Una Pioggia di Attest OT !

 

SIETE SCIENTOLOGIST INDIPENDENTI ? PENSATE CON LA VOSTRA TESTA !liquid diamond (2)

E’ proprio vero, una armoniosa pioggia di attest dei livelli OT ha colpito l’Italia,

Oggi 2 persone hanno attestato OTV,uno di questi energumeni

e’ nientepopodimeno che l’illustre Tony Pacati !

Ieri mio Papa’, Guido Minelli, ha attestato OTV,

Amarillo ha attestato OTII, due Indipendenti hanno attestato OTII,

uno ha completato SOLO NOTS ed ha incominciato l’OTVIII di Richard.

Beh, che dire ! Ottimo lavoro !

Complimenti ad Ignazio Tidu che ha fatto una grandiosa tripletta questa week !

Complimenti a Paolo Facchinetti che continua imperterrito nella sua Torre D’avorio

a seguire come Snr C/S gli OT.

Ecco a voi un po’ di Successi !

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e DUE! e vai!

Mi ricordo da bambino che mi piaceva scavare la terra con la paletta; nello stesso modo ora mi sono divertito a scavare, ma con due lattine. E più scavavo e più c’era materiale da scavare. Ma da dove vengono tutte quelle read? Beh, per la verità qualche idea ce l’ho da dove vengono… ed il materiale ne parla; ma più di qualche idea questa è una certezza, che d’altronde è anche la comprensione del livello stesso.

Cosa posso dire di più se non la felicità di questo nuovo gradino raggiunto in tutta tranquillità, da casa, senza affanno né patemi, gustandomelo giorno dopo giorno senza ARCX o PTP dovuti a pressioni o richieste irreali?

Certo avere sul cammino un Angelo custode come Paolo, che non si è mai arrabbiato neppure quando sbagliavo le istruzioni, ma anzi con ARC mi indirizzava a capire e proseguire oltre gli ostacoli, è una fortuna non da poco.

In session spesso la mente mi andava a Ron, sul come diavolo aveva fatto a scoprire e inventare tutto il meccanismo… Solo trovare gli item è una cosa impensabile, figuriamoci poi metterli nella giusta sequenza: penso che sia più facile vincere un terno al lotto che anche solo avvicinarsi ad una sequenza corretta.

Accanto a tutto ciò non posso dimenticare Lareception che, tutta discreta, aspetta con entusiasmo di vedere i risultati degli amici. Di sicuro è diventata un dato stabile di presenza non trascurabile per l’ottenimento dei risultati, dei successi e della prosecuzione sul ponte.

Grazie a tutti.

Amarillo

 

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S&D

SUCCESSO DI OT 1

Questi semplici procedimenti portano l’essere a “VEDERE” se stesso come Thetan in relazione ad altri e alla vita in generale . (Universo Fisico Compreso)

Mi rendo conto di avere, continuamente, realizzazioni nell’Auditing e nella VITA e di questo sono contento.

Non vedo l’ora di iniziare il prossimo livello e ringrazio il C/S per il sostegno datomi.

 

Mister X

 

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maschera

 

Successo di OT II

 

In questo livello ho constatato l’esistenza di fenomeni che creano effetti molto dannosi sui Thetan.

Questo Livello e’ molto importante per il futuro di noi esseri spirituali e deve essere fatto al più presto da tutti i Clear.

Penso che tenere fermo un Clear per anni, senza far fare ciò’ ( a prescindere da qualsiasi giustificazione ) sia un tradimento verso la vita in generale.

Ho un nuovo punto di vista sia spirituale che tecnico.

Ho maneggiato anche delle cariche particolari.

Ho un ringraziamento per RON, per tutta la ricerca ed il lavoro svolto nel riuscire a mettere giù i corretti dati per liberare gli esseri.

Ringrazio anche il C/S Paolo e Ignazio per l’aiuto.

 

Mister X

 

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aura

Successo di OTV

 

Oggi ho attestato il mio OT V !!!

Ho chiuso un ciclo aperto molti anni fa nella Cof$.

Fare Auditing nel campo Indipendente e’ veramente molto più’ libero e Theta che non nell’ambiente super corrotto dell’attuale chiesa.

Mi sento molto bene, il mio spazio e’ Libero !

Ignazio e’ un Auditor molto bravo, la sua Beingness da Auditor e’ perfetta !

L’HGC qui’ e’ veramente eccezionale , siamo un gruppo fantastico !

Grazie Ignazio, Grazie RON.

Vi voglio bene.

Guido Minelli

 

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E questo ora lo dedico a tutti voi !

LRH

“La via verso OT”

Hco Information Letter 10 agosto 1963

“La via verso OT è una via di knowingness che ritorna gradualmente,
un liberarsi graduale dell’amnesia, uno sbarazzarsi graduale dell’irrealtà.

L’irrealtà è il risultato dell’invalidazione tramite forza.
Colpisci un essere con forza sufficiente, arreca una sufficiente rottura di ARC, e tutto diventa irreale.

Ma con il ritorno della knowingness, l’irrealtà svanisce, lasciando una persona con una maggiore conoscenza di chi è, dov’è e perchè.

Ciò che è, è: non è quello che qualcuno altro dice che è.

Posso aiutarti moltissimo e darti la tecnologia ed una mappa; ma è la tua irrealtà che svanirà e la tua knowingness che tornerà.

Ora i cancelli sono aperti, spalancati.
Ma l’unico che potrà attraversare quella via e affrontare il percorso per te, sei tu stesso.”

LRH

 

 

61 commenti

Archiviato in Casa Minelli, DATI STABILI, LRH, OT, Richard, Scientology indipendente, SUCCESSI, Tecnologia Standard

61 risposte a “Una Pioggia di Attest OT !

  1. Guido

    “You could be the storm and the sunset, and you could know what you were doing”
    ( Potresti essere la tempesta e il tramonto, e potresti sapere quello che stavi facendo )

    Questa poetica descrizione di OT V fatta da Ron mi ha sempre affascinato.
    Beh … è proprio così! Ho riso molto e ho provato un’incommensurabile gioia quando l’ho duplicata e sperimentata nei miei universi!
    Qui sopra mio figlio ha pubblicato il mio successo, scritto a botta calda subito dopo l’attest. Voglio aggiungere che questo risultato è stato possibile grazie al lavoro portato avanti dagli scientologi indipendenti in questi anni. Grazie alla libera informazione, ai blog, grazie a La Reception, alla mia famiglia, a Paolo, a chi ha messo a disposizione la propria casa e il proprio tempo per contribuire alla nostra Org Virtuale, all’intelligenza di chi ha saputo differenziare e non si è lasciato abbagliare dalle lucciole delle Star, bensì ha confidato nel proprio buonsenso.

    “La Via prosegue senza fine
    Lungi dall’uscio dal quale parte
    Ora la Via è fuggita avanti
    Devo inseguirla ad ogni costo
    Rincorrendola con piedi alati
    Fino all’incrocio con una più larga
    Dove si uniscono piste e sentieri
    E poi dove andrò…nessuno lo sa!”

    Un grande abbraccio a tutti voi e avanti con il prossimo gradino,
    è possibile!!!
    Guido

  2. Elizabeth Hamre

    the Universe is bathed in joy because of you guy continuing on the most incredible adventure any being can have in this universe: and that is the understanding the self and through that the whole Universe!
    I welcome you into the realm of spirituality! Elizabeth .

