani che non avevano commesso alcun crimine reale contro di lui.
    Gli implants non necessariamente sono il lavoro di qualche burlone o pazzo ma gli sforzi scientificamente solenni e combinati di, politici dedicati, uomini di cultura e psicologi e tecnici, che lavorano agli ordini di stati che hanno una visione molto limitata. Come loro scusino queste attività sarebbe uno studio molto interessante anche di per se stesso.
    Che l’intenzione non sia per il meglio di tutti è avvalorata dal fatto che molti degli obbiettivi che sono stati implantati impongono attività criminali.
    Il risultato degli implant sono una varietà di malattie, apatia, degradazione, neurosi e pazzia e sono la causa principale di queste cose nell’uomo.
    ……………
    I somatici da implant sono pressione, calore, dolore elettrico e generalizzato. Non c’è cambiamento nella visio, di solito si vede solo la stazione dove è stato fatto l’implant e le immagini false che sono intese a confondere.
    …………..
    Chiunque sia su questo pianeta ha questi implant.
    Conosciamo tanto quanto conoscono gli implanter? Sì. Noi sappiamo di più riguardo alla vita alle sue leggi e questo universo di quanto non sappiano coloro che hanno implantato.
    …………..
    Il percorrere gli implant modifica i modelli di comportamento del pc? Gli unici modelli di comportamento problematici del pc che lui segue in maniera reattiva derivano da questi implant.
    ………
    Nel suo intimo un thetan su questo pianeta sa che ha lui o a lei sono stati dati degli scopi falsi e che è stato mandato qui a vivere in disgrazia. E questo viene confermato dall’entusiasmo con il quale il pc cancella “il suo obbiettivo”.
    SGOMENTO
    La prima reazione che si ha nell’apprendere questa notizia può essere di sgomento, del sentirsi traditi, ecc. Mi sono sentito così anche io quando l’ho scoperto. Poi ho realizzato che quella emozione derivava dagli stessi implant. Uno si deve sentire sgomento e tradito quando lo realizza. E quello fa in modo che non si risolva e lascia che l’individuo rimanga intrappolato. La reazione è semplicemente parte della trappola.
    …………….
    Un implant è fatto in modo che sia insidioso e da confondere. Noi lo abbiamo risolto scoprendo come sono modellati.
    ……………
    Bene questo è l’annuncio. Quando esci da un qualsiasi declino nel quale ti ha fatto sprofondare, datti da fare e passaci attraverso. Era previsto che tu ti sentissi sgomento.
    L. RON HUBBARD
    Founder

    HCOB 11 APRIL 1982
    SEC CHECKING IMPLANTS
    ……………..
    Un implant è un comando forzato od una serie di comandi installati nella mente reattiva al di sotto del livello di consapevolezza dell’individuo che causano che lui agisca in un modo prestabilito senza che lui “lo sappia”.
    Ci sono parecchi metodi per implantare.
    SILENZIO IMPOSTO: Il più semplice e più comune implant – nella sua forma più leggera ma non di meno letale – è il commando a trattenersi (withold).

    Si può dire che gli implants siano “metodi di prevenire la conoscenza e la comunicazione” e questo si può estendere sino al punto che la persona neghi a se stesso i dati.
    Il più comune dei “silenzi imposti” è probabilmente il bambino che viene minacciato – un “se lo dici, verrai punito.”
    Oppure semplicemente ordinargli di non dirlo.
    Questo tende ad occludere la sua memoria e può essere classificato come un implant.

    HCOB 8 MAGGIO 1963
    LA NATURA DELL’IMPLANT
    Un implant è un mezzo elettronico per sopraffare un thetan con una significanza.
    Nel caso di Goals Problem Masses (Obbiettivi Problema Masse) implantati, venne fatto uso delle meccaniche di reali modelli del vivere per impressionare ed intrappolare un thetan e forzare la sua obbedienza a modelli di comportamento. L’obbiettivo che veniva selezionato non era basato su nessun obbiettivo del thetan ma era una scelta completamente arbitraria, sia per quanto riguardava l’obbiettivo sia per il modello, fatta da coloro che eseguivano l’implant.
    L’implantare era una attività portata avanti per prevenire ritorsioni da persone che erano state giustiziate, per sbarazzarsi di eserciti fatti prigionieri e bloccare il loro ritorno come thetan, per sbarazzarsi dell”eccesso di popolazione”, o per “rendere idoneo” un thetan ad un progetto di colonizzazione, per dissuadere i rivoluzionari, semplicemente per implantare, e molte altre ragioni.
    In mancanza di una vera tecnologia, di tempo, di uno scopo reale e della comune decenza, l’implant elettronico era il mezzo standard a breve termine per risolvere i problemi della vita.
    Per noi questa è una attività molto disdicevole, persino criminale. Che l’implantare venisse intrapreso e fatto viene avvalorato dall’uso bizzarro che viene fatto dell’elettricità da parte degli psichiatri che non hanno nessuna scusa terapeutica per farlo e non sanno nemmeno che stanno intraprendendo una drammatizzazione di bassa lega di azioni che venivano fatte sulla traccia intera.
    Che intere popolazioni siano state eliminate da certi individui non necessita di ulteriore prova se non quella relativa al programma messo in atto da Hitler contro gli Ebrei dove lui ha utilizzato enormi risorse che erano vitali per la guerra e capacità scientifiche molto elaborate per sterminare 6.000.000 di esseri umani che non avevano commesso alcun crimine reale contro di lui.
    Gli implants non necessariamente sono il lavoro di qualche burlone o pazzo ma gli sforzi scientificamente solenni e combinati di, politici dedicati, uomini di cultura e psicologi e tecnici, che lavorano agli ordini di stati che hanno una visione molto limitata. Come loro scusino queste attività sarebbe uno studio molto interessante anche di per se stesso.
    Che l’intenzione non sia per il meglio di tutti è avvalorata dal fatto che molti degli obbiettivi che sono stati implantati impongono attività criminali.
    Il risultato degli implant sono una varietà di malattie, apatia, degradazione, neurosi e pazzia e sono la causa principale di queste cose nell’uomo.
    ……………
    I somatici da implant sono pressione, calore, dolore elettrico e generalizzato. Non c’è cambiamento nella visio, di solito si vede solo la stazione dove è stato fatto l’implant e le immagini false che sono intese a confondere.
    …………..
    Chiunque sia su questo pianeta ha questi implant.
    Conosciamo tanto quanto conoscono gli implanter? Sì. Noi sappiamo di più riguardo alla vita alle sue leggi e questo universo di quanto non sappiano coloro che hanno implantato.
    …………..
    Il percorrere gli implant modifica i modelli di comportamento del pc? Gli unici modelli di comportamento problematici del pc che lui segue in maniera reattiva derivano da questi implant.
    ………
    Nel suo intimo un thetan su questo pianeta sa che ha lui o a lei sono stati dati degli scopi falsi e che è stato mandato qui a vivere in disgrazia. E questo viene confermato dall’entusiasmo con il quale il pc cancella “il suo obbiettivo”.
    SGOMENTO
    La prima reazione che si ha nell’apprendere questa notizia può essere di sgomento, del sentirsi traditi, ecc. Mi sono sentito così anche io quando l’ho scoperto. Poi ho realizzato che quella emozione derivava dagli stessi implant. Uno si deve sentire sgomento e tradito quando lo realizza. E quello fa in modo che non si risolva e lascia che l’individuo rimanga intrappolato. La reazione è semplicemente parte della trappola.
    …………….
    Un implant è fatto in modo che sia insidioso e da confondere. Noi lo abbiamo risolto scoprendo come sono modellati.
    ……………
    Bene questo è l’annuncio. Quando esci da un qualsiasi declino nel quale ti ha fatto sprofondare, datti da fare e passaci attraverso. Era previsto che tu ti sentissi sgomento.
    L. RON HUBBARD
    Founder

    • Marco

      Va beh, ho sbagliato il copia incolla (fatto 2 volte)… amministratori, per favore corregete l’errore, Grazie

    • Giordano Bruno

      Tratto da una rivista sull’ipnotismo:

      “Agli scopi pratici, la suggestione ipnotica può essere definita il procedimento mediante il quale:
      1) Si suscitano le idee, le immagini e i sentimenti corrispondenti agli scopi che si vogliono conseguire.
      2) Se ne favorisce la penetrazione nell’inconscio, affinché si traducano in modo spontaneo nei corrispondenti stati fisici e psichici, ed atti esterni”.

      • Luc

        Direi che è tutto chiaro… Non bisogna andare chissà dove per ricevere una mazzata sui denti…
        ARC
        Luca

        • David

          News

          Mike Rinder’s blog at http://www.mikerindersblog.org/the-c…nded-in-jobur/

          … and a South African Scientology blog at http://backincomm.wordpress.com/2013…-rod/#more-106

          … confirmed today that 18 South African opinion leaders who are long-time members of the Church of Scientology have been expelled.

          Their names are:

          1. Gaye Corbett – 42 years in Scn, OT VIII, Cl IV, 3Ls, Data Series Evaluator, Triple Cornerstone Member, Silver Meritorius

          2. Ernest Corbett – 42 years in Scn, OT VIII, 3Ls, Data Series Evaluator, Triple Cornerstone Member, Silver Meritorius

          3. Tracey Henley (nee Corbett) – 40 years in Scn (all her life), OT V, Flag trained CL VI, Patron

          4. Guy Henley – 12 years in Scn, Patron

          5. Lisa Goosen (nee Corbett) – 35 years in Scn (all her life), Patron, Ls

          6. Warwick Goosen – 20 years in Scn, Patron, Ls

          7. Rodney Corbett – 40 years in Scn, OT V, OEC

          8. Karl Kroeger – 35 years in Scn, OT VIII, Ls

          9. Sandy Kroeger – 35 years in Scn, OT VIII, Cl IV

          10. Molly Jelly – 46 years in Scn, Cl VI, OT VIII

          11. Dave Jelly – 46 years in Scn, Cl VI, OT VIII

          12. Craig Howarth – 20 years in Scn, 8 years on Durban Staff

          13. Shirley Wartski – 20 years in Scn, Flag trained CL VI, OT V

          14. Cameron Wannenberg – 15 years in Scn.

          15. Kim Downing – 42 years in Scn, OT VII, Cl IV

          16. Ueli Gostelli – 35+ years in Scn, OT V.

          17. Carol Krieger – +- 20 years in Scn, CL IV, OT V

          18. Wendy Bowman – 45 years in Scn, CL VI, 12 years on staff

          The South African blog goes on to say:

          “This list of names, between them, are connected to at least half of the entire South African Scientology community. That’s a huge line in the sand and Scientologists will soon be forced to make a serious decision about disconnection.”

      • Marco

        A proposito di ipnosi… e di reverse Scn… cioè conoscenza usata per controllare la gente e… farle farele cose più incredibili (tra cui pagare cifre assurde)..

        So che in questo momento gli Ot8 “prodotti” dalla Cof$ sono ancora in auditing… si, stanno facendo… gli oggettivi. Naturalmente dopo aver fatto il Purif/Rd…

        Non è che sono tutti stupidi… , è che sono tutti fissati. La lora attenzione è stata fissata.

        Interessante la conferenza che segue:

        Conferenza del 19 novembre 1952.

        L’argomento è l’ “attenzione”.

        D’accordo. Vi presenterò un argomento che in realtà s’inquadra tra parentesi in qualunque teoria o in qualsiasi possibile applicazione a cui siamo giunti, o a cui con tutta probabilità giungeremo in Dianetics o Scientology e che, come studio indipendente, sarebbe stato molto proficuo nel campo della stregoneria, dell’ipnosi, della creazione di pellicole cinematografiche… oh, che so, della stesura di annunci pubblicitari.

        Di fatto, ogni volta che è presente la vita, è presente anche questo argomento. Questo argomento è presente a prescindere dal tipo di vita.

        E… guardate un po’: questo argomento si applica sia al livello precedente l’energia, sia al livello al disopra di essa (vale a dire theta nella sua piena condizione di statico), si applica a tutte le forme di vita e spiega perché il MEST è MEST.

        Questo argomento è molto interessante. È semplicemente un pacchetto che in qualche modo si trova al centro d’ogni cosa.
        Malgrado sembri riguardare quel che stiamo facendo in questo preciso momento e sembri essere molto superior (esso collega e spiega un mucchio di cose e s’inquadra in questo schema di riferimento), voglio fornirvi una norma aggiuntiva in merito a esso e cioè: -questo argomento si accompagna a tutto-. Queste suole calzano qualsiasi scarpa.

        Se pensate di aver bisogno di un’ancora di dati immutabili e invariabili che non intendete spostare per colpa di quell’Hubbard che “ha sempre una nuova teoria e cambia idea, butta via un sacco di roba!”… Voi imparate questo e passate delle ore a fare quello, e passate un sacco di tempo ad audire, quand’ecco che di colpo lui se ne viene fuori con una cosa nuova dicendo: “Ah! Quella roba è vecchia e adesso faremo….”.

        La verità è, la verità è che tutto funziona ancora da cima a fondo. Stiamo semplicemente diventando sempre più veloci.

        Come che sia, se avete bisogno di un’ancora che tenga, è proprio questo l’argomento: l’attenzione.

        E il motivo è che l’attenzione è direttamente intenzionale, è uno strumento della causa ancora prima di diventare energia e si trova molto in alto sulla Scala del tono, molto in alto.

        Molto in basso c’è ancora l’attenzione.
        Se si studiasse la durata della vita… Va benissimo studiare la vita: ci sono le giraffe, ci sono le acacie, ci sono i topi, c’è… Sapete, quando si arriva e si dice: “Studiamo la vita”.

        Potremmo studiare la vita, le sue manifestazioni e il suo comportamento, la vita e l’interazione tra le sue varie forme, la vita e l’interdipendenza tra le sue varie forme. Potremmo studiare la vita in quanto impulsi, la vita in quanto questo e in quanto quello; la vita in quanto anima.
        Potremmo studiarla nel misticismo, potremmo studiarla… da un capo all’altro.
        Ma se lo facessimo, studieremmo comunque quest’unico aspetto della vita: l’attenzione.

        L’attenzione è un graziosissimo, fortunato, piccolo Q.

        Quando vi parlo di “attenzione”, pensate di sapere di che cosa sto parlando? Eppure definirla con grande precisione, definire esattamente che cosa s’intende per “attenzione”, probabilmente vi farebbe attraversare uno dei più complicati labirinti e poi entrare nelle più complesse manifestazioni dell’energia; vi farebbe entrare in alcuni dei concetti più elevati, estatici o pratici.
        A partire da lì si potrebbe finire in qualsiasi direzione, quindi quando dico “attenzione”, voi pensate di sapere che cosa intendo dire.
        Sono sicuro che voi sapete di sapere che cosa intendo dire.

        In auditing si possono fare più trucchi con l’attenzione che con qualsiasi altro argomento.
        Nel campo della responsabilità l’efficacia può essere maggiore… oh, la responsabilità e cose di quel genere sono incredibili.
        Ma l’attenzione… con l’attenzione si possono davvero fare degli strani trucchi in un procedimento. Si possono scioccare le persone usando quei procedimenti.

        D’accordo. Bisogna iniziare una cosa come questa dando una definizione. Definirò ora attenzione: l’attenzione è attenzione.

        Ecco che cos’è ed è la sola definizione che darò. Perché se mi avventurassi a definirla ulteriormente, la sua applicazione potrebbe venirne qua e là limitata.
        Perciò lasciamola definita così.

        Quando siete vivi e consapevoli, sapete di avere una cosa chiamata attenzione.

        Sapete anche che le altre persone hanno una cosa chiamata attenzione, quando sono vive e consapevoli.
        Sapete anche che l’attenzione può vagare.
        Sapete anche di essere talvolta incapaci di dominarla.
        E sapete di aver portato altre persone all’insuccesso, esigendola.

        Ogni tanto avvertite una sensazione spettrale tipo… quando fate passare le onde di attenzione avanti e indietro, assorbite la vita delle persone e sapete che tale manifestazione potrebbe esistere…. ciò è effettivamente vero.
        È effettivamente vero.

        Se volete farlo con qualcuno… se siete abbastanza cattivi da fare questo esperimento (e non esiste alcun motivo di non farlo), prendete un povero, disgraziato Homo sapiens, che detto per inciso è comunque condannato, a meno che non facciamo qualcosa per lui.
        Se ne sta lì seduto nel vostro ufficio o a casa, o qualcosa di simile.

        Semplicemente sedetevi e scoprite che cosa ci vuole… è molto semplice scoprirlo: in un certo senso basta dire che è lì; voi scoprite che cosa ci vuole per levargli tutta la sua energia.

        Non per mezzo di artifici meccanici, discorsi o roba del genere, ma semplicemente allungandovi e tirandogli via l’energia… osservate il tipo se vi trovate piuttosto in alto sulla Scala del tono, lo vedrete davvero iniziare ad afflosciarsi… comincerà ad afflosciarsi.

        La maggior parte delle trafile di cui si legge a proposito di vari culti, sono molto interessanti, ma puntano unicamente in una direzione, vale a dire fissare l’attenzione di un neofita.
        Ricordatevelo!

        Supponiamo di avere un rituale molto complesso, dove subito dopo che il portatore di calici, avvolto in un abito viola, fa il suo ingresso nella sala, un grande gong suona e in quel momento un tipo s’inginocchia dinanzi all’altare, mentre dal trono risuona una tonante maledizione.

        Poco importa quanto spesso, quanto intensamente, o quant’altro succeda e continui così, più e più volte; il messaggio è uno solo, se l’attenzione della persona viene fissata, se si riesce a renderla fissa quanto basta e se diventa completamente fissa, di colpo si può dire: “Sei ora un fratello canguro purosangue!” e, beh, il tipo farà un salto.

        Ora, c’è questa cosa: durante un rituale o qualcosa di simile, si può dire a una persona di fissare la propria attenzione e di non lasciarla vagare e se le si dice di fissare la propria attenzione e poi di non lasciarla vagare in direzione di qualcos’altro, la sua attenzione viene divisa.

        Questo è un sistema meraviglioso.

        Molto spesso in passato… in passato si sono preparate delle medicine. Medicine validissime. Ma sapete come si migliora una medicina?
        C’è un modo di renderla migliore. Consiste nel cantilenare mentre la si somministra e questo fissa l’attenzione della persona sul fatto che sta prendendo la medicina.
        Senza dubbio a quel punto la persona sa che sta prendendo la medicina e che quella medicina la farà star meglio grazie a quella cantilena. Vedete?
        In effetti, se si potesse indurre una persona a cantilenare mentre prende la penicillina, probabilmente si riscontrerebbe un grado di efficacia maggiore, più elevato per la penicillina.

        Se si dicesse: “Penicillina, io ti trangugio e guarirò, ma senza indugio”, o qualcosa del genere. E: “Con questa iniezione, addio all’infezione! ” qualcosa del genere… sia come sia…

        Beh, cogliete dunque qual è il raggio d’azione dell’attenzione.
        Se lavorate a fondo con l’attenzione e se fissate a fondo l’attenzione, può succedere di tutto.
        Mentre lo fate, potete avere flussi capaci delle cose più svariate.
        Potete mettere le intenzioni e le comunicazioni lungo una linea fissa di attenzione.

        Che cosa credete che sia l’ipnosi?

        L’ipnosi consiste solo nel trucco di fissare l’attenzione di qualcuno in un unico posto, nel fissarla e poi fissarla un po’ meglio e poi un po’ meglio ancora, e cominciare a controllare la linea che la persona ha fissato.

        Di colpo la linea diventa così fissa che la persona se la ritrova controllata ed è incapace di sfuggirle.

        Perciò, qualsiasi ritmo soporifero che venga rinviato lungo la linea, riecheggerà in tutto il suo essere, la persona dovrà seguire quel ritmo e diventerà un effetto.

        L’ipnosi è, di fatto, questo.

        Ora, poco importa come s’induca.
        La si può indurre fissando l’occhio di una persona su una spirale di Archimede, la si può indurre fissandole l’occhio su una fiamma – una fiamma di candela – la si può indurre fissandole l’occhio in qualsiasi modo.

        Oppure, pensate un po’, si può bendare una persona e cominciare a fissare la sua attenzione su un unico canale nervoso; un unico canale nervoso.
        Se si continua a farlo abbastanza a lungo, la persona farà bang.
        L’attenzione viene fissata a un punto tale da portare, di fatto, tutta la beingness della persona in quella direzione.

        Quello che fate è dirigere la sua attenzione.

        Ora il fatto che si dica “dirigere”, non significa che si stia parlando di un “flusso d’energia”.
        Perché si può avere una creazione di spazio, vedete, si può avere una creazione di spazio senza che esso contenga energia e si può fare in modo che l’intenzione di una persona sia fissata in una particolare area dello spazio… senza alcun flusso d’energia, si otterrà attenzione.

        Perciò non occorre per forza addentrarsi nelle leggi dell’energia per vedere che cosa succede con l’attenzione.

        Solitamente, però, l’attenzione viene collegata all’energia, solitamente.
        Non per forza: può trattarsi solo di un’intenzione di mettere l’attenzione di qualcuno da qualche parte e pertanto quel qualcuno viene localizzato in uno spazio.
        Si può ottenere senza un flusso d’energia, tuttavia di solito, quando si parla di attenzione, si parla di veri e propri flussi d’energia.

        Questi effettivi flussi di energia sono affascinanti da osservare.

        Questi flussi di energia divengono (come abbiamo detto nell’ultima lezione) ARC: “la caratteristica”, ovvero se è un flusso o un ridge; “la lunghezza d’onda”, ovvero dove è situata nelle bande di lunghezza d’onda; e “la direzione del flusso”, ovvero accordo/disaccordo.

        La combinazione di questi fattori dà attenzione.

        Che cos’è la materia secondo voi? La materia consiste in queste tre cose ridotte e condensate nello spazio, fino a produrre un oggetto, non un flusso.

        L’attenzione può esistere fino al punto in qui si ottiene questo flusso. Si ottiene materia.

        • Giordano Bruno

          Sì, è così.

          • i puntini di Diogene...

            Beh, è facile essere attratti da Ron… anche un bello scritto cattura l’attenzione nella sua fascia d’onde (pur constatando che una bella ragazza può fare più proseliti in una gamma più vasta)…
            A margine di questo tema, si potrebbe annotare che come LRH è stato un illustre Maestro di “a me gli occhi”, il suo attuale successore è un eccellente professionista di “a me il portafogli”… ma si sa, lui indica la luna con un dito e mentre la luna incanta lui incassa…
            Oggi sono impertinente e vi domando: pensate che “lo strumento meter” sia di per sé o venga espressamente usato come un catalizzatore di attenzione? In altre parole, il meter potrebbe avere una certa valenza “ipnotica” pur essendo ritenuto un mezzo per de-ipnotizzare? Non è una questione di lana caprina; ricordate i comandi di fine seduta che si devono impartire con l’auditing di Libro Uno? Qualcuno si è mai sentito imbarazzato o sovrastato dalla presenza del meter quando ciò che più gli premeva era semplicemente di “essere capito”? Non c’è il rischio di “umanizzare” la macchina molto più dell’uomo che la usa?

          • Giordano Bruno

            Interessante la tua domanda, Diogene. Quindi non voglio rispondere in modo troppo esplicito.
            Un preservativo è nel portafoglio. Per chi e per quale motivo potrebbe essere un problema?

          • i puntini di Diogene...

            GB, un problema si manifesta sempre in seconda battuta… prima viene il tipo di attenzione che si dà ad una certa cosa. Ho detto il tipo e non la quantità di attenzione, perché (come afferma in altre parole Ron nel brano in esame) l’attenzione è una qualità della vita e viene addirittura prima dell’ARC (ARC che fondamentalmente E’ formazione di problemi e ricerca di soluzioni)… Ciascun essere vivente ha LA capacità di “prestare” attenzione ed ogni problema ha la sua genesi nel tipo di considerazione che permea e qualifica l’attenzione stessa al punto di formare due cose inscindibili: non si può avere l’una senza l’altra, la qualità dell’una influisce sulla qualità dell’altra…
            Il tuo quesito sul preservativo nel portafoglio ha la sua risposta: non rappresenta nessun problema fintanto che non si evidenzia il tipo di attenzione riservata agli oggetti e alla loro relazione.
            L’attenzione è la capacità di percepire contemporaneamente diverse cose o situazioni in maggiore o minore misura e avendone la consapevolezza. Dirigere l’attenzione presuppone una valutazione che può provenire dall’individuo stesso o da soggetti esterni ed ecco che l’attenzione può venire incanalata, sminuita. eccitata, ecc.
            La mia domanda posta in altri termini (con riferimento a quanto spiegato da Ron) tende a sapere se per qualcuno anche il meter, come tutti gli oggetti facenti parte di un rituale, assume un ruolo condizionante per il semplice fatto di essere lì…

          • Giordano Bruno

            in Scientology il meter è un segna-contesto, in altre parole definisce che cosa si fa lì. L’attenzione, a mio parere, non viene prima ma dopo. Quando sai che cosa si fa lì, allora poni la tua attenzione e intenzione in un certo modo (atteggiamento) per fare qualcosa. Tutto ciò che è presente in un contesto ha lo scopo di condizionare (non esiste qualcosa che sia di per sé neutro) a seconda del fine che si vuole raggiungere.
            Traduco: in una session di auditing abbiamo l’auditor, il pc, il meter, il processing, l’intenzione di aiutare, l’intenzione di essere aiutato, al fine di fare as-is di qualcosa nel bank e raggiungere un F/N e un EP.
            Che cosa credo io? Che se una persona vuole essere capita è più facile che si rivolga ad un amico o… a uno psicologo. E’ più facile che se uno fa Scientology, lo faccia per diventare OT…
            Un caro saluto,
            G.B.

  20. Luc

    Ciao Giordano, concordo con te. Infatti vedo con il mio Auditor (ed amico) che prima fuori session gli parlo delle mie difficoltà ecc… e noto subito dei miglioramenti e sollievi (alla fine la com è auditing). Poi in Session vediamo se ci possiamo indirizzare al meglio alla sorgente per farne AS-IS. In questo modo, secondo me, si hanno doppi guadagni e sei molto più sereno ed a tuo agio. In questo universo MEST si può essere condizionati da un sacco di cose, in primis la TV ed in generali gli schermi… Io personalmente quando vado in session non pongo nessuna attenzione al Meter, pongo l’attenzione al soggetto della domanda. Alla fine del procedimento mi accorgo che sono F/N e che sto bene ed, immancabilmente, arriva la conferma dall’Auditor.
    Un caro saluto a tutti,
    ARC
    Luca

    • Giordano Bruno

      Già, secondo me per capire ed essere capiti, meno “via” ci sono e meglio è. In tal senso il meter è un “via”. Così come lo sono le domande del processing. Immaginate di confidarvi con un caro amico, nella misura in cui si è aperti all’ascolto e alla condivisione ci si sente compresi e si comprende. Anche soltanto avere troppe idee per la testa può impedire di ascoltare profondamente un’altra persona. Anche le teorie possono essere dei “via” ad una reale comprensione reciproca.

      • Luc

        Ciao G.B, sono d’accordo in parte. Perchè seconde me le domande di auditing non sono un semplice via, ma un mezzo per maneggiare il bank. Intendo dire che nonostante l’importanza della comunicazione profonda e comprensiva con amici o parenti, si maneggiano problemi “minori” (non sono così tanto minori, ma rispetto a quello che troviamo sulla traccia si).
        Intendo dire che la vedo dura senza una tecnologia specifica (quindi domande specifiche e mirate) maneggiare un implant, o una GPM o certe aree specifiche del bank.
        Io la vedo così, ciò non toglie, ovviamente, che un Auditor per definizione è: “Una persona che ascolta”. Quindi credo che avere un Auditor con cui si è molto amici o c’è una grande ARC sia indubbiamente mooolto meglio e proficuo.
        Con ARC,
        Luca

        • Giordano Bruno

          Sei così sicuro che un auditor dopo un’ora che ripete la stessa domanda, e ancora non arriva l’ago libero, ha ancora così tanta voglia di capirti?

          • Luc

            Beh dipende dalla sua responsabilità e se tiene IN il codice dll’auditor… Esempio: tu stai aiutando un tuo amico che ha problemi di alcol e cerchi di tirarlo fuori, alla fine ne esce per un pò, poi ci ricade dentro, ed allora tu lo aiuti ancora… Poi magari dopo un pò questo ritorna dentro e magari ti viene a chiedere ancora aiuto, a questo punto se uno è respensabile e ci tiene davvero lo aiuterà ancora, altrimenti lo manda al diavolo e buona notte…
            Quindi alla fine direi che se uno non è su aiuto e non si prende responsabilità delle persone che si trova davanti, beh… allora è meglio che non faccia l’Auditor, o lo Psicologo o cose di questo tipo…
            Poi ovviamente entra in gioco la responsabilità della persona che viene aiutata ecc…
            Io la vedo così, poi se mi sfugge qualcosa… beh è il bello di parlare con gli altri 🙂 .
            ARC
            Luca

          • Marco

            Sei così sicuro che un auditor dopo un’ora che ripete la stessa domanda, e ancora non arriva l’ago libero, ha ancora così tanta voglia di capirti?

            Giordano, come fai a dire una cosa del genere?
            Un auditor è un professionista che sa quando arriva l’EP e dunque lavora per ottenerlo, a prescindere dal tempo che ci vuole.
            Se ci vuole di più del tempo massimo conosciuto, deve presumere di aver sbagliato qualcosa, e dunque fa le liste di riparazione o altra riparazione. E dopo si fa un cramming.

            Il Pc non ha mai torto, se tu prima hai controllato che non sia fuori etica, e/o che non sia un “no gain case”.

            Ma anche se fosse… : se lui ha pagato e l’auditor pensa che debba arrivare ad un EP… beh, non portarlo all’EP perchè “ci mette troppo” è un fuori scopo. Di sicuro un auditor (e/o un C/S) destinato a cambiare mestiere.

          • Giordano Bruno

            Credo sia una cosa ovvia che un professionista che si comporta in modo professionale possa avere i suoi giramenti di palle e che un auditor possa, a volte, desiderare di fulminare il pc come Gesù ha fulminato la pianta di fico. Altrimenti stiamo parlando di una super-religione e dovremmo iniziare a stampare dei super-santini.. Siamo vicini al Natale. 🙂

    • Marco

      Riguardo al Meter, alle domande che fa Diogene e ad altro…

      Io ho avuto problemi con il meter per tanti anni, mi stava diventando veramente uno strumento pesante da sopportare… volevo persino smettere di andare in auditing. Questo succedeva tanti anni fa nella Cof$ .

      Ho risolto il problema quasi del tutto quando ho fatto il corso sul Meter… li ho capito un sacco di cose dello strumento e ho capito da dove venivano i grossi disagi che avevo con esso: c’era stato per tanti anni un cattivo uso dello strumento: una incapacità di usarlo precisamente; una mancanza di buoni TRs dell’auditor (guardare prevalentemente il meter, dimenticando in modo evidente di tenere la com. con il Pc); e fare cose che presumibilmente segnalava il meter e/ma “chissà se aveva visto bene?”.

      Queste le ragioni: A) il Meter non era stato usato con grandi capacità e/o consapevolezza; b) non era stato spiegato dall’auditor al Pc (secondo me un errore determinante); C) il Pc non aveva fatto nessun corso al riguardo (dunque non c’era la completa comprensione della funzione).

      Questa somma di ragioni in tanti intensivi hanno creato una miscela esplosiva… cioè avevo subito lo strumento: ma era stata colpa della incapacità o inconsapevolezza dell’auditor, e colpa della mia non conoscenza per poter accorgermi degli errori.
      Ed invece: conoscere risolve.

      Dopo il mio corso sull’e-meter le cose in seduta hanno cominciato ad andare meglio… semplicemente perché sapere al riguardo, mi faceva individuare gli errori dell’auditor, e cosi non ne ero cosi tanto effetto… prima semplicemente li subivo.

      Il meter è indispensabile per audire… detto questo, ci sono delle condizioni perché funzioni.

      L’auditor ed il Pc sono una squadra, ed usano il Meter con uno scopo: trovare le cose su cui impegnarsi (nella mente del Pc).
      Se il Pc sa qual è l’uso e la funzione del Meter, lo strumento è un mezzo riconosciuto come necessario anche da Pc e dunque non è un via, ma uno strumento indispensabile per rintracciare e rimuovere.

      Come lo è anche una macchina per i raggi x, o una Tac, che trova le problematiche negli organi o nello scheletro del corpo: un paziente ha voglia di dire al medico quanto sta male… ma la tecnica, che prevede l’uso di un hardware, scoverà la problematica molto più in fretta… e ciò non può essere considerato un via (al posto della comunicazione diretta).