  3. ROBERTO G.

    complimenti a tutti, sono ROBERTO GROSSI AUDITOR V GRADUATO(NO GAT 1 0 2 ) ED OGGI GRAZIE AL MIO AUDITOR GIOVANNI BONZANI HO ATTESTATO LO STATO DI CLEAR!! NON CI SONO PAROLE PER COME MI SENTO SONO VERAMENTE FELICE PER QUESTO VOGLIO AFFIANCARMI AL GRUPPO DI QUEI MERAVIGLIOSI ESSERI CHE OGGI HANNO RAGGIUNTO VARI STATI OT CIAO A TUTTI

  4. Diogene

    OOOTTTIMO!!!

  5. Tony Pacati

    “La strada a OT è lunga e difficile. Io lo so.
    E’ costellata da molti pericoli, non ultimo quello della sensazione, installata, d’irrealtà che dovrebbe rappresentare un’efficace barriera contro ogni via di fuga per l’Uomo.”
    Ron.

    Ricordo le prime session di OT3, 25 anni fa!
    Avevo studiato i materiali e capito cosa fare ed imparato a farlo, c’erano le read e gli FN, ma, la “comprensione” di cosa stavo facendo era molto lontana, completamente soprafatta dalla IRREALTA'”.
    Ho cominciato OT5 14 anni fa, e la prima reazione fu….delusione! Mi aspettavo di entrare in un reame OT, thetan operante, “poteri soprannaturali” come commentato nel post precedente. La verità è che non capivo cosa stavo facendo, troppo irreale!
    Spesso ho invidiato quelli che hanno fatto da OT1 a OT5 in pochi mesi, adesso non più.
    Mi sono serviti anni per COMINCIARE a comprendere, seduta dopo seduta, domanda dopo domanda, minuto dopo minuto. Spesso sembrava non succedere niente, ma l’auditor continuava con il suo lavoro e probabilmente il ton arm aumentava ed io cambiavo atteggiamento e punto di vista e la irrealtà cominciava a diventare più reale e ancora più reale e… di certo non è finita.
    Ed è questo che considero il mio più grosso successo, ì’irrealtà che si dissipa e lascia il posto a conoscenza e comprensione.
    Mi rendo conto che i livelli, giustamente chiamati pre OT, sono un passo inevitabile prima di entrare nei veri livelli OT, che posso solo immaginare, come ognuno di noi. Non farlo sarebbe catastrofico.
    Per chi si interroga sui “poteri soprannaturali”, probabilmente non sa quanti ne ha già acquisiti. Avere la consapevolezza di essere un essere spirituale, poter percorrere un episodio di una vita passata, voi come lo chiamate?
    Anche solo essere interessato a questo argomento, visto che lui è qua a leggere, come sarebbe considerato dagli altri 6 miliardi di abitanti di questo mondo? Naturale?
    Il fatto è che quando si duplica un dato, esso diventa subito nostro, QUALSIASI esso sia, e diventa normale o “naturale” se preferite e l’attenzione si sposta subito avanti, verso un “nuovo” soprannaturale.
    E’ come camminare verso l’orizzonte, lui si sposta di un passo indietro per ogni passo avanti che facciamo. E’ normale così, ma, qualche volta dovremmo fermarci a contemplare il paesaggio e vedere quanto è cambiato!
    credo faccia parte della definizione di FELICITA’ ed io stasera sono felice!

    Io mi vedo come un marinaio qualsiasi dell’equipaggio di Cristoforo Colombo, e molti altri penso che la vedono come me. Siamo qua a tirare su vele, ad annodare corde ed a sbucciare patate, sappiamo poco o nulla di nuove rotte, di terre da conquistare o tesori da scoprire. Spesso ci lamentiamo del cibo o del vento, ci raccontiamo di essere qua per soldi o per obbligo, ma sulla pelle si sente un’aria… un’aria…..che…non so come dire.
    Il fatto è che non rinunceremmo ad essere qui per niente al mondo.

    Per proseguire nell’allegoria ringrazio i compagni di avventura per tutto l’aiuto che mi hanno dato e continueranno a darmi, mi sento in obbligo con loro, il timoniere/auditor, che sa come tenere la barra dritta in qualsiasi frangente e non si fa mai distrarre, i compagni più vicini, che vivono sotto il mio tetto, ed in particolare a Lei che mi supporta e sopporta da 40 anni, ed infine a colui che la rotta l’ha tracciata.
    Non ho citato nessun nome ma ciascuno saprà riconoscersi.

    un caro saluto a tutti

    • Elizabeth Hamre

      Dear Tony… I am thrilled to know that you are creating building a new Universe for self and for others who co-shares your realities.. Here is how I understand what is happening: a sort post from my blog.

      Creating a New Universe….how to build one.. a Manual…
      The Cognitions not only wipes away the confronted present time beliefs the person have: which is how the person sees, understands and experiences their own universe but: THESE COGNITIONS ARE NOW THE NEW INSIGHT they are the FIRST VISIONS –IMAGEs and these VISIONS IMAGES ARE THE VERY FIRST EXPERIENCES “””THE BULDING BLOCKS”””which are the NEW FAUNDATION for THE NEW UNIVERSE the person creating for Self and this New Universe now founded and established on the TRUTH.
      The cognitions are pure unaltered and immune to outside influence.
      BEST!!!

    • billy cage

      E’ arrivato, forte e chiaro, grazie per aver condiviso l’immagine del paradiso ed molto bella l’immagine “E’ come camminare verso l’orizzonte, lui si sposta di un passo indietro per ogni passo avanti che facciamo.”
      Complimenti a tutti, è un piacere avervi incontrati.

  6. NOTs aware

    WOW!!! E’ stata una week fantastica!!!!

  7. GB

    Complimenti a tutti!!!

  8. luciano

    Complimenti a tutti.

  9. Marco

    Mamma mia… che raffica di Theta!?
    Gli Scientologyst quelli veri, hanno un livello produttivo di grande livello e di grande soddisfazione… quella vera.
    Complimenti a tutti i completamenti… ed agli auditor e C/S.

    C’è da essere veramente tanto felici 🙂 🙂 🙂

  10. luciano

    OSSERVARE

    Non il “tenere calma la mente”, ma l’assenza della mente.
    Anche se non sai bene se i vari maestri hanno ragione o torto, se la tua base è solida e genuina i veleni delle dottrine sbagliate non potranno nuocerti, compreso il “tenere calma la mente” e “il dimenticarsi le preoccupazioni”. Se ti “dimentichi le preoccupazioni” e “tieni calma la mente” per tutto il tempo, senza fare a pezzi la mente ‘della nascita e della morte’, allora l’influenza illusoria di forma, sensazione, percezione, volizione e consapevolezza avrà il sopravvento, e inevitabilmente dividerai il vuoto in due.
    Lasciati andare e diventa vasto, ampio.
    Quando sorgono improvvisamente delle vecchie abitudini, non usare la mente per reprimerle. In un momento del genere, è come mettere un fiocco di neve su di un fornello caldo. Per chi ha un occhio attento e un po’ d’esperienza, basterà un salto per uscirne fuori e liberarsene.
    Solo allora comprenderanno le parole del pigro Yong: proprio quando si usa la mente, non c’è attività mentale. Parole oblique macchiate da nomi e forme, parole dirette senza complicazioni. Senza la mente ma in funzione, sempre in funzione ma non-esistente: l’assenza di mente di cui parlo non è separata dall’avere la mente. Queste non sono parole per ingannare qualcuno.

    Per molto tempo c’è stato un fraintendimento tra queste due cose: tenere calma la mente e assenza della mente. Molte persone hanno pensato che fossero sinonimi. Sembrano essere sinonimi, ma in realtà sono quanto più distanti possibile, e non c’è modo di trovare un collegamento tra i due.

    Quindi come prima cosa cerchiamo di chiarire il significato di queste due parole, perché tutto il sutra di Ta Hui stasera ha a che fare con la comprensione di questa differenza.

    La differenza è molto sottile. Un uomo che tiene calma la mente e un uomo che non ha mente dall’esterno appariranno del tutto identici, perché anche l’uomo che tiene calma la mente è silenzioso. Al di sotto del silenzio di quest’ultimo c’è un grande caos, ma lui non permette che venga alla superficie. Ha grande controllo.

    L’uomo senza la mente, colui che vive nell’assenza della mente, non ha nulla da controllare. È puro silenzio senza repressioni, senza discipline, è un cielo puro e vuoto.

    La superficie può ingannare facilmente. Bisogna essere molto vigili riguardo alle apparenze, perché dall’esterno i due appaiono identici: entrambi sono silenziosi. Il problema non sarebbe sorto se la mente calma non fosse così facile da raggiungere. È facilissima da ottenere, mentre l’assenza della mente non è così facile. Non è a buon mercato, è il tesoro più grande che ci sia al mondo.

    La mente può giocare il gioco di essere calma e silenziosa; può giocare il gioco di essere senza pensieri e senza emozioni, ma la verità è che essi sono repressi, ma molto vitali, pronti a saltar fuori in ogni momento. Le cosiddette religioni e i loro santi sono caduti nell’errore di fermare la mente. Se continui a stare seduto in silenzio, cercando di controllare i tuoi pensieri, bloccando le tue emozioni, non permettendo dentro di te alcun movimento, a poco a poco questa diventa un’abitudine. Questa è la più grande illusione che tu possa creare per te stesso, perché ogni cosa è identica, non è cambiato nulla, ma apparentemente hai subito una trasformazione.

    Lo stato di non-mente o assenza della mente è proprio l’opposto del calmare la mente: è andare al di là della mente. Vuol dire creare una tale distanza tra te e la mente che quest’ultima diventa come la stella più lontana – a milioni di anni luce – e tu sei solo l’osservatore. Quando la mente viene calmata, sei il controllore. Quando la mente non c’è, sei l’osservatore. Questo è il criterio di distinzione.

    Quando controlli qualcosa sei in tensione; non puoi essere libero dalle tensioni, perché ciò che viene controllato cerca sempre di ribellarsi contro di te, ciò che è schiavo vuole la libertà. Prima o poi la tua mente esploderà nella sua vendetta.

    Una storia che ho amato molto….

    In un villaggio c’era un uomo molto aggressivo e pieno di rabbia, così violento da arrivare ad uccidere sua moglie, e per un motivo banale. Tutto il villaggio aveva paura di quest’uomo, perché non conosceva altro argomento se non la violenza.

    Il giorno in cui aveva assassinato sua moglie gettandola in un pozzo, stava passando di là un monaco gianista. Si radunò una folla, e il monaco disse: “Questa mente colma di rabbia e di violenza ti porterà all’inferno”.

    L’uomo allora replicò: “Vorrei essere silenzioso come te, ma che posso fare? Non so nulla. Quando la rabbia mi prende, arrivo quasi a perdere coscienza, e ora ho ammazzato la mia amata moglie”.

    Il monaco gianista disse: “L’unico modo per calmare questa mente colma di rabbia, di furia e di violenza, è quello di rinunciare al mondo”. Il giainismo è una religione di rinuncia, e la rinuncia suprema comprende persino i vestiti. Il monaco giainista vive nudo, perché non gli è permesso nemmeno di possedere un vestito.

    L’uomo era un tipo molto arrogante, e questa per lui divenne una sfida. Di fronte a tutti gettò i suoi vestiti nel pozzo insieme alla moglie. Il villaggio intero non poteva crederci; persino il monaco giainista si spaventò un po’ e disse: “Ma sei matto o cosa?” L’uomo si gettò ai suoi piedi e disse: “Per te forse ci sono voluti decenni per arrivare allo stadio della rinuncia; io rinuncio al mondo, rinuncio a tutto. Sono tuo discepolo, dammi l’iniziazione”.

    Si chiamava Shantinath, e shanti vuol dire “pace.” Accade spesso… se vedi una donna brutta, è molto probabile che si chiami Sunderbhai, che vuol dire “donna bella”. In India la gente ha strane idee… chiamano un cieco Nayan Sukh. Nayan Sukh vuol dire “uno che ricava grande piacere dagli occhi”.

    Il monaco giainista disse: “Hai un bel nome. Non lo cambierò; lo conserverò, ma d’ora in poi devi ricordare che la pace deve essere la tua reale vibrazione”.

    L’uomo si sottopose alla disciplina, calmò la sua mente, digiunò a lungo, si torturò, e in breve divenne più famoso del suo maestro. Le persone piene di rabbia, arroganti, egoiste, possono fare cose che per le persone tranquille richiedono molto tempo. Divenne famoso, e migliaia di persone andavano da lui solo per toccargli i piedi.

    Dopo vent’anni si trovava nella capitale. Un uomo del suo villaggio era venuto là per un qualche motivo, e gli venne in mente: “Sarà una bella cosa vedere la trasformazione accaduta a Shantinath. Si sono sentite tante storie: che è diventato un uomo completamente diverso, che il suo vecchio essere è scomparso e ne è nato in lui uno nuovo e fresco, che è veramente diventato pace, silenzio e tranquillità”.

    Quindi l’uomo del villaggio’ si recò da lui con grande rispetto, ma quando vide Muni Shantinath, quando osservò il suo volto, i suoi occhi, non riuscì a credere che fosse accaduto un cambiamento. Non c’era assolutamente la grazia che si irradia sempre da una mente che è diventata silenziosa. Quegli occhi erano ancora egoisti, anzi erano diventati egoisti in modo più acuto. La presenza dell’uomo era ancora più brutta di prima.

    Ciò nonostante, l’uomo gli si avvicinò. Shantinath lo riconobbe – era un suo vecchio vicino – ma ora riconoscerlo sarebbe stato al di sotto della sua dignità. L’altro vide bene che Shantinath l’aveva riconosciuto, e che fingeva di no. Pensò: “Ecco una cosa molto significativa”. Si avvicinò ancora di più a Shantinath e chiese: “Posso farti una domanda? Qual è il tuo nome?”

    Naturalmente in Shantinath nacque una grande rabbia, perché sapeva che quest’uomo conosceva perfettamente il suo nome. Tuttavia riuscì a mantenere il controllo, e disse: “Mi chiamo Muni Shantinath”.

    L’altro replicò: “È un bel nome, ma io ho una pessima memoria, puoi ripeterlo? Ho dimenticato… cosa hai detto?”