      “Se uno conosce la tech di come fare qualcosa, e usa la tech per fare, non può essere effetto negativamente”

      L’attenzione dunque viene fissata dalle/sulle cose che non si conoscono completamente, o anche che semplicemente vengono usate male.

      L’attenzione fissa su problematiche (di 3° e 4° Dinamica) che non si conoscono e su cui si è preoccupati… beh, se uno insiste di preoccuparti al riguardo… è fissato.

      L’attenzione fissa su problematiche su se stessi è Introversione.

      Questo è quello che succede nella Cof$: ti fissano su problemi di 3° e 4° Din (ma non con lo scopo di risolverli, solo ti fanno “contemplare” problemi, ma non te li fanno risolvere) e ti introvertono su problemi personali inesistenti, o già risolti(Overrun).

      Mi chiedo cosa succederà agli Ot8 che stanno rifacendo gli oggettivi a Flag? Di certo introversione ed overrun che fissano.
      Altro che libertà per se stessi e la società!?

      • Luc

        Bello scritto Marco, bravo. Concordo… Questa frase mi piace davvero molto: “L’auditor ed il Pc sono una squadra” è proprio così e come tale ognuno deve avere la sua responsabilità… Il Pc deve avere conoscenza, stare di fronte e prendersi responsabilità per il proprio bank, l’Auditor deve avere conoscenza, stare di fronte, voglia di aiutare (interessato al caso altrui) ed essere professionista.
        Alla fine, dire che i comandi di Auditing sono un via mi pare una cosa senza senso, se io ti chiedo “come stai oggi” o ti chiedo “trova un engram” in sostanza è ugale… La formula di comunicazione è sempre quella. Che poi il comunicare tramite un corpo è un via è un altra storia…
        Con ARC
        Luca

  21. luciano

    Anche un altro motivo è importante nell’Auditing. L’auditor almeno Clear perchè si potrebbe restimolare e non far percorrere episodi che lo restimolano. Non è un dogma ma penso sia meglio Con affetto Luciano.

  22. facchinetti paolo

    Mi sembra che GB abbia detto una cosa piuttosto condivisibile. Per le confidenze e le empatie ci sono gli amici del cuore. L’auditing è un’altra cosa. Un auditor dovrebbe essere innanzitutto competente e professionale, se poi è anche simpatico… (e viceversa)… pazienza! 🙂

  23. Giordano Bruno

    Ora lancio una provocazione.

    Non credo che l’essere umano sia fondamentalmente buono.

    Di fatto questa filosofia a portato alla realizzazione di un’organizzazione criminale fatta da Clear e OT: la CofS.

    Quando si guarda all’essere umano in modo unilaterale (è fondamentalmente buono) il risultato è l’opposto.
    Non è così anche per tutte le altre religioni?

    Il paradosso è questo:
    Le tre religioni “dell’Amore” l’Ebraismo, il Cristianesimo e l’Islamismo sono state, nella loro storia, religioni sanguinarie.

    In Oriente, dove tutta la creazione è vista come duale, fondata sulla polarità positiva e negativa, luce ed ombra, bene e male, non esistono religioni sanguinarie che hanno cercato di convertire gli altri al loro credo.
    Le religioni orientali sono pacifiche e tolleranti.

    Nelle religioni orientali si sa che la creazione è basata sulla polarità positiva e negativa. E la liberazione consiste nel sublimare e trascendere entrambe le polarità.

    Non esiste arcobaleno senza chiari e scuri. Se vogliamo andare al di là di esso, dobbiamo riconoscere che l’essere umano e tutta la creazione è fatta di luci ed ombre, bene e male… e trascendere tutto ciò. Questo, per me, è il significato di andare dall’altro lato dell’arcobaleno.

    Buona domenica,
    G.B.

    • Guido

      Caro G.B.
      LRH, e come tanti altri prima di lui, afferma che l’uomo è “fondamentalmente” buono. La chiave di lettura è in quel “fondamentalmente”, il che significa un uomo, o per meglio dire un Essere, che si è privato di tutti quegli orpelli accumulati in eoni di permanenza in universi di varia natura: postulati, contro-postulati, valenze, circuiti e … altro.

      … “ Se un essere era una singola unità, separata da tutti gli altri essere, condizioni e influenze correnti, il compito di comprenderlo sarebbe relativamente semplice e i filosofi l’avrebbero già elaborato molto tempo prima di Dianetics e Scientology.
      Una singola unità di essere risponde alle più elementari e semplici regole e leggi che trovi in Dianetics e in Scientology: Affinità, Realtà, Comunicazione e Comprensione; la Traccia del tempo; le immagini mentali; l’episodio precedente che tiene al suo posto quello successivo, reagirebbe a Materia, Energia, Spazio e Tempo, Forma con lo stesso vigore; e agli assiomi. Puoi esserne certo. E un individuo si potrebbe meravigliare del perché abbiamo bisogno di tutti i bollettini addizionali e precauzioni, preparativi e Conferenze.
      La ragione di ciò è che quando tu ti indirizzi a una persona, un essere umano “nella carne”, non ti stai indirizzando a un semplice essere.” … ( tratto dall’HCO BULLETTIN DEL 30 LUGLIO 1980 LA NATURA DI UN ESSERE )
      Esaminando la Storia delle Religioni si può tranquillamente evincere che le tre Fedi Monoteistiche ( Ebraismo, Cristianesimo e Islamismo ) derivino dall’Oriente e che il successivo imbarbarimento spirituale ed intellettuale dei thetan ne abbia pervertito lo spirito originario, esacerbandone gli aspetti più individualistici ed egoistici a discapito di una più vasta comunione e visione della vita.
      In oriente la “sete di sangue” è meno evidente ma comunque anche lì presente, basti pensare alle rigide divisioni in caste, alla soppressione delle figlie femmine, ai matrimoni combinati e così via.
      Comunque concordo sul fatto che le religioni orientali, mettendo l’enfasi sul superamento del dualismo ( apparente di Maya o M.E.S.T. ), siano più vicine alla Verità, anche solamente per il fatto che vengono “prima” sulla traccia del tempo, quindi meno alter-ised.
      Un abbraccio
      Guido

    • Luigi Cosivi

      Faccio veramente fatica a seguirti Giordano, l’amarezza del tuo pensiero è veramente profonda, quanto ti ha detto Paolo riguardo gli Auditor’s è esatto, evidentemente non hai frequentato un’Accademia, sia pure della Scientology ufficiale. Ciò che almeno ci si insegnava era proprio mirato a tenere il PC interessato al proprio caso e disposto a parlarne all’Auditor, altro che tenere l’attenzione sui via che elenchi.
      Riguardo poi a Clear e OT criminali non credo siano responsabili delle malefatte della struttura secolare, puoi consentire che Cristo sia una cosa e la chiesa cattolica un’altra o, se preferisci Budda e il Buddismo. Ciò non toglie ci siano buoni cristiani e perché no, buoni Scientology Clear e OT e ottimi Auditor ‘s. Gli stessi Staff ‘s sono in maggioranza brave persone, coinvolti malamente in nome dell’Aiuto, magari spaventati all’idea che non ci possa essere aiuto spirituale al di fuori della chiesa. Ma sta a noi rassicurarli che il futuro non è disponibile solo Flag ma sotto casa loro e ,che ciò che ci siamo pagati e sacrificati per addestrarci, è ancora disponibile per chiunque lo voglia.
      Non so che Auditor’s hai avuto la sfortuna di frequentare, per quanto mi riguarda non sono certo un Auditor perfetto, faccio la mia parte di errori, ma la volontà di aiutare mi consente di ristudiare onestamente ciò che mi aiuta a dare il miglior servizio possibile. Poi un ambiente , non dico amichevole, ma umano, consente di ottenere decisamente risultati eccellenti, senza reg, donazioni o minacce di MAA e di inquisizioni anche sui pensieri.
      Infine un’arma in se non è pericolosa, è la mano che la usa che ne determina il male o il bene, Scientology è un’ arma, come molte altre filosofie può essere usata per provocare sangue o vita, ci sono persone che la usano al meglio per ottenere vita, per fortuna tante e le tue considerazioni vorrebbero sminuirne il valore.

      • Giordano Bruno

        Luigi il mio auditor è ottimo. Le mie considerazioni sulla natura umana non sono indirizzate a qualcuno di questo blog.
        Non credo che il mio pensiero sia amaro, semplicemente non è bigotto.
        In queste ultime battute mi sono ispirato a Friedrich Nietzsche, Carl Gustav Jung e a Fëdor Dostoevskij, profondi conoscitori dell’umanità.
        Ciao,
        G.B.

  24. Marco

    Giordano hai proposto un argomento interessante… ma lo scientologo provetto non può essere molto d’accordo sul tuo credere che l’uomo non sia fondamentalmente buono.
    Luigi essendo un auditor di grande esperienza non poteva che rispondere come ha risposto… ha detto delle cose corrette: la tecnologia esiste; l’aiuto da parte dell’auditor competente esiste; ed i risultati sono possibili se l’ambiente lo permette (se non ci sono SP nei paraggi… compreso prendere in considerazione la soppressione sociale) .

    Sono d’accordo con Guido che la parola chiave è FONDAMENTALMENTE, che in fondo in fondo significa che allo stato nativo l’Essere Theta era “per forza buono”.

    Anche Lucifero prima di diventare cattivo era buono… tutti sono partiti dall’essere stati buoni, cioè razionali ed intelligenti.

    Poi qualcosa è degenerato… e sempre più ci siamo avviluppati in una spirale discendente di cattiveria… cioè di irrazionalità, cioè di etica out.

    E’ vero quello che dici riguardo alla dualità “buono-cattivo”, fa un pò parte del gioco… gente contraposta.

    Ma è anche vero che in un gioco consapevole, non c’è una squadra cattiva e una squadra buona… ci sono degli avversari consapevoli di stare a giocare.

    Credo che questo pezzo di conferenza dica qualcosa al riguardo.

    SOPPRESSIVI E GAE(Errori Grossolani di Auditing)
    CONFERENZA 2 AGOSTO 1966

    “Può darsi che vi interessi come nasce un SP.
    Ha già abbastanza overt da meritare più motivatori di quanti se ne possano contare.
    Ha fatto qualcosa per rovinare tutti quanti, dal primo all’ultimo. E stato un mascalzone.
    La ragione per cui è diventato un mascalzone è che c’è stato un cambio di valenza.

    C’era un mascalzone, lì, e poi in qualche strano modo lui è finito nella valenza di quel mascalzone.
    Adesso sa che cos’è: sa di essere un mascalzone.

    L’uomo è fondamentalmente buono, ma fa dei mock-up di valenze malvagie e poi ci finisce dentro.
    Vedete, dice: “Quel tipo è malvagio. Quel tipo è malvagio. Quel tipo è malvagio”. E alla fine quest’altro finto tipo è lì, e un giorno lui diventa questo tipo, cambiando di valenza o di personalità – una confezione completa di personalità; ed eccolo qui.

    E così adesso lui è un mascalzone.
    Sa come dovrebbe agire: dovrebbe agire come l’altro tipo.
    Il cambio è questo.

    È così che nasce il male.

    I credenti fanatici hanno avuto grosse difficoltà a cercare di risolvere in che cosa consistesse il male.

    Questo è ciò in cui consiste il male: è la dichiarazione o il postulato che il male può esistere.

    In assenza di postulati e in assenza di una dichiarazione del genere, l’uomo è buono. Non è interessante?

    Quando togliete il lucido dai mobili, la ghisa, le vecchie cianfrusaglie e via dicendo, vi ritrovate con una persona buona.

    Questa è una grossa fortuna, perché stiamo creando delle persone che hanno molto potere, ed è una grossa fortuna che siano delle persone buone.

    Non sarebbe per nulla privo di pericoli intraprendere un’attività come Scientology – fareste a pezzi l’intero universo – se quella verità non fosse la verità, ed è la verità.

    È la valenza falsa, quella di cui è stato fatto il mock-up, che è la valenza malvagia. Mi seguite?

    D’accordo. Questo tipo ha assegnato una grande malvagità ad un’altra personalità o tipo di personalità. Poi un giorno ci è finito dentro.

    Quindi, mentre si trovava a essere in questa personalità fondamentalmente malvagia, ha cominciato a rovinare altra gente.

    Dopodiché gli altri hanno perso la pazienza, o qualcosa del genere, e lui si è ritrovato in un episodio, e da lì in poi il tempo non è più trascorso.

    Questo non è il tipo di episodio che compone il bank R6.
    Si tratta di un episodio di tipo differente. È l’episodio di una battaglia o qualcosa del genere. Sta subendo un attacco.
    Sta venendo attivamente attaccato da altri esseri ed è bloccato sulla traccia.

    Quella porzione della traccia del tempo, o quell’istante nel tempo, sono più reali del tempo presente.

    Di tanto in tanto vi troverete ad audire, qua e là, con Dianetics e una volta ogni morte di vescovo improvvisamente l’episodio sarà…
    Beh… sempre percorrendone uno, solo mantenendo il vostro interesse in esso, l’episodio è più reale che l’ambiente che vi circonda.
    Ma una volta ogni tanto vi imbatterete in un episodio che è molto, molto, molto, più reale di qualunque realtà abbiate mai sperimentato! Daaaaa! Cielo, eccolo qui!

    Tutti ne hanno un po’. Non si è bloccati in essi in modo permanente.

    Ricordo la prima volta che mi successe: c’era una linea di giubbe rosse, e i fucili non avevano mai sparato.
    Si trattava di un piccolo episodio di poco peso; schizzò via e quella fu la sua fine.
    Ma in quel momento, quella linea di giubbe rosse fu la fila di persone più reale che avessi mai visto in vita mia. Eccoli lì, pronti alla scarica con i loro fucili ad acciarino.
    Era un’azione che risaliva all’epoca in cui si alzava il cappello e si diceva: “Aprite il fuoco, signori”.

    Per una ragione o per l’altra, a causa di varie complicazioni, la scarica non è mai arrivata. Di fatto i cani dei fucili avevano già percorso metà strada verso lo scodellino. Sapete? Eccoli lì.
    Essi dovevano arrivare alla fine del loro ‘percorso e i fucili dovevano sparare.

    Questo è successo molti, molti anni fa. Mi sono detto: “E interessante come meccanismo”, perché l’ho visto come un meccanismo, poiché non ha suscitato molto turbamento in me; le giubbe rosse non mi preoccupavano.

    In seguito l’ho cercato; l’ho cercato per vedere se riuscivo a trovarlo. Molti, molti, molti anni più tardi, lo trovai, gente, lo trovai.

    Vedete, ognuno ha una, due o tre di queste cose, quando cominciano dal livello più basso e prima di salire lungo i Gradi.
    Ci sarà un punto in cui, mentre pensano qua e là, tutto ad un tratto ecco un aereo da caccia, o ecco il suolo, oppure eccoli sull’orlo di un dirupo mentre una freccia non è ancora arrivata.

    Per una frazione di secondo, quando vedete la cosa, cielo, quella freccia è davvero reale, gente! Quella ha lasciato un’impressione.
    Beh, in quella misura il tempo è stato fermato.

    Quando vi imbattete di nuovo in quell’episodio, troverete un’immagine che è stata bloccata. Ma ricordatevi: voi ed io ci imbattiamo di nuovo in essa.
    Cogliete la differenza?

    L’SP non se n’è mai allontanato. Non è mai andato avanti a partire da quel momento! Vi si trova, con la propria attenzione completamente assorbita!

    Queste pareti, per l’SP, sono fasulle e sottili. Lui sa dove si trovano le pareti vere. Le pareti vere si trovano in quell’episodio e quell’episodio è più reale per lui che il tempo presente accompagnato dal ticchettio dell’orologio.

    E quell’episodio contiene qualcosa. Contiene altre personalità, altre vendette.

    Ma voi, che vi muovete attorno a questa persona fate parte dei personaggi del dramma di quell’episodio e rappresentate una minaccia, perché la vita intera è questo episodio.

    Eccolo lì, schiacciato contro il dirupo, mentre viene macellato da mostri antiuomo. E il prossimo nella fila dei prigionieri, e nei trilioni di anni che sono seguiti, è sempre stato il prossimo nella fila dei prigionieri.
    Questa persona sta vivendo un incubo che una volta era molto reale.

    Non si tratta, come han detto gli psichiatri, di qualcosa che non è mai esistito. Non prenderei comunque mai in considerazione l’opinione dei soppressivi su ciò in cui consiste la traccia.

    Lui è sempre stato quello che doveva essere ucciso subito dopo, vedete?
    Forse gli altri personaggi in quell’episodio sono legionari romani o una qualche Roma del passato.

    Ma qualunque cosa sia, nel suo bank le cose si sono accumulate- accumulate-accumulate-accumulate-accumulate sino a quando aveva perso fluidità, egli non riusciva più a muoversi lungo la traccia, e poi se l’è vista brutta!

    Beh, è possibile vedersela brutta in un modo tanto solido soltanto se noi stessi abbiamo abbastanza overt da coprire il cammino da qui a Halifax e ritorno.

    Ma eccolo là, e non è mai stato altrove, non da quel momento in poi.
    Voi siete il legionario romano; voi fate parte del gioco.

    Questo è tutto ciò in cui consiste un SP.

    Non esistono cellule del cervello deformi o varie altre cose.
    Non ci sono migliaia di risposte alla cosa.
    La risposta è quella.”

    “Nel praticare l’auditing di Dianetics, vi imbattete in un’immagine mentale.
    D’accordo. Una persona ha molte immagini mentali. Non biasimatemi se le immagini mentali di una persona, perfettamente accurate, risalgono a tempi più antichi di quanto all’uomo piaccia pensare che ha vissuto.
    Non biasimatemi per questo, perché chiunque audiate in Dianetics s’imbatterà proprio in questa cosa!

    Li audite per un periodo di tempo sufficientemente lungo e si ritrovano lì. L’uomo è un essere immortale e non è nato col peccato originale all’inizio di questa vita.

    Detto per inciso, se volete mettere questo in discussione, fatevi audire da qualcuno su alcuni engram, così ci finirete sopra e vedrete la cosa con i vostri occhi! Comunque…!

    Il punto è che si tratta di qualcosa che è successo a quel tipo; è stato picchiato da un gruppo di poliziotti; si trova lì e non ha mai smesso di essere picchiato da un gruppo di poliziotti.
    È bloccato nel tempo, mentre viene picchiato dai poliziotti.
    Questo rende chiunque egli incontri un poliziotto, sia esso maschio o femmina, strano a dirsi.
    Il suo potere di differenziazione è nullo.
    Tutto equivale a ogni cosa contenuta nell’episodio. Quel tizio è fatto così.

    Ciò gli fa scegliere gli obiettivi sbagliati. E incapace di completare un ciclo di azione perché è bloccato nel tempo.
    Gli fa fare dei piccoli overt perché si sta difendendo in continuazione… si sta difendendo dalla polizia.

    Questo, questo è il personaggio; questo è il personaggio che si chiama SP. Non si trova altrove.

    Naturalmente, con i Procedimenti di Potere, gli si potrebbero spezzare le catene. Una volta spezzate le catene, lui è di nuovo in grado di operare lungo la traccia e a quel punto reagirà positivamente al processing. È tutto qui.

    Ma come può audirlo un poliziotto o un legionario romano? Afferrate la differenza?
    Questo è l’unico problema che deve essere risolto quando ci si occupa di un SP. Non è un problema di auditing; il problema è l’identità dell’auditor.

    Rimarreste stupiti se sapeste quanti casi si risolvono nei manicomi.
    Io lo so: ho indossato il mio colletto al contrario in molte occasioni e ho audito psicopatici nei manicomi, più di una volta in passato. È stupefacente, assolutamente stupefacente.

    Alcuni dei risultati che ho riportato conducendo quest’attività alle volte mi ha fatto vergognare un po’ di me stesso per il fatto che non spingo in quella direzione più decisamente.

    Questo perché i manicomi contengono pochissimi SP. In essi si trovano i PTS. Gli SP sono quelli che li dirigono.

    Ho visto una ragazza effettivamente migliorare ed uno psichiatra mi è venuto incontro di corsa letteralmente urlando: “Deve far sì… deve far sì che la famiglia di questa persona acconsenta all’elettroshock!”
    “Qual è il problema?”
    “Ohibò, dobbiamo farle l’elettroshock!”
    “Qual è il problema con la paziente?”
    “Dobbiamo farlo!”
    “No, no, no: sta peggiorando la paziente?”
    “Lei non capisce! Butteremo la paziente fuori di qua!”

    Stavo parlando ad uno squilibrato. Uno squilibrato completo. La ragazza stava migliorando, e quindi doveva farle l’elettroshock.

    Quella stessa persona mi aveva detto che non tenevo correttamente i documenti ufficiali. Avrei dovuto tenere dei documenti che riportassero l’ora e il luogo relativi ad ogni azione come se fosse l’azione principale, e così via. Tenevano delle buone documentazioni.

    Ed io ho detto… parlare a questi tipi è un po’ come sparare a cani domestici. Voglio dire, è crudele. Non vedono le cose ovvie del tipo: “Sì, ma cosa imparate dalle vostre documentazioni?”
    Una domanda del genere non viene loro mai in mente: “Che cosa imparate dalle vostre documentazioni?”
    “Che cosa impariamo?” E poi un discorso completamente non consequenziale, sapete: ding-ding-ding, arriva il furgoncino.

    Completamente non consequenziale: “Oh, abbiamo imparato che se non dessimo loro degli elettroshock, uscirebbero di qua con sei settimane di anticipo, invariabilmente”.
    Tuttavia deve dare elettroshock a tutti quanti.

    • Giordano Bruno

      Ciò che scritto Guido è interessante, però, Marco, vorrei che mi fosse spiegato a partire dagli assiomi…
      Fino a prova contraria Theta è uno zero, quindi bene e male sono entrambi postulati.

      • davide

        Viao Giordano,
        Ron quando dice che l’uomo è fondamentalmente buono si si riferisce a lui come essere e a un livello più alto a Theta come sopravvivenza infinita che interagendo con un universo Mest abbraccia tutte le dinamiche e in una spirale discendenta abbiamo una manifestazione che porta più o meno alla sopravvivenze del maggior numero delle stesse Dinamiche ,da qui abbiamo .buono , cattivo ,valenze, SP,ecc. non sono altro che risultati di questa interazione.

        Un appunto per onestà storica a Marco , Lucifero nell’antichità era identificato dai Sumeri nel Dio Enki il Dio portatore di luce e conoscenza alla razza umana ma era in lotta con suo fratello Enil ,la lotta tra i due vide vincitore quest’ultimo ,in seguito verranno identificati nelle sacre scritture come Yhavè il dio iracondo degli Ebrei e Enki in Lucifero (il perdente caduto ) a seguire abbiamo il Cristianesimo che inserisce la personalità di Lucifero come Dio del male.
        I vincitori scrivono la loro storia e impongono la loro religione , anche nel set di conferenze ” LA TRACCIA INTERA ” trovi riferimenti a questo antico scontro.

        David

        • Marco

          Va beh… la storia di Lucifero non l’ho studiata bene…
          Ma quello che intendevo dire era semplicemente dire che: prima c’è stato il bene e poi è arrivato il male.
          Non può essere stato che così.

  25. luciano

    Postulati implantati come pure il resto ( bene male giusto sbagliato ecc ecc) Laky luciano.

  26. Marco

    Va beh Giordano, la malvagità o la bontà… siccome giustamente sembra sia tutto opinabile, e/o dipenda tutto dai postulati…
    Allora affrontiamo il discorso da un punto di vista semplicistico e diciamo che: la vita è un gioco dentro ad un universo Mest, ci sono stati molti postulati che hanno creato l’universo e hanno dettato le regole del gioco…
    Bene, quelli sono i postulati primari, quelli venuti dopo sono un’alterazione.

    Allora per farla breve, cos’è giusto cos’è sbagliato: dipende dal maggior bene/sopravvivenza del maggior numero di dinamiche.

    Cioè dipende dal corretto comportamento; il comportamento buono è quello che fa il meglio in questo dato gioco esistente creato (che abbiamo postulato di creare e dove abbiamo postulato di “vivere”, almeno per il momento).

    La parola soppressivo (dunque cattivo), viene da quell’atteggiamento che fa il maggior danno a queste date dinamiche della vita.

    Sarebbe possibile che tutti gli uomini siano buoni? Certamente si, ci sarebbero un sacco di altri giochi da fare che non stare ad ammazzarci tra umani.

    Il fatto che gli umani si ammazzino è aberrazione mentale, dunque cattiveria.

    E questo è il nostro gioco (degli scientologist) in cui tutti vincono: eliminare l’aberrazione mentale… (ovvero eliminare la mente?).

    Ma visto che mi chiedi degli assiomi… vediamo se questi vanno bene:

    Assiomi di Scientology

    Assioma 1
    La vita è fondamentalmente uno statico.
    DEFINIZIONE: uno statico di vita non ha massa, né moto, né lunghezza d’onda, né posizione nello spazio o nel tempo. Ha l’abilità di postulare e di percepire.

    Assioma 2
    Lo statico è capace di considerazioni, postulati e opinioni.

    Assioma 3
    Spazio, energia, oggetti, forma e tempo sono il prodotto di considerazioni fatte e/o accordate dallo statico e vengono percepiti unicamente perché lo statico considera di poterli percepire.

    Assioma 11
    Le considerazioni che producono condizioni d’esistenza sono quadruplici:
    a. As-isness è la condizione di creazione immediata senza persistenza, ed è la condizione di esistenza che si verifica al momento della creazione e al momento della distruzione, ed è diversa da altre considerazioni in quanto non contiene sopravvivenza.
    b. Alter-isness è la considerazione che, al fine di ottenere persistenza, apporta cambiamento all’as-isness e perciò v’introduce tempo e persistenza.
    c. Isness è un’apparenza d’esistenza prodotta dalla continua alterazione dell’as-isness. Quando la sua esistenza è concordata, la si chiama realtà.
    d. Not-isness è lo sforzo di manipolare l’isness, riducendone la condizione attraverso l’uso della forza. Si tratta solo di un’apparenza e non può sopprimere completamente l’isness.

    I FATTORI

    22 Ed esistono gli universi.

    23 Gli universi sono allora tre: l’universo creato da un punto di vista, l’universo creato da ogni altro punto di vista e l’universo materiale ossia l’universo creato dall’azione in comune dei punti di vista, sul cui mantenimento vi è accordo.

    24 E i punti di vista non sono mai visibili.
    E i punti di vista considerano sempre più preziosi i punti di dimensione.
    E i punti di vista tentano di diventare i punti di ancoraggio e dimenticano di poter creare essi stessi nuovi punti, nuovo spazio e nuove forme.
    Si giunge in tal modo alla scarsità.
    E i punti di dimensione possono perire e i punti di vista ritengono quindi di poter perire anch’essi.

    25 Così si giunge alla morte.

    GLI ASSIOMI DI DIANETICS

    Assioma 11 Un organismo vivente è composto da materia ed energia nello spazio e nel tempo, animate da THETA.
    SIMBOLO: da qui in avanti l’organismo o gli organismi viventi verranno rappresentati dalla lettera greca LAMBDA.
    DEFINIZIONE: LAMBDA è un motore termico chimico, esistente nello spazio e nel tempo, motivato dallo statico di vita e diretto dal pensiero.

    Assioma 14 THETA, agendo sul moto dell’universo fisico, deve mantenere un andamento di moto armonioso.
    LAMBDA è vincolato da limiti ristretti in termini di moto termico e meccanico.

    Assioma 15 LAMBDA costituisce il gradino intermedio nella conquista dell’universo fisico.

    Assioma 18 LAMBDA è dotato di quantità differenti di THETA, anche all’interno della stessa specie.

    Assioma 19 Lo sforzo di LAMBDA è teso alla sopravvivenza.
    L’obiettivo di LAMBDA è sopravvivere.
    La punizione per il fallimento nel perseguire tale obiettivo consiste nel soccombere.

    Assioma 21 LAMBDA dipende da un moto ottimale.
    Un moto troppo rapido e un moto troppo lento sono contro sopravvivenza in egual misura.

    Assioma 23 Tutto il pensiero si occupa del movimento.

    Assioma 24 La ragione mira all’instaurazione di un moto ottimale, questo è un suo obiettivo fondamentale.

    Assioma 25 La ragione ha lo scopo basilare di calcolare o stimare lo sforzo.

    Assioma 27 THETA trae soddisfazione solo dall’azione armoniosa o dal moto ottimale e rifiuta o distrugge azione o moto al di sopra oppure al di sotto della propria fascia di tolleranza.

    Assioma 28 La mente non si occupa d’altro che di stimare lo sforzo.
    DEFINIZIONE: la mente è il posto di comando assunto da THETA in qualsiasi organismo o gruppo di organismi.

    Assioma 30 L’essere nel giusto significa aver calcolato lo sforzo appropriatamente.

    Assioma 31 L’essere nel torto consiste sempre nell’aver calcolato lo sforzo erroneamente.

    Assioma 34 Il moto costituisce il denominatore comune di tutti gli organismi viventi.

    Assioma 39 Il piacere è la ricompensa per un organismo impegnato in attività di sopravvivenza.

    Assioma 40 Il dolore è la pena riservata a un organismo che non s’impegna in attività di sopravvivenza o che s’impegna in attività di contro sopravvivenza.

    Assioma 49 Lo scopo della mente è porre e risolvere problemi relativi alla sopravvivenza e dirigere lo sforzo dell’organismo in base a tali soluzioni.

    Assioma 50 Tutti i problemi vengono posti e risolti attraverso la stima dello sforzo.

    Assioma 52 Un organismo che procede verso la sopravvivenza è diretto dalla propria mente nella realizzazione di uno sforzo di sopravvivenza.

    Assioma 53 Un organismo che procede verso il punto in cui soccomberà è diretto dalla propria mente verso il realizzarsi della morte.

    Assioma 55 Lo sforzo per la sopravvivenza di un organismo include la spinta dinamica di quell’organismo verso la sopravvivenza di se stesso, della propria prole, del proprio gruppo, della propria sottospecie, della propria specie, di tutti gli organismi viventi, dell’universo fisico, dello statico di vita e, forse, di un Essere Supremo. (Nota: elenco delle dinamiche.)

    Assioma 58 Si raggiunge il controllo dell’ambiente sostenendo fattori pro sopravvivenza per tutte le dinamiche.

    Assioma 71 Il ciclo della randomity parte dalla staticità per attraversare l’optimum e quindi giungere a una randomity sufficientemente ripetitiva o simile da costituire un’altra staticità.

    Assioma 72 Ci sono due suddivisioni di randomity: randomity di dati e randomity di forza.

    Assioma 73 I tre gradi di randomity consistono in randomity carente, randomity ottimale e randomity eccessiva.
    DEFINIZIONE: la randomity è un fattore componente e una parte necessaria del moto, se quest’ultimo continua.

    Assioma 76 La randomity tra organismi è vitale per la sopravvivenza continua di tutti gli organismi.

    Assioma 81 La sanità mentale consiste di randomity ottimale.

    Assioma 103 L’intelligenza dipende dall’abilità di selezionare dati allineati o male allineati da un’area di randomity, e trovare così una soluzione per ridurre l’intera randomity in quell’area.

    Assioma 104 La perseveranza è presente nella capacità della mente di tradurre in azione fisica le soluzioni elaborate, al fine di raggiungere i propri scopi.

    Ecc. ecc. ecc.

    • Pier Paolo

      “Allora per farla breve, cos’è giusto cos’è sbagliato: dipende dal maggior bene/sopravvivenza del maggior numero di dinamiche”.

      In una visione “spirituale” (cioè aldifuori dei limiti spazio/tempo) anche un’azione che oggi (dunque limitata da spazio/tempo) ci appare negativa in REALTA’ può non esserlo!

      Ecco perché valutare in maniera dualistica (buono/cattivo) ciò che esula da queste limitazioni (in base ad un parametro temporale attuale) non ha senso, farlo su quelle basi illusorie può essere fuorviante in quanto ciò che è il maggior bene per il maggior numero di dinamiche può essere un atto distruttivo nell’immediato che però nel futuro potrà avere un valore totalmente differente.

      L’invito a non valutare le azioni compiute dal nostro prossimo, saggia considerazione presente in quasi tutte le principali religioni, reputo dipenda da questa visione spiritualmente evoluta.

      Questo ovviamente non vuol dire condonare qualsiasi azione distruttiva in nome di un principio spiritual/anarchico, bensì significa voler andare oltre l’apparenza che spesso come risultato porta semplicemente al fanatismo ed al bigottismo.