    Adesso era troppo. Muni Shantinath era solito portare con sé un bastone. Prese in mano il bastone… si dimenticò di tutto – vent’anni di controllo della mente – e disse: “Chiedilo di nuovo e ti farò vedere io chi sono. Ti sei dimenticato? Ho ucciso mia moglie, sono lo stesso uomo”.

    Solo allora si accorse dell’accaduto…

    Comprese come in un singolo istante di inconsapevolezza avesse gettato nella spazzatura vent’anni della sua vita: non era cambiato per nulla. Ma milioni di persone percepivano in lui un grande silenzio… Sì, era diventato molto controllato, riusciva a reprimersi, e ciò aveva dato dei frutti: un grande rispetto – e lui non aveva le qualità per ottenere quel rispetto – e tanti onori, per cui persino dei re andavano a toccargli i piedi.

    I tuoi cosiddetti santi sono solo animali controllati. La mente non è altro che una lunga eredità di tutto il tuo passato animale. Puoi controllarlo, ma la mente controllata non è la mente risvegliata.

    Il meccanismo per controllare, reprimere e disciplinare, viene insegnato da tutte le religioni, e a causa di questo insegnamento erroneo, l’umanità non è progredita nemmeno di un millimetro, è rimasta allo stato di barbarie. In qualsiasi momento la gente può cominciare ad ammazzarsi a vicenda. Non ci vuole neanche un istante perché si perdano; si dimenticano completamente di essere umani, e che ci si aspetta da loro qualcosa di meglio, qualcosa di più. Solo pochissime persone sono riuscite a evitare questo errore di controllare la mente e credere di aver ottenuto l’assenza della mente.

    Raggiungere l’assenza della mente richiede un processo completamente diverso: lo chiamo alchimia suprema. Consiste solo di un elemento: l’osservare.

    Gautama Buddha sta passando per una città quando arriva una mosca e si posa sulla sua fronte. Lui sta parlando con il suo discepolo, Ananda, e continua a parlare mentre muove la mano per scacciare la mosca. Poi improvvisamente si accorge che il suo movimento della mano è stato inconsapevole, meccanico. Dato che stava parlando con Ananda in modo consapevole, la mano ha scacciato la mosca in modo meccanico. Si ferma, e anche se adesso la mosca non c’è più, muove di nuovo la mano con consapevolezza.

    Ananda dice: “Ma che fai? La mosca non c’è più….”

    Gautama Buddha replica: “La mosca se ne è andata… ma io ho commesso un peccato, perché l’ho fatto con inconsapevolezza”.

    Solo Gautama Buddha usa la parola “peccato” nel suo giusto significato. Essa deriva da una radice che vuol dire dimenticanza, inconsapevolezza, mancanza di osservazione, fare le cose in modo meccanico, e la nostra vita è quasi del tutto meccanica. Dalla mattina alla sera, in continuazione, facciamo le cose come dei robot.

    Un uomo che vuole entrare nel mondo dell’assenza della mente deve imparare solo una cosa: un solo passo e il viaggio è finito. Quell’unico passo è di fare tutto con la qualità dell’osservare. Muovi la mano e osservi; apri gli occhi e osservi; cammini, fai i tuoi passi in modo vigile, consapevole; mangi, bevi, ma non permetti mai che la meccanicità prenda il sopravvento. Questo è l’unico segreto alchemico della trasformazione.

    Un uomo che può fare tutto con piena consapevolezza diventa un fenomeno luminoso. È solo luce, e la sua vita è piena di fragranza e di fiori. L’uomo meccanico vive in buchi oscuri, sporchi. Non conosce il mondo della luce; è come un cieco. L’uomo che osserva è veramente un uomo che ha gli occhi.

    Ta Hui sta a poco a poco penetrando nei segreti più profondi della trasformazione interiore. Dice:
    Anche se non sai bene se i vari maestri hanno ragione o torto, se la tua base è solida e genuina i veleni delle dottrine sbagliate non potranno nuocerti.

    Sta dicendo che non serve pensare chi ha torto e chi ha ragione. Ci sono migliaia di dottrine, centinaia di filosofie, e se continui a cercare la verità nelle loro parole, ti perderai in una giungla senza poter ritrovare il sentiero. Tutto ciò che puoi fare è di trovare una base solida dentro di te.

    ….compreso il “tenere calma la mente” e “il dimenticarsi le preoccupazioni”. Se ti “dimentichi le preoccupazioni” e “tieni calma la mente” per tutto il tempo, senza fare a pezzi la mente ‘della nascita e della morte’, allora l’influenza illusoria di forma, sensazione, percezione, volizione e consapevolezza avrà il sopravvento, e inevitabilmente dividerai il vuoto in due.

    Lasciati andare e diventa vasto, ampio….

    Non è un problema di tenerti separato dall’esistenza grazie al controllo; è una questione di lasciarti andare e diventare vasto, vasto come l’esistenza. Nell’osservare diventi infinito: questa è l’unica cosa che non ha limiti.

    Dai un’occhiata al tuo osservare, al tuo testimoniare: è illimitato. Non c’è inizio né fine… è privo di forma.

    Questa calma assoluta della mente è esattamente la non-mente o assenza di mente. Non è controllo, né disciplina; non è che metti tutta la pressione sulla tua mente e la mantieni silenziosa. No, semplicemente non c’è. In casa non c’è nessuno, nessuno che controlli e nessuno che viene controllato. Tutte le idee di controllo sono svanite nella pura osservazione. Questo osservare ti porta a espanderti. Quando ne hai almeno un piccolo assaggio, continua a espandersi fino ai confini dell’universo.

    Lasciati andare e diventa vasto, ampio.
    Quando sorgono improvvisamente delle vecchie abitudini, non usare la mente per reprimerle. In un momento del genere, è come mettere un fiocco di neve su di un fornello caldo.

    Ta-Hui ti sta ricordando che quando sei sul sentiero dell’osservazione, a volte le vecchie abitudini possono ripresentarsi. Ma non ti preoccupare; sono come fiocchi di neve su di un fornello caldo: svaniranno da sole. Tu osserva. Non preoccuparti, non lasciare che ti sconvolgano.

    A volte ci sarà rabbia, a volte qualche ambizione, ma non potranno disturbare la tua osservazione. Arriveranno e se ne andranno senza lasciare traccia sulla superficie pura del tuo specchio. Devi ricordare solo una cosa: non metterti a lottare con loro, a cercare di spezzarle, di distruggerle, di eliminarle. Per la mente è del tutto naturale, quando c’è qualcosa che non va, di saltarci sopra e di distruggerla. Questa è l’unica cosa di cui essere consapevoli, perché è questo che non permette mai di andare oltre la mente. Le vecchie abitudini compariranno di nuovo, e le vecchie abitudini sono vecchie di molte e molte vite. La tua consapevolezza è nuova e fresca; la tua meccanicità è antica, quindi è naturale che a volte torni.

    Qualcuno ti insulta; non c’è bisogno di arrabbiarsi, ma improvvisamente nasce la rabbia. Non è uno sforzo, è una vecchia abitudine, una reazione vecchia. Non cercare di contrastarla, o di sorridere per nasconderla. Osservala, e la vedrai arrivare e andare via…Come un fiocco di neve su di un fornello caldo.