      La “realtà” deve essere considerata come un insieme di elementi che vanno oltre quelli percepibili nell’immediato, ogni azione deve essere collocata in un più ampio disegno che ha come fine quello di permettere ad ognuno di noi di evolvere ed essere parte ATTIVA di questa evoluzione, sia personale che globale; solo così a mio parere ci si potrà maggiormente avvicinare al senso, a volte apparentemente incomprensibile, delle cose!

  27. Nel Frattempo in Ammerigha…..
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  28. paolo facchinetti

    Sono discussioni interessanti: Quanto ha scritto GB va inteso partendo dalla prima frase “lancio una provocazione…”. io darei la responsabilità delle drammatizzazioni all’interno della CofS al fatto che molto viene restimolato, ma poco viene reso flat. Frasi come “NESSUN CASO SUL POSTO DI LAVORO” o “l’AUDITOR NON HA CASE” perché ha fatto i TRs anche se inserite per creare una terza dinamica forte e poco lamentosa non erano vere e quindi il case veniva soppresso piuttosto che eliminato con le conseguenti drammatizzazioni ecc. Potrei raccontare degli episodi divertenti riguardo a certi top auditor che mi hanno audito. Per quanto riguarda il discorso sulle religioni, secondo la Bibbia (che riprende un’antica tradizione Sumera” Dio creò il giorno e la notte quindi la luce e il buio. A questo punto vi sono due interpretazioni, quella più evidente e cioè che Dio esisteva prima della creazione della luce e dell’oscurità; quella gnostica, che a sua volta si rifà a tradizioni precedenti, secondo la quale il male (oscurità) è un progressivo allontanamento dalla luce divina (fondamentalmente buona). Le religioni orientali Taoismo e Buddismo, come per Scn, partono entrambe da un po’ più sotto, non si occupano cioè dell’Ottava Dinamica.

    • Marco

      Interessante il tuo commento Paolo… sarebbe bello tu raccontassi qualche annedoto sui Top auditor a cui accenni.

      Giordano… è vero che aveva detto che voleva lanciare una provocazione… ma ha anche detto -“non credo che l’essere umano sia fondamentalmente buono”-.
      Il che, a ripensarci, potrebbe anche essere vero, se ci fermiamo ad osservare che la mente (che lo rende cattivo) è un osso duro da rodere.

      Sono d’accordo con te che nella Cof$ : “Molto viene restimolato e poco viene portato Flat… ” ; ma ormai è assodato che questo è uno dei loro scopi: restimolare la gente per poi tenerla sottomessa con: “se rompi le palle non ti do la tecnologia per portarti a flat e/o libero… su ciò che io stessa ti ho restimolato”.

      Scn sarebbe da rifondare/riformare… togliendo o chiarendo le storture e le pressioni irrazionali date dalla drammatizzazione….

      In effetti di questo si tratta: occuparsi dei mali del mondo (anche dei mali del mondo, irrazionalità e pazzie), ti espone al contaggio da contatto. Ciò che combatti (malamente) e perdi, diventi.

      E’ senz’altro successo perchè “combattere senza vincere” (in misura insufficente da prevalere almeno un pochino) ti fa andare PTS… ed in effetti LRH ha fatto poi (dall’inizio anni ’70, credo) molti errori. Credo a causa della Ptsness che si è attirata adosso.

      “Le forze del male” presenti in questo pianeta, non sono di poco conto e dunque prima di combattere bisogna/bisognava stimare di avere una possibilità di vincere… secondo me questa stima è stata mancata… ovvero si è sovrastimato le proprie possibilità di vincere…
      Non è così? Non si è sbagliata la valutazione e gli ordini di grandezza in questa guerra contro l’irrazionalità?

      Assioma 103
      L’intelligenza dipende dall’abilità di selezionare dati allineati o male allineati da un’area di randomity, e trovare così una soluzione per ridurre l’intera randomity in quell’area.

      Assioma 105
      Un dato sconosciuto può produrre dati di randomity eccessiva o carente.

      Assioma 108
      Gli sforzi che vengono inibiti o imposti da sforzi esterni, causano una randomity carente o eccessiva di sforzi.

      Assioma 81
      La sanità mentale consiste di randomity ottimale.

      Assioma 82
      L’aberrazione esiste in proporzione all’esistenza di randomity carente o eccessiva nell’ambiente o nei dati passati di un organismo, gruppo o specie, ed è modificata dall’autodeterminazione di cui è dotato quell’organismo, gruppo o specie.

      Assioma 83
      L’autodeterminazione di un organismo è determinata dalla sua dotazione di THETA, e viene modificata dalla presenza di randomity carente o eccessiva nel suo ambiente o nella sua esistenza.

      Assioma 90
      Un’area di randomity può assumere dimensioni tali da manifestarsi come dolore, a seconda degli obiettivi dell’organismo.

      Assioma 93
      L’incoscienza è un eccesso di randomity imposta da un contros-forzo d’intensità sufficiente a oscurare la consapevolezza e la funzione diretta dell’organismo, attraverso il centro di controllo della mente.

      Temo che riformare/rifondare lo scopo di Scn non sarà cosi semplice… ma non resta che provarci.

      • David F.

        Adesso invece sono molto d’accordo con te, Marco.

        Sul fatto che sia probabile, che Ron avesse sottostimato “le forze del male” su questo pianete, o avesse “sovrastimato” le proprie forze, e quelle del proprio gruppo.

        Tutto ciò lo avrebbe portato ad essere sconfitto, alla fine.

        Ovviamente si sta solo parlando per supposizioni, e teorie, visto che non possiamo essere certi al 100% delle cronache degli avvenimenti, a meno che non vi abbiamo assistito di persona (il che potrebbe anche essere).

  29. Ecco qui’ le foto che non riuscivo a postare ieri sera:

    Hillary For Prison 2016

    Ne ho viste di più’ l’altro giorno con la Lavatrice in sottocosto…..

    • Silvia Chiari

      Stavo cercando riguardo – bene/male – nel libro secondo di Walsh e ho letto una parte che secondo me si può adattare a Miscavige, dato che si comporta come Hitler..
      “Le esperienze e gli eventi di portata planetaria sono la manifestazione della coscienza collettiva, e derivano dalle scelte e dai desideri del gruppo nel suo insieme.
      …………L’esperienza hitleriana è stata il risultato di una coscienza di gruppo, e sarebbe troppo comodo addossare tutte le colpe a lui solo. Hitler non avrebbe potuto fare nulla senza la collaborazione o la sottomissione di milioni di persone………La coscienza collettiva ha preparato il terreno al movimento nazista; Hitler ha colto il momento, ma non l’ha creato…..L’orrore dell’esperienza hitleriana sta non tanto in ciò che il dittatore ha fatto all’umanità, quanto in ciò che l’umanità gli ha permesso di fare.
      Non è stupefacente che sia apparso un Hitler, ma che tanta gente l’abbia seguito.
      E’ vergognoso non solo che quell’uomo abbia ucciso milioni di ebrei, ma anche che sia stato fermato solo dopo milioni di morti.
      Lo scopo dell’esperienza hitleriana era mostrare l’umanità a se stessa………….
      Lui pensava di operare per il bene del suo popolo, che era d’accordo con lui! Questa è la vera follia.
      Voi avete dichiarato che Hitler ha “sbagliato” in tal modo avete raggiunto una più profonda conoscenza di voi stessi, e questo va bene. Ma non condannate Hitler per avervi permesso di comprendere meglio Chi Siete.
      ..Non potete conoscere il caldo senza il freddo, l’alto senza il basso, la sinistra senza la destra. Non biasimate l’uno e benedite l’altro; farlo significa non capire.
      ………………….”

      • Come scrive Paolo abbiamo una strada che dal duale Theta>Tetha Mest ci
        accompagna in una direzione Theta .
        Una bassa e falsa ARC e KRC ci porta a quello che osserviamo adesso nella Cof$ ; quando il fine giustifica i mezzi che si usano ,quando una religione diventa un dogma in nome di un essere deificato sopra i più , quando non si applica la formula del nemico in modo corretto e quando identifichiamo il male e lo eleggiamo a nostro nemico assoluto ci porta inevitabilmente in una spirale discendente come persone, gruppo o religione ,infine sullle 8 dinamiche.
        Come attori in una tragica rappresentazione teatrale che come titolo si potrebbe chiamare ” Traccia Mest” il Theta la osserva e la vive come realtà , con i procedimenti di Scientology si ha la possibilità di uscirne e di esserne ogni tanto lo spettatore osservando i trucchi teatrali e le illusioni e abbiamo una realtà più elevata per procedere verso una più alta.
        Soppressioni, mistero e inganni sono la faccia di questa spirale discendente e come da chi è uscito dalla S.U ne può dare piena testimonianza.

        David

      • paolo facchinetti

        Mi sembra un punto di vista giusto (quello di Silvia). In Scientology ha spadroneggiato Miscavige perché in tanti glielo hanno permesso. In effetti sono un po’ patetici i Rathbun, i Rinder, Hall, Lugli e compagnia bella che dopo trent’anni si scoprono “vittime” di quel sistema e non corresponsabili.

      • Giordano Bruno

        “Non potete conoscere il caldo senza il freddo, l’alto senza il basso, la sinistra senza la destra. Non biasimate l’uno e benedite l’altro; farlo significa non capire”.
        Questo è proprio quello che intendevo dire. Se c’è un senso nella polarità di positivo e negativo è proprio questo.
        Una volta un mio amico chiese a Sai Baba di dirgli qualcosa a proposito di Hitler. Sai Baba rispose: “Era una grande anima che ha assunto quel ruolo perché era necessario fare ciò che ha fatto, affinché l’umanità potesse compiere un risveglio della coscienza”.
        Grazie Silvia,
        G.B.

        • Ciao GB ,
          non sono d’accordo con l’affermazione che ha riportato di Sai Baba ;
          “Una volta un mio amico chiese a Sai Baba di dirgli qualcosa a proposito di Hitler. Sai Baba rispose: “Era una grande anima che ha assunto quel ruolo perché era necessario fare ciò che ha fatto, affinché l’umanità potesse compiere un risveglio della coscienza”.
          a parte che da diverse testimonianze giurate fatte dai suoi luogotenenti questo personaggio ne risulta essere un grande imbroglione e l’ affermazione che riporti ne conferma di lui un essere con una profonda aberrazione e posizione molto bassa sulla scala del tono ,come dire che per liberare e chiarire serve una bella dose di tortura e soppressione , per lui questo dipinto sarebbe un buon ponte verso il theta clear .

          “Anche il fatto che Hitler come grande anima si è assunto quel ruolo perchè era necessario” mi sembra una immensa blip ,al massimo si è preso una bella valenza e l’ha usata a pieno titolo e spero che per un pò stia tranquillo .
          Quando si guarda il bene eil male da un punto Mest si hanno solo speculazioni molto Mest e di queste la psichiatria e le solite religioni ne sono dei campioni .

          Per concludere , la spirarale di Theta + Mest è già abbastanza discendente anche senza l’attività di Hitler e Sai Baba.

          David

        • David F.

          Ammazza!

          Che gran pensatore questo Sai Baba!

          Perdona l’ironia caro Giordano, ma secondo me stiamo diventando un po’ troppo pensatori in questo post.
          E te lo dice uno che ha pensato molto nella sua vita (senza concludere molto, aggiungerei…)

          Secondo me, si arriva a filosofeggiare così tanto sulla vita e su molte altre cose, quando non si riesce ad individuare le vere cause, o la causa principale dei problemi nella vita.

          Alle mie orecchie, tutte queste “perle di saggezza” suonano ormai come delle “spiegazioni consolatrici” sul perchè il mondo sia tanto brutto, e la propria vita non come la si vorrebbe.

          Queste “spiegazioni” ci fanno sentire un po’ meglio.
          Ci danno una consolazione.
          Una specie di “dato stabile” arbitrario e fasullo in mezzo alla confusione.
          Ma ahimè, non portano mai ad una soluzione ai problemi.
          Non cambiano nulla.
          Non smuovono di un millimetro lo stato delle cose.
          Ecco perchè vengono fatte: sono una “speranza” di soluzione ai problemi.

          Che senso ha affermare una cosa del genere su Hitler?
          Che messaggio da alle persone ciò?
          In che modo può essere utile?

          Affermare ciò, equivale a dire: “Le cose stanno così. Facciamocene una ragione. E’ giusto che queste cose succedano. Forse… Forse… un giorno il mondo sarà migliore”

          Ed è anche facilmente individuabile il tono di una simile perla filosofica.
          Diciamo apatia.

          Perlomeno questo era il tono in cui è stata “pensata” questa ideona, o forse il tono in cui si sentiva in cui l’ha detta.

          Ma lasciamo da parte l’item “tono”, che è fin troppo restimolativo, e che fin troppo spesso viene usato per invalidare, e per aver ragione/dare torto.

          La teoria del Sai Baba può essere condivisa oppure no. Accettata o respinta. Sensata oppure insensata. Non è questo il punto.
          Il punto è che non porta ad una soluzione del problema.
          In quanto essa “consiglia” di accettare che tali abomini accadano, in quanto necessari all’evoluzione delle coscienze.
          In pratica consiglia di “non fare nulla”.

          Una teoria alternativa invece la propongo io:
          ossia che semplicemente è stato un piano ad opera di pochi, eseguito da alcuni, a danno di molti.
          Punto e fine.
          Si potrebbe speculare a lungo sul come e sul perchè, sulle motivazioni e gli scopi/obiettivi di questo “piano” disumano.
          Magari un’altra volta.

          Fatto sta che questo è uno schema che si ripete da lungo tempo.

          Il ricco che opprime il povero, il potente che domina il debole, il padrone che comanda lo schiavo, e così via.

          Questi piani vengono ideati da pochi potenti, attuati dai fedeli servitori, che con l’inganno coinvolgono e manipolano parte delle stesse vittime, verso il danneggiamento delle vittime stesse.

          Volete degli esempi?
          Guardate semplicemente la storia dell’umanità, anche solo quella recente, e lo stato dell’attuale società: pochi potenti che dominano e schiavizzano i molti sudditi.

          Questa è una teoria molto, ma molto più semplice, e molto meno “esoterica” di quella del Sai Baba.
          E porta ad una soluzione reale: ossia, informando le persone di questi “piani” diabolici ai loro danni, le si porterà a smettere di dare il loro appoggio a questi stessi piani, attraverso il proprio lavoro, il proprio denaro, i propri consumi, ecc…
          Ed il sistema di schiavitù pian piano crollerà.

          Perchè ricorda, essi sono in grado di attuarlo solo ed unicamente tramite l’inganno, tramite le menzogne, e tramite l’oscuramento della verità.

          Tolti questi, non gli resta che annientarci fisicamente con gli eserciti. Ma questo dimostrerebbe inequivocabilmente che avrebbero fallito nei loro piani.

          Poi, per quanto riguarda quello che dicevi sull’uomo fondamentalmente buono sì o no, anche quì la risposta è molto semplice.

          Esiste probabilmente una forma di “bontà” implantata, insana, di basso livello di tono, zuccherina e mielensa ai limiti del voltastomaco (ma solo per i palati più fini).
          Qualcosa di vagamente simile al tono che si respira nelle Chiese Cattoliche a messa, che sembra essere ai livelli di afflizione, ma che con ogni probabiltà sfonda la barriera della morte del corpo, fino ai toni di pietà e oltre.
          Una breve descrizione di ciò si trova nella “Storia dell’uomo”, quando venivamo messi dentro delle bambole e poi presi a calci e bastonate, finchè arrivavano i “salvatori” religiosi, che ci trattavano con tale “bontà”, che alla fine ce la svignavamo il prima possibile…

          Ecco, esiste questo tipo di bontà “artificiale”.
          Come esiste la “cattiveria”.

          Entrambe possono essere artificiali, implantante.

          Ma la vera bontà umana, quella che ti fa sentire bene quando la sperimenti, quella che ti fa improvvisamente ricordare di chi sei veramente quando non sei forse stato troppo bravo, beh, quella penso proprio che sia la vera natura dell’essere.

          Tu dici che lo statico è uno zero, e perciò dici che non è nulla.
          Ma è quì che secondo me ti sbagli.
          Lo statico è zero dal punto di vista MEST, dal punto di vista materiale.
          Ma questo non significa che non abbia qualità.
          Che non abbia caratteristiche innate proprie.

          E’ sì zero, ma dal punto di vista materiale.
          Ma dal punto di vista spirituale, ossia la sua vera natura, tolto il miraggio del mondo materiale, lo statico è un entità a sè.
          E’ un essere con proprie caratteristiche di Qualità, che non possono essere misurate in termini mest di energia o altro.

          Lo statico ha qualità innate.
          Una di queste è la bontà.
          Anzi, io direi che tutto ciò che c’è di positivo, onesto, coraggioso, bello o qualsiasi altra virtù che ognuno di noi sogna di avere è in realtà qualità innata dello statico o essere theta.

          Il come siamo ridotti ora, ci da un’idea della quantità strada che dobbiamo ancora percorre per tornare ad essere veramente noi stessi.

          E quanto più ci stiamo allontanando da queste caratteristiche innate, tanto più stiamo coltivando il nostro amato “caso”.

          Mi sono fatto prendere un po’ la mano dallo scrivere, porta pazienza!

          Immagino che molti non saranno d’accordo con quello che ho detto, ma ognuno ha diritto alla propria idea, giusto?

          Saluti!

      • Pier Paolo

        Perfetto Silvia, è esattamente quello che volevo porre in evidenza. “Lo scopo dell’esperienza hitleriana era mostrare l’umanità a se stessa”. Se si riuscisse ad andare SEMPRE oltre, in ogni aspetto della vita, alla facile e deresponsabilizzante visione dicotomica e si comprendesse che ogni esperienza accade per un ben preciso fine “utilitaristico”, molto probabilmente le esperienze “negative” non avrebbero più senso di esistere in quanto noi ci saremmo evoluti oltre il punto di doverle subire per poter comprendere.

  30. Giordano Bruno

    Ritornando al bene e al male…
    Se Dio è onnipotente e onnisciente perché ha creato il male?
    Prendiamo la Bibbia: Dio avrebbe creato Lucifero. Se era onnisciente avrebbe dovuto sapere che cosa avrebbe combinato. Non era onnisciente? Oppure lo sapeva? Se lo sapeva, allora lo ha fatto apposta. Se non lo sapeva, perché non lo ha fermato? Ne deduciamo che Dio è corresponsabile…
    Tra l’altro nella Bibbia leggiamo: Io sono il Signore e non c’è alcun altro. Io formo la luce e creo le tenebre, faccio il bene e provoco la sciagura: io, il Signore, compio tutto questo” (Isaia, XLV 6-7).
    Beh, direi che non ci sono più dubbi…
    Nell’Induismo Brahma ha creato Maya, l’illusione Cosmica, il principio di dualità. E anche qui non ci sono dubbi…
    Scientologicamente parlando io credo che Theta, uno statico, non sia né buono né cattivo e postuli quel che vuole per causare quel che vuole, buono o cattivo che sia.
    Amen,
    G.B.

    • Marco

      Giordano, mi hai fatto quotare degli assiomi e poi non li commenti!?
      Che ne pensi degli assiomi quotati?

      Gli assiomi in effetti mi paiono un pò più scientifici e terra-terra rispetto alle storie della Bibbia… mettersi a discutere della Bibbia come se ci siano scritte sopra delle verità… mi pare azzardato.

      Lo ripeto (ed è la mia ultima volta) secondo una evidenza oggettiva e piatta, il gioco della vita ha delle regole comportamentali / dei postulati bel precisi… e in base a questo gioco, e a questi postulati CONCORDATI, si valuta se un essere (umano) si comporta bene o male.

      Cioè, esiste un comportamento pro-sopravivenza e un comportamento contro-sopravivenza!

      Mi pare che tutta la NECESSARIA etica di Scn è basata su questo: ci sono cose che sono contrarie alla sopravvivenza e sono etichettabili cattive, ma possono essere corrette e recuperate.

      Se un marito tradisce la moglie costantemente, sta facendo male.
      Se una madre picchia i figli… sta facendo male.
      Se le banche centrali stanno truffando il popolo (signoraggio bancario) stanno facendo male.
      Se l’elettroshock è una tecnica che fa solo danni, è male.
      Se c’è una sovversione interna con lo scopo di abbattere le torri gemelle per andare poi ad invadere l’Iraq (petrolio)… questo è male.
      La costruzione della bomba atomica è male.
      Ecc. ecc. ecc.

      Cosa c’è da dire oltre a questo!?
      Che certi esseri umani sono più malvagi di altri… a causa della loro aberrazione mentale… e che se la risolvi questi tornano ad essere meno pazzi scatenati.

      Di certo non significa che i pazzi / il male esiste… e/o che però non ci si può fare filosoficamente/spiritualmente niente.

      Questo è un punto di vista ad effetto… e/o “ragionevole”… e/o mal-compreso… e/o ecc. ecc.

      L’uomo nero esiste, ma non significa che non è possibile risolverlo o che è immaneggiabile…

      Ed anche se gli assoluti sono inottenibili, il bene può prendere il soppravvento sul malvagio… fino a tornare ad una prevalenza di gente per bene.

      Morale: l’uomo è fondamentalmente buono… perchè se è vero che può diventare cattivo… è anche vero che può essere recuperato e riportato ad essere buono.

      Questo è il messaggio tecnico di LRH: la cattiveria è reversibile! Perchè? Perchè l’animo originale era buono.

      • Giordano Bruno

        Marco con quegli assiomi siamo già nel campo pieno della manifestazione…

        Comunque io non credo che la cattiveria sia sempre reversibile. Vuoi dei nomi? Miscavige; è un OT? Era vivo e vegeto ai tempi di Ron, no? A che punto era del ponte?

        Credo questo: che il processing riabiliti tutta l’autodeterminazione dell’essere… poi di questa lui può fare molto bene o molto male, secondo il tipo di effetto che vuole creare. Per questo motivo credo che un Thetan sia a-morale.

        Super Power… l’energia non è né buona né cattiva… dipende da come la usi. E un Thetan la usa come vuole. Se l’effetto è malvagio saranno gli altri a sperimentarlo.

        Un Thetan è spegiudicato e può non importargli nulla di far dipendere il proprio comportamento da valutazioni di ordine etico.

        Ti faccio un esempio: io, ai tempi della rivoluzione francese ho fatto ghigliottinare tutti quelli che mi stavano sulle palle, “justice c’est faite” era il mio motto. Non c’era nessuna confusione precedente. Erano overt? In teoria no (era il maggior bene per il maggior numero di dinamiche). Eppure questi fatti erano alla base di una catena dell’invalidazione. Credo che troverò molti esempi di questo tipo nella mia traccia.

        L’unico problema per un Thetan è che con la sua a-moralità può incasinarsi:

        Assioma 83
        L’autodeterminazione di un organismo è determinata dalla sua dotazione di THETA, e viene modificata dalla presenza di randomity carente o eccessiva nel suo ambiente o nella sua esistenza.

        Assioma 90
        Un’area di randomity può assumere dimensioni tali da manifestarsi come dolore, a seconda degli obiettivi dell’organismo.

        Assioma 93
        L’incoscienza è un eccesso di randomity imposta da un contros-forzo d’intensità sufficiente a oscurare la consapevolezza e la funzione diretta dell’organismo, attraverso il centro di controllo della mente.

        La complicazione è se si mette a seguire una morale religiosa, anziché sviluppare di nuovo la sua autodeterminazione. Perché così compremette ancor più la sua libertà fondamentale.

        Ma un Thetan non è fondamentalmente buono, è fondamentalmente a-morale: http://it.wikipedia.org/wiki/Amoralit%C3%A0

        Un caro saluto,
        G.B.

        • Ciao Giordano,

          la discussione è interessante ,si parla di un fondamentale Theta buono o cattivo e si osservano le evidenze ma le evidenze che osserviamo quanto Theta contengono ? Possiamo avere corpi ridotti a meccaniche solo Mest,
          potrebbero anche essere personalità sintetiche che hanno preso il quasi totale controllo.
          L’unico parametro di giudizio rimane un attenta osservazione accompagnata
          da conoscenza ,con questo possiamo definire se è buono o cattivo in funzione al Theta come sopravvivenza infinita e poi avviare un’azione.

          David

        • Marco

          Mah Giordano, sarà possibile anche quello che dici tu, “Amoralità”… ma se guardi bene, l’amoralità è definita come indifferenza… anche per ciò che è giusto o sbagliato? A questo punto uno può rendersi lecito tutto!?

          Per me l’amoralità non è possibile, devi prendere sempre delle decisioni su come è meglio comportarsi per ottenere più sopravvivenza generale.

          HCO BULLETIN DEL 28 MAGGIO 1960
          DALLE LORO AZIONI…

          Dalle loro azioni saprete se sono persone buone o cattive… E che cosa, nelle loro azioni, ci permette di vedere più a fondo? La loro capacità di aiutare.

          Alcune persone pensano che l’aiuto non sia possibile.
          State alla larga da loro.

          Alcune persone pensano che l’aiuto sia sempre un tentativo di tradire.
          Sottoponetele al processing, perché in quel caso vi trovate di fronte ai criminali della Terra.

          Alcune persone non sono in grado di aiutare. Sono in grado solo di ledere e distruggere. E se nel nome dell’aiuto esse non fanno altro che ledere e distruggere, vedete allora di conoscerle molto bene, perché sono delle criminali.

          Che cos’è un criminale?
          Un criminale è una persona che pensa che l’aiuto non sia possibile su nessuna dinamica o che usa l’aiuto su chicchessia, per ledere e distruggere.

          Chi sono gli uomini che velatamente arrecano dolore alla Terra?
          Sono gli uomini che non sono in grado di aiutare.

          Chi sono le donne che devono essere aiutate, ma che sono in grado solo di storpiare?
          Tali uomini e tali donne dicono di aiutare, ma poi fanno una completa carneficina.

          Da dove ha concepito, la Terra, le sue trappole e i suoi aspetti tetri?
          La Terra sarebbe un posto incantevole, se tutti gli uomini aiutassero per aiutare, non per distruggere.

          Riflettete a fondo su questa cosa.
          Giudicate gli uomini da quello che pensano dell’aiuto.
          Giudicate anche le donne, e distinguete le persone buone da quelle cattive.

          Chi è buono è in grado di aiutare. Chi è cattivo non lo farà o, se lo fa, “aiuta” solo per tradire.

          Il bene della Terra nasce dal suddetto punto di demarcazione, in cui l’aiuto è aiuto ed è onesto.

          Il dolore della Terra nasce da quei livelli di tono in cui l’aiuto non esiste oppure viene usato per spingere nell’agonia.

          Vedete di conoscere i vostri amici.
          È strano che chi polemizza con noi opponendosi alle nostre mete e a Scientology, non sia in grado di concepire l’aiuto onesto.

          Se discutete con tali persone sull’aiuto, scoprirete qual è il loro livello di tono e vedrete se, come amici, sono di molto valore.

          Questo è il test che potete usare per discernere il buono e il cattivo e poi, con le idee chiare, iniziare a creare un mondo in cui tutti gli esseri viventi possano vivere.

          L. Ron Hubbard

          • Giordano Bruno

            Dio non ha bisogno né dell’etica, né della morale. Etica e Morale sono invenzioni umane. Lo Spirito è a-morale nel senso privativo del termine, ossia che non ha una morale.
            “Dalle loro azioni saprete se sono persone buone o cattive”, significa che è qualcun altro a decidere, non il soggetto che ha agito. Anche la valutazione pro o contro sopravvivenza è successiva:
            “C’è un bambino, per il suo 14esimo compleanno riceve un cavallo.
            La gente vede il cavallo e dice “che meraviglia! ha ricevuto un cavallo!” e il maestro zen dice “vedremo…”
            “Due anni dopo il bambino cade da cavallo e si rompe una gamba e tutti al villaggio dicono che è una disgrazia e il maestro zen dice “vedremo…”
            poi arriva la guerra e tutti sono costretti ad andare in guerra tranne il bambino che si era rotto la gamba e tutti al villaggio dicono “Ma che meraviglia!”. Il maestro zen dice “vedremo…”
            Un caro saluto,
            G.B.

          • Marco

            Certo un Dio è a-morale… : basta che viva/esista da solo, senza sgomitare con nessun altro.

            “La tua libertà finisce dove comincia quella di un altro”… E questo introduce la necessità di valutare le proprie azioni e quelle degli altri. Valutare le proprie azioni (e quelle di altri per conseguenza) introduce l’etica… ed anche poi la giustizia.

            Dunque l’etica (e la morale) va in esistenza li dove esiste più di un “Dio” che si dividono/convivono degli spazi.

            Invece non ho capito l’insegnamento del maestro Zen…
            Quella del maestro che dice sempre e solo “vedremo” è un… mah, mi sembra una mancata presa di posizione. O uno spettatore che non si schiera…. e che dunque non insegna nulla.

            Nella vita invece delle decisioni vanno prese… eccome.

          • Giordano Bruno

            Marco le tue sono considerazioni umane, per questo ho detto che l’etica e la morale sono invenzioni umane. Non è una svalutazione, sono d’accordo con te quando dici la tua libertà finisce dove finisce quella di un altro. Ma questo non vale per un Thetan, vale per gli umanoidi.
            La valutazione pro o contro sopravvivenza è relativa: un pro di oggi può essere un contro domani e viceversa. Questo è il senso della storia Zen.

        • David F.

          Un’ultima osservazione Giordano.

          Potrebbe benissimo essere come dici tu, ossia che non esista una moralità nell’essere, e che sia tutto artificiale/implantato per farci sentire in colpa quando facciamo azioni reputate “malvagie”.

          Ma lascia che ti dica una cosa:
          perlomeno nella fascia in cui stiamo operando ora, in questo universo, con queste regole MEST, e con questi assiomi operanti, non è così.

          E’ un fatto che l’auditing non funziona sui “malvagi”.
          Che il progresso si intoppi.
          Forse come pc la tua esperienza a riguardo può essere non troppo elevata, ma se tu avessi fatto l’addestramento come auditor, questo ti sarebbe stato molto chiaro: ossia di come l’etica influenza totalmente l’appicazione della tech.

          Ron disse molte volte che l’unico problema dell’uomo è solamente il fatto che sia buono.
          Questo è il suo unico problema, per quanto ironico sia.
          Ed il problema è che quando fa del male, si autopunisce. Tutto quì.
          E’ per questo che solo lui può salvare se stesso.
          L’auditing glielo permette.

          E Ron ha detto anche molte altre volte che siamo fortunati che sia così.
          Perchè un thetan riabilitato e potente, che abbia una grande forza e che sia anche malvagio… non credo sia un’esperienza piacevole da avere…

          Caro Giordano, ho fatto anche io molte volte le tue stesse considerazioni.
          Ma alla fine l’esperienza personale mi ha provato in modo per me conclusivo che quanto detto da Ron sulla natura fondamentale dell’essere sia vero.

          Perlomento in questo universo.
          Se poi un giorno verrà fuori che lui può postulare di essere fondamentalmente malvagio, ok, me ne farò una ragione.
          Ma per ora, o è veramente così, oppure ormai lo ha postulato e non può per ora fare marcia indietro!

          Comunque stiamo parlando dei fondamenti dell’etica (il libro).
          E’ tutto scritto lì.
          E anche su molti materiali del livello 2 dell’addestramento per auditor.

          Saluti!

  31. Marco

    SCIENTOLOGY 8-8008

    SOPRAVVIVENZA
    Uno dei primi principi nell’universo MEST, la cui scoperta risolse i problemi della mente, è il comune denominatore più basso di tutta l’esistenza dell’universo MEST: “la meta della vita nell’universo MEST è sopravvivenza e solamente sopravvivenza”.

    Nell’Homo sapiens, o in qualsiasi altra forma di vita, la sopravvivenza equivale al comportamento. Essa include anche il vasto campo dell’etica.

    Non si è mai inteso che il principio della sopravvivenza includesse theta stesso perché questo è naturalmente immortale e neppure si muove necessariamente nel tempo del MEST.

    La sopravvivenza non è niente se non si basa sull’havingness, sull’azione e sulla beingness. Solitamente la possiamo considerare lo sforzo di una forma vitale di persistere in uno stato di esistenza il più a lungo possibile.

    GIUSTO- SBAGLIATO
    L’essere nel giusto è concepito come sopravvivenza.

    Qualsiasi azione che favorisca la sopravvivenza del maggior numero di dinamiche è considerata un’azione giusta.

    Qualsiasi azione che sia distruttiva per il massimo numero di dinamiche è considerata sbagliata.

    Teoricamente, quanto può essere nel giusto una persona?
    Tanto da essere immortale!
    E quanto può essere nello “sbagliato” ?
    Tanto da essere morta!