    Per chi ha un occhio attento e un po’ d’esperienza, basterà un salto per uscirne fuori e liberarsene.
    Solo allora comprenderanno le parole del pigro Yong: proprio quando si usa la mente, non c’è attività mentale.

    Se un uomo ha imparato l’arte dell’osservare, può anche usare la mente, senza avere un’attività mentale.

    Io vi parlo, e uso la mente, perché non c’è altro modo.

    La mente è l’unico modo di trasmettere un messaggio a parole; è l’unico meccanismo disponibile. Ma la mia mente è assolutamente silenziosa, non c’è attività mentale. Non sto pensando a cosa dire dopo, e non sto pensando a cosa ho detto prima. Sto solo rispondendo a Ta Hui spontaneamente senza mettermi di mezzo.

    È come quando vai in montagna e gridi, e la montagna fa eco: la montagna non sta avendo alcuna attività mentale, fa solo eco. Quando parlo su Ta Hui, sono solo una montagna che fa eco. Nel mezzo del mio usare la mente, non c’è alcuna attività mentale.

    Parole oblique macchiate da nomi e forme, parole dirette senza complicazioni. È un’esperienza strana, quella di usare la mente senza attività mentale. Senza la mente ma in funzione, sempre in funzione ma non-esistente

    Fin da bambino ho amato molto il silenzio.

    Per quanto possibile, stavo seduto in silenzio. Naturalmente la mia famiglia pensava che sarei stato solo un buono a nulla, e avevano ragione. Sicuramente mi sono dimostrato un buono a nulla, ma non me ne pento.

    Era arrivato a un punto tale che a volte ero seduto, e mia madre arrivava e diceva qualcosa di questo genere: “Sembra che non ci sia nessuno in casa. Ho bisogno di qualcuno che vada al mercato a prendere della verdura”. Io ero seduto proprio di fronte a lei, e dicevo: “Se dovessi vedere qualcuno, glielo dirò….”

    Era un fatto riconosciuto che la mia presenza non significava nulla; se c’ero oppure no, non faceva alcuna differenza. Una volta o due hanno provato e hanno scoperto che “è meglio lasciarlo da parte, e non notarlo neppure”, perché se mi mandavano alla mattina a comprare la verdura, alla sera tornavo per chiedere: “Ho dimenticato cosa volevate che comprassi, e ora il mercato è chiuso”. Nei villaggi il mercato della verdura chiude alla sera, e i venditori tornano ai loro villaggi.

    Mia madre diceva: “Non è colpa tua, è colpa nostra. Abbiamo aspettato tutto il giorno, ma tanto per cominciare non avremmo mai dovuto chiedertelo. Dove sei stato?”

    Rispondevo: “Mentre uscivo di casa, proprio qui vicino ho visto un bellissimo albero di bodhi”, lo stesso tipo di albero sotto cui si era illluminato Gautama Buddha. L’albero ha preso il nome bodhi tree [albero di bodhi] — in inglese bo tree — per via di Gautama Buddha. Non si sa come fosse chiamato prima di Gautama Buddha; doveva pur avere un nome, ma dopo Buddha è diventato associato con il suo nome.

    C’era un bellissimo bodhi tree, e per me era una grande tentazione.

    C’era sempre un tale silenzio, una tale frescura alla sua ombra, nessuno mi disturbava, e così potevo star seduto lì sotto per un po’ di tempo. E a volte penso che quei momenti di pace si sarebbero potuti estendere al resto della giornata.

    Dopo alcune volte in cui li avevo delusi hanno pensato: “È meglio non dargli fastidio”. E io sono stato immensamente felice che avessero accettato che quasi non esistessi. Ciò mi ha dato una grandissima libertà. Nessuno si aspettava niente da me. Quando nessuno si aspetta niente da te, cadi nel silenzio…. Il mondo ti ha accettato; ora non ha più aspettative su di te.

    Quando a volte tornavo a casa tardi, mi cercavano in due posti: uno era il bodhi tree, e proprio perché mi cercavano sotto all’albero del bodhi, cominciai ad arrampicarmi sull’albero e a sedermi tra i suoi rami. Loro arrivavano, si guardavano intorno e dicevano: “Sembra che non sia qui”.

    E anch’io facevo di sì con la testa e dicevo: “Sì, è proprio vero. Non sono qui”.

    Ma poi mi hanno scoperto, perché qualcuno mi ha visto mentre mi arrampicavo e ha detto loro: “Vi ha preso in giro. Lui è sempre qui, la maggior parte del tempo è seduto sull’albero”. Perciò mi sono dovuto spostare un po’ più in là.

    C’era un cimitero musulmano….

    Ora, la gente di solito non va nei cimiteri. Certo, tutti devono andarci almeno una volta, ma a parte quella volta, a nessuno piace andare nei cimiteri. Quindi era il posto più silenzioso… perché i morti non parlano, non creano problemi, non fanno domande inutili, non chiedono nemmeno chi sei o di essere presentati.

    Io ero solito andarmi a sedere in questo cimitero musulmano. Era molto grande, con molte tombe e ombreggiato da grandi alberi. Quando mio padre venne a sapere che andavo là a sedermi, disse: “Questo è troppo!” Un giorno venne a cercarmi e disse: “Puoi sederti sotto il bodhi tree o anche sopra, e nessuno ti disturberà. Questo è troppo, è una cosa pericolosa; in realtà, quando qualcuno va in un cimitero dovrebbe cambiarsi gli abiti e fare un bagno. Tu sei rimasto seduto qui tutto il giorno e qualche volta anche di notte, e quando torni a casa non sappiamo da dove vieni”.

    Questa è una cosa abituale, che quando torni dal cimitero… Di solito nessuno ci va a meno che non sia un dovere, a meno che non venga mandato; e anche così ci va con riluttanza. Dal cimitero normalmente la gente va direttamente al fiume per fare un bagno e cambiarsi i vestiti, e solo dopo entrano in casa. Mio padre disse: “Non so per quanto tempo sei andato avanti a fare questo”.

    Risposi: “Da quando mi avete disturbato mentre ero sul bodhi tree. Dovevo pur trovare un posto…” E continuai: “Piacerebbe persino a te una volta ogni tanto. Quando sei stanco e teso, vieni pure qui: nessun morto ti disturberà”.

    Lui disse: “Non parlarmi dei morti, e specialmente in un cimitero musulmano…” I musulmani sono poveri; le loro tombe sono fatte di terra. A volte con le piogge emerge un cadavere. La terra è stata portata via, e puoi vedere il morto; appare una testa, o una gamba. Lui disse: “Non dirmi più di andare lì. Solo l’idea che un giorno sarò in quella posizione e la mia testa apparirà fuori della tomba, mi terrorizza… sei proprio uno strano ragazzo!”

    Io dissi: “Che c’è di male? Il poveretto è morto, non può fare nulla. Piove, lui non ha un ombrello, che può fare? Se appare una gamba, cosa può fare? Non può tirarla dentro; se lo facesse, ci sarebbero degli altri problemi, quindi lui sta tranquillo e lascia che le cose restino come sono”.

    L’amore del silenzio e l’amore dell’essere assente mi ha aiutato moltissimo per comprendere cosa dice Ta Hui. Sempre in funzione ma non-esistente: l’assenza di mente di cui parlo non è separata dall’avere la mente. Queste non sono parole per ingannare qualcuno.