    Dopo che il preclear ha raggiunto un certo punto sulla Scala del tono, egli cercherà istintivamente di perseguire e di compiere le azioni giuste.
    Ma ordinariamente l’Homo sapiens è completamente assorbito nel fatto di essere nello “sbagliato”‘.
    L’educazione sociale, con le sue violazioni del Codice d’onore, è piuttosto contraria alla sopravvivenza.

    Si potrebbe perfino dire: quanto può essere nello “sbagliato” una persona? Tanto da essere umana!

    Tutta la giurisprudenza è costruita attorno al principio che la sanità mentale è la capacità di differenziare il giusto dallo sbagliato.
    La giurisprudenza, tuttavia, non dà una definizione né di giusto né di sbagliato.

    Così, per la prima volta con questo principio, si possono stabilire con una certa accuratezza delle regole riguardo a prove e ad altri principi legali.

    Il giusto assoluto, come lo sbagliato assoluto, non sono raggiungibili.

    Giusto e sbagliato sono, allo stesso modo, degli stati relativi.

    LRH

  32. Luc

    Giordano, ci ho pensato un pò ai concetti che hai espresso ed alla fine ho capito e mi sono sentito davvero molto bene… Mi sento un gradino più su ora… Però vorrei dire una cosa: alla fine mi pare di vedere che comunque le persone che sono Illuminate, (alcuni saggi orientali) praticano la compassione e l’amore incondizionato verso tutto e tutti. Alla fine credo che se tu domani raggiungessi la liberazione ultima, ti piacerebbe aiutare anche gli altri ad ottenerla… Magari è un semplice pensiero umano, però credo che aiutare tutti sia l’azione più nobile.
    Alla fine il Thetan di base trascende questo universo, ma trovandosi “qui” si trova soggetto a queste dicotomie, perciò una sua azione viene giudicata dagli altri punti di vista presenti in questo universo. Quindi l’etica è funzionale finchè ci troviamo qui, ed in questo senso credo che l’amore ed ARC verso tutte le dinamiche sia la cosa migliore. Ma cmq alla fine è solo il MIO punto di vista.
    ARC
    Luca

    • Giordano Bruno

      Mi fa piacere Luc.
      Credo che possa sorgere un sentimento etico e che possa portare a trascendere l’individualità egoica, si tratta di un sentimento trascendentale. Di questo si è poco trattato in Scientology.
      Per capire meglio dovremmo approfondire l’ottava dinamica. Anche il Buddismo tratta di questo, pur non parlano di ottava dinamica, ma lasciandola intendere.
      Ciao

  33. paolo facchinetti

    continuando a filosofeggiare e riprendendo speculazioni filosofico-religiose vecchie di millenni, bisogna vedere se in alto sulla scala gli opposti sono veramente opposti oppure sono un’apparenza di opposti cioè, il buio si contrappone alla luce o è semplicemente generato dalla sua assenza? In alto sulla scala l’odio viene generato contemporaneamente all’amore oppure, più in alto, vi è solo l’Amore e la sua assenza? Da un punto di vista Scientologico sono da considerare non tanto gli Assiomi quanto piuttosto i Fattori.

    • Marco

      OTTIME OSSERVAZIONI PAOLO.
      Si tratta semplicemeNte di una SCALA del tono, o di una SCALA della consapevolezza, o di una SCALA di…
      Basta con queste dicotomie: uno nel momento in cui ha risposto alla domanda “Essere o non Essere” ha preso una decisione-posizione.

      I FATTORI
      (Somma delle considerazioni e delle indagini sullo spirito dell’uomo e sull’universo materiale portate a compimento tra il 1923 e il 1953 d.C.)

      1 Prima dell’inizio c’era una Causa e l’unico scopo della Causa era la creazione di un Effetto.

      2 La decisione all’inizio, e per sempre, è la decisione di ESSERE

      3 La prima azione della condizione di essere consiste nell’assumere un punto di vista.

      4 La seconda azione della condizione di essere consiste nell’estendere punti da osservare, ovvero “punti di dimensione.

      5 Avviene così la creazione dello spazio, poiché la definizione di spazio è: “punto di vista della dimensione”.
      La creazione dello spazio e di un punto da guardare rappresenta lo scopo dell’esistenza di un punto di dimensione.

      6 L’azione di un punto di dimensione consiste nell’avvicinarsi e nell’allontanarsi.

      7 E tra punto di vista e punti di dimensione esiste un collegamento e uno scambio reciproco. Si formano così nuovi punti di dimensione e avviene la comunicazione.

      8 E così esiste la luce.

      9 E così esiste l’energia.

      10 E così esiste la vita.

      11 Ma ci sono altri punti di vista e tali punti di vista estendono a loro volta punti da osservare. E si verifica un interscambio tra punti di vista, ma tale interscambio avviene esclusivamente in termini di scambio di punti di dimensione.

      12 Il punto di dimensione può essere spostato dal punto di vista, dato che quest’ultimo, oltre alla capacità di creare e considerare, possiede anche volontà propria e potenziale indipendenza d’azione; e il punto di vista, osservando i punti di dimensione, può cambiare in relazione ai propri punti di dimensione oppure ad altri punti di dimensione o punti di vista. Si manifestano in tal modo tutti i fondamenti del moto.

      13 Tutti i punti di dimensione, senza eccezione, grandi o piccoli che siano, sono solidi. E sono solidi unicamente perché i punti di vista dicono che essi sono solidi.

      14 Molti punti di dimensione si combinano in gas, fluidi o solidi di dimensioni maggiori. Nasce così la materia. Ma l’ammirazione costituisce il punto più apprezzato, e l’ammirazione è talmente forte che solo in sua assenza può verificarsi persistenza.

      15 Il punto di dimensione può differire da altri punti di dimensione e può quindi possedere una qualità individuale. E molti punti di dimensione possono possedere una qualità simile e altri possono possedere a loro volta una qualità simile. Si giunge così alla qualità delle categorie della materia.

      16 Il punto di vista può combinare i punti di dimensione in forme e le forme possono essere semplici o complesse e possono trovarsi a distanze diverse dai punti di vista, per cui possono esistere combinazioni di forme. E le forme sono capaci di movimento e i punti di vista sono capaci di movimento e quindi ci può essere movimento di forme.

      17 E l’opinione del punto di vista regola la considerazione sulle forme, la loro immobilità o il loro movimento e queste considerazioni consistono nell’attribuire alle forme bellezza o bruttezza e queste sole considerazioni costituiscono l’arte.

      18 I punti di vista sono dell’opinione che alcune di queste forme dovrebbero durare nel tempo, perciò esiste la sopravvivenza.

      19 E il punto di vista non può mai perire, ma la forma può perire.

      20 E molti punti di vista, interagendo, cominciano a dipendere l’uno dalle forme dell’altro e preferiscono non distinguere in modo netto il possesso dei punti di dimensione, perciò nasce una dipendenza dai punti di dimensione e dagli altri punti di vista.

      21 Da ciò deriva un’uniformità di punto di vista sull’interazione dei punti di dimensione il quale, una volta regolato, costituisce il tempo.

      22 Ed esistono gli universi.

      23 Gli universi sono allora tre: l’universo creato da un punto di vista, l’universo creato da ogni altro punto di vista e l’universo materiale ossia l’universo creato dall’azione in comune dei punti di vista, sul cui mantenimento vi è accordo.

      24 E i punti di vista non sono mai visibili. E i punti di vista considerano sempre più preziosi i punti di dimensione. E i punti di vista tentano di diventare i punti di ancoraggio e dimenticano di poter creare essi stessi nuovi punti, nuovo spazio e nuove forme. Si giunge in tal modo alla scarsità. E i punti di dimensione possono perire e i punti di vista ritengono quindi di poter perire anch’essi.

      25 Così si giunge alla morte.

      26 Così hanno origine le manifestazioni di piacere e di dolore, di pensiero, di emozione e di sforzo, di riflessione, di sensazione, di affinità, di realtà, di comunicazione, di comportamento e di essere, e a quanto pare qui si trovano gli enigmi del nostro universo e la loro soluzione.

      27 Esiste la condizione di essere, ma l’uomo crede che esista solo il divenire.

      28 La soluzione di ogni problema qui posto consiste nel determinare punti di vista e punti di dimensione, nel migliorare la condizione e il concorso dei punti di dimensione, e perciò dei punti di vista, e nel porre rimedio all’abbondanza o alla scarsità di ogni cosa, gradevole o brutta che sia, riabilitando la capacità del punto di vista di assumere punti da cui guardare, e poi creare e annientare, trascurare, avviare, cambiare e fermare punti di dimensione di ogni tipo a discrezione del punto di vista stesso. Dev’essere riguadagnata la certezza in tutti e tre gli universi, poiché la certezza, e non i dati, è conoscenza.

      29 L’opinione del punto di vista è che qualsiasi condizione di essere, qualsiasi cosa, sia meglio di niente, qualsiasi effetto sia meglio di nessun effetto, qualsiasi universo sia meglio di nessun universo, qualsiasi particella sia meglio di nessuna particella, ma la particella dell’ammirazione è la migliore di tutte.

      30 E al di sopra di queste cose vi può essere solo speculazione. E al di sotto di esse vi è il partecipare al gioco. Ma le cose che qui sono scritte possono essere sperimentate e conosciute dall’uomo. E qualcuno potrebbe volerle insegnare, e qualcun altro potrebbe volerle utilizzare per aiutare chi è in difficoltà, e altri ancora potrebbero desiderare di impiegarle nel rendere più abili persone e organizzazioni, offrendo così alla Terra una civiltà di cui si possa essere fieri.

      Un dono umilmente offerto all’uomo da L. Ron Hubbard, il 23 aprile 1953.

      • Giordano Bruno

        Marco, vedi tutto questo Theta completamente a-morale:

        28 La soluzione di ogni problema qui posto consiste nel determinare punti di vista e punti di dimensione, nel migliorare la condizione e il concorso dei punti di dimensione, e perciò dei punti di vista, e nel porre rimedio all’abbondanza o alla scarsità di ogni cosa, gradevole o brutta che sia, riabilitando la capacità del punto di vista di assumere punti da cui guardare, e poi creare e annientare, trascurare, avviare, cambiare e fermare punti di dimensione di ogni tipo a discrezione del punto di vista stesso. Dev’essere riguadagnata la certezza in tutti e tre gli universi, poiché la certezza, e non i dati, è conoscenza.
        29 L’opinione del punto di vista è che qualsiasi condizione di essere, qualsiasi cosa, sia meglio di niente, qualsiasi effetto sia meglio di nessun effetto, qualsiasi universo sia meglio di nessun universo, qualsiasi particella sia meglio di nessuna particella, ma la particella dell’ammirazione è la migliore di tutte.
        30 E al di sopra di queste cose vi può essere solo speculazione. E al di sotto di esse vi è il partecipare al gioco.

        Questa considerazione finale, invece, è il suggerimento etico per l’Homo Sapiens:

        “Le cose che qui sono scritte possono essere sperimentate e conosciute dall’uomo. E qualcuno potrebbe volerle insegnare, e qualcun altro potrebbe volerle utilizzare per aiutare chi è in difficoltà, e altri ancora potrebbero desiderare di impiegarle nel rendere più abili persone e organizzazioni, offrendo così alla Terra una civiltà di cui si possa essere fieri”.

        Un caro saluto,
        G.B.

  34. Luc

    Si concordo con quanto hai scritto sopra… Ultimamente Mi stanno piacendo parecchio le cose che ho letto nelle varie filosofie orientali…
    Anche nella Baghavad Gita si parla sostanzialmente di trascendere le dicotomie, davvero uno scritto fantastico di ottava dinamica.
    Però si può notare che anche in questo scritto si predicano azioni buone:

    Il Signore Beato disse:
    1. “Assenza di paura, purezza di cuore, perseveranza nell’acquisizione della saggezza e nella pratica yoga, carità,
    controllo dei sensi, compiere riti sacri (yajna), studio delle sacre scritture, austerità, rettitudine;
    2. “Non violenza, verità, assenza di collera, rinuncia interiore, pace, avversione alla calunnia, compassione verso tutte
    le creature, assenza di cupidigia, gentilezza, modestia, tranquillità;
    3. “Radiosità di carattere, clemenza, pazienza, purezza, mancanza di odio e assenza di orgoglio – queste qualità, o
    Bharata, sono la ricchezza di chi ha inclinazioni divine.
    4. “O Partha, il vanitoso orgoglio, l’arroganza, l’eccessiva stima di sé, la collera, come pure l’asprezza e l’ignoranza,
    contraddistinguono l’uomo nato con una natura demoniaca (asurica).
    5. “Le qualità divine donano la liberazione; le qualità demoniache portano alla schiavitù. Non temere, o Pandava! Tu
    sei dotato di caratteristiche divine.

    E dopo:
    21. “Tre sono le porte dell’inferno che portano alla distruzione del bene dell’anima: lussuria, collera e cupidigia. Perciò,
    l’uomo deve abbandonare queste tre.
    22. “Figlio di Kunti! Allontanandosi dalle tre porte del regno delle tenebre, l’uomo agisce per il bene della propria
    anima e quindi raggiunge la Mèta Suprema.

    L’ho tratto dal capitolo 16…
    Quindi si può capire che comunque ci vuole una certa retta via.
    ARC
    Luca

    • Giordano Bruno

      Certo Luc.
      Sattva, Rajas e Tamas sono le qualità della Natura (Prakriti), creazione di Dio (Brahma), che le trascende.
      In termini semplici: le medicine sono per i malati. La retta via, l’etica e il processing sono le nostre medicine.
      Buona serata,
      G.B.

  35. i puntini di Diogene...

    Le argomentazioni e le citazioni sono di così alto livello che mi sembra sia stato detto quasi tutto al riguardo. D’altronde il tema è radicale, sfiora la genesi del Grande Gioco da cui si dipanano le innumerevoli possibili manifestazioni come sintetizzato nei Fattori ed esplicate negli Assiomi…
    Vorrei inserire una nota a margine, facendo notare che il quesito originario posto da GB chiedeva se “l’uomo è fondamentalmente BUONO” e ci si è trovati a discutere del BENE e del MALE, ovviamente ritenendo che chi è “buono” intende per sua natura operare sempre per il “bene” (o pro sopravvivenza), mentre la domanda lasciava il dubbio sull’eventualità che l’uomo E’ o è ANCHE fondamentalmente “cattivo” ed è quindi spinto ad operare da un impulso distruttivo… GB ha poi chiarito di ritenere THETA fondamentalmente amorale e che le valutazioni di buono/cattivo e bene/male si applicano in territorio Mest sulla base di considerazioni o postulati. Questo è anche il mio pensiero, però aggiungerei che la Vita introduce varianti e complessità a non finire; lo studio di Scn ci aiuta a districarci in quel groviglio al fine di non esserne effetto inconsapevole… Ma nell’insieme dobbiamo far riferimento ad ARC/KRC in ogni grado di Consapevolezza su tutte le Dinamiche comuni ai Tre Universi e dato che gli Esseri si riproducono all’infinito… beh, possiamo ancora ritenere l’Uomo al centro di un Universo Teologico, cioè guidato da una volontà superiore? O ne siamo un “ingrediente” di valore infinitesimale con manie di grandezza?
    Fino a che punto possiamo evolverci come Esseri Autodeterminati prima di venire inghiottiti dall’imprevedibile randomity che si estende ben oltre le nostre percezioni? Quanto conta il Bene e il Male in tale scenario?
    Non c’è dubbio che la nostra “coscienza” ci induce ad essere più costruttivi che distruttivi ed in questo senso si può affermare che “l’uomo è fondamentalmente buono”… La discriminante, dice LRH, è il fattore Aiuto e cioè se L’INTENZIONE di aiutare si tramuta concretamente in maggiore sopravvivenza o se provoca disastri. Per me l’intenzione con la quale si produce un’azione deve valere come metro di giudizio, dopo di che ci possono stare i ringraziamenti o i risarcimenti… ma, come recita il Fattore 11, “Ci sono altri punti di vista e tali punti di vista estendono a loro volta punti da osservare”…
    Il criminale ha evidentemente ribaltato le sue dinamiche ed il suo “aiuto” va in una direzione sbagliata… il pazzo ha semplicemente perso l’orientamento e continua ad “aiutare” soltanto le sue allucinazioni…
    Il saggio ha il senso della dimensione e mira all’equilibrio…

  36. Marco

    Da Wikipedia
    “Amoralità è un termine che in filosofia esprime non l’opposto della moralità (immoralità), ma l’indifferenza, voluta o inconsciamente fondata, riguardo a quel complesso di regole e di norme che guidano la condotta degli uomini nelle varie epoche storiche e nelle diverse società.

    L’amoralità quindi si configura in tutte quelle azioni (che non possono essere ricondotte sotto i principi universali di bene e male) nelle quali si constata l’assenza di ogni norma morale o l’impossibilità di adottarla come criterio di valutazione.”

    In poche altre parole amoralità è “indifferenza riguardo al complesso di regole che guidano la condotta degli uomini”… mi sembra che si possa chiamare questo anche anarchia.
    Ma l’anarchia – l’amoralità, crea caos, mentre theta cerca di portare ordine.
    Mi spieghi Giordano, come si può conseguire “Ordine” se uno è amorale (cioè fa i caz.. suoi)?

    Dai Fattori che hai quotato in risposta a me per dimostrare amoralità, io non capisco che ci sia amoralità, proprio per niente…
    Nel 28 si parla di “certezze da riguadagnare”; nel 29 si dice che “qualcosa è meglio di niente”; nel 30 si dice che “al di sopra di certe regole definite si può speculare (chiacchierare/ipotizzare anche superando le evidenze precedentemente elencate)”; ma che “sotto”, a questi dati precedentemente elencati, c’è la partecipazione al gioco.

    In questi Fattori vedo dati certi e definiti (per chi ci crede) e divertimento possibile sotto forma di speculazione (o leggerezza dell’essere).

    Ma i Fattori elencano fatti, cioè come sono andate le cose (per chi ci crede), e di conseguenza poi delle regole da rispettare, basate sui fatti predenti assunti, da non prendere sottogamba con un comportamento amorale.

    Ma poi, di chi/di che cosa stiamo parlando? Di un thetan al di sopra delle regole? Siamo sicuri che c’è la possibilità di incontrarne uno che sia veramente cosi tanto indifferente/amorale rispetto ai suoi simili?

    Nemmeno gli Dei sull’Olimpo avevano questa attitudine di indifferenza.

    Credo che l’amoralità sia possibile solo nel proprio universo personale e che molti non potendola, non sapendola, applicare nel proprio universo, la drammatizzino nell’universo Mest.

    • Luc

      Bellissimo scritto Diogene, complimenti!
      Marco, non voglio sostituirmi a GB però ti do il mio punto di vista. All’inizio l’ho pensata come te poi ho avuto una bella realizzazione e ho capito.
      Alla fine facciamo 2 distinzioni, l’Etica (come dici tu, maggiore sopravvivenza) e la retta via (vedi lo scritto sopra) che usiamo qui in questo universo per raggiungere la liberazione; ed il trascendere le dicotomie di questo universo una volta raggiunta la liberazione.
      Per capirci, se tu giungi allo stato di sopravvivenza illimitata (infinita 8) cosa può essere pro o contro sopravvivenza? Non esiste più… Sei tornato TU allo stato iniziale (o ti sei unito all’infinito, il corpo theta principale o Dio) ,prima dell’inizio c’era una causa… Dunque non esiste più la morale, esiste ESSERE.
      Dalla Baghavad:
      13. “Io ho creato le quattro caste, secondo le diversità di attributi (guna) e azioni (karma). Sebbene ne sia l’Autore,
      sappi però che Io non agisco e sono al di là di ogni mutamento.
      14. “Le azioni non causano attaccamento in Me, né Io ho desiderio per i loro frutti. Chi s’identifica con Me, chi conosce
      la Mia natura, è anche libero dalle catene karmiche delle azioni.”
      Ciao Marco,
      ARC
      Luca

      • Silvia Chiari

        Grande Luca ! Mi piace questo passaggio – “Chi s’identifica con Me, chi conosce
        la Mia natura, è anche libero dalle catene karmiche delle azioni.”-
        Ricollegandomi al Libro Secondo di Walsh (Conversazioni con Dio )
        -” Agire dal punto di vista dell’anima, e non da quello mentale, è un gran risparmio di tempo. Le decisioni vengono prese in fretta e le scelte sono attivate rapidamente perché l’anima crea a partire dall’esperienza presente, senza la revisione, l’analisi e la critica delle esperienze passate. Ricorda: l’anima crea, la mente reagisce……..L’anima cerca intuitivamente le circostanze perfette per guarire i pensieri sbagliati e portarti l’esperienza di Chi Sei Realmente.
        Ciò accade perchè l’anima capisce che tu e Io (Dio) siamo Uno, anche se la mente nega questa verità e il corpo agisce in base a tale negazione. Quindi nei momenti in cui devi prendere grandi decisioni, esci dalla mente e cerca nell’anima ( nota mia : per fortuna che noi abbiamo Ron che ci ha dato un percorso per arrivare a Clear e forse per questo il suo scopo non era tanto di un pianeta OT ma di un pianeta Clear !!).
        Se perdi tempo a cercare di capire che cosa sia “meglio” per te, le tue scelte saranno caute, le decisioni lentissime a il viaggio avverrà in un mare di aspettative, nel quale annegherai, se non starai molto attento.
        ….L’anima ti parla attraverso i sentimenti, Ascoltali. Seguili. Onorali…. sono la tua verità.
        …………Una volta che l’hai conosciuta, non continuare a cambiare idea. Esci dalla mente. Torna in te ! Torna a ciò che senti, non a ciò che pensi. I tuoi pensieri sono soltanto creazioni della mente. I tuoi sentimenti invece sono reali.
        ………-”

        E qui interrompo. Un abbraccio di luce

        • Luc

          Grazie mille Silvia, bello scritto anche questo! A questo punto farei un plauso a tutti per questi argomenti molto elevati. Complimenti! Molto bello.
          ARC
          Luca

  37. Marco

    Ciao Luca, brevemente … dici : ”Per capirci, se tu giungi allo stato di sopravvivenza illimitata (infinita 8) cosa può essere pro o contro sopravvivenza? Non esiste più… Sei tornato TU allo stato iniziale (o ti sei unito all’infinito, il corpo theta principale o Dio) ,prima dell’inizio c’era una causa… Dunque non esiste più la morale, esiste ESSERE.”

    Dunque, io non sto dicendo cose diverse da questa, in effetti anche LRH parla molto spesso della pateticità di un thetan che cerca di sopravvivere, quando lui è già di per se immortale. Un bel paradosso… in sostanza, ma non in “apparenza” (cioè che appare e sembra essere vero).

    L’ “apparenza” è cioè che abbiamo inventato come gioco… ed in questo gioco ci siamo immersi “fino al collo”, per cosi dire.

    Dunque ora/adesso siamo impegnati in questo difficile compito/impresa di tornare liberi da… da cosa? Sembra che cerchiamo di andare liberi dal giogo/influenza deleteria della mente… e sembra che cerchiamo di diventare più intelligenti, cioè consapevoli di come è stato costruito questo gioco.

    Dopo di questo, se l’impresa di andare liberi si concretizzerà (molto dopo Ot7, cioè ci vogliono molti anni di intenso lavoro), come si posizionerà un thetan, cioè quale è la posizione/scena ideale di esistenza?
    Beh, io credo che tutto quello che viene supposto siano speculazioni (come diceva un Fattore), perché forse dalla condizione in cuisiamo non si riesce a focalizzare perfettamente.

    Io personalmente dico che per ora siamo immersi nelle dinamiche e dunque nell’etica e dunque c’è un comportamento buono e uno cattivo (relativamente a), e dunque l’amoralità adesso non è possibile…

    Poi credo che il Thetan continuerà ad avere un gioco di qualche tipo, continuando ad avere comunicazione… perché senza comunicazione in effetti (secondo me) il Thetan non esiste…
    Forse lo sparata grossa?! Io penso questo: senza comunicazione con un proprio simile non hai nessun riconoscimento… che significa “ti vedo” e dunque… “ci sei”.

    Senza comunicazione… la vedo dura. E dunque continueranno ad esserci delle REGOLE comunicative.
    Beh, noi conosciamo già le regole comunicative (o per meglio, qual è il modo in cui ci si relaziona tra Thetan) e questo è un vantaggio.
    Atteniamoci ad esse.. e tutto andrà bene.

    Un caro saluto

    • Luc

      Ciao Marco, beh alla fine è vero: queste sono speculazioni. Dallo stato in cui siamo è molto difficile parlare di queste cose, dato che siamo mischiati con il MEST ecc… Comunque sono sempre discussioni di alto livello.
      Per girare un pò le carte ecco alcuni estratti sempre dalla Baghavad /ovviamente invito a leggerla tutta):
      6. “Malgrado Io sia senza nascita e d’essenza immutabile, tuttavia diventando il Signore della creazione, entrando nella
      Mia Natura Cosmica (Prakriti), Mi rivesto degli abiti cosmici della Mia maya (potere illusorio).
      7. “o Bharata, ogni volta che la virtù (dharma) declina e il vizio (adharma) predomina, Io M’incarno come un Avatar.
      8. “Di era in era Io appaio in forma visibile per proteggere i virtuosi, distruggere chi fa il male e ristabilire la giustizia.
      Quindi osserviamo che il Dio amorale (che trascende bene e male) si incarna in questo gioco per riportare la giustazia e distruggere il male.
      Quindi è vero, Theta cerca di portare ordine dal Caos… In questo senso il Thetan fa il bene, per lo meno secondo i nostri punti di vista.

      Poi ha ragione anche Paolo, se c’è luce ci dev’essere per forza anche il buio? Beh, qui in questo universo come ora si… Però, poi… In teoria no… Va beh, speculazioni…
      Con molta ARC
      Luca

    • Silvia Chiari

      Marco….- Atteniamoci ad esse.. e tutto andrà bene.- Bel comando !!!
      Inoltre quando Ron ha iniziato il suo viaggio nel creare Dianetics e scoprire riguardo il corpo la mente il Thetan non si è di certo fermato a fare la considerazione che hai fatto tu
      – Beh, io credo che tutto quello che viene supposto siano speculazioni (come diceva un Fattore), perché forse dalla condizione in cuisiamo non si riesce a focalizzare perfettamente.-
      Quindi, ben vengano le speculazioni soprattutto quando queste fanno stare bene la maggior parte dei lettori ….. se a qualcuno non piacciono dovrebbe,forse se vuole, guardare “perché”.

      • Luc

        Ciao Silvia, direi che è giusto, queste sono volenti o nolenti cose molto profonde ed importanti (pur rimanendo speculazioni).

        Marco, prima nella fretta non ho risposto, quando dici: –Poi credo che il Thetan continuerà ad avere un gioco di qualche tipo, continuando ad avere comunicazione… perché senza comunicazione in effetti (secondo me) il Thetan non esiste…
        Forse lo sparata grossa?! Io penso questo: senza comunicazione con un proprio simile non hai nessun riconoscimento… che significa “ti vedo” e dunque… “ci sei”.–

        Beh, mi sembra davvero improbabile. Il Thetan non ha bisogno di qualcuno che li dica che c’è…

        1 Prima dell’inizio c’era una Causa e l’unico scopo della Causa era la creazione di un Effetto.

        2 La decisione all’inizio, e per sempre, è la decisione di ESSERE

        La beigness è spazio senza riguardo ad energia e materia.
        La beigness può esistere senza alcuna energia o materia: vale a dire, senza tempo. LRH

        Più semplicemente, se tu ti chiedi: “Chi sono io?” Risponderai: “Io sono io” e se tu chiedi a me: “Chi sono io”? io ti rispondo: “Tu sei Tu”.
        Quindi vedi che non c’è bisogno di qualcuno che ti faccia “capire” che ci sei.
        Con molta ARC
        Luca

        • Marco dice una cosa giusta , volenti o nolenti Theta come peculiarità ha anche ARC e KRC infinite , se queste sono uguali a 0 non è presente .

          David

          • Non si riduce la comunicazione di Theta confinandola principalmente in un corpo o un qualche macchinario mest , questi ha a sua disposizione altre lunghezze d’onda molto più sottili tipo come le lunghezze delle onde radio ,lui ha anche una presenza Theta che porta una comunicazione ,lo si può notare indirizzando attenzione, Theta comunque ha ARC e KRC infinite e non necessita solamente di macchinari Mest per comunicare, puoi percepire la sua presenza e comunicare .

            David

        • Marco

          Allora Luca, il mio pensiero precedente (che tu quoti nel tuo commento) cioè se il Thetan non comunica non è riconosciuto è una mia… estrapolazione dai dati sulla comunicazione, e da varie conferenze (ormai ascoltate 30 anni fa) seguita poi da mie cognition… beh, ogn’uno è libero di avere le proprie.

          Dunque, e voglio farla breve, il ragionamento è questo: se un thetan non ha massa, energia, lunghezza d’onda (corretto?)… non è visibile. Giusto?

          Se non è visibile… come potrà farsi vedere da qualcuno?
          E se nessuno lo vede…. come potrà pensare che lui esiste?
          Certo, dici tu che esiste… indipendentemente da… Già!?
          Certo, potremmo allora presumere che esistono miliardi di miliardi di thetan… che però non si vedono.
          Già, ma se non si vedono, non si sentono e non hanno nessun effetto su nulla… Beh, se non creano nessun effetto… si può dire che esiste?

          Vogliamo vedere gli assiomi!?
          Allora:

          Assioma 1 La vita è fondamentalmente uno statico.
          DEFINIZIONE: uno statico di vita non ha massa, né moto, né lunghezza d’onda, né posizione nello spazio o nel tempo. Ha l’abilità di postulare e di percepire.
          Assioma 2 Lo statico è capace di considerazioni, postulati e opinioni.
          Assioma 10 Lo scopo più elevato nell’universo è la creazione di un effetto. (lo scopo più ELEVATO è creare un effetto!!! Pechè mai?)
          Assioma 11 Le considerazioni che producono CONDIZIONE DI ESISTENZA sono quadruplici:
          a. As-isness è la condizione di creazione immediata senza persistenza, ed è la condizione di esistenza che si verifica al momento della creazione e al momento della distruzione, ed è diversa da altre considerazioni in quanto non contiene sopravvivenza.
          b. Alter-isness è la considerazione che, al fine di ottenere persistenza, apporta cambiamento all’as-isness e perciò v’introduce tempo e persistenza.
          c. Isness è un’apparenza d’esistenza prodotta dalla continua alterazione dell’as-isness. Quando la sua esistenza è concordata, la si chiama realtà.
          d. Not-isness è lo sforzo di manipolare l’isness, riducendone la condizione attraverso l’uso della forza. Si tratta solo di un’apparenza e non può sopprimere completamente l’isness.
          Assioma 48 La vita è un gioco in cui THETA in quanto statico risolve i problemi di THETA in quanto mest.
          Assioma 49 Per risolvere qualsiasi problema è unicamente necessario diventare THETA il solutore invece che THETA il problema.
          Assioma 51 I postulati e la viva comunicazione, non essendo mest ed essendogli superiori, possono produrre cambiamenti nel mest senza determinare una persistenza dello stesso. Ecco perché l’auditing può aver luogo.

      • Marco

        Cara Silvia… non ti smentisci mai.
        Sveglia…!!! Hai scambiato un “pensare a voce alta” (che è un modo di dire), o un modo di dire, o un modo di discorrere, con un comando!?
        Ma… dico?! Ci vuole uno grosso sforzo per arrivare a capire questo.

        La mia, cara Silvia, la mia era una esposizione discorsiva… chiamata anche “segnale discorsivo”:.
        Da Trecani.it: “I segnali discorsivi costituiscono una classe non morfologica o lessicale ma funzionale. Appartengono infatti a varie categorie: congiunzioni , avverbi, forme verbali, clausole intere.
        Quelli che seguono sono esempi reali, tratti da conversazioni quotidiane
        Caratteristica cruciale dei segnali discorsivi è la multifunzionalità

        Ma per carità…!!?? Pronto…!? Io sono Marco, ti ricordi di me?
        Scrivo da anni in questo blog e sono parecchio conosciuto come una persona che dialoga nel massimo rispetto della Com e delle idee altrui… di solito mi considerano una persona intelligente… e non uno che tende a dare comandi… o implant od ipnosi…
        Mica sono un membro della Chiesa di Scntology!

        Lo capisci questo?

        Nel merito non ti rispondo nemmeno… tanto che parlo a fare?!

        • Marco, non credo che sia il miglior modo di scambiarsi opinioni questo.
          Sarebbe bello che tu riformulassi la tua risposta a Silvia in maniera meno antagonista e più amichevole ….
          D’altronde siamo tutti sulla stessa barca, no ?