    Ta Hui sta dicendo: “Non sto usando queste parole per ingannare qualcuno; non sto facendo mostra delle mie conoscenze; non sto fingendo di sapere di più di voi. Dico queste parole solo per condividere la mia esperienza del fatto che la non-mente e la mente possono coesistere. Non si dovrebbero usare metodi repressivi, ma solo una osservazione pura… e a poco a poco la mente perde tutti i suoi contenuti. Diventa non-mente”.

    Quindi l’assenza della mente e la mente non sono separate. L’assenza della mente è mente senza i contenuti, senza i pensieri. È come uno specchio che non riflette nulla.

    Il silenzio che viene dall’essere uno specchio che non riflette nulla, è l’estasi più grande che l’esistenza permetta a un uomo. A partire da lì le cose continuano ad espandersi, misteri su misteri… nessuna domanda, nessuna risposta, ma solo esperienze straordinarie… grazie alle quali l’anima affamata che ha peregrinato per vite e vite, si sente nutrita, realizzata, pienamente soddisfatta.

    È ora di smettere questo peregrinare.

    E per questo c’è un metodo molto semplice, cioè quello di osservare la mente, il corpo, le tue azioni. Qualunque cosa fai o non fai, devi essere consapevole di una cosa: stai osservando. Non perdere l’osservatore; e allora non importa se sei cristiano o indù o buddista.

    L’osservatore non è nessuno. È solo consapevolezza pura.

    E questa consapevolezza pura può solo condurre a una nuova umanità, a un nuovo mondo dove la gente non si discriminerà a vicenda per motivi sciocchi. Nazioni, razze, religioni, dottrine, ideologie, sono solo giochi per bambini, non per persone mature. Per una persona matura c’è solo una cosa che esista, ed è la consapevolezza.

    …Un monaco va a diffondere il messaggio di Gautama Buddha. Non è ancora illuminato; ecco perché Gautama Buddha lo chiama e gli dice: “Ricorda, devo dirtelo perché non sei ancora illuminato… parli bene, sei eloquente, puoi diffondere il messaggio. Forse non sarai in grado di spargere i semi, ma potresti attrarre verso di me alcune persone; tuttavia usa questa opportunità anche per la tua crescita personale”.

    Il monaco chiese: “Come posso fare, per usare questa opportunità?”

    E Buddha rispose: “C’è solo una cosa da fare in ogni occasione, in ogni situazione, ed è osservare, essere consapevoli. A volte troverai che alcuni si irriteranno, si arrabbieranno, perché hai ferito la loro ideologia, le loro dottrine, i loro pregiudizi. Rimani silenzioso e osserva. Ci saranno dei giorni in cui non avrai da mangiare perché tutti saranno contro di te e non ti daranno neanche un po’ d’acqua. Osserva… osserva la fame, osserva la sete… ma non irritarti, non lasciarti disturbare. Ciò che insegnerai alla gente non è importante tanto quanto la tua consapevolezza, il tuo osservare.

    Se ritornerai da me con questa qualità, ne sarò immensamente felice. Il numero delle persone che riuscirai ad avvicinare non ha importanza, come non ha importanza a quante persone avrai parlato. Ciò che importa alla fine è se sei arrivato a casa, se hai trovato il fondamento solido dell’osservare. Allora tutto il resto è irrilevante”.

    • Diogene

      Discorso profondo e delizioso… (è Osho?)
      Essendo io un fanatico delle parole ben definite, mi permetto di far notare che il termine “osservare” in questo contesto (ma anche nel lessico scientologico) non significa soltanto “dirigere l’attenzione; guardare attentamente; rilevare consapevolmente” ma riassume l’idea (in un certo qual modo indefinibile) del “percepire nella maniera più ampia possibile; immedesimarsi coscientemente, cioè mantenendo il proprio punto di vista in una posizione equilibrata di causa-effetto… voglio dire: vivere dal di dentro pur standosene fuori”… probabilmente il modo più difficile per gestire la responsabilità.

  11. Marco

    Gli Stati di Esistenza
    Di L. RON HUBBARD

    “L’ uomo è cosi visibilmente uomo che ha trascurato nella maggior parte delle sue filosofie e in tutte le sue scienze il fatto che vi sia più di uno stato di esistenza da lui raggiungibile.

    In effetti, fino a quando non siamo arrivati noi a cambiare le loro idee, tutti gli psicologi del diciannovesimo secolo dichiaravano che l’uomo non sarebbe mai potuto cambiare. E descrivevano un solo stato di esistenza: quello di un uomo mortale.

    Se ci pensate per un attimo, vedrete che ci sono molti stati di esistenza già persino nell’essere umano. Egli era ricco oppure povero, sano oppure malato, vecchi oppure giovane, sposato oppure scapolo.

    Se l’uomo può alterare il proprio stato di esistenza in quanto uomo, potrebbe mai essere qualcosa di diverso da un uomo? Oppure qualcosa di diverso da una donna oppure da un ragazzo, o da una ragazza?

    Esistono forse stati superiori e più felici?

    Essi costituiscono la totalità dell’orizzonte e dei conseguimenti di Scientology.
    Stiamo cercando di rendere l’uomo un essere più elevato.

    Esistono molti stati di esistenza in aggiunta a quello di uomo.

    L’argomento è stato sfiorato da filosofi precedenti.
    Quel che c’è di nuovo, per quanto riguarda Scientology, è che un essere può raggiungere svariati e diversi stati di esistenza nel corso di una vita.

    Questa è una prospettiva talmente nuova che non c’è da meravigliarsi che gli Scientologist vengono talvolta mal compresi e scambiati per guaritori.

    Di fatto, l’Uomo in generale, non vi aveva mai pensato prima.
    Il fatto che egli personalmente e in questa vita potesse diventare qualcosa di molto più elevato e migliore di un essere umano è totalmente nuovo per lui.

    Ha sentito parlare della morte e del fatto che la sua anima andrà in paradiso oppure all’inferno, e ha considerato questa prospettiva in vari modi: buona, terrificante o noiosa.

    Ma per Bianco Bianchi sentirsi dire che lui può diventare un essere più elevato è una cosa nuova.

    Alcuni sapienti dell’Himalaya si sono adoperati per raggiungerlo.
    Ne ha parlato Gautama Siddhartha (Buddha).
    Si diceva che quindici o venti anni di duro lavoro avrebbero portato a una conclusione nebulosa.

    Esistono in effetti nove stati di esistenza ben precisi al di sopra dell’Homo sapiens.

    COMUNICAZIONE
    Il primo stato al di sopra dell’UOMO è quello di un essere che sa comunicare.
    Noi riveriamo istintivamente i grandi artisti, i pittori o i musicisti e la società nel suo complesso li considera esseri non esattamente comuni.
    E in effetti non lo sono. Sono superiori all’Uomo.

    Il fatto che siano nati in questo mondo e che non siano stati auditi fino a raggiungerlo non li rende esseri meno elevati.

    Colui che sa veramente comunicare con gli altri è un essere superiore che costruisce mondi nuovi.

    L’auditing può portare a questo stato superiore si esistenza: a colui o colei che sa comunicare. Questo è Release di Grado 0.

    PROBLEMI
    Quel che distingue l’uomo civilizzato in quanto UOMO è il fatto di essere impantanato in PROBLEMI che non fanno che peggiorare, più egli li “risolve”.

    L’essere che sappia riconoscere la vera fonte dei problemi, e così vederli svanire è troppo raro per essere compreso con facilità.
    L’Uomo risolve i problemi.

    Un essere in uno stato più elevato li osserva e questi svaniscono.

    Ci sono fenomeni fantastici che l’UOMO non ha mai esaminato, prima di Scientology. Quando un essere sa fare questo – far svanire i problemi con uno sguardo consapevole- di certo non è più un UOMO.

    Un essere può ricevere auditing fino a diventare capace di farlo.

    Si tratta di un Release di Grado I.

    SOLLIEVO
    L’ UOMO non ha mai saputo come portare sollievo ai diversi mali, eccetto che per alcuni dei rari autori di miracoli che considerava santi.
    Il segreto era che l’individuo si mantiene collegato a ciò che egli aborrisce.
    Essere in grado di portare facilmente sollievo, a se stessi e agli altri, dalle ostilità e dalle sofferenze della vita è una capacità che l’UOMO ha visto solo nei guaritori.

    Il sollievo si ottiene al Release di Grado II.

    LIBERTA’
    L’UOMO è incatenato ai suoi turbamenti del passato.
    Non ha mai capito perché si sentisse tanto turbato e incompreso in merito alla sua famiglia, alla gente o alle situazioni.
    La maggior parte degli uomini vivono perpetuamente nel ricordo dei problemi del passato.
    Conducono vite tristi.

    La libertà dei turbamenti del passato assieme alla capacità di affrontare il futuro è una condizione quasi sconosciuta all’UOMO.

    La si ottiene con il release di Grado III.

    CAPACITA’
    Le capacità dell’UOMO tendono ad essere individualmente specializzate.
    E’ talmente concentrato su particolari azioni che risulta maldestro nell’eseguire le altre.
    Con il Release di Grado IV si esce dalle condizioni fisse e si diventa capaci di fare altre cose.

    POTERE
    L’UOMO di rado può occuparsi del POTERE.
    Si ritira da esso oppure ne abusa. Quando lo possiede, spesso lo indirizza nel verso sbagliato.
    Con il Release di Grado V si ottiene il potere e la sua gestione.

    RELEASE SULLA TRACCIA INTERA
    L’UOMO di rado è nemmeno consapevole della sua “traccia del tempo”.
    Si tratta di una registrazione dei suoi momenti di vita consecutivi che si estende fino all’inizio della sua esistenza.

    Il suo passato è la sua “traccia del tempo”.

    L’essere da principio è inconsapevole di averne una, poi è affascinato da quel che scopre del suo passato e infine scopre quel che ha portato lui ad essere così.

    Una parte di questo spesso si mostra nell’auditing di livello inferiore.

    Ma giunti a questo stadio superiore, si arriva al punto di risolverla.

    E’ difficile descrivere lo stato conseguito con questo grado: è talmente superiore all’esperienza comune ed è del tutto assente nella letteratura umana.

    Si tratta di un Release di Grado VI.

    CLEAR
    Questo è uno stato spesso descritto in Dianetics e Scientology. E’ sempre stato minimizzato.

    Il Release, per anni, è stato scambiato per Clear ed è stato persino chiamato Clear.

    Ma il tempo ha rivelato che il Clear è di gran lunga superiore a qualsiasi cosa chiunque abbia mai sognato in precedenza.

    Il Grado VII non è un Grado di Release.
    E’ un Clear.”

  12. Complimenti a tutti e tre i nuovi OT V fatti, ad Amarillo per il suo OTII completato, a Roberto nuovo clear, uno speciale ringraziamento a tutti per il lavoro fatto, ai loro auditor e C/S e anche a tutti quelli che continuano a lavorare, studiare e audire underground, Hugs!
    Marisa

  13. Luc

    Complimenti a tutti, mi fanno davvero piacere queste notizie!

    Tony bellissimo il tuo successo, si percepisce che hai raggiunto un nuovo livello di realtà.

    Roberto G, davvero complimenti! Un giorno avrò il piacere di incontrarti.

    Complimenti ad Ignazio ed anche a Giovanni.

    ARC
    Luca

  14. David

    Grande successo , complimenti a tutti.

  15. Luigi Cosivi

    Una volta avrei detto “commovente”, oggi mi vien da ballar di gioia, Bravi OT, bravi gli Auditors, bravi i C/S.

  16. Luc

    tantissimi complimenti per l’ottimo lavoro fatto e target raggiunti a tutti i pc, auditor e c/s, Bellissime notizie! Giovanni e Giovanna

    • Diogene

      La Bellezza non è morta mai. Non è qualcosa che devi raggiungere, la Bellezza ti accompagna sempre. E’ in te, perciò non muore, ma testimonia che sei vivo.
      Non meraviglia nell’Uomo la capacità di meravigliare quanto la sua capacità di meravigliarsi. E’ la coscienza di un’altra dimensione.

  17. NOTs aware

    A me suona tanto di grossa bufala! Non farti abbindolare. Tanta significanza e poca sostanza. A mio parere ti sei fatto depistare alla grande. Hai avuto la fortuna di imbatterti in una tech funzionale e ti sei inoltrato in un labirinto senza uscita.

  18. luciano

    Carissimo Italo è veramente difficile avere un opinione corretta su ciò che hai postato. Veramente difficile .

  19. David

    Italo su “Voi che ne dite? Non vi sembra che ci sia una qualche connessione su ciò che dice Ron riguardo a pieno OT? ”
    Non penso proprio , senza la tech è una strada senza uscita , anzi può essere una bella trappola.

  20. Marisa

    Italo, mi permetto di sottolineare che questo post è dedicato a successi di auditor, pc e C/S del campo indipendente; il tuo scritto ai miei occhi appare come uno “sviatore” inopportuno ed una invalidazione. Di sea org members come te usciti malconci dalla chiesa ne ho visti abbastanza, ti suggerisco di prendere in considerazione la possibilità di essere riparato da un buon auditor. Dopo di che potrai scegliere con maggior serenità quale strada intraprendere.
    Marisa

    • Marco

      HAVINGNESS QUALITA DELLA CAPACITA DI RAGGIUNGERE
      UNA CONFERENZA TENUTA IL 3 1 DICEMBRE 1961

      “Una delle cose che dovreste conoscere è l’havingness. Si tratta di una cosa così basilare ed elementare che tutti gli Scientologist se la dimenticano regolarmente e sistematicamente.”

      “Al Primo ACC di Saint Hill sono stati pubblicati trentasei comandi di havingness… trentasei comandi di havingness. Esistono sotto forma di Bollettino di HCO e sono i comandi di havingness per il preclear.
      E semplicemente facendo quei comandi di havingness potete rimettere in sesto l’havingness di un preclear.

      Che cosa il preclear considera sia havingness? Beh, quei trentasei diversi comandi di auditing dovrebbero essere fatti almeno finché non trovate che rendono l’ago più sciolto e vi danno un po’ d’azione di tone arm all’E-Meter.”

      Se percorrete un Procedimento di havingness che rende l’ago più sciolto, state migliorando l’havingness del preclear; e quello che spesso gli auditor si dimenticano è che i procedimenti da loro usati cambiano il preclear e quindi il Procedimento di havingness – specie se è un Procedimento di havingness un po’ particolare tra i trentasei esistenti – è molto facile che cambi.