          ” Un uomo e’ morto nella misura in cui non è in grado di comunicare. E’ vivo nella misura in cui è in grado di comunicare. Grazie a innumerevoli test, ho scoperto, in maniera pressoché definitiva, che l’unico rimedio per la vita e’ ulteriore comunicazione. Bisogna aumentare la propria abilità di comunicare. ” LRH , LIV. 0 Accademia

          • Marco

            Francesco, non ho risposto ad un’opinione, ma ha una grave valutazione.
            Siamo nella stessa barca, ma spesso non tutti i naviganti sono compatibili, questo può essere vero… , no!?

            Riguardo alla comunicazione che quoti… credo che statisticamente a me questa non manchi.
            Ma allora riguardo a concetti di LRH sulla comunicazione, lui dice anche che : “se uno ha il diritto di comunicare, allora è certo che ha anche il diritto di non comunicare…” . Più o meno.

            La Silvia, spessissimo “spara” delle cavolate sul mio conto… l’avevo avvertita di non stare a fare valutazioni su di me con un tono non adatto…
            Siamo in una piazza virtuale e le chiacchiere le legge chiunque, ma si può sempre evitare di crare una linea di Com. con chi sai non vuol comunicare con te…
            Io ho già avuto precedenti con Silvia… ed infatti io non l’ho mai più “importunata”… lei dovrebbe riservarmi la stessa gentilezza ed dunque ignorarmi.

            Francesco, tu mi conosci, non credo tu pensi io sia un maleducato… vero?

            Dunque per favore rileggi cosa commenta, come valuta, e poi giudica cosa dice e con che tono lo dice.
            Grazie.

        • dave

          Una Domandinen sciokken sciokken. Caro Mark non che tu stai prentento troppen seriamenten la questionen Ya? Grüße und guten Tag

          • Marco

            Natürlich nicht Dave.
            Ho solo puntualizzato… sai io sono delle vecchia scuola scientologa e certe frecciattine sono abituato a rispedirle al mittente. Mica ho fatto migliaia di ore (25 anni di fine settimana, e 25 anni di ferie) di studio e auditing per nulla…
            Non sono interessato a ribattere, ma a mantenere una corretta immagine, il più esattamente corrispondente al mio pensiero.

          • Pier Paolo

            “Sai io sono della vecchia scuola scientologa e certe frecciatine sono abituato a rispedirle al mittente. Mica ho fatto migliaia di ore (25 anni di fine settimana e 25 anni di ferie) di studio e auditing per nulla….”…….gli scientologist tutta tech e “sostanza” FORTUNATAMENTE riescono sempre a farsi notare e chi legge ciò che scrivono (tra chi segue questo blog c’è anche chi legge solamente) è così in grado di trarre CORRETTAMENTE le proprie conclusioni!
            Certi elementi, soprattutto quelli “duri e puri”, di questo blog con i loro interventi riescono ad essere molto più esemplificativi di tanti discorsi sul come ci si può ridurre a seguire una certa “filosofia”…….vi ringrazio d’esistere…..e mi raccomando non “trattenetevi”! 😉

            “Lo scopo dell’esperienza hitleriana era mostrare l’umanità a se stessa”.

        • Silvia Chiari

          Caro. Marco :- un “pensare a voce alta”- di solito non ha a che fare con un blog dove le persone scrivono perché hanno intenzione di esprimere una considerazione riguardo all’argomento trattato …. e tu scrivi molto spesso e lo fai (credo) perché ti piace partecipare al dibattito e quindi ricevere considerazioni sul tuo scritto così come penso che facciano anche gli altri “condomini”——- altrimenti non avrebbe senso ci sarebbe il monologo di uno di noi e tutti gli altri che applaudiscono .
          Io normalmente leggo con attenzione ciò che i condomini scrivono ( uso condomini perché mi riferisco a La Reception dove il suo motto è “Pensa con la tua testa” ed è quello che faccio da tanto tanto tempo) e quindi “non” rispondo bensì commento a ciò che leggo in base alla mia percezione di accordo o meno con il suddetto ed è esattamente ciò che si fa in un blog senza mai offendere nessuno né cercare di far prevalere il mio pensiero su quello di altri .
          Pertanto, a meno che non venga fermata dal gestore del blog, io continuerò a fare ciò che ho fatto fin’ora verso “tutti” i condomini.
          Un abbraccio di luce!

          • Marco

            PierPaolo… “ma senti un pò chi è che parla di elementi “duri e Puri”….
            Forse sbadatamente hai dimenticato di quotare parte del mio commento, credo la più significativa: “Non sono interessato a ribattere, ma a mantenere una corretta immagine il più esattamente corrispondente al mio pensiero. “
            Ma sono portato a credere che non sia una sbadatagine, ma una intenzionalità.
            Saluti….

          • Marco

            Ok Silvia, ho capito ciò che dici… e commento solo che “pensare a voce alta” è una modo di dire che ha un significato semplice: dire/scrivere senza stare ad introvertirsi che qualcuno potrebbe interpretare… chissà cosa… o chissà per quali strane ed occulte finalità… (tipo dare commadi inpnotici)..” .
            Pensavo che in questo blog non ci fossero ‘ste problematiche…
            E non ho nient’altro da dire.
            Saluti.

          • A Silvia e Marco ,

            apprezzo sempre volentieri i Vs. interventi , Marco riporta sempre riferimenti precisi e completi su Ron , seguendoli con i suoi precisi commenti e speculazioni , mentre Silvia traspare spirituale e intuitiva .
            Anche una discussione segue una scala del tono ,in una difficile bisogna continuare ad usare il triangolo di ARC ,continuando e come Scientologists ne abbiamo la conoscenza ,si raggiunge un EP finale e una maggiore KRC.

            Con affetto,

            David

          • Pier Paolo

            Marco…..rispondo a te ed anche a qualcun altro che usando messaggi criptici continua su questo blog ad usare la valutazione gratuita come unica arma di “difesa” (anche se dal “vivo” mi disse tutt’altro dimostrando dunque con questi attacchi velati alle spalle la propria ipocrisia……meglio evitare quindi di avere a che fare con certi personaggi…..chi mi legge sa benissimo a cosa ed a chi mi riferisco……tuttavia qualora mi sbagliassi nell’aver interpretato il “messaggio”, alla propria coscienza non si può mentire, ignori pure questa parte del mio post e faccia finta che non sia mai stato scritto!!).
            Avevo deciso già da parecchio tempo di non intervenire più su questo spazio virtuale onde evitare di sentirmi sempre attaccato, denigrato, valutato, ecc..
            Una ventina di giorni fa ho ricevuto da Francesco un invito per partecipare ad un pranzo/riunione conviviale tra voi/noi utenti di questo blog.
            Devo dire che tale invito mi ha lasciato parecchio stupito ma nello stesso tempo il fatto di averlo ricevuto (nonostante Francesco sappia bene come la penso) mi ha fatto piacere, anzi ne approfitto per ringraziare nuovamente Francesco per il bel gesto!
            Dopo averci pensato un po’ su ho deciso di declinare l’invito, non volevo rovinarmi e rovinare a voi l’eventuale atmosfera conviviale e festosa che un tale evento era giusto dovesse offrire……penso Marco tu possa capire a cosa mi riferisco (discussioni, maneggiamenti per cercare di “convincermi”, etc.).
            Tuttavia questo invito mi ha convinto a riconsiderare l’idea di non scrivere più su questo blog, l’esempio “ecumenico” mostrato da Francesco mi aveva colpito e lo avevo grandemente apprezzato.
            Tu mi scrivi, in replica al mio intervento, che mi sono “dimenticato” INTENZIONALMENTE di quotare parte del tuo post e cioè quello che riguarda il “mantenere una corretta immagine il più esattamente corrispondente al mio pensiero”……no caro Marco, è proprio il conoscere MOLTO bene quella certa “immagine” che tu ti premunisci così accuratamente di mettere in evidenza affinché non ci siano fraintendimenti col tuo pensiero che mi ha spinto a scrivere ciò che ho scritto in replica al tuo modo di interagire con Silvia!
            E’ il fatto di avere quell’arroganza tipica di chi pensa, in virtù del fatto di aver letto qualche policies, di poter trattare gli altri come hai fatto tu con Silvia, e non solo lei, dall’alto di una presunta posizione di autorità ottenuta per grazia “divina” (rileggiti il tono con cui “valuti” altrui punti di vista religiosi se non capisci cosa intendo) quello che è insopportabile ed è quello che mi ha convinto, quando Francesco mi aveva invitato al pranzo, a RINUNCIARE al suo invito!
            In circa vent’anni di affiliazione a Scientology ne ho conosciuti parecchie di persone che fanno parte di questa “comunità”, la maggior parte di queste sono ottime persone, persone onestamente intenzionate ad essere utili ed interiormente UMILI, tuttavia nel grande e variegato “mare” vi è una discreta quantità di individui dominati dal proprio ego (che la filosofia scientologica per sua natura “pompa” in maniera considerevole), ed è proprio questa categoria quella che ho sempre disconosciuto e, per quel che ho potuto, “combattuto”.
            Io ora non mi riconosco più in quella ideologia, ed anzi, nei limiti della mia esperienza e nei limiti delle mie possibilità, pur non “sparando” nel mucchio, come fanno invece coloro che con i propri pregiudizi controbattono indistintamente a tutti coloro che muovono critiche, io a differenza di costoro condanno SELETTIVAMENTE chi fa della prevaricazione il proprio modus operandi (e questo a prescindere dal proprio orientamento religioso, politico, ideologico, etc…..cioè in parole povere non lo faccio solo su questo blog riguardante Scientology)!
            Spero di averti chiarito il mio punto di vista……per quello che mi riguarda ho compreso in maniera certa e definitiva che la mia precedente decisione, quella di non scrivere più su questo spazio, era quella corretta, dunque questo sarà il mio ultimo intervento su questo blog!
            Vi ringrazio, alcuni vostri interventi sono stati veramente illuminati ed hanno arricchito il mio cammino, ed auguro INDISTINTAMENTE A TUTTI IL MEGLIO!

          • Luigi Cosivi

            Ragione ha Francesco a raccomandare buone maniere, ragione ha Guido invitando Grandezza, resta il fatto che a volte vien voglia di saltare addosso a qualcuno dalla staccionata. “Dolcezza e Luce” sono delle provocazioni, infatti ogni volta che fanno la loro comparsa portano turbolenza. Non è infatti un confronto di idee se si ricorre a valutazioni e invalidazioni personali, Pier Paolo ha ragione ad averne avute abbastanza dentro la Cofs, ma forse ne ha preso il vizio. L’unico ad essere in torto son io che a volte non le ho mandate a dire, nessuno è perfetto, odio i moralisti, i perfetti i saccenti, anche se ho pianto davanti a “Tu puoi aver ragione”, non ce la faccio proprio. Mi salvo solo perché nonostante tutto Vi voglio bene e, anche, sono sempre disposto ad aiutare anche dicendo le cattiverie

          • Marco

            Egregio sig. Pierpaolo, leggo la sua con buon interesse, ma Le devo comunicare che non ho molto da dirLe in replica, se non forse solo che: è evidente che il Ns. reciproco livello di pensiero non ha modo di collimare nemmeno un po’, o forse molto, molto poco.

            Ne consegue una Realtà molto bassa e dunque un livello di Comunicazione proporzionalmente basso (sto riferendomi al triangolo di ARC, che è una conoscenza di Scn; non so se citando il triangolo di ARC Le può far sembrare io sia uno scientologo taleban/fondamentalista, nel caso mi dispiaccio); ovviamente non potrà che essere basso anche il livello di Affinità.

            Pur anche se io stia cercando di applicare con tutta la mia buona volontà “l’istruzione” di LRH di cui l’articolo “Grandezza” (che mi è stato suggerito considerare), ciò che io credo sia l’atteggiamento più intelligente ed efficiente che possa adottare in questo caso, è di non replicare per niente alla sua reprimenda.
            Perché sono certo, visto il livello dove è andato a posizionarsi il citato triangolo di ARC, non sarebbe possibile una buona presa dei concetti eventualmente esposti.
            Per cui sono certo che risparmiarmi lo sforzo comunicativo sia per me il comportamento più analitico.

            Spero con queste mie poche righe di non averLe creato turbamento alcuno, nel caso mi scuso anticipatamente, la cosa non è intenzionale.

            Cordiali saluti
            Marco

  38. Luc

    Ciao Marco, inanzitutto ci tengo a precisare che non voglio in nessun modo invalidare le tue Cognition anzi… Ti dico bravo!
    Semplicemte voglio darti il mio punto di vista sulla faccenda ed, ovviamente, lo puoi accettare o rifiutare che va benissimo.

    Hai giustamente citato l’assioma 11 con le 4 condizioni di esistenza, ma di un universo e non di un essere che è colui che crea l’as-isness e questo lo capiamo sempre dagli assiomi: Assioma 15 La creazione viene realizzata postulando un’As-isness. (Lo statico postula, assioma 2)
    Assioma 17 Lo statico, dopo aver postulato un As-isness, pratica poi l’alter-isness, raggiungendo così l’apparenza della Realtà.
    Poi vediamo: Assioma 35 La Verità Assoluta è uno Statico.

    Vi cito da 8008 un estratto che è molto bello:

    “I punti di vista non sono visibili, ma i punti di vista possono avere punti di dimensione che di per se sono visibili. L’influenza fondamentale nascosta è, quindi, un punto di vista (Cit mia: qui notiamo un effetto sull’ universo). Una sostanza dell’universo non può esistere in alcun universo senza qualcosa in cui esistere. Quel qualcosa in cui esiste è lo spazio. E questo viene creato dall’attegiamento di un punto di vista che delimita uno spazio.
    Piuttosto che esistere in teroria, come avviene con altri principi di Scn, questa manifestazione di spazio creato può essere sperimentata da un individuo scoprendo scoprendo che lo spazio può essere fatto coincidere con qualsiasi altro spazio (Cit mia: questo si potrebbe osservare tutti i giorni in giro per le strade.)
    Lo spazio, allora, non è un arbitrario e un assoluto, ma può essere creato o distrutto da un punto di vista.
    Qualsiasi essere è un punto di vista. è un essere nella misura in cui è capace di assumere punti di vista… (salto un piccolo pezzo pag 246.)

    Poi troviamo pag 247 “Beigness”
    “In questo universo, per raggiungero uno stato di beigness è necessario avere un punto di vista da cui si possono creare o controllare punti di dimensione. Si ha un punto di vista nella misura in cui si ha spazio in cui vedere, in relazione al fatto che altri punti di vista abbiano spazio in cui vedere. Di conseguenza si ha un condizione di beigness relativa.” LRH (Ovviamente qui si parla di QUESTO universo, in un universo proprio si può creare spazio a volontà, mentre qui si è un pò “limitati”)

    Ok tutto questo per dare una visione con assiomi e, diciamo, tecnica.
    Ovviamente ha ragione anche David, uno come statico in teoria (speculazioni) potrebbere essere o non essere sono una faccia della stessa medaglia.

    Restando in termini semplici facciamo un esempio: se io ora mi esteriorizzo e me ne vado da qualche parte nell’universo dove per anni luce (termini MEST) non c’è nessuno nei paraggi, tu potresti dire: “luca è sparito non è più nei paraggi, non lo percepisco e quindi non c’è”. Certo, però io nel punto dove mi trovo nell’universo sto emettendo punti di dimensione e d’ancoraggio e di conseguenza mi creo il mio spazio e quindi ci sono ed esisto, anche se sono lì senza comunicare e per i fatti miei.
    Senza contare che anche tu puoi facilmente percepire un essere anche se questo non sta comunicando, succede a molti di percepire delle presenze… Ovviamente non li vedi con gli occhi del corpo.

    Spero di averti espresso al meglio il mio punto di vista…
    O mi sono proprio impegnato!! 🙂 E magari ho anche cannoto qualcosa, comunque OK.
    Un caro saluto anche dai miei,
    ARC
    Luca

    • Marco

      Luca… non avevo più risposto al tuo commento qui sopra… sono stato preso da altra questione.
      Riprendo il dialogo solo per risponderti, giusto perché l’argomento è interessante e perché è corretto chiudere il ciclo di Com con una ragazzo educato come te…

      Dici: Restando in termini semplici facciamo un esempio: se io ora mi esteriorizzo e me ne vado da qualche parte nell’universo dove per anni luce (termini MEST) non c’è nessuno nei paraggi, tu potresti dire: “Luca è sparito non è più nei paraggi, non lo percepisco e quindi non c’è”.
      Certo, però io nel punto dove mi trovo nell’universo sto emettendo punti di dimensione e d’ancoraggio e di conseguenza mi creo il mio spazio e quindi ci sono ed esisto, anche se sono lì senza comunicare e per i fatti miei.

      Ok Luca, era quello che dicevo anch’io in primo luogo: “per comunicare devi localizzarti con dei punti di ancoraggio, o di dimensione, per “Essere” in qualche spazio ed essere cosi in grado di causare.”
      In effetti a prescindere di quanti milioni di anni luce sei lontano ( ma lontano da quale pianeta?), tu devi avere un qualche tipo di “terminale di comunicazione”.

      Va beh, mi pare che siamo d’accordo.

      Ciao

      La beingness di OT

      Essere o non essere … ho sempre pensato che fosse un buon principio per Scientology, ma recentemente ho cominciato ad esaminarlo ed ho scoperto qualcosa di molto interessante a riguardo: Quella non è la domanda.

      Perchè non lo è? … una volta che sei dentro a questo universo, quella non è più la domanda giusta.

      Tu sarai qualcosa. Che ti piaccia o meno.
      Essere non rientra più all’interno del tuo potere di scelta.
      Tu puoi essere o non essere qualcosa, ma solo per diventare qualcos’altro.

      Ogni volta in cui non desideri essere A, sarai B.

      Diventerete sempre qualcos’altro.

      Il punto è cosa essere.
      Questo è il punto!

      Questo è il solo punto che esista in questo universo che veramente disturba qualcuno.

      LRH

      • i puntini di Diogene...

        Questo è il punto! L’unico vero punto fermo. Tutto il resto sono soltanto puntini…

        • Luc

          Grazie mille Mraco, direi che siamo d’accordo. In questo universo troviamo dei terminali “speciali” cioè quelli che metti li tu. Lo scritto che hai messo è perfetto.
          ARC
          Luca
          Ps Dici: “lontano da quale pianeta”? Non saprei, magari il vicino non è poi così vicino ed il lontano non è poi così lontano…

          “Sii in mezzo al sole”.. Con una temperatura di 15 Milioni di gradi, non è male per passarci le vacanze e per un abbronzatura uniforme… ahahah 🙂

  39. luciano

    La Scala del tono non è verticale ma circolare il fondo è molto vicino al vertice Ron lo spiega molto bene in una conf. In un altra conf.spiega che il primo dato stabile è: IL PRIMO FATTORE il resto è speculazione .Nemmeno Ron si e spinto piu indietro Nessun dato stabile Nessuna certezza .Forse oltre la causa non si puo andare .La causa è. Con affetto Luciano.

    • Ciao Luciano,
      non ho mai sentito la conferenza alla quale ti riferisci ma è esatto ,il tuo appunto chiude il cerchio.
      David

      • Luc

        Perfetto Luciano, questo è il complemento che in due parole semplifica ciò che ho scritto sopra, bravo. “Dio è sempre stato e sempre sarà: Egli è l’Eterno.” Bibbia
        Con affetto,
        Luca

  40. Giordano Bruno

    Ora lancio un’altra provocazione.

    Le mie riflessioni precedenti erano provocatorie… 🙂

    Magari l’essere umano è fondamentalmente buono. Magari non lo è. Forse è qualcos’altro. Magari lo scopriremo dall’altro lato lato dell’arcobaleno. O forse, quando arriveremo dall’altro lato, troveremo altri arcobaleni da attraversare…

    Ecco, volevo dire che, forse, riuscire a stare con questa incertezza è più spirituale di voler spiegare tutto. Forse perché la mente non può comprendere lo Spirito. O forse perché il triangolo di KRC non è poi un granché spirituale…

    Voglio dire: gli occhi di un bimbo che guardano il mondo per la prima volta hanno qualcosa di molto spirituale nella loro totale mancanza di conoscenza, responsabilità e controllo. Così, per questo bimbo, la totale mancanza di certezze lo muove verso la vita con stupore, meraviglia e avventura. Non è questo molto più spirituale del KRC?

    Un caro saluto,
    G.B.

    • Luc

      Ciao G.B, provocazione? Quello che hai appena scritto coincide con ciò che ho considerato giusto iere sera quando ho scritto il commento sopra…. Nel senso che, questi scritti tecnici e speculativi sono molto belli ed affascinanti, ma credo che la cosa più bella sia la scoperta, l’avventura ed il viaggio spirituale che si compie (qualunque esso sia) per cercare di andare appunto oiltre l’arcobaleno. Dal mio punto di vista è questo il bello, quella sensazione di magia che permea la scoperta del sapere e di se stessi e credo che sia forse la cosa più spirituale e su di tono, l’esempio che hai fatto del bambino è perfetto.
      Con questo non intendo invalidare la conoscenza di cui discutiamo, ma comunque la magia e lo spirito restano un pò più su.
      Un caro saluto anche a te,
      Luca

      • Giordano Bruno

        Molto bello Luc.

        • Luc

          Grazie molte Giordano, grazie a te che con il tuo scritto me l’hai fatto scrivere.
          Un caro saluto,
          Luca
          P.s Mi piacciono queste tue provacazioni che provacano un dibattito su di Tono ed utile.
          L’opposto delle provocazioni gratuite (giù di Tono) fatte per generare zizzania e risentimento.

  41. Caro GB , alcuni anni or sono ho ascoltato una conferenza tenuta da un sea org member che descriveva le personalità vampiro, è stata molto istruttiva, probabilmente quando ne incontri qualcuna di queste personalità non capisci perchè ti senti così svuotato e stanco di botto svuotato …si esistono queste “simpatiche valenze” hanno si questa capacita, anche di farti uscire dai gangheri, ma se li conosci li eviti ! Poi proseguendo ho incontrato il corso di valutatore della capacità umana basato su scienza della sopravvivenza, si può veramente sperimentare senza essere particolarmente dotati l’idea di cosa ti puoi aspettare da determinate persone, è un metro di misura parecchio specifico, sicuramente gli individui possono migliorare se lo vogliono, credo sia per questa ragione che stiamo cercando di migliorarci (quelli che lo stanno facendo ) e semplicemente per ritornare ad essere semplici…dobbiamo lavorarci e non è esattamente un lavoretto da poco. In buona sostanza chi vuole capire capisca, per gli altri…continuino pure i loro giochi se si divertono, contenti loro!
    Marisa

  42. luciano

    Per David. La conferenza è una dei fondamenti le ho studiate tutte sono tante non saprei dirti in quale pacco sia. Nella conf.Ron spiega il significato dello 0 orientale ( vuoto Pieno ).Della caduta piramidale vertice Fattori Logiche Assiomi e dei contenitori 1 2 e 3 da dove lui ha recuperato i dati. Contenitore 1 totalità dati Contenitore 2 dati comparati. Contenitore 3 dati applicati Ciao .Con affetto Luciano. Comunicazione di servizio per il sommozzatore del Benaco! Stò da Dioooooooooo.

  43. Guido

    Caro Marco, il blog è aperto e libero ad ogni commento, che rispecchia, seppur con molti via, la beingness che la persona scrivente ha in quel momento. Gli unici paletti sono ben noti: non si danno dati confidenziali, rispetto delle più normali regole di Netiquette, buona creanza e cosi via.
    Sta poi ad ognuno di noi frequentatori elaborare e trarre conclusioni.
    Giusto, sbagliato, bene, male … chi può veramente dirlo?
    Al di là delle competenze tecniche ed esperienze più o meno felici avute con e in Scientology, perché questo è un blog che si occupa di
    Scientology, non di uncinetto o cuori infranti, trovo che due scritti di Ron siano parecchio illuminanti e indichino un modo ideale di rapportarsi con le altre persone: Il primo è “Cos’è la Grandezza”, che a mio avviso si rifà molto al concetto orientale di Compassione ( citato pocanzi da Francesco,”siamo tutti sulla stessa barca” ). Il secondo è “Dalle loro azioni”, ottimo metro di valutazione delle persone.
    Io cerco di applicarli nella mia vita, non sempre ci riesco, … ma per questo c’è il Ponte!
    Un abbraccio
    Guido

    • Giordano Bruno

      Grazie Guido. Mi farebbe molto piacere che Marco postasse questo scritto: “Che cos’è la Grandezza”. E’ molto bello.
      Ciao

      • Guido

        Caro Giordano,
        lo scritto di Ron ” Cos’è la Grandezza” è già presente su questo blog

        CITAZIONI

        • Giordano Bruno

          Grazie. Ri-postarlo può essere utile:

          CHE COSA E’ LA GRANDEZZA:

          IL COMPITO PIU’ ARDUO che si possa avere e’ continuare ad amare i propri simili, nonostante tutti i motivi di questo mondo per cui non lo si dovrebbe fare.

          Il vero indice di sanita’ mentale e di grandezza e’ il continuare a farlo.

          Per colui che lo sa realizzare, ci sono grandi speranze.

          Per coloro che non lo sanno fare, ci sono soltanto dispiacere, odio e disperazione e queste non sono cose che costituiscono la grandezza, la sanita’ mentale o la felicita’.

          Una delle trappole primordiali e’ cedere ad un invito all’odio.

          Ci sono persone che ci nominano loro carnefici.

          Talvolta, nell’interesse dell’incolumita’ altrui, e’ necessario agire, ma non e’ necessario anche odiarle.

          Fare il proprio dovere senza infuriarsi contro quelli che cercano di ostacolarci e’ segno di grandezza… e di sanita’ mentale.

          E solo allora si puo’ essere felici.

          Cercare di conseguire tutte le qualita’ desiderabili nella vita e’ nobile.

          Quella piu’ difficile, ma la piu’ necessaria da conseguire e’ amare i propri simili, nonostante tutti gli inviti a fare altrimenti.

          Se mai esiste una virtu’ degna di un santo, non e’ quella del perdono.

          Il ” PERDONO” ammette la cattiveria di un atto.

          Non c’e’ motivo di ammetterla.

          Inoltre, per poter perdonare un’azione, la si deve classificare come cattiva.

          Il ” PERDONO ” e’ un’azione di livello molto piu’ basso ed e’ piuttosto critico.

          La vera GRANDEZZA rifiuta semplicemente di cambiare il proprio atteggiamento nonostante le cattive azioni di cui si e’ oggetto…e una persona veramente grande ama i suoi simili perche’ li capisce.

          Dopo tutto sono tutti nella stessa trappola.

          Qualcuno se n’e’ dimenticato, altri ne sono impazziti, altri agiscono come coloro che li hanno traditi.

          Ma tutti, tutti sono nella stessa trappola :

          Generali, spazzini, presidenti e pazzi.

          Si comportano cosi’, perche’ sono tutti soggetti alle stessi crudeli pressioni di questo universo.

          Alcuni di noi sono soggetti a tali pressioni, e pure continuano a fare il loro lavoro.

          Altri, che si sono da tempo arresi, delirano, torturano e si muovono con fare impettito , da quelle anime dementi che sono.

          Noi possiamo almeno capire che la grandezza non deriva da guerre violente o da notorieta’.

          Deriva dal fatto di essere fedeli alla propria rispettabilita’, di continuare ad aiutare gli altri, qualsiasi cosa essi facciano, pensino o dicano e malgrado tutte le azioni brutali a cui si e’ soggetti, di perseverare senza cambiare il proprio atteggiamento fondamentale nei confronti dell’ Uomo.

          Da questo punto di vista, la vera grandezza dipende dalla saggezza totale.

          Le persone si comportano come si comportano solo perche’ sono quel che sono : esseri intrappolati, schiacciati sotto un peso insostenibile.

          E se a causa di questo sono impazzite e ordinano la devastazione di intere nazioni per errori di interpretazione, si puo’ sempre capire il motivo, come pure l’entita’ della loro pazzia.

          Perche’ si dovrebbe cambiare atteggiamento ed incominciare ad odiare solo perche’ qualcun altro si e’ perso e il suo destino e’ troppo crudele da affrontare ?

          La giustizia, la clemenza, il perdono sono tutte cose senza importanza, rispetto alla capacita’ di non cambiare a causa di provocazioni o di pressioni a farlo.

          Si deve agire, si devono mantenere ordine e responsabilita’, ma non c’e’ bisogno di odiare o cercare vendetta.

          E’ vero che gli esseri umani sono fragili e commettono errori.

          L’Uomo e’ fondamentalmente buono, ma puo’ comportarsi male.

          Si comporta male solo quando le sue azioni a favore dell’ordine e della sicurezza altrui sono compiute con odio.

          O quando le sue misure disciplinari sono basate solo sulla sua incolumita’, senza alcuna preoccupazione per tutti gli altri ; o peggio ancora, quando agisce solo per il gusto della crudelta’.

          Non mantenere affatto l’ordine e’ una azione da pazzi.

          Basta guardare le cose appartenenti a un malato di mente e l’ambiente intorno a lui, per rendersene conto.

          Le persone capaci mantengono le cose in ordine.

          Quando una razza e’ dominata dalla crudelta’ compiuta nel nome della disciplina, a quella razza e’ stato insegnato ad odiare.

          Ed il suo destino e’ segnato.

          La vera lezione e’ imparare ad amare.

          Chi vuole arrivare incolume alla fine dei suoi giorni deve imparare questo : non usate maicio’ che vi viene fatto, come motivo per odiare.

          Non desiderate MAI la vendetta.

          Ci vuole veramente forza per amare l’Uomo ed amarlo nonostante tutti gli inviti a fare diversamente, tutte le provocazioni e tutti i motivi per cui non lo si dovrebbe fare.

          La felicita’ e la forza persistono solo in assenza di odio.

          Solo l’odio e’ la stada che porta al disastro.

          Amare e’ la strada che porta alla forza.

          Amare nonostante tutto e’ il segreto della grandezza.

          E potrebbe benissimo essere il piu’ grande segreto di questo universo.

          L.R.H.

          • Luc

            Guido, al solito sempre molto preciso e corretto nei commenti.
            G.B credo che questo scritto di Ron racchiuda molta essenza di Filosofie Orientali, trasmette davvero un senso di Amore incondizionato. Molto molto bello.
            ARC
            Luca

  44. dave

    E’ interessante uno scritto di qualche tempo fa, che spiega cosa sono e come difendersi dagli Attacchi Psichici. Ha molto a che fare con La Grandezza.

    • David

      Ciao Dave ,
      sugli attacchi psichici sarebbe interessante che tu pubblicassi quell’articolo ,
      questi sono usati sotto diverse forme , di paura , odio, amore,religione , ecc.
      Ci sono vari modi per difendersi o annullarli e sarebbe interessante una discussione sul sul soggetto .

      David

  45. luciano

    Ben detto Luca i tuoi interventi mi riportano indietro nel tempo in cui ero un ragazzino affamato di conoscenza ( non che ora lo sia di meno ) Percepisco che è un tuo forte desiderio di conoscenza con la c maiuscola e disinteressata di nuovo complimenti. E per mettere chianina al fuoco,nei Vangeli?Cosa ne pensi ( Gesù forse, non è esistito )ma gli scritti si .Con qualche distinguo mi sembra di intravedere…..(che cosa è la grandezza) . Con affetto . Luciano

    • Luc

      Ciao Luciano, beh grazie mille per i complimenti, mi fanno molto piacere. Beh si la conoscenza è un pò così, più la bevi e più ti viene sete 🙂 .
      Si, per me qualsiasi cosa può essere utile, anche qualche dettaglio a patto che mi dia un punto di vista diverso o qualcosa di nuovo.
      Cosa penso di Gesu? beh credo che fosse un grande essere (Come, ad esempio Buddha) che la sapeva lunga… Nel merito dei Vangeli devo dire che non ne so molto, ho sempre ricercato più nella Filosofia Orientale, ma comunque è un argomento che approfondirò di sicuro. Comunque, sia lì che nella Bibbia si predica il bene e l’amore incondizionato (come hai detto tu tipo Che cosa è la grandezza). Ad esempio nella Bibbia Cristiana (Antico testamento), troviamo Il libro di Sapienza (detto anche libro di Salomone) che lo trovo bello e con molti dati interessanti… Eccone uno, ad esempio: [4]La sapienza non entra in un’anima che opera il male
      né abita in un corpo schiavo del peccato.
      Quando hai tempo (se non lo conosci gia) dacci un occhio.
      Un saluto
      Con affetto,
      Luca

  46. Dave

    Lavorando su se stessi è possibile togliere quei filtri o quelle barriere che ci impediscono di “vedere” la realtà per quella che è. Vediamo le persone per quelle che sono, imparando a comprenderle da una posizione di grandezza. Spariscono così misemozioni che annebbiano le nostre percezioni, permettendoci di interagire o comunicare dissolvendo cariche indesiderate. Così si dovrebbe essere, e il risultato più tangibile è che ad esempio scambiandosi opinioni anche diverse lo si fà con più ARC, comprendendo così il pensiero degli altri. E’ una posizione completamente neutra, stabile, chiara, quasi imperturbabile alle provocazioni di chi è all’inizio del percorso. Così mi sento da tempo anche se sono solo all’inizio di quella evoluzione spirituale che a un certo punto sfugge a un’ottica umana.. Chissà cosa ci attende laggiù. Un saluto a tutti.

  47. luciano

    Chiariamo bene le cose come stanno! Anzitutto la pizzata è stata un’idea mia ( vedere il blog ). Ero stufo di conoscere persone virtuali, le volevo vedere e conoscere sapendo che questo mi avrebbe arricchito e cosi è stato. Nessuno si è permesso di valutarmi, di convincermi o altro. Ho conosciuto persone simpatiche ed in cammino. La comunicazione è stata fluente e ognuno a potuto dire la sua, da rifare per me. Rispetto il tuo volere non scrivere più, me ne dispiaccio, sei anche tu una goccia di questo oceano. Spero che tu ci possa ripensare, comunque tu sei l’artefice della tua vita. Nei blog succede come nella vita reale, si discute, si scazza, ci si sente non capiti, si prevarica magari non volendo o volendo, ma questa è la vita. Un popolo in cammino verso quella agognata meta: AMORE INFINITO PER CHIUNQUE ANCHE PER IL TUO PEGGIOR NEMICO.
    Auguri di tutto cuore Luciano.

  48. Marco

    Dianetics 55
    “Accenno sulle abilità”

    “Quando diciamo «vita» tutti noi sappiamo più o meno di che cosa stiamo parlando, ma quando usiamo nella pratica la parola «vita», dobbiamo esaminarne gli scopi ed il comportamento ed in particolare le formule fatte evolvere dalla vita, per avere quel gioco chiamato «vita».

    Quando diciamo «vita» intendiamo comprensione e quando diciamo «comprensione», intendiamo affinità, realtà e comunicazione.

    LA QUALITÀ DELLA VITA ESISTE IN PRESENZA DELLA COMPRENSIONE: in presenza, quindi, di affinità, realtà e comunicazione.

    Ora, se diamo un’occhiata alla formula della comunicazione scopriremo che, al punto effetto, dobbiamo avere una duplicazione di ciò che viene emanato dalla causa.

    L’esempio classico è quello di un telegramma che, spedito da New York a San Francisco, dice: «Sei carina».
    Quando arriva a San Francisco, il sistema di comunicazioni lo consegna in forma tale che dica: «Sei cretina».

    Una duplicazione così scadente viene considerata un errore e potrebbe causare un mucchio di problemi e di preoccupazioni.

    Non la si potrebbe considerare una comunicazione molto buona.
    Non vi era niente di male nell’intenzione di base.
    Non vi era nulla di errato nell’attenzione che veniva data al telegramma a San Francisco.

    La sola cosa sbagliata era una mancanza di duplicazione, all’effetto, di ciò che era stato emanato dalla causa.

    Nel caso ci sia un punto effetto che è una cosa incomprensibile, per riuscire a fargli arrivare una comunicazione qualsiasi è necessario che, in un modo o nell’altro, chi sta al punto causa riduca la sua condizione di comprensione in direzione dell’incomprensibilità.

    Coloro che ricercavano la verità si sono spesso addentrati nei labirinti della menzogna e sono diventati essi stessi incomprensibili, traendo conclusioni che sapevano di incomprensibilità.

    Da ciò deriva il modo caratteristico in cui sono fatti i testi di filosofia esistenti.

    Ne è un meraviglioso esempio Emanuel Kant, il Gran Mandarino di Kònigsburg, le cui proposizioni avverbiali e locuzioni participiali tedesche e la totale contraddittorietà di opinione esistente tra la sua prima opera e la seconda ostacolano la comprensione di noi tutti, così come hanno bloccato quella degli studenti di filosofia del tardo XVIII secolo.

    Ma il fatto stesso di essere incomprensibili le ha rese persistenti, poiché la vita si sente sfidata da ciò che, spacciandosi per comprensione, è in realtà una cosa incomprensibile.

    Questa è la tomba in cui scendono molti filosofi.

  49. Marco

    Dianetics 55
    “Accenno sulle abilità”

    “QUANDO QUALCUNO SI SFORZA DI COMPRENDERE L’INCAPACITÀ, sta naturalmente osservando una comprensibilità minore e, di conseguenza, non comprenderà mai la diminuzione di abilità tanto bene quanto comprende un aumento di abilità.

    QUANDO MANCA LA COMPRENSIONE DELL’ABILITÀ ci ritroviamo ad aver paura di perdere quest’ultima, il che è semplicemente paura di perdere qualcosa che non conosciamo o che pensiamo non sia conoscibile, poiché in presenza di minor abilità vi è meno conoscenza e minor comprensione.

    Poiché la vita non vuole affrontare le cose a lei più distanti, ha la tendenza ad opporsi e ad evitare di confrontare ciò che è per lei meno comprensibile.

    Quando ci si rifiuta di duplicare qualcosa, pur rimanendo tuttavia nell’ambiente della cosa, la stessa resistenza che si oppone alla cosa che ci si rifiuta di duplicare, alla fine ci farà essere preda di così tante immagini energetiche della cosa in questione che, pur di avere una qualche massa, ci si ritroverà in possesso di quelle immagini energetiche e, senza realmente accorgerci di quando successe, si sarà ben disposti ad accettare, ed al loro livello, quelle cose che in precedenza ci si era rifiutati di duplicare.

    Ed ecco risolto l’enigma del facsimile, non appena si comprende allo stesso tempo che la vita non trova necessariamente sgradevole avere attorno delle masse di energia e che è davvero infelice se non ha dell’energia poiché, se non c’è energia, non c’è gioco.

    La vita ha un motto: qualsiasi gioco è meglio di nessun gioco.

    E ne ha un altro: qualsiasi havingness è meglio di nessuna havingness.

    Così abbiamo degli individui che si aggrappano ai facsimili più complessi e distruttivi che possiate immaginare: non è che le vogliano per forza, queste complessità, ma di certo vogliono l’energia o il gioco che queste complessità sembrano offrir loro.”

  50. in merito la botta e risposta tra Marco e Silvia e un po’ anche a tutti noi ,faccio presente che una com la si può individuare sempre rapportandola a su scale del tono,ci sono diverse scale del tono;

    Scala della ragione e del non avere ragione -nov.1951
    Scala della comunicazione -apr.1954
    Scala dell’invalidazione – giu.1952
    Scala della stima – lug.1957
    Scala del criticismo – apr 1955
    si può continuare ancora….. ma possiamo ridurre il tutto ponendo l’osservazione alla scala del tono per esteso , cosa voglio dire che occorre applicare il triangolo di ARC e KRC questo è fondamentale per vere un EP finale e per gli Indipendenti Scientologists che si comunicano attraverso un Blog sarebbe un buon banco di lavoro e opportunità per applicare la tecnologia di Ron.
    Un saluto a tutti e in particolar modo a Silvia e a Marco che con tanta conoscenza e a segue questo Blog.

  51. Luc

    Concordo David.
    Direi che alla fine è facile lasciarsi prendere dall’ira e dalle provocazione e, di conseguenza, reagire stizziti o rispondere a tono. Alla fine si può osservare che queste cose fungono da motivatore ( della serie: ma quello mi ha detto che sono cattivo!) del fatto che non si è stati capaci di comprendere ed accettare un diverso punto di vista, o se volete, essere ARC e non essere stati causa sul proprio bank ecc…
    Ovviamente non è così facile.
    Pier, ti aguro il meglio possibile.
    ARC
    Luca

  52. Marco

    CORSO DI AUTOSTIMA di Paolo Facchinetti

    TORTO E RAGIONE

    Se si vuole migliorare il comportamento di qualcuno o se si vuole migliorare una certa situazioni bisogna “aggirare” questo meccanismo di torto/ragione.
    E’ un meccanismo che riguarda soprattutto le relazioni personali.

    E’ meno facile che entri in gioco, quando si ha a che fare direttamente con la realtà oggettiva. Un ingegnere deve costruire un ponte. Questo ponte deve rimanere in piedi e non deve crollare quando il treno ci passerà sopra.

    La realtà in quel caso è un giudice inconfutabile ed inoltre siamo tutti tesi nel comune sforzo di superare quell’ostacolo.
    E’ un gioco costruttivo, dove, la gran parte delle volte, il meccanismo torto/ragione non entra.

    Ma in altri giochi entra spesso e volentieri.

    Fra genitori e figli, fra moglie e marito, quando nascono delle discussioni sulle presunte capacità o incapacità di qualcuno.

    Il figlio, ad esempio, cerca di aver ragione e il genitore non gliela dà mai.
    Se prende sei a scuola poteva prendere sette, se prende sette poteva prendere otto.

    Finché il figlio è impegnato in giochi costruttivi cercherà di aver ragione andando sempre meglio.
    La giustificazione che il padre si dà è quella di volerlo stimolare.
    Magari quello era il motivo di partenza.

    Poi, senza accorgersi e soprattutto senza saperlo, è scivolato nell’aver ragione.

    La moglie o i nonni (che a loro volta avevano fatto lo stesso con l’attuale padre), lo rimproverano di essere troppo severo.

    Lui a quel punto deve dimostrare d’avere ragione e lo fa esasperando, in modi più o meno scoperti, il suo atteggiamento.

    Più i campi di interesse sono fumosi e con un riscontro non immediato nella realtà, più questi meccanismi entrano in gioco.

    La politica, ora come ora, è basata quasi esclusivamente sull’aver ragione e sul dar torto agli avversari.

    Permettendo a qualcuno di avere ragione, nei limiti del possibile, non lo si obbligherà ad insistere di averla a tutti i costi; si “ammorbidisce” il
    meccanismo.

    E’ comunque difficile avere a che fare con persone che usano
    pesantemente questo meccanismo (in una certa misura tutti lo usiamo),
    perché ci si trova presto avviluppati in “problemi irrisolvibili”.

    Quando qualcuno vi presenta problemi irrisolvibili significa che semplicemente vuole avere ragione e vuole dare torto a chiunque gli offra delle soluzioni.

    Vi viene a chiedere consiglio su un determinato problema.
    Voi gli suggerite una soluzione, ma non va bene, allora gliene date un’altra e non va bene neppure quella, oppure vi chiederà di fare cose imbarazzanti o impossibili o senza senso perché lui non se la sente o perché non può.

    Lasciate perdere, è tempo sprecato.

    Meglio limitarsi ad ascoltare annuendo di tanto in tanto dicendo “Non saprei” quando vi chiede una soluzione.

    Lui non sta cercando la soluzione del suo problema, sta solo cercando di dimostrarvi che ha ragione ad averlo.

  53. paolo facchinetti

    Cacchio! Ogni tanto fa bene anche a me rileggere quello che ho scritto ormai più di 15 anni or sono! Grazie Marco!

  54. ALTRO BEL RIFERIMENTO :
    PUOI AVER RAGIONE

    La ragione e il torto costituiscono una fonte comune di discussioni e litigi.

    Il concetto di ragione raggiunge livelli molto alti e molto bassi sulla Scala del Tono.

    E quello di aver ragione è l’ultimo sforzo consapevole di un individuo che sta soccombendo. “Io ho ragione e loro hanno torto” è il concetto più basso che un caso inconsapevole possa esprimere.

    Ciò che è giusto e ciò che è sbagliato, non sono necessariamente definibili per tutti allo stesso modo. Variano in funzione dei codici e delle discipline morali esistenti e, prima di Scientology, nonostante il loro uso legale quali parametri di giudizio per la “sanità mentale”, non trovavano fonda- mento sui fatti ma solo sulle opinioni.

    Da Dianetics e Scientology emerge una definizione più precisa. E tale definizione è diventata anche la vera definizione di atto overt. Un atto overt non consiste semplicemente nel danneggiare qualcuno o qualcosa; un atto overt è un atto di omissione o commissione che causa il minor bene per il minor numero di dinamiche oppure il maggior danno per il maggior numero di dinamiche. (Vedi “Le dinamiche dell’esistenza”).

    Quindi, un’azione sbagliata risulta tale nella misura in cui danneggia il maggior numero di dinamiche. E un’azione giusta risulta tale nella misura in cui giova al maggior numero di dinamiche.

    Molta gente pensa che un’azione costituisca un overt solo perché è distruttiva. Per loro, tutte le azioni od omissioni distruttive rappresentano atti overt. Questo non è vero. Perché un atto di commissione o di omissione sia un atto overt, è necessario che danneggi il maggior numero di dinamiche. Per questa ragione il mancare di distruggere può essere un atto overt.

    Anche l’aiutare qualcosa che danneggi il maggior numero di dinamiche può essere un atto overt.

    Un atto overt è qualcosa che danneggia in modo ampio. Un atto benefico è qualcosa che aiuta in modo ampio. Danneggiare qualcosa che risulterebbe dannoso per il maggior numero di dinamiche, potrebbe costituire un’azione benefica.

    Il nuocere a qualsiasi cosa e il contribuire a qualsiasi cosa possono pari- menti rappresentare atti overt. L’aiutare certe cose e il danneggiare certe cose possono parimenti rappresentare atti benefici.

    Tanto l’idea del non danneggiare nulla, quanto il concetto del sostenere tutto e tutti sono piuttosto folli. La convinzione che aiutare gli schiavisti sia un’azione benemerita sarebbe discutibile, e altrettanto discutibile sarebbe il considerare la distruzione di una malattia un atto overt.

    Riguardo all’aver ragione oppure all’aver torto, può nascere una gran confusione nel pensare. Non esistono cose giuste o sbagliate in assoluto. Avere ragione non consiste nel rifiutarsi di danneggiare, e avere torto non consiste unicamente nel non recar danno.

    Nell’“aver ragione” c’è qualcosa d’irrazionale che non solo rende invalidi (privi di valore o efficacia) i test legali sulla sanità mentale, ma spiega anche il motivo per cui certe persone fanno cose molto sbagliate e insistono nell’aver ragione.

    La risposta si trova nell’impulso, innato in ciascuno di noi, di cercare di aver ragione. Si tratta di un’ostinatezza che ben presto diventa separata dall’azione corretta ed è accompagnata dal tentativo di mettere gli altri nel torto, come si può notare nei casi ipercritici. Un essere che abbia perso apparentemente conoscenza, sta ancora avendo ragione e mettendo gli altri dalla parte del torto. È l’ultima critica.

    Abbiamo visto “persone sulla difensiva” che accampavano scuse persino per i loro torti più flagranti. Anche queste sono “giustificazioni”. La maggior parte delle spiegazioni sul comportamento, non importa quanto siano tirate per i capelli, sembrano perfettamente giuste a chi le dà, visto che sta semplicemente asserendo la propria ragione e il torto degli altri.

    Da tempo diciamo che ciò che non è ammirato tende a persistere. Se nessuno ammira una persona per il fatto che abbia ragione, allora il “marchio di chi ha ragione” di quella persona persisterà, per quanto folle questa cosa possa sembrare. Sembra che quegli scienziati che sono aberrati non riescano a partorire molte teorie. Non ci riescono perché sono più interessati a insistere sulla correttezza della loro balzana ragione che a trovare la verità. Perciò ci giungono strane “verità scientifiche” da uomini che dovreb- bero saperne di più, tra cui il defunto Einstein. La verità è creata da coloro che dispongono dell’apertura mentale e dell’equilibrio necessari per riconoscere anche dove hanno torto.

    Sicuramente avrete sentito delle discussioni piuttosto assurde tra le persone. Rendetevi conto che chi parlava era più interessato a asserire la propria ragione, che ad aver ragione.

    Un thetan cerca di avere ragione e combatte l’aver torto. Questo non ha niente a che vedere col fatto di aver ragione riguardo a qualcosa o di compiere realmente le cose giuste. Si tratta di un’insistenza che non ha niente a che fare con la correttezza della condotta.

    Si cerca di aver ragione sempre, fino all’ultimo respiro. Ma allora com’è mai possibile che qualcuno cada nel torto? Accade nel modo seguente:

    Si compie un’azione sbagliata, accidentalmente o per una svista. Il torto dell’azione o dell’inazione entra quindi in conflitto con la propria necessità di essere nel giusto. Di conseguenza può succedere che la persona continui a ripetere l’azione sbagliata al fine di provare che è giusta.

    Questo è uno dei fondamenti dell’aberrazione. Tutte le azioni sbagliate sono il risultato di un errore, seguito dall’insistenza sul fatto che si aveva ragione. Invece di correggere lo sbaglio commesso (che implicherebbe l’avere torto), si insiste nell’affermare che l’errore era in realtà un’azione giusta, e così lo si ripete.

    Più un essere scende verso il basso, più gli risulta difficile ammettere di aver avuto torto. Non solo, ma un’ammissione del genere potrebbe benissimo risultare disastrosa per quel che resta della sua abilità o sanità mentale.

    Questo perché l’aver ragione costituisce l’essenza della sopravvivenza. E, man mano che ci si avvicina all’ultimo barlume di sopravvivenza, si può solo insistere di aver avuto ragione, perché credere anche per un istante di aver avuto torto, significherebbe andare incontro all’oblio.

    L’ultima difesa di qualsiasi essere è “io avevo ragione”. Questo vale per chiunque. Quando questa difesa crolla, calano le tenebre.

    Per cui ci troviamo di fronte alla spiacevole scena di ragione che viene asserita a dispetto di torto flagrante. E qualsiasi successo nel far sì che l’essere riconosca il suo torto ha come risultato un’immediata degradazione, incoscienza o, nel migliore dei casi, una perdita di personalità. Pavlov, Freud, come la psichiatria, non hanno mai afferrato la fragilità di questi dati di fatto e perciò valutavano e punivano i criminali e i pazzi, spingendoli verso ad ulteriore criminalità e pazzia.

    Tutta la giustizia oggi contiene un celato errore, l’ultima difesa è credere nella propria ragione, senza tener conto delle accuse e nemmeno delle prove a carico, e lo sforzo di mettere qualcuno nel torto ha come unico risultato la degradazione.

    Ma tutto ciò sarebbe un vicolo cieco senza speranza, che porta a condizioni sociali veramente caotiche, se non fosse per un unico fatto positivo.

    Tutto l’agire sbagliato, ripetuto e “incurabile” nasce dall’esercizio di quest’ultima difesa: “cercare di essere nel giusto”. Per cui l’agire sbagliato compulsivo può essere curato, per quanto pazzo possa sembrare o per quanto a fondo si insista che sia giusto.

    Far sì che il colpevole ammetta di aver torto significa andare incontro ad ulteriore degradazione e perfino incoscienza o la distruzione di un essere. Perciò lo scopo della punizione è vanificato e la punizione ha un’efficacia minima.

    Ma facendo sì che il colpevole cessi di sbagliare ripetutamente in modo compulsivo, allora lo si guarisce.

    Ma come? Riabilitando l’abilità di avere ragione!

    Ciò ha infinite applicazioni: nell’addestramento, nelle abilità inerenti alla vita sociale, nel matrimonio, nella legge, nella vita.

    Esempio: una moglie brucia continuamente la cena. Nonostante i rimproveri, le minacce di divorzio, qualsiasi cosa, la compulsione continua. Si può mettere fine a quest’agire sbagliato facendole spiegare che cosa c’è di giusto nel suo modo di cucinare. Questo, in alcuni casi estremi, potrebbe benissimo provocare una furiosa filippica ma, se si rende flat la domanda, tutto ciò si smorzerà e lei allegramente smetterà di bruciare la cena. Quando la cosa assume proporzioni classiche, ma ciò non è veramente necessario per porre fine alla compulsione, si recupererà un momento del passato in cui lei accidentalmente bruciò una cena e non fu in grado di riconoscere di aver fatto qualcosa di sbagliato. Per essere nel giusto, da allora in poi dovette continuare a bruciare la cena.

    Va’ in una prigione e trova un carcerato mentalmente sano che dica di aver sbagliato. Non ne troverai. Solo i relitti umani lo diranno, nel terrore di essere danneggiati. Ma neanche loro credono di aver sbagliato.

    Un giudice in cattedra, quando emette sentenze contro dei criminali, si soffermerebbe a riflettere se si rendesse conto che nessun malfattore condannato pensa veramente di aver sbagliato e in realtà non lo crederà mai, anche se può darsi che, ammettendolo, stia cercando di evitare l’ira altrui.

    Le anime caritatevoli si scontrano continuamente con questo tipo di cose e a ciò sono dovuti i loro fallimenti.

    Ma il matrimonio, la legge, il crimine, non sono gli unici settori della vita per cui vale questo principio. Questi dati di fatto abbracciano tutti gli aspetti dell’esistenza.

    Lo studente che non riesce a studiare, il lavoratore che non riesce a lavorare, il capo che non riesce a capeggiare, sono tutti presi da uno dei lati della questione “ragione e torto”. Sono completamene unilaterali. Sono quelli che hanno ragione “fino all’ultimo”. E, contrapposti ad essi, quelli che vorrebbero impartire loro un insegnamento, sono fissati sull’altro lato: “ammetti di aver torto”. E da ciò deriva non solo una situazione senza cambiamenti, ma laddove questo “vince”, avviene anche una vera e propria degradazione. Ma non ci sono vittorie in questo squilibrio, ci sono solo fallimenti per entrambe le parti.

    I thetan che si trovano sulla via del declino non credono di aver torto perché non osano crederlo. E perciò non hanno cambiamenti.

    Più di un preclear, nel processing, sta solo tentando di dimostrare che ha ragione e che l’auditor ha torto, specialmente ai livelli inferiori di caso e così a volte ci ritroviamo con sedute senza cambiamenti.

    E quelli che non intendono essere auditi affatto sono così totalmente fissati sull’asserire la propria ragione e sono così vicini ad una condizione disperata, che se si mettessero in discussione le volte in cui in passato hanno avuto ragione, loro pensano che ciò li distruggerebbe.

    Ho la mia parte in proposito quando un essere, vicino ad estinguersi e di vedute contrarie, afferra per un momento il fatto che Scientology sia nel giusto, poi in un’improvvisa difesa asserisce, a volte quasi terrorizzato, che è lui “nel giusto”.

    Sarebbe un grave errore permettere a un individuo di continuare ad oltraggiare Scientology. La giusta strada è fargli spiegare quanto lui sia nel giusto, senza che spieghi quanto Scientology sia sbagliata, perché questa seconda cosa significherebbe lasciargli commettere un serio overt. “Che cosa c’è di giusto riguardo alla tua mente?” produrrebbe più cambiamenti di caso e ti farebbe ottenere più amici di qualsiasi valutazione o punizione allo scopo di metterli dalla parte del torto.

    Tu puoi aver ragione. Come? Facendo sì che un altro ti spieghi in che modo lui ha ragione fino a che, essendo ora meno sulle difensive, egli può assumere un punto di vista meno compulsivo. Non devi necessariamente concordare con ciò che pensa. Devi dare solo riconoscimento a quello che dice. E, d’improvviso, ecco che lui può avere ragione.

    Si possono fare un sacco di cose con la comprensione e l’uso di questo meccanismo. Tuttavia ci vorrà un po’ di studio di questo articolo prima che tu possa metterlo in pratica agevolmente; perché tutti noi siamo in una certa misura reattivi su questo soggetto.

    Come Scientologist, ci troviamo di fronte ad una società impaurita, che pensa che avrebbe torto, se si scoprisse che noi abbiamo ragione. Abbiamo bisogno di un’arma per rimediare a questo. Ce ne abbiamo una qui.

    E tu puoi avere ragione, sai. Probabilmente sono stato il primo a crederlo, meccanismo o non meccanismo. La strada verso l’aver ragione è la strada verso la sopravvivenza. E ogni persona si trova in un qualche punto di questa scala.

    Puoi metterti dalla parte della ragione, tra altri modi, mettendo gli altri dalla parte della ragione in maniera sufficiente perché si possano permettere di cambiare opinione. A quel punto, un numero ben maggiore di noi ci arriverà.

    LRH

  55. def. di engram della 4a dinamica: 1- l’aberrazione fondamentale del pianeta.
    (Note di definizione di LRH) 2- l’obiettivo umanitario è di creare un
    ambiente sicuro in cui sia possibile cancellare l’ engram della 4a dinamica.
    Con engram intendiamo quell’ostacolo mentale che impedisce la pace e la
    tolleranza. Con 4a dinamica intendiamo l’impulso a sopravvivere come umanità
    invece che solo come individui, (giornale di Ron 68).

    ” l’ostacolo mentale che impedisce la pace e la
    tolleranza. Con 4a dinamica intendiamo l’impulso a sopravvivere come umanità
    invece che solo come individui ”

  56. paolo facchinetti

    Per non invalidarsi troppo sulla propria incapacità a volte di uscire dal meccanismo dell'”avere ragione” e del “dar torto” pensiamo a LRH… anche lui non era male sul fatto di voler avere ragione e dar torto agli altri! Pensiamo a quanto ha sempre scritto e detto sulla psichiatria… In senso oggettivo “avere ragione” significa fare le cose giuste per la propria sopravvivenza e per il maggior numero delle dinamiche, “avere torto” il contrario. Nella normale dialettica, l’armonica superiore del voler avere ostinatamente ragione è “sostenere ciò in cui si crede”.

  57. Marco

    CORSO DI AUTOSTIMA di Paolo Facchinetti

    PUNTI DI VISTA E AVERE RAGIONE

    Nelle “Vite Parallele di Plutarco” si legge che Atene, ad un certo punto, si trovò economicamente ed anche politicamente in una situazione di stallo: i mezzadri che coltivano le campagne si trovarono indebitati a tal punto con gli aristocratici padroni delle terre, da non poter più far fronte ai propri debiti.

    Ognuna delle due parti in contesa sosteneva i propri diritti e le proprie buone
    ragioni, ma entrambe si resero conto che se la situazione non si risolveva
    presto, si sarebbe arrecato grave danno a loro e a tutta Atene.

    Non riuscendo a far prevalere il proprio punto di vista su quello dell’altro, decisero di rivolgersi a qualcuno super partes che risolvesse la questione e si impegnarono a rispettarne le decisioni.

    Sulla scelta della persona non vi furono dubbi perché tutto il popolo di Atene riconosceva in Solone senz’altro il più saggio di tutti loro e quindi la persona più adatta a dirimere la contesa.

    Solone accettò e dopo aver studiato la faccenda decise che venissero annullati tutti i debiti dei mezzadri nei confronti dei proprietari terrieri e si ripartisse da zero.

    I proprietari terrieri mugugnarono perché ritenevano che la risoluzione fosse
    troppo smaccatamente a favore dei mezzadri, ma siccome tutti si erano
    impegnati a rispettare le decisioni di Solone qualunque esse fossero, fecero
    buon viso a cattiva sorte e si adeguarono.

    Questo esempio mostra molto bene cosa vuol dire essere un paese civile e
    soprattutto cosa vuol dire sostenere il proprio punto di vista senza voler a tutti i costi avere ragione.

    Entrambi i contendenti partivano da presupposti contrapposti e conflittuali, entrambi si rendevano conto di far parte di una realtà più vasta, Atene, che andava salvaguardata e da cui dipendevano i loro interessi particolari ed entrambi riconobbero senza troppe difficoltà che necessitavano del giudizio di qualcuno che esaminasse il problema da un punto di vista più alto e non identificato con una delle due parti obbiettivamente in conflitto.

    Entrambe non fecero difficoltà a riconoscere in Solone la persona più
    adatta a questo ruolo. Ed entrambe si assoggettarono alle decisioni prese
    senza trovare giustificazioni per non farlo.

    In questo caso, rispetto alla nostra situazione odierna, la cosa era facilitata dal fatto che non vi erano partiti che occultamente difendevano interessi particolari, ma che asserivano invece di rappresentare tutti i cittadini.
    I contendenti e gli interessi che difendevano erano palesi.

    Addirittura Solone promulgò una legge che sembrava bizzarra persino ai suoi concittadini, ma non lo era assolutamente conoscendo questi dati:

    “In caso di contese venivano tolti i diritti civili a chi non si schierava a favore dell’uno o dell’altro partito”.

    Questa legge obbligava i cittadini a prendersi responsabilità di fronte ad ogni possibile disputa, pena la perdita dei diritti civili.

    SOSTENERE UN PUNTO DI VISTA NON SIGNIFICA “AVERE RAGIONE”.

    Nel primo caso si aiuta la sopravvivenza nel secondo la si danneggia.

    Avendo le persone che lavorano attivamente in un contesto sociale una posizione all’interno di una determinata realtà, è perfettamente normale e legittimo che sostengano il proprio punto di vista, che è appunto quello da cui oggettivamente vedono la realtà.

    Confrontandosi con altri punti di vista si creerà una dinamica positiva per la
    società, e i diversi punti di vista di volta in volta prevarranno.

    Gli Ateniesi poveri e ricchi non si preoccupavano più di tanto di aver ragione,
    quanto di sostenere il proprio punto di vista.

    Una differenza evidente che permette di riconoscere il meccanismo
    ragione/torto rispetto al legittimo sostegno ed espressione del proprio punto di vista, è che: mentre nel primo caso si sostengono le proprie “ragioni” in modo assolutistico e polemico, senza essere veramente interessati alle idee degli altri, nel secondo si è consapevoli di rappresentare un punto di vista che si ritiene sì conforme alla realtà, ma non in senso assoluto, per cui si è interessati a sentire le idee degli altri e ad accoglierne i suggerimenti.

    I sindacati e i rappresentanti degli industriali fanno delle discussioni più pragmatiche e meno cavillose dei rappresentanti di gruppi politici, perché rappresentano dei punti di vista diversi chiaramente identificati con degli interessi precisi da difendere.

    E’ più facile sporcare l’acqua pulita che pulire quella sporca: se voi aggiungete un bicchiere di inchiostro a dell’acqua limpida, essa si sporcherà molto più di quanto si pulirà aggiungendo un bicchiere d’acqua limpida in una bacinella d’acqua color inchiostro.

    Questo per dire che è facile venir contagiati da meccanismi torto/ragione altrui, perché anche quando non si vorrebbe venir coinvolti in querelle di quel genere, non si può lasciar correre tutto quello che gli altri vogliono arrogantemente far passare.

    L’unica soluzione è come sempre aver il goal di uscire da quei meccanismi e di mettersi sempre alla prova e in discussione, senza per questo tirarsi indietro dal sostenere le cose che si ritengono giuste.

    • Marco

      Chissà cosa succederà…? Fra qualche tempo, intendo.

      Cercando invece di chiudere il mio impegno in questa questione, credo che quello che ci può insegnare questo eccezionale scritto di Paolo appena quotato, sia che:

      ogn’uno può sostenere il proprio punto di vista… MA POSSIBILMENTE SENZA USARE L’INVALIDAZIONE DEL PUNTO DI VISTA DELL’ALTRO NEL TENTATIVO DI FAR PREVALERE IL PROPRIO.

      Spero che il lavoro di ricerca dei pezzi quotati di Paolo (un’opinione “super partes” come quella di Solone), giusto per non usare sempre LRH, sia stato un impegno di qualche utilità.

      • paolo facchinetti

        Sono d’accordo. Grazie Marco… anche a nome di Solone! 🙂

      • Silvia Chiari

        Hai ragione Marco , come si suol dire ” chi vivrà, vedrà!”

      • Che succedera’ ? Mah….
        pero’, se teniamo conto che ora….
        In america dopo il rilascio della GAT2 lo St.Hat da 200 USD e’ passato a 1300 USD,e CHIUNQUE e’ OBBLIGATO a rifarlo…
        Tutti i livelli dell’accademia sono passati da 800USD a 1500USD, tutti gli Auditor, CS, Cramming officer devono RIFARE TR.s, PRO METERING e TUTTI I LIVELLI DELL’ACCADEMIA.
        Tutte le persone che hanno completato il Flag Only pro meeting course devono avere il VIDEO PASS da RTC su 3 accertamenti del TR-4/8 Q1…
        Questo grill e’ molto molto molto più’ difficile dell’ EM26.
        E questo e’ un ulteriore attacco a tutti gli Auditor del campo e gruppi.
        Tutti i Supervisori e chiaritori di parole devono rifare TUTTO il loro training dallo ST.HAT fino in cima.
        I Basics devono essere fatti COMPLETAMENTE prima dello ST.HAT .
        Chi si sta coaudendo su TRs e Oggettivi deve fare i NUOVI TRs e Oggettivi e ovviamente deve PAGARE per i NUOVI in violazione diretta dell’HCOPL cosa e’ un foglio di verifica.
        Puo’ bastare ?

        Sarebbero dovuti diventare un post questi dati, ma La domanda corretta di Marco ossia “cosa Succedera’? ” doveva avere una risposta a pennello tipo questa…..

        Tranquilli dai, ora con il nuovo Mark Ultra Suka VIII la revisione si fa online…. OVVIAMENTE PREVIA INSTALLAZIONE NEL VOSTRO PC DI UN SOFTWARE ( che magari vi spia se guardate le donzelle o che fanno gli indipendenti… )

        GUARDARE PER CREDERE:
        https://www.hubbarde-meter.org/it/update.html?set_lang=1

        • Questa sera e’ la Grande Sera dove al resto del mondo faranno vedere l’event di Flag… vedremo se sono tutti entusiati piangenti dalla felicita …. Peccato che al giorno d’oggi, quelli della Nuova Leva, per la maggior parte di loro, non ha mai audito un ora.
          In compenso gli intensivi di NOTS sono calati a 2700… Evviva Evviva !

    • Pier Paolo

      Ultima chiosa e poi come detto precedentemente “auguri e figli maschi”! ;-)….senza alcun risentimento, almeno da parte mia…….Marco la replica dandomi del lei……ti prego!!!!!!
      Poiché non si sa come dal cappello è uscito questo filone dell’aver torto/ragione (in vita mia ne ho mandati giù talmente tanti di rospi, non per niente l’unico su questo blog che ha ammesso REALMENTE DI AVER TORTO su questo argomento fino a prova contraria sono proprio IO!!), se fosse quello il mio scopo, il mettermi dalla parte della “ragione” sarebbe una cosa molto semplice ed oggettivamente verificabile; dato di partenza: situazione di Scientology nel 1986, anno della mia adesione – dato attuale: situazione di Scientology nel 2013! Non penso ci sia bisogno di molte parole o statistiche per dimostrare ciò che intendo!
      Giusto?
      Poi conoscendo molto bene il “meccanismo” che sta alla base sono sicuro che potremmo stare qui giorni e giorni nel trovare “in quale altro modo potresti aver ragione” (e parere personale, se la considerate una valutazione portate pazienza, “L’Indipendenza” a me pare solo una drammatizzazione di questo meccanismo)……ma il dato di fatto REALE E CONCRETO rimane: LA SITUAZIONE ATTUALE (PER NON PARLARE DI QUELLA PIU’ O MENO FUTURA!!) DI SCIENTOLOGY E’ LA RISPOSTA ALLA VOSTRA “RICERCA” !
      Io penso che se uno si trovi a godere, per il fatto di dichiararsi ORA “indipendente”, delle AMARI sorti della sua ex “religione”……quello che mi viene spontaneamente da chiedermi è : ma chi è che ora sta attuando un NUOVO “perverso” giochino sull’aver torto/ragione?
      Mi pare pertinente a questo proposito il paragone con il marito, che per fare un dispetto alla moglie che lo tradiva, si taglia i gioielli di famiglia!!!
      Oh…..per carità….contento lui contenti tutti!!!

      BUONA VITA! 😉

  58. paolo facchinetti

    Cacchio! Questa parte non me la ricordavo proprio più! Mi fa piacere avere ribadito lo stesso concetto in una nuova unità di tempo!

  59. Luc

    Perfetto Marco, credo che siamo tutti d’accordo.
    Un saluto,
    ARC
    Luca

  60. Luigi Cosivi

    Aspettiamoci una emorragia epocale, la gat2 chiude il cerchio, iniziato con i Fondamenti, per fermare l’addestramento di Auditor s. Ora lo sanno tutti che è stato eretto un muro, talmente solido da fermare perfino il servizio nelle org anche per i PC, studenti e staff erano già stati serviti.
    Francesco dai notizie.

  61. Guido

    Domande e risposte divertenti dal sito del nuovo E-Meter:
    “La mia tessera IAS scade fra pochi mesi. Posso pur sempre acquistare un meter?

    Sì. Solo gli Scientologist in buoni rapporti con la Chiesa con una corrente tessera IAS annuale o vitalizia possono possedere un E-Meter Mark Ultra VIII. Comunque, per mantenere il diritto di possedere il meter, dovrai rinnovare la tua tessera annuale o avanzare a tessera vitalizia prima o al giorno della scadenza della tua attuale tessera.”
    Guido

    • Marco

      Già Guido, dalle risposte che danno nel sito si capisce bene quale sia l’intenzione: fare soldi! Beh, qual’è la novità?

      Una delle domande…: “Ho acquistato un Mark Ultra VIII. Che cosa faccio con il mio Mark Super VII Quantum?”
      Risposta: “Se desideri smaltire il tuo meter Quantum, mandalo ad Hubbard Electrometer Manufacturing.”

      Beh, se acquisti una nuova auto… che te ne fai di quella precedente? Semplice la rottami.
      Già peccato che l’e-meter non si usuri cosi meccanicamente… a causa dei troppi movimenti dell’ago… perchè credo proprio che l’ago di molti Pc/PreOt sia leggermente bloccato.

      Questa Gat 2 sta rasentando la ridicolagine, anzi credo proprio che l’abbia oltrepassata: se il tutto non fosse cosi sinistramente tragico, per quanto sono sfrontati e sfacciati nella loro evidenza dell’Evil Purpose ci sarebbe da ridere a crepa pelle.

  62. Luc

    Per restare sui grandi classici:
    “Signor Fantozzi cosa ne pensa della Gatttt 2???”

  63. luciano

    IL vento spazzava le foglie ,la neve copriva le montagne il freddo pungeva le gote.I colori vividi danzavano nel cielo.( Non ho sbagliato blog ) ma volevo comunicare la mia felicità per questa bellissima giornata .Ciao raga con affetto Luciano.

  64. luciano

    Ciao Silvia come va? Sicuramente bene; non potrebbe essere diversamente.Grazie al commentare sul blog sto diventando più veloce; ora vado con entrambe le mani .Il prossimo passo sarà studiare un po d’inglese i post in quella lingua per me sono geroglifici. Per finire TI chiedo mi chiedo e vi chiedo: Karma e mente reattiva sono sinonimi. Con affetto Luciano.

    • David

      Direi di no ,

      Da Wikipedia
      Prime nozioni del karman nella cultura vedica[modifica sorgente]

      “Originariamente la nozione religiosa espressa dal termine sanscrito karman indicava un rituale correttamente eseguito. La Religione vedica era essenzialmente fondata sul sacrificio (Yajña) occasione di scambio di doni tra gli Dei (Deva) e gli uomini[5]. Tale scambio era libero e gli Dei potevano o meno rispondere alle esigenze degli uomini[6]. Sconosciuta è invece nel Vedismo qualsiasi nozione inerente alla sofferenza delle esistenze e della consequenziale necessità di compendiare un percorso di liberazione (mukti) da essa, quanto, piuttosto, obiettivo della stesso sacrificio era quello di guadagnare i godimenti terreni (bhukti)[7].

      Con l’avvio dei testi Brāhmaṇa, il sacrificio vedico progressivamente si razionalizza ed organizza[8]. Gli Dèi vengono ora perlopiù costretti dalle formule sacrificali (mantra) a rispondere necessariamente ai doni degli uomini. Il sacrificio vedico possiede qui una rispondenza automatica e necessaria.

      I sacrifici vengono ora officiati da una casta precisa e ben individuabile, i brahmani, raggiungendo costi onerosi, in oro e mucche, per il proponente (yajamāna) che quindi richiedeva la certezza del risultato. L’azione rituale del brahmano, qui denominata con il preciso termine di karman, acquisisce quindi il successo automatico se il rito veniva eseguito in modo corretto, ma tale risultato veniva proiettato sempre e comunque nel futuro.

      Il futuro del risultato sacrificale poteva dunque essere realizzato anche in quella vita prevista dopo la morte. L’uomo possedeva come un contenitore che raccoglieva le sue azioni religiose in vista del suo futuro[9].”

      O leggi in questo link http://www.sgi-italia.org/approfondimenti/Karma.php

      David

    • Silvia Chiari

      Ciao Luciano, premetto che il mio approccio alla spiritualità è basata ” su quanto mi sento bene verso ..” e quindi non ho un indirizzo specifico verso una filosofia religiosa piuttosto che un’altra … ti ringrazio per la domanda perchè mi sono andata a leggere qualcosa e ho estrapolato quanto segue :
      da …ISTITUTO BUDDISTA ITALIANO SOKA GAKKAI

      Accettare l’idea del karma non significa vivere oppressi dalla colpa e con l’incertezza di non conoscere le cause passate della propria infelicità, ma al contrario significa avere fiducia che il destino è nelle nostre mani e che abbiamo il potere di trasformarlo al meglio in ogni momento.

      Karma, letteralmente, significa “azione”. Indica il funzionamento universale di un principio di causalità simile a quello di cui parla la scienza, secondo cui ogni cosa nell’universo esiste all’interno di uno schema di causa ed effetto: “per ogni azione, c’è una reazione uguale e contraria”. La differenza tra la causalità delle scienze naturali e il principio buddista del karma è che quest’ultimo non si limita alle cose che possono essere viste o misurate: esso si riferisce anche gli aspetti invisibili o spirituali della vita, alle sensazioni o alle esperienze di felicità o miseria, gentilezza o crudeltà.
      ….. noi creiamo il karma su tre livelli: attraverso i pensieri, le parole e le azioni.
      Come afferma un antico testo buddista: «Se vuoi capire le cause del passato, guarda i risultati che si manifestano nel presente. E se vuoi capire quali risultati si manifesteranno nel futuro, guarda le cause poste nel presente».
      Il karma quindi, come ogni cosa, è in costante divenire: creiamo il nostro presente e il nostro futuro attraverso le scelte che facciamo in ogni momento. ………….
      Quindi non direi che il Karma sia sinonimo della mente reattiva piuttosto del rapporto Theta-Mest.
      Io non conosco ( e non sono interessata) a quali azioni fanno i Buddisti per comprendere meglio , io penso che ci sia molta analogia con lo scopo di conoscere per migliorare solo che Ron ha sviluppato una tecnologia per maneggiare nel nostro universo –
      il funzionamento universale di un principio di causalità simile ………., secondo cui ogni cosa nell’universo esiste all’interno di uno schema di causa ed effetto: “per ogni azione, c’è una reazione uguale e contraria —–
      Con Dianetics e Scientology” VERA!!!” possiamo veramente fare qualcosa per ….- creiamo il nostro presente e il nostro futuro attraverso le scelte che facciamo in ogni momento. ………….però nel pienezza della nostra consapevolezza e comprensione .
      Un abbraccio di luce Silvia

    • Giordano Bruno

      Ciao Luciano,

      la tua domanda è interessante. Hubbard era un profondo conoscitore delle filosofie orientali e di certo ha tradotto molte terminologie in linguaggio scientologico, ma soprattutto ne ha reso possibile l’applicazione ne processing.

      Ti rispondo con 30 anni di esperienza pratica sull’argomento.
      Karma significa, come ha detto Silvia, azione. Ma in particolare significa il risultato dell’azione: una causa che ha un effetto. Puoi già capire se ti parlo di Causa ed Effetto come ciò si traduce in Scientology.

      Secondo la tradizione Hindu ogni Causa che tu muovi nel presente avrà un Effetto immediato e uno futuro come ritorno a mo’ di boomerang.
      Applicazione scientologica: si tratta di seguire una tematica (atteggiamento, emozione, sensazione, dolore) in una successione concatenata nei quattro flussi. I quattro flussi rappresentano tutte le possibilità karmiche collegate alla o alle cause iniziali della catena.

      Come vedi non stiamo parlando solo di Cause ed Effetti, ma anche di esperienze che sono “depositate” nel bank. Ciò che è rimasto come facsimile o engram sono ciò che nella tradizione Hindu sono chiamati “Samskara”, ossia i “semi” karmici che attendono un contesto adatto affinché si possano manifestare. Vale a dire che un engram è immagazzinato nella mente reattiva e potrebbe esprimersi anche in vite futuro quando viene restimolato. Questi Samskara, inoltre, sono anche GPM che continuano ad agire nel tempo presente così com’è spiegato molto chiaramente da Hubbard.

      Per concludere, il karma è l’insieme di tutti i risultati delle azioni compiute e subite dal Thetan i cui facsimili ne compongono il bank.

      Un caro saluto,
      G.B.

  65. Marco

    Nel blog dell’accademia 8008 ho letto questa spiegazione sulla Gat 2, cioè sul continuo cambiamento dei gradi… (ora accorciati) mi sembra una spiegazione interessante, una buon excursus tecnico.

    LA BUFALA DELLA GOLDEN II

    Al di là dell’assurdità per cui a 27 anni dalla morte di Ron si debba ancora sentire di “recupero della tech” e cose del genere, “il problema” è che chi ha “inventato” la GAT I con le solenni promesse che “tutto era risolto”, è la stessa persona che ora dice che è tutto da rifare.

    … ma entriamo nello specifico:

    I Gradi (ARC Filo Diretto e 0-IV) hanno la avuto una loro storia, evoluzioni e “involuzioni”; ci sono stati quelli “quickie” degli anni sessanta, quelli che “attestavi in una sola seduta” e da lì Ron delineò i Gradi Espansi.

    Per comprendere l’evoluzione si dovrebbe entrare troppo nel tecnico; per capire la bufala invece è semplice.

    Ron diede ordine di aggregare i vari procedimenti che negli anni erano stati sviluppati per migliorare le varie abilità dei Gradi (Comunicazione, ecc) e questi furono raccolti in BTB (Board Technical Bullettin) che furono utilizzati per svariati anni.

    Poi mi racconta Dan Koon:

    “Nel 1978 come parte della stesura dei Checksheet dellla Accademia fatta da LRH grazie allla appena costituita unità dell’RTRC, ordinò che venissero eliminati alcuni dei procedimenti, specificatamente qualsiasi procedimento precedente sul “creare” tipo Problemi di Grandezza Paragonabile.

    Nel 1987, RTRC fece una nuova evoluzione relativa ai checksheet per includere i Film Tecnici e come parte di queste evoluzione David Miscavige ordinò che i BTB venissero trasformati in HCOB e che ogni procedimento sul cielo e sulla terra venisse incluso in quella lista di procedimenti. Quindi venne fatta una estenuante ricerca per individuare ogni singolo procedimento che si applicasse a ogni Grado, i procedimenti esistenti e scritti sui BTB vennero verificati ed espansi con i necessari comandi relativi ai Flussi e vennero messi tutti assieme in nuovi HCOB che riguardavano la Lista dei Procedimenti da usare per tutti i Gradi da ARC Filo Diretto sino a Grado IV Espanso.

    Il percorso fondamentale per ogni Grado venne mantenuto nel senso che ad esempio il Grado 1 inizia con gli Oggettivi per poi passare ai procedimenti sull’aiuto e poi ai procedimenti relativi ai Problemi. Il resto dei Gradi inizia con un gradiente leggero o con procedimenti leggeri per poi culminare con i procedimenti veri e propri del Grado seguiti dalla sua Havingness.

    La cosa che un C/S deve però sapere è che quelli sono TUTTI I PROCEDIMENTI POSSIBILI che possono essere utilizzati su di un pc per un determinato Grado. QUESTO NON SIGNIFICA CHE IL PC DEBBA PERCORRERE TUTTI I PROCEDIMENTI ELENCATI PRIMA CHE POSSA PERCORRERE IL PROCEDIMENTO FONDAMENTALE DEL GRADO. Il C/S deve sceglire e far percorrere quei procedimenti che fanno sì che il caso si liberi dagli agganci sotto i quali giace il bank fondamentale per quella capacità. NON PUO’ ESSERE UN APPROCCIO ROBOTICO, specialmente ora che la lista contiene ogni cosa mai pubblicata.

    DM NATURALMENTE, HA POMPATO LA COSA ED HA ACCORCIATO LA LISTA CHE VIENE USATA A FLAG PER RISOLVERE I PROBLEMI CREATI DA LUI NEL 1987.

    Il Senior C/S INT non ha MAI pubblicato un bollettino dell’Ufficio del Senior C/S che chiarificasse come doveva essere intesa la lista dei gradi e quindi i C/S nel mondo cominciarono ad utilizzare roboticamente OGNI PROCEDIMENTO sui pc.

    Come compilatore principale di queste liste anch’io ho la mia parte di responsabilità nella cosa. Quello che io pensavo è che le Serie del C/S trattavano in modo esauriente come si devono programmare i casi e che quindi i C/S non avrebbero utilizzato le liste in modo robotico.

    Ma guardando indietro è ovvio che Jeff Walker, il Senior C/S INT del periodo e Ray Mithoff l’Inspector General per la Tech avrebbero dovuto trasmettere un programma che spiegasse come dovevano essere usate le liste e avrebbe dovuto accertarsi di quanto veniva fatto.”

    Quindi “il grande scopritore delle alterazioni”… prima ha fatto sì che a Flag le liste venissero usate correttamente, non facendo conoscere la cosa alle organizzazioni periferiche e quindi facendo grandi proclami sul fatto che a Flag i Gradi fossero velocissimi.
    Le Organizzazioni iniziarono addirittura a mandare a Flag pc per ricevere i Gradi; adesso in pompa magna annuncia IL GRANDE MISFATTO (realizzato naturalmente da lui) per il quale “dei grandi soppressivi” avevano alterato il tutto, bla e bla… e che i trascrittori avevano alterato… bla e bla.

    E quindi via così con I NUOVI GRADI …..

    Spero che quanto descritto sia utile per le vostre analisi.

    Claudio

  66. Luigi Cosivi

    Gat 2 mi sembra una tempesta in un bicchiere d’acqua, chiedo a Paolo :
    A) Se si percorre solo ciò che legge non è forse meglio che stabilire da parte del C/S cosa percorrere?
    B) La funzione principale del C/S non dovrebbe essere il verificare che i procedimenti siano portati FN COG VGJ e, se il caso, pianificare la riparazione del PC e il cramming degli Auditors?.
    C) Non è che tale funzione sia per gran parte un modo di consumare ore in più?
    D) Che sia stato un grave errore, da parte di D:M., raccogliere tutti i procedimenti di un grado e , che ora, cerchi di porvi riparo eliminando una delle poche cose giuste ?

  67. paolo facchinetti

    I gradi sono sempre stati i gradi. Questi discorsi sono un po’ ridicoli. Un auditor e un C/S che conoscono il loro mestiere percorrono ciò che fa avere dei guadagni al pc e non percorrono ciò che non serve a niente. Sia l’auditor che il C/S, conoscendo i basic dell’auditing, dovrebbero avere strumenti per scegliere i procedimenti e i flussi da percorrere. Mi pare che il discorso della lettura istantanea su dei flussi generici (che non sono formati con item forniti dal pc) non abbia molto senso.

    • David

      Certo PAOLO sicuramente i gradi sono quelli , ma già nel 2010 quando ero a Flag mi avevano fatto leggere un bollettino nella classe del simulatore nel quale era scritto che a Flag i procedimenti e gradi erano molto più veloci perché solo lì veniva data una procedura corretta e esatta , facendo intendere a dei dati per il CS e auditor disponibili solo a loro.

      David

  68. paolo facchinetti

    Sì certo, visto da dentro, come lo vedono i Dan Koon i Jeff Walker, i Lugli ecc. tutto è molto articolato, con varie tappe, perversioni, modifiche arbitrarie ecc. Visto da fuori, come la vedo io, tutto è molto semplice. Nel 1983 era già tutto chiaro per coloro che erano già auditor e C/S all’epoca. Chi non è stato in grado di vedere o NON HA VOLUTO vedere farebbe meglio a stare zitto, che farebbe una figura migliore. 🙂

    • David

      Bella testimonianza , peccato che la Sig.ra ricordi solo una minima parte
      ma sembra un mix di esperienza reale e messaggi ipnotici da lei ricevuti in questo avvenimento.

      David

    • Silvia Chiari

      Mi è piaciuto molto e mi sono permessa di riportare alcune parti che io ritengo veritiere

      Ero immersa in un oceano di amore, amata per quello che ero, lontana da tutte le preoccupazioni e le agitazioni della terra! Non avevo più coscienza del tempo e dello spazio, ma ero consapevole di essere, di essere sempre stata. Avevo compreso di essere una particella di questa luce ed ero eterna. In quella pienezza e in quella pace immensa compresi il senso delle parole: “Io sono”……………..
      Sentii allora che l’umanità è un solo essere le cui membra sono interdipendenti una dall’altra per il loro progresso e la loro sopravvivenza………………
      ed ero anche l’altra parte di me stessa, quella che non provava emozioni e che era soltanto saggezza, conoscenza, amore e giustizia………………
      So di aver saputo molte cose, ma le ho dimenticate……………..
      Poi mi fu mostrato che avrei avuto molte prove e sofferenze nel tempo che mi restava da vivere sulla terra. Mi sono vista piangere molte volte e chiesi il perché di queste prove. Mi fu detto allora che le avevo accettate prima di nascere, perché grazie ad esse sarei cresciuta…………………..
      Non ricordo di essere uscita dal mio corpo, ma ricordo di esserci rientrata passando per la testa e di essermici infilata come in una calza. La pienezza svanì, la libertà si dileguò, finì la sensazione di essere uno e tutto al tempo stesso. Si rientra nel proprio corpo come dentro una scatola. Si dimentica che gli altri fanno parte di noi stessi, sono noi stessi, e ci si fa reciprocamente del male ……………..

      Forse qualcuno ha provato qualcosa del genere ?
      Un abbraccio di luce

      • David

        Si , con Scientology ho provato qualcosa di simile ma nella sostanza le mie differenze sono sostanziali :
        > lei ricorda solo una minima parte di quanto avvenuto
        > i messaggi di pace che riceve le visioni e gli angeli e i parenti, il tutto in stampo New Age sembra più un’induzione ipnotica che le viene data da qualcuno o da qualcosa , un tutto mixato con un’esperienza reale in più le viene detto che non ricorderà quasi niente.
        Svariati contattisti, santi e addotti riportano esperienze del genere.
        Praticamente li in quell’episodio buona parte dell’esperienza le viene indotta.
        E’ molto diversa quando una esperienza o certezza di stato è tua.
        David

        • Silvia Chiari

          Si David, hai perfettamente ragione quando dici -E’ molto diversa quando una esperienza o certezza di stato è tua.-
          Infatti quando sentiamo di esperienze del genere ( molto vere)queste sono state provocate da grossi traumi……….altra cosa è quando noi facciamo il nostro percorso in auditing ( perchè il puro studio dei libri e dei vari scritti non è sufficiente) perchè possiamo ottenere ” la consapevolezza” di ciò che andiammo a “ricordare” e comunque ci diventa maggiormente reale ” il gioco” a cui abbiamo deciso di aderire conoscendo così ciò che può riportare facilmente un Thetan ad uno stato di incosapevolezza .
          Silvia

          • David

            Certo Silvia ,
            la Sig,ra racconta una esperienza per lei di base reale ma buona parte di quello che riporta assomiglia alle tante riportate dagli addotti ,Santi , ecc. Quando una persona entra in certi avvenimenti traumatici o non conoscendo cosa sono crea una canalizzazione tipo con alieni , diavolo ,dio ecc. aggancia una comunicazione e io la chiamo psyco propaganda ,una propaganda molto avanzata .

  69. luciano

    Bella esperienza ,Quello che trovo molto importante è l’apertura del cuore. Senza questa purezza ( che contempla un infinità di cose ) nessuna tecnica di ricerca porta alla serenità. Beati i puri di cuore perchè di loro è il regno dei cieli Ciao Laky Luciano.

  70. billy cage

    Ciao raga, faccio una domanda che non c’entra nulla con l’argomento in corso. Negli ultimi gioni sono stato lasciato da una donna che, nonostante non fossi innamorato mi ci trovavo meravigliosamente, ho preso atto dell’abbandono ed ho fatto punto e a capo. In fondo le martellate sul dito fanno male un giorno solo poi passa. La questione che mi sono posta è questa: il dolore fisico viene percepito dal corpo ma la sofferenza mentale come può avvenire? Ovvero come fa e con che cosa un tethan prova dolore?
    Grazie

    • Guido

      Ciao Billy, il dizionario tecnico di scientology riporta la definizione di dolore, in particolarte la terza è quella che più s’attaglia al thetan: la sensazione di dolore è in realtà una sensazione di perdita. E’ perdita di condizione di essere, perdita di posizione, perdita di consapevolezza. Non male vero?
      Un abbraccio
      Guido

  71. luciano

    Il thetan è immune al dolore.Il thetan pur di avere un gioco ha creato il dolore ed il suo contrario.E’ stato convinto con la forza e la coercizione e con implant elettronici ( trappole per theta ). Inizialmente ha sicuramente dato il suo consenso ( essendo causa ) per noia per gioco poi gioco dopo gioco trappola dopo trappola eccoci qua che si soffre per la perdita di una minigonna.Oserei dire anche che senza il thetan nemmeno il bodhi sentirebbe dolore.Ti saluto Billy Cage questo è quanto i miei neuroni mi suggeriscono spero che gli altri raga siano più esaustivi .Ciao Luciano.

  72. billy cage

    Grazie amici per i contributi, è vero che la sensazione di perdita procura un dolore mentale che varia con un ventaglio di misemozioni che possono andare da leggero fastidio alla disperazione più totale.
    Quello che mi intriga è come è possibile che uno spirito possa reagire a qualcosa di non fisico allo stesso modo di un corpo che riceve una botta.
    Quale energia arriva a colpirlo? O forse è lui che si autoferisce?
    Boh, mi rendo conto che sono domande assurde ma sicuramente siete abituati a molto peggio…
    Sarà perchè in questi giorni ho riprovato quel romantico abbandono dell’amore ma sento che il dolore è molto più vicino a me stesso che un qualsiasi altro vago tono…

    P.S. Sono d’acciao…le sfide mi esaltano.

  73. David F.

    Ciao Billy, io avrei dei dati “sull’amore”.
    Alquanto stranamente, essi derivano dalla tecnologia PTS/SP…

    Il dato in questione si trova nel bollettino del PTS Rundown, 9 dic 1971RE.

    Ti estrapolo un paio di passi:

    “La principale scoperta fu il fatto di rendersi conto che NON si dovrebbe invalidare il fatto di aver conosciuto certe persone in precedenza.

    Questa è simile alla scoperta delle vite passate fatta nel 1950. Alcune persone pensando che fosse “impopolare” la disapprovarono.
    […]
    Ma ora salta fuori che l’UNICA situazione PTS grave e persistente e che può causare il fenomeno del roller-coaster, deriva dall’aver conosciuto la persona PRIMA di questa vita.
    […]
    Non c’è alcun dubbio sull’efficacia del rundown. Può darsi che ci si sia lasciati sfuggire qualcosa. Un “amore vero” può essere stato sorvolato poichè improbabile, ma una tale ossessiva attrazione è sempre basata sul fatto di aver conosciuto (e probabilmente fatto fuori) l’altra persona”

    Come sempre o quasi, Ron è molto lapidario quando fornisce dati importanti, ma questo non ci impedisce di ragionarci sopra, e confrontare quanto affermato con la realtà ed i fatti che accadono attorno a noi. Magari prendendo ispirazione dai fatti di cronaca.
    Penso tu sappia che una parte della condizione PTS ha a che fare con gli overt commessi contro la sorgente soppressiva o presunta tale.

    Perciò come vedi, come spesso si sente dai fatti di cronaca, spesso uomini e donne si “amano” e poi si fanno fuori a vicenda.
    Poi rinascono e… continuano a farlo… o diventano pts.

    Una drammatizzazione ben radicata insomma.

    Ben lungi dall’essere l’unico dato sull’amore, quanto sopra perlomeno fa un po’ di luce, anche se probabilmente soprattutto/in maggior parte sull’aspetto malsano e ossessivo di esso.

  74. E nel frattempo, durante il GALA dell’Event della IAS…. una domanda cadeva dal cielo:
    DOV’E’ SHELLY MISCAVIGE ?

  75. billy cage

    Caro Davi come poter darti torto? Personalmente se provo attrazione per una donna deve succedere entro 60 secondi altrimenti non succede più niente.Il classico colpo di fulmine? Credo che possa spiegare molte cose…Personalmente nelle mie frequentazioni sentimentali non mi sono fatto mancare niente, dalla sexy ballerina di lap dance alla professoressa di religione Cattolica…anche i contrasti e le storie fuori dal comune sono una tendenza frequente della mia vita.
    Chissà chissà…non è che magari ho bisogno di un pò di auditing? Ah Ah Ah.
    Tornando al quesito iniziale vorrei capire il tipo di energia che interagisce col Thetan e gli procura la sensazione di sofferenza…come è possibile? Boh..
    Comunque grazie

    • Complimenti per il TR4 Billy!
      Hahaha!
      In effetti non ho risposto alla tua domanda!
      =)

      Dai, ti butto lì un po’ di idee, poi decidi tu quella che ti piace di più:

      1- sono solo svariate catene di engram che si restimolano. Hanno come contenuto per l’appunto dolore/sensazione allo stomaco, inappetenza e così via, e si innescano a causa dell’abbandono, paura di essere lasciati, gelosia/tradimenti e chi più ne ha più ne metta. Tutti elementi contenuti in queste catene ovviamente. Probabili implant remoti ad averle iniziate.

      2- il thetan non può morire, ma può soffrire ed essere punito. Tutto quì. E’ una sua caratteristica innata. Può soffrire punto e basta.

      3- boh, non me ne vengono in mente altre.

      Io propenderei per il 70% la 1 e per il resto la 2.

      Ciao!

    • Marco

      Billy, ti do anch’io una risposta.

      Io penso che il dolore di cui tu parli è “dolore mentale”, giusto?
      Questo argomento è ben delineato nell’ambito di Dn.

      Il dolore mentale non è altro che disagio theta (+/- intenso), arrivato a causa di… invalidazione, valutazione, fuori etica, soppressioni, ingiustizie… ecc. ecc.
      Disagio che crea tensione, infelicità, scontentezza, caduta di ARC… ecc. ecc.

      Tutto questo disagio… che fa?
      Si ripercuote sul corpo e crea/ricrea tutti i dolori che un corpo può subire… fino a malattie psico-somatiche.

      Il disagio/dolore mentale è un “ricreare” i dolori subiti dal corpo, ed archiviati, con lo scopo di dare il segnale che ci si sta allontanando dalla miglior modo di sopravvivere.

      Se “becco” mia moglie a letto con un mio amico… beh, l’emozione che proverò… il tradimento e tutto ciò che ne consegue saranno dolorosi mentalmente e poi questo si ripercuoterà su… avrò un attacco di bile, o di andrenalina… che poi si ripercuote sui neuroni (per esempio), che non saranno più ad uno stato biochimico ottimale… e a lungo andare il tutto si ripercuote sul corpo.

      Un thetan allo stato puro non credo potrebbe subire tanto dolore… un thetan in un corpo e che ha una mente… beh, la mente può arrivare ad uccidere l’organismo… naturalmente morire è il dolore ultimo.

      CAPITOLO 6 SOS
      “LE LEGGI FONDAMENTALI DEL THETA”

      “Che si capisca e si accetti o meno la Teoria Theta-MEST di Dianetics, il postulato dell’affinità, della realtà e della comunicazione che ne deriva in maniera diretta è utilizzabile all’infinito.

      Parlando di theta, bisogna prendere in esame il fatto che il theta : misurato secondo una Scala del Tono graduale che va da 40,0 fino 0,0 .

      Al suo livello più alto, si potrebbe considerare che il theta sia allo stato puro.

      Sarebbe come un fiume che scorre limpido e uniforme.
      Sarebbe ragione al suo livello più alto.
      Sarebbe completa razionalità.

      Sarebbe realtà totale. Potrebbe conseguire una comunicazione totale. Sarebbe affinità allo stato puro.

      Scendendo lungo la Scala del Tono, si potrebbe considerare che una sempre maggior dissonanza s’introduca nel theta.

      Il torrente, per così dire, diventa sempre più tumultuoso, si rinchiude sempre più entro rive scoscese, supera scogli più pronunciati per poi rallentare nelle secche.
      Usando un’analogia musicale si potrebbe dire che la nota perda sempre più la sua caratteristica di vibrazione pura e armoniosa e diventi sempre più stonata.

      Scendendo lungo la Scala del Tono, l’affinità, la realtà e la comunicazione formano in se stesse una dissonanza, l’una con l’altra.

      Inoltre il theta si trova confuso in modo sempre più tumultuoso nel mest.

      Anziché assistere a una conquista ordinata e armoniosa del mest da parte del theta, vediamo, a mano a mano che si scende lungo la Scala del Tono verso la morte, una turbolenza sempre maggiore.

      L’impatto improvviso di theta e mest tra loro, può essere considerato una turbolenza che crea una dissonanza nel theta.

      Essa viene registrata e memorizzata sotto forma di dolore. “

      “Questo è un postulato importante in Dianetics, poiché da esso si possono far derivare tutta la Scala del Tono, tutte le manifestazioni del comportamento umano, nonché tutte le aberrazioni.

      Questi postulati sono ciò che un ingegnere chiama verità molto funzionali, dato che, per un ingegnere, la verità non corrisponde all’entità assoluta concepita dai metafisici, ma semplicemente a un qualcosa dotato di funzionalità pratica relativamente alta.”

  76. billy cage

    Grazie mille David e Marco, mediterò sulle vostre risposte.
    Buona giornata.

    P.S. Va già molto meglio.

  77. Ciao Luana e Francesco e tutti Voi,

    AL DI LA DELL’ARCOBALENO , l’articolo di Francesco merita una buona riflessione ,io sono uno dei tanti che dopo aver aderito alla filosofia di Scientology e ne ha provato su di se la sua verità ma in seguito ho disconnesso con la S.U.adesso mi domando quale è stato il motivo che fatto scattare l’abbandono, credo che sia di sentirsi essere come spirito , sentirsi uno spirito libero e aver applicato il nuovo stato di essere acquisito..
    Non entro in merito con la scelta dell’Indipendologo di chiudere il Blog ,una persona , un gruppo fa le sue scelte . Adesso per merito loro abbiamo informazioni dirette di cosa succede nel recinto , conosciamo buona parte della vera storia di Scientology ,la tecnologia come Ponte fino a OT VIII è disponibile ,tanto è stato fatto al di fuori , ma adesso cosa dobbiamo vedere per avere un ponte migliore e disponibile ai i + .
    Penso che serva un dibattito su cosa potrà riservarci il futuro , le guide spirituali possono dare il tracciato ma ARC e KRC sono la migliore essenza di Theta
    David

    • Corretto, come giustamente LRH ci ha descritto, una malcomprensione ha perseguitato l’uomo su Fede… Non si deve aver Fede, si è Fede…. Quindi, chi meglio di se stessi come propria Guida ? Il ripristino dell’Auto e Pan Determinazione, la condivisione ed i successi, questo e’ un luogo piacevole per scambiarci racconti intrepidi e per affrontare lodevoli dissertazioni sul soggetto Scientology, nella vita di tutti i giorni, la nostra più grande prova, essere Scientologist coerenti che predicano bene e razzolano idem…..

      • Marco

        Vero quello che dici Francesco, riguardo “Quindi, chi meglio di se stessi come propria Guida ?”

        Vero, ma… un Essere quando prende un nuovo corpo è in balia di… e a qualcuno deve dare credito ed apprendere conoscenza (perduta nel cambio corpo!?).

        Infanzia e adolescenza e crescita sono momenti molto delicati e di certo non si è in grado ancora di essere “la propria giuda”. Lo vedo bene con i miei figli.

        Io se già avessi saputo come stavano le cose, e avessi potuto essere la mia guida, non sarei caduto nella trappola di Miscavige.

        Da la Prefazione della : “La Storia della Filosofia”. Di William James Durant (Novembre 5, 1885 – Novembre 7, 1981) scrittore Statunitense, storico e filosofo.

        “Leonardo chiamò ”il piacere più nobile: la gioia di comprendere”.

        Ognuno filosofo (amore per la saggezza) può insegnarci qualcosa, se ci avviciniamo a lui convenientemente.
        Chiede Emerson: ” Conoscete il segreto del vero alunno?
        “In ogni creatura c’ è qualcosa che io posso imparare e in ciò, appunto, io sono suo alunno”.

        Ecco, possiamo certo assumere questa attitudine verso i maestri della storia, senza sentirci offesi nella nostra fierezza!

        Possiamo lusingarci anche per quest’altro pensiero di Emerson: “quando il genio ci parla, sentiamo in noi una lontana reminiscenza d’aver avuto noi stessi, vagamente, nella passata gioventù, il medesimo pensiero che ora il genio esprime, ma che noi non avemmo nè l’arte, nè il coraggio di rivestire di forma e d’espressione.”

        È però vero che i grandi uomini ci parlano in quanto abbiamo orecchie ed anima per udirli. In quanto abbiamo in noi almeno le radici di ciò che in loro fiorisce.

        Anche noi abbiamo avuto le esperienze che hanno avuto loro, ma non ne abbiamo scovato il segreto nè l’intimo significato; non fummo sensibili alle note dominanti della realtà che ci ronzavano attorno.

        Il genio percepisce le note dominanti e la musica, il genio sa ciò che Pitagora voleva dire, quando sosteneva che: “la filosofia è somma musica”.

        Ascoltiamo dunque questi uomini e siamo disposti a perdonare i loro errori passeggeri e vogliosi d’imparare le lezioni ch’essi hanno tanto desiderato d’impartirci .

        “Sii, dunque ragionevole ”, diceva il vecchio Socrate a Critone, “e non domandare se i maestri di filosofia sono buoni o cattivi, ma pensa solo alla filosofia in sè.

        Cerca di esaminarla bene e idealmente: e se è cattiva , cerca di allontanare da lei gli uomini. Ma se essa è come io la credo, seguirla e sta di buon animo“.

  78. David F.

    Vero Marco.
    Il problema sta tutto lì.
    Quasi interamente lì.
    Ossia nell’amnesia che ci prende quando cambiamo corpo.
    Che ci prende, oppure che ci viene inflitta?

    =)

    E’ tutto lì il problema.

    Questi esseri viscidi, i maestri dell’implant, lo sanno molto bene che se solo noi non perdessimo la memoria, nell’arco di qualche secolo saremmo “incontrollabili”.

    Provate a pensare quanto siamo riusciti ad imparare sulla vita e sull’universo in soli pochi decenni…
    Veramente, riconquistare la libertà sarebbe solo una questione di tempo, se alcune forze non si dessero tutta questa briga di “smemorarci” ad ogni nuovo giro…

    Davvero!
    La quantità di lavoro, energia, denaro e tempo impiegato per tenerci “a bada” è impressionate!
    Se solo fossimo lasciati in pace, la ripresa del genero umano sarebbe inevitabile, nel giro di breve tempo.
    Persino probabilmente anche in assenza di una tecnologia riabilitativa.

    Saluti!

    • Marco

      Vero David, sembra sia proprio così.
      Quello che dici è una conferenza di LRH del SHSBC, vero? La conferenza: “L’implant dell’area tra le vite”.
      Non ce l’ho qui… sembra adesso la si trovi solo in Inglese.

      Dice LRH: “Se non fosse per uesto implant smemorizzatore grave, a opera della forza di invasione n. (non ricordo), l’umanità in soli pochi secoli potrebbe andare libera”.
      “La quantità di lavoro ed energia impiegata per implantare tutti quanti gli umani raggiunge cifre astronomiche…”

      Qualcuno ha la conferenza?

      Qualcuno a qualcosa da ribattere al riguardo (vero/non vero)?

      Che ne dice il C/S, le cose stanno così (è una cosa oggettiva o soggettiva) ?

      Già… dunque la prossima volta che tocca cambiare corpo… mi raccomando via dritti dritti alla nursery. “Salire verso il cielo” sarebbe fatale (di nuovo).
      Passa parola.

      • David F.

        Porca miseria!
        Ti giuro che non l’ho mai ascoltata questa.

        Erano semplicemente mie considerazioni.

        Possibile che siano quasi parola per parola quello che ha detto Ron?
        Che storie…

        • Marco

          Beh,,,, complimenti David, quello che hai scritto nel tuo commento è lo stesso che dice LRH nella conferenza… ottima intuizione ed intelligenza.

          Ma sembra che sia un argomento che non attrae molto l’attenzione… credo invece anzi.
          Forse la cosa (l’implant) è troppo incredibile… e dunque non ci si crede.
          Aih aih… invece nell’area tra le vite… beh, si può anche solo intuire che c’è qualcosa che induce amnesia in un thetan…


          La strada verso OT

          Quanto duramente dovresti colpire un uomo per indurre un’amnesia totale? Piuttosto duramente.
          Le persone sono colpite da auto, treni, impatti tremendi. E nonostante ciò, ricordano chi sono.

          Quanto duramente, quindi, una persona deve essere colpita perché dimentichi il suo intero passato?
          Beh, questo vi dice quanto duramente deve essere colpita.

          La strada a OT è una strada in cui si torna gradualmente alla conoscenza, a un graduale distacco dall’amnesia, a liberarsi gradualmente dall’irrealtà.

          L’irrealtà è il risultato d’invalidazione tramite forza.
          Colpisci un essere abbastanza duramente, causagli rotture di ARC sufficienti e ogni cosa diventa irreale.

          Come la conoscenza ritorna, allora l’irrealtà svanisce e lascia l’essere con un’aumentata conoscenza su chi lui è, dove è e perché.

          Semplicemente, continua a far muovere bene il Tone Arm del meter su di un preclear e orientalo verso i corretti obiettivi sulla traccia e gradualmente le ombre della notte si alzeranno.
          E la conoscenza e la memoria torneranno.

          Non sono i materiali sulla traccia a essere incredibili, quello che è incredibile è solamente il fatto di aver dimenticato.

          Recentemente, come preclear in seduta, ero disperato.
          Mi sembrava di non fare alcun progresso, non avevo davvero fatto alcun progresso visibile nelle ultime sette sedute.
          Ma il mio auditor ha continuato a indirizzarmi verso lo stesso obiettivo, ha continuato a far muovere il Tone Arm.

          L’auditor non ha cambiato i procedimenti, anche se io, come preclear ero sicuro per una volta, che non sarei mai riuscito a uscire da quel groviglio di facsimili confusi.
          Un incredibile periodo di traccia incredibile si era “disperatamente” raggruppato.

          E poi, improvvisamente, in quella settima seduta, tutto divenne chiaro. E cinque minuti più tardi avevo dato al mio auditor lo schema della primissima GPM sulla traccia del tempo.
          E l’intera area del bank aveva iniziato a vacillare e dissolversi.

          La strada a OT è piena di trabocchetti.
          Ma un tone Arm che si muove e un auditor che lo mantiene in movimento e che ascolta, farà superare queste cose alla persona.

          E non da ultima, quell’orribile sensazione d’irrealtà.

          Quindi, quando leggete materiali sulla traccia intera e provate irrealtà, rendetevi semplicemente conto che un po’ di quell’irrealtà sta svanendo e che la conoscenza non è molto distante.

          Ciò che è, è. Ricordatevelo.
          Non è quello che qualcuno dice che è.

          L. Ron Hubbard
          10 agosto 1963

          • Giordano Bruno

            Grazie Marco, questo scritto è molto bello.
            Un caro saluto,
            G.B.

          • David F.

            Grazie Marco.
            Bellissima anche la citazione che hai proposto.

            Quando uscii dallo staff ero convinto di sapere tutto del mondo.
            Pian piano però mi accorsi che c’erano dei fenomeni che la mia cara Scientology non spiegava…
            Ma per la miseria, questo non era possibile!
            Era per me intollerabile!

            Studiai ancora un po’ in giro e, alla fine il cerchio si chiuse.
            Tutti quei “nuovi fenomeni” in cui mi ero imbattuto, erano già stati riconosciuti e spiegati in Scientology.
            Semplicemente li avevo letti, ma non li avevo capiti.

            Vedi, quello che ho detto, e che tu hai riconosciuto essere parole di una conferenza di Ron, consiste in parte di fondamenti appresi in Scientology, ed in larga misura da ricerche esterne che io ho fatto nel tentativo di “spiegarmi” dei fenomeni “sconosciuti”.
            Alla fine, unendo le mie basi scientologiche a “nuove scoperte” di altri autori, e facendole mie, ho elaborato ed espresso quel pensiero.
            Compresa “la stima tecnica” di quanto sarebbe servito ad un essere per uscirne fuori, se solo venisse lasciato in pace.

            Perciò, se mai ce ne fosse stato bisogno, la mia fiducia in Ron è più salda che mai.
            Per un breve periodo avevo pensato che altri ricercatori avessero scoperto delle cose in più rispetto a lui.
            Ma alla fine lui aveva già scoperto tutto.
            Semplicemente o non poteva parlare liberamente, ed essere totalmente diretto ed esplicito su questi maestri dell’implant tutt’ora in azione, oppure se lo ha fatto, quelle conferenze, o scritti, o parti di esse sono stati fatti sparire dai nuovi padroni della Chiesa.

            A questo proposito fa molto riflettere il fatto che tu dica che questa conferenza che citi non si trovi più.
            In che senso?
            Puoi dirmi di più?

          • Marco

            Si Giordano, in effetti questo scritto a rileggerlo ancora… mi commuove ancora.

            E’ una verità cosi semplice e cosi facile da capire…

            Siamo stati “trattati” cosi pesantemente fino a… fino a perdere la conoscenza di chi veramente sei: un Essere immortale.

            Io ne parlo con un pò di cognizione… nella mia attuale vita, molto tempo fa, da ragazzo, ho provato un pò di amnesia (causata da un fattore che non sto qui a raccontare) e devo dire che la sensazione è stata veramente orribile.

            L’amnesia di un Essere è voluta, inflitta appositamente… è un surrogato della morte, la cosa che gli si avvicina di più…
            Visto che uccidere un Essere non è possibile, “gli facciamo dimenticare le verità di sè e nel mentre… , gli raccontiamo un sacco di balle e… questo è il modo per intrappolarlo!”.

            David, la conferenza di cui ti parlavo fa parte del SHSBC, l’ho ascoltata tantissimi anni fa ad AOSH Copenaghen… e non me la sono più dimenticata (una delle conferenze che mi ha spiegato molti perchè e percome).
            Allora le conferenze erano su bobina e si potevano ascoltare in accademia anche solo una alla volta.
            Ignazio Tidù lo sa bene, lui allora era cappellano e ne consigliava l’ascolto.

            Ora per ascotare le conferenze del SHSBC devi… aver comprato il corso.
            Mi pare che c’è una direttiva della Setta DM che dice che per ascoltare i materiali che fanno parte di un corso… devi comprare tutto il corso. Non è un bel trucchetto!?

            Cmq questa conferenza la trovi anche nei libri blu “search and discovery”… ma non mi ricordo bene il titolo in Inglese e non mi ricordo bene l’anno (credo il ’63).

            Ma ricordo che Ron parla di quando in una occasione era casualmente esteriorizzato e si trovava nei pressi della fascia di Van Halen… e li ha provato la compulsione a comparire… dice: ” e mi sono trovato a comparire nella stazione degli implant, alle spalle dei ragazzi che facevano il lavoro…”.

            Insomma una conferenza “coi fiocchi” una cosa che dovrebbero sapere tutti… ed invece: non si trova facilmente (e/o nessuno ne parla).

            Paolo e/o Ignazio probabilmente si ricordano il titolo in inglese…
            Sarebbe interessante pubblicarla… roba forte… ma non di meno: vitale! Perchè secondop me, evitare questo implant (ogni volta che molli un corpo… o quasi ogni volta) è un passo verso una maggiore libertà e ripristino di sè.

            Ciao

  79. luciano

    L’arcobaleno è formato da innumerevoli gocce che riflettono la luce del sole. Le gocce sono i veri ricercatori che risplendono in svariati colori e lunghezze d’onda, ognuno con la sua conoscenza ognuno con il suo grado di consapevolezza. Al di là del ponte sul fondo c’è un pentolone pieno d’amore. Questo penso sarà la giusta ricompensa per chi l’avrà attraversato. Chi lo avrà attraversato dovrà RITORNARE per aiutare altri ad attraversarlo. Questo ponte dovrà diventare una rampa di lancio per le innumerevoli vittime di altri pianeti e galassie. E per ironia della sorte dovremo salvare anche chi ci ha intrappolati. Loro sanno come intrappolare ma non sanno e non hanno una tecnologia per liberare. Dal loro vocabolario sono scomparse le parole Verità, Tolleranza, Libertà. Questo il compito di ogni Scientologo o essere di buona volontà è una grande sfida ma non ho dubbi sul risultato finale! Nessun implant, nessuna forza d’invasione può bloccare l’anelito di libertà di un essere a dimostrazione del vero NOI CI STIAMO PROVANDO! Colgo l’occasione per augurare buone feste e buon Natale a tutti. Ringrazio Francesco ed il signor C/S che mi stanno dando una mano Con.A.R.C.Laky

    • Silvia Chiari

      Luciano .. perfettamente vero quando dici – L’arcobaleno è formato da innumerevoli gocce che riflettono la luce del sole. Le gocce sono i veri ricercatori che risplendono in svariati colori e lunghezze d’onda, ognuno con la sua conoscenza ognuno con il suo grado di consapevolezza…
      ma soprattutto – Nessun implant, nessuna forza d’invasione può bloccare l’anelito di libertà di un essere – …………..
      Alcuni ” Il Ponte” l’hanno già fatto in altro tempo in altro spazio …. e per loro “essere qui ” è più un modo per dare il “SVEGLIA” agli altri che , purtroppo per loro non riescono ancora ad osservare , osservare , OSSERVARE E RICONOSCERE.
      Un abbraccio di luce !

  80. PF

    Grazie Luciano il “Signor” C/S ti ringrazia 🙂

  81. David F.

    Marco, non è “un passo” verso una maggiore libertà.
    E’ “LA” soluzione al problema fondamentale cronico di noi terrestri.

    La soluzione all’amnesia è LA risposta totale e definitiva alla riabilitazione dell’essere.
    Immagina che tutto quello che tua abbia mai imparato ti fosse disponibile.
    Ogni disciplina, arte, tecnica, conoscenza…

    Semplicemente, è tutta lì la questione.

    Beh, ovvio che tutta la tecnologia riabilitativa di SCN sia necessaria per riabilitare l’essere.
    MA quello è il PTP cronico che se non risolto, impedisce i guadagni di caso. Proprio come nelle sedute di auditing.

    Non ha senso fare tutto questo percorso, per poi essere riacciuffati e smemorizzati nuovamente.

    Se con l’auditing si riuscisse a sradicare questa compulsione a “farsi beccare” dagli addetti alle stazioni implant, allora il gioco sarebbe fatto, e pian piano non saremmo più controllabili.

    Un Ponte che fa tanto per l’essere, ma che non fa questo… beh, mi dispiace, ma è un ponte falso, alterato, manomesso.
    Si continuerà a venire prelevati e smemorizzati.

    • Marco

      Beh David, dico “è un passo” perchè c’è da fare molto altro poi… (rimuovere le compulsioni e cooercizioni già implantate da tempo immemore) ma in effetti senza un amnesia causata con la forza (una brutta botta) ogni 70/80 anni… beh, di sicuro la libertà va in accelerazione.
      Infatti LRH parla di 200/300 anni per cambiare il tono di questo pianeta.

      Comunque secondo me già da subito uno scientologo competente può evitare di farsi amnesimare… basta non arrivare nella zona del comparire compulsivo (fasce di Van Allen)!!!

      Io credo che i bambini che quando nascono e ricordano la loro vita precedente, semplicemente hanno saltato (per un colpo di fortuna) il “classico/ricorrente” implant smemorizzatore… basta prendere un corpo senza andare “verso il cielo” .

      Ma una domanda mi è sempre rimasta senza risposta: com’è possibile che un thetan senza corpo, senza massa e senza lunghezza d’onda venga individuato da questi implantatori?
      Come vengono catturati i thetan per essere sottoposti ad implant?
      In effetti però ricordo che LRH dice che un Thetan ha sempre un minimo di leggera massa e/o lunghezza d’onda… Credo basti anche solo un’aurea.

      Cmq ottenere una risposta logica, non sarebbe un’informazione da poco.
      Mi viene solo in mente il film ghostbusters…

      Va beh, se qualcuno ne sa qualcosa in più… parli!
      “Una persona è viva nella misura in cui comunica!”

      • David F.

        Beh, sulle fascie di Van Allen non ne so nulla, e, ringrazio Giordano, ma Wikipedia non aiuta me in questo caso. Troppo complicato. Io sono per la semplicità così semplice che sfiora l’idiozia.

        Ad ogni modo posso dirti quello che so io sugli implant.
        Tieni tutto come opinione personale, derivante da ricerche incrociate da più fonti (ma che per fortuna hanno quasi tutte portato, seppur con parole diverse, agli stessi risultati).

        Il punto della questione è che non esiste soltanto l’implant della morte/rinascita.
        Che tra l’altro, sembra che non sempre venga fatto. Ossia, date le innumerevoli volte in cui è stato fatto, esso sarebbe ormai in restimolazione automatica alla morte, per cui non si rende necessario ripeterlo ad ogni giro.
        Implant smemoratori vengono fatti continuamente durante le nostre vite.
        La popolazione mondiale, perlomeno una buona parte di essa, viene prelevata regolarmente, sottoposta ai loro porci comodi, smemorizzata (ossia implantata) e rispedita a casa come se nulla fosse.

        Questa è la parte terrificante.
        Così spaventosa che la gente di solito va “glee” quando sente parlare di “alieni”.
        La “gaiezza” è un fenomeno mentale per cui uno ride come un ebete senza capire una cippa di quello che sta succedendo.

        Mi dispiace turbare le persone con le mie affermazioni, ma le cose stanno proprio così.

        I secondini di questo pianeta prigione hanno a disposizione tecnologie che farebbero sembrare assurdo un film di fantascienza.
        Per esempio la capacità di manipolare la materia, lo spazio ed il tempo.
        Questo è il motivo per cui sembrerebbe che siano in grado di prelevare le persone persino in pieno giorno, in luoghi affollati, fare i loro comodi, smemorizzare, e rimetterle nello stesso punto senza che nessuno se ne accorga, compresa la persona stessa.

        Tac e risonanze magnetiche rivelano sempre più spesso impianti fisici metallici (microchip) inseriti nei “pazienti” prelevati.
        Possono essere dei transponder, ossia trasmettitori radio, che avrebbero il compito di “spiare” quanto sente, vede e viene detto nelle vicinanze del “paziente”. Per questo alcuni di questi marchingegni vengono trovati agganciati ai nervi ottici o auricolari delle persone. Il classico ronzio/fischio alle orecchie in alcuni casi può essere ricondotto a ciò. Se lo si ascolta con attenzione, non è un fischio regolare, tipico di un timpano lesionato, ma un fischio ad “intermittenza”, come il classico segnale di un cellulare che viene udito attraverso una cassa acustica, o una radio FM.
        Altri invece vengono sparati direttamente al centro del cranio, attraverso la narice.
        In questo caso non penso si limiti a “spiare”, ma è probabile che possa essere un sistema di controllo remoto di una “marionetta”.

        Come si è arrivati ad affermare ciò?

        Semplice: attraverso sedute di auditing, psicoterapia, ipnosi e tecniche simili.
        Un italiano che ha condotto ricerche in tal senso è stato ed è Corrado Malanga. Lui però, nonostante il grandissimo contributo a queste scoperte, non posseva le conoscenze degli assiomi fondamentali di Dianetics e delle immagini mentali, per cui non sapeva come de-stimolare, scaricare e cancellare le immagini, causando perciò sovrarestimolazioni, che poi alla fine hanno chiesto il dazio, causandogli probabilmente la cecità che lo sta affliggendo.
        Un altro ricercatore è l’americano Truman Cash, che usando le tecniche di Dianetics è arrivato alle medesime conclusioni di Malanga in merito ai prelievi forzosi di esseri umani, con implant smemoratori e microchippaggio.
        Questo Truman Cash, non dice esplicitamente di aver usato Dianetics nei suoi due libri disponibili gratuitamente online (“the programming of a planet” e “the eye of Ra”), ma qualunque scientologo anche in erba non può non riconoscere la tecnica, applicata con dovizia di particolari, e con la dovuta terminologia tecnica.
        Perciò Cash quantomeno, rispetto a Malanga, è stato in grado di alleviare e cancellare i traumi (engram) provocati dagli implantatori.
        Anche CBR, già a metà degli anni ’80, in una conferenza sugli UFO descrive le stesse identiche cose, compreso il modo in cui inseriscono il microchip nel cervello attraverso il naso.

        Perciò il problema è molto più complesso di quanto pensiamo.

        E questi, mi dispiace, ma sono FATTI.
        I resoconti delle persone documentati.
        I microchip trovati, ed in molti casi, estratti e conservati.
        E numerosi ricercatori, non solo i 3 che ho citato, concordano tutti.

        Una barriera nel comprendere ciò è, secondo me, nella parola stessa “alieni”.
        “Alieni” non vuol dire nulla. E’ una definizione molto scorretta, dal momento che tende a far pensare che esista un “gruppo” omogeneo di esseri, con medesime caratteristiche, finalità e organizzazione.
        Sarebbe invece più corretto chiamarle “razze aliene”, o “gruppi alieni”, dal momento che essi sono di diverse razze, diverse fattezze, di provenienze diverse, di scopi diversi, con tecnologie diverse, di gerarchie diverse, e con problemi politici diversi fra loro.
        Alcuni operano in maniera subdola, altri in maniera malvagia, altri neutrale e altri ancora potrebbero perfino essere dalla nostra parte.
        Alcuni di loro si sono alleati, altri si tradiscono, altri si combattono…
        Esiste perciò una sorta di “equilibrio”, dettato dalla paura di una guerra, dal momento che le loro armi potrebbero facilmente portare ad un annientamento totale da ambo le parti.

        Quello che si può osservare su questo pianeta, ossia i complotti, le guerre, i ricatti, le minaccie, la paura dell’uso delle armi nucleari e chimiche, non è molto diverso di quello che accade al di fuori.

        Perciò sarebbe opportuno fare delle distinzioni.

        Il particolare gruppo che sta portando avanti il “progetto degli implant” sarebbero i Markabiani. Essi starebbero progettando di far diventare la Terra il loro ottavo pianeta controllato. Da quello che ho capito io dovrebbero essere i “grigi”, ma non quelli piccoli, ma quelli alti come noi. CBR li chiama “gli invasori grigi”, oppure Andromedani. Non ho ancora capito se perchè arrivino dalla costellazione di Andromeda, oppure se dalla vicina Galassia si Andromeda. Essi ad ogni modo avrebbero stabilito il loro pianeta principale sul pianeta Markab, nei pressi della stella polare, Orsa Minore.

        Per come la vedo io, è utile sapere queste cose.
        Sempre meglio saperne un po’ di più, che un po’ di meno.

        Soluzioni?
        Continuare a fare il Ponte.
        E continuare ad informare le persone.
        A questo proposito Ron aveva progettato di far uscire il film “Rivolta nelle Stelle”, che avrebbe mostrato gli eventi accaduti 75 millioni di anni fa su questo e su altri pianeti vicini.
        Ciò avrebbe avuto l’effetto di de-stimolare le persone, aiutando il risveglio e la liberazione.
        Perciò informare le persone, pian piano risveglia la coscienza, ed i metodi di controllo diverrebbero sempre meno efficaci.
        Sempre però tenendo presente che potrebbero esistere dei Ponti Falsi, ossia manomessi dagli stessi Markabiani per intrappolarci.
        Sì, perchè questi Markabiani avrebbero degli “agenti in incognito”, che avendo preso dei corpi umani, o meglio essendosi “impossessati” con la forza dei corpi di alcuni di loro, si sarebbero infiltrati nei punti strategici di controllo del pianeta, ossia Governi e risorse economiche.

        Queste sono le risposte agli enigmi.
        Il motivo per cui non ne parliamo liberamente, è perchè siamo implantati, io per primo.
        Il comando più basilare di un implant è quello di “non dire nulla”, “non parlarne”. Assieme a misemozioni varie, quando anche solo si osa aprir bocca su certi “tabù”.
        Non è per niente facile per me dirlo apertamente.
        E sono certo che non sia per niente facile per voi ascoltare queste cose.
        Le misemozioni sono forti.
        Parti di queste derivano dal fatto di sentirsi “stupidi”.
        Io per esempio mi sono sentito molto stupido quando pensavo “di sapere tutto”, da buon scientologo, per poi rendermi conto di non sapere nulla invece.
        E’ stato un boccone amaro, che ho dovuto maneggiarmi da solo, avendo pochi o nessuno con cui parlare.

        Perfino ora sto esitando a premere “invia il commento”.
        La misemozione è forte, ma “analiticamente” so che si tratta di un metodo di controllo.
        Ogniqualvolta si è in procinto di dire una verità scomoda, si viene assaliti da una simile paura.
        Ma non dovrei aver timore di dire quello che penso, perciò eccomi quà.
        Dite pure quello che pensate.
        Buona giornata!

  82. David F.

    Scusami Marco, ma ho mancato di rispondere alla tua domanda.
    Chiedevi come fanno a prendere un thetan, che non ha massa o altro.

    Beh, un thetan si porta dietro il proprio bagaglio, ossia i propri facsimili, la propria traccia, assieme anche a macchinari mentali e Dio sa solo cos’altro.
    E QUESTE cose ne hanno si di massa!
    Queste sarebbero i famosi “21 grammi, il peso dell’anima”, differenza effettivamente pesata fra un corpo vivo ed uno morto.

    Perciò gli implantatori potrebbero benissimo inserire in questo bagaglio mest un numero identificativo, un localizzatore, o qualcosa del genere, per identificare e rintracciare esattamente la persona.

    Fatto sta che lo fanno.
    Sanno esattamente chi stanno prendendo e dove prenderlo, anche senza corpo.
    Nel libro di Truman Cash, “The Eye of Ra”, lui descrive che i “prelevati”, a volte lo sono per molte vite consecutive, in modo di far loro compiere i progetti che hanno in mente, come ad esempio guidare governi, compiere rivoluzioni, ecc…

    • Marco

      Si David, immaginavo anch’io che un thetan ha una piccola massa che si porta dietro… lo avevo letto da LRH.
      E’ di certo in questo modo che “beccano” un thetan che “compare per il trattamento”.

      Cmq David, quello che dici delle tue ricerche è molto azzardato… che rapiscono persone per impiantare i chip e smemorizzare, ci credo… ma credo solo bersagli ben precisi, non mi pare siano operazioni di massa come invece succede sulle stazioni di implant esterne al pianeta.

      Il rapire persone (con il copro e tutto) per implantarle, come dici tu… Non è una novità, ma non credo sia un’operazione di massa.
      Lo faranno forse per “produrre” qualche terrorista e/o killer e/o controllare qualche leader del 3° mondo… ma non ho un’idea precisa di chi potrebbero essere dei bersagli nel mondo occidentale… credo sia roba di servizi segreti e CIA e KGB ecc. ecc.
      Meglio stargli lontano.

      Invece LRH nella conferenza diceva che tutte le persone del pianeta che lasciano il corpo, compaiono per l’implant (tranne forse una percentuale che sfugge per qualche fortuna momentanea)… la loro è un’attività molto molto industriale!!!

      Le fasce di Van Hallen…
      Dice LRH che è la zona in cui si attiva la compulsione a “comparire”; è a una ben precisa distanza dalla superficie terrestre che la compulsione va in moto; per cui se eviti di andare verso il cielo… eviti l’implant.
      Poi in effetti l’amnesia si restimola ugualmente, ma “una botta” in meno ogni tanto è molto meglio. Credo avrai una vita migliore di per sè.
      E nel frattempo ti togli le compulsioni con l’auditing… auditing indipendente, naturalmente. Perchè in effetti quello di DM non credo sia così incisivo… oppure si!? Si, ma al contrario…

      Chissà cosa succederà a chi è rimasto nella setta?
      Mi fa paura pensare che con tutte le modifiche fatte (Gat I e II ed ora con il New Super Power… ecc. ecc.) sono nelle mani di… di questi squirrel.

      Cmq per avere una buona idea di queste cose, di cosa succede nel pianeta, chi lo controlla dall’esterno, come fanno e quanto “rompono le palle” , ecc. ecc. suggerisco i 10 libri di “Missione Terra”… molto interessanti… da restare a bocca aperta.

  83. Luc

    Ciao ragazzi, comunico e sono vivo ahahah 🙂

    Questi argomenti mi attirano e mi piacciono molto, magari non è tutto così (quello che dice David) ma va molto vicino alla realtà.
    A riguardo degli implant ne saprei qualcosina, ma lasciando perdere certi “dettagli”, sono davvero mooolto potenti… A volte sono così semplici da essere quasi stupidi, ma la potenza è esorbitante…
    Marco, in effetti non è che ti prendono (in quelli tra le vite) semplicemente ci vai, come un lock che restimola l’engram così il thetan va lì ed è pure contento! ahaha 🙂
    Ricordiamo che certi episodi sulla traccia del tempo sono così forti che possono lasciare senza fiato (letteralmente) il corpo… Quindi… Ociooo! 😉 Scherzo… Forse…
    Con
    ARC
    Luca

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