      All’inizio della settimana funziona a meraviglia. Ma poi non si accorgono che verso la fine della settimana, semplicemente irrigidisce l’ago.
      Perciò ogni volta che si usa un Procedimento di havingness, lo provate. Lo provate, all’inizio. Fate fare una stretta delle lattine al preclear. Dite al preclear: “Stringi le lattine”, notate la scioltezza dell’ago e poi date il comando di havingness. Gli date il comando di havingness cinque, sei volte. E poi ancora una volta dite: “Stringi le lattine” e notate se di fatto l’ago è diventato più sciolto o no.

      E se non l’ha reso più sciolto, trovate un nuovo comando di havingness tra quei trentasei.”

      “Non è molto difficile e personalmente non penso che audirei un preclear senza che abbia avuto il suo Procedimento di havingness perché il suo Procedimento di havingness ha la meravigliosa qualità di saper scaricare tutti i PTP, le rotture di ARC e quant’altro che il preclear ha… :eccetto i withhold.

      Perciò… : il preclear ha una rottura di ARC , è un po’ turbato.
      D’accordo. Potete tirargli fuori il withhold, o potete percorrere il suo Procedimento di havingness.

      Ma che fare in questa particolare circostanza? Il preclear è così impantanato nella cosa in cui si trova da fare e sembra incapace di attraversarla e uscirne.
      Non ottenete alcun cambiamento nel tone arm, non ottenete alcun cambiamento nel comportamento dell’ago… Il preclear si sente da cani e probabilmente state sbagliando qualcosa.

      Beh, questa non è una condizione in cui fare un nuovo assessment o qualcosa del genere, così la cosa migliore da fare è percorrere il Procedimento di havingness del preclear. Tutto lì.
      Se avete il suo Procedimento di havingness, naturalmente lo potete percorrere e il tipo se ne tirerà fuori. Inizierà a sentirsi molto meglio.
      Il mondo smetterà di mordersi la coda.

      Potete sempre far star meglio il preclear se conoscete il suo Procedimento di havingness, perciò è buona cosa avere il Procedimento di havingness del preclear.

      Non stiamo conducendo alcuna campagna al momento del tipo “sbarazzatevi del preclear a tutti i costi”.

      Perciò, l’havingness è un soggetto alquanto importante.

      Un paio di anni fa, avrei potuto dirvi, senza troppo menare il can per l’aia, che avrei potuto fare l’elenco di almeno quarantatré motivi per cui l’havingness funziona, perché l’havingness influenza la mente nella misura in cui la influenza.
      E oggi posso dirvene uno solo. Ce solo un motivo per cui l’havingness funziona.
      È un’affermazione davvero storica perché è da quando l’abbiamo come procedimento, e sono passati sette anni, che vi dico che non sappiamo che cosa faccia l’havingness e perché l’havingness funzioni.

      Le prime attività relative all’havingness si sono avute sette anni fa. E per tutto questo tempo l’abbiamo usata perché funzionava. Non sapevamo perché funzionava.

      Ma oggi che sappiamo dei withhold, sappiamo perché l’havingness funziona. E il motivo per cui l’havingness funziona è davvero elementare.

      L’havingness può essere definita come “capacità di raggiungere”.
      La capacità di raggiungere equivale alla capacità di avere.
      Se il preclear crede di poter raggiungere qualcosa. So che questo è molto elementare.
      Se si può raggiungere una mela, la si può avere. Se si può raggiungere un biscotto, lo si può avere. E elementare, no?
      Tutti lo sanno. Beh, perché non me l’avete detto, allora?

      Il preclear deve avere l’idea di poter raggiungere prima di essere in grado di avere.
      È l’idea di poter raggiungere, non il fatto possedere.
      L’idea di poter raggiungere, non l’azione di raggiungere, che rimedia all’havingness.

      Naturalmente, potreste fargli provare a raggiungere qualcosa finché non si fa l’idea di essere in grado di raggiungere.
      O potete fargli concepire l’idea di essere in grado di raggiungere e a quel punto sarà in grado di raggiungere.

      Ma non occorre che raggiunga per concepire l’idea di essere in grado di avere.”

      “Quante volte negli ultimi duecento anni qualcuno ha preso l’iniziativa di impossessarsi del mondo? L’ultima vittima in questo senso è stato un tipo che si chiamava Schicklgruber, un imbianchino. Molto interessante.
      La sua idea della propria capacità di avere era direttamente proporzionale al numero di persone che uccideva. Credo che si sia sbarazzato di 30 milioni di esseri umani nel suo tentativo di raggiungere la Terra.

      Ma sapeva di non essere in grado di avere la Terra e perciò la dovette raggiungere attivamente con un overt.

      Perché quando si hanno withhold, non si può raggiungere e perciò quando si hanno withhold, non si può avere.
      Così il solo modo di raggiungere quando si hanno withhold è per mezzo di overt.

      Perché la gente commette overt? Perché non è capace di avere.
      Perché non è capace di avere?

      Perché CREDE di non essere capace di raggiungere.”

      “Uno Scientologist, sapendo quello che vi sto dicendo in questa conferenza e lavorando per dieci ore con Schicklgruber, l’imbianchino, avrebbe potuto evitare la seconda guerra mondiale nella sua globalità.
      Interessante, eh?

      All’auditor sarebbe bastato percorrere il suo Procedimento di havingness.
      E se avesse percorso abbastanza havingness su di lui e al contempo gli avesse tirato fuori i suoi withhold… se avesse fatto quelle due cose, i suoi withhold più grossi, e non ne avesse mancato uno…
      Non sarebbe stato possibile tirar fuori tutti i withhold di Schicklgruber in un paio d’ore. Si sarebbe potuto appena appena alleggerire il caso.

      La psicosi è una cosa molto semplice da destabilizzare perché è davvero difficile per un thetan mantenerla. ‘
      Neurosi e psicosi non sono cose abbastanza grandi da costituire un argomento di studio a sé stante rispetto alla mente.
      Costituiscono un elemento davvero minuscolo nella totalità della tecnologia e della conoscenza mentali.”

      “Beh, che cosa crea tale condizione?
      Se qualcuno deve raggiungere, ma non può raggiungere, che cosa gli fa pensare di non poter raggiungere?
      Bisogna pensare che abbia dei withhold.

      Nessuno infatti gli sta dicendo che non può raggiungere, quindi dev’essere lui stesso a dirselo. E come dice a se stesso che non può raggiungere?
      Avendo withhold, naturalmente.

      Il modo più sicuro al mondo di far scendere la propria havingness sotto i tacchi è di avere un gran bel pacco di withhold.
      Se uscite a combinare qualche guaio e poi non ne parlate a nessuno, avrete un pezzettino di pianeta in meno.
      Se poi uscite di nuovo a combinare un altro guaio e fate molta attenzione a non parlarne con nessuno, avrete un pezzettino di pianeta in meno.”

      “Ciò si basa semplicemente su un ciclo composto di overt e di withhold.

      Gli overt li vediamo… In realtà, non sono così gravi, nel fare impazzire la mente, quanto i withhold che li seguono.
      Un tipo ha l’overt e tutti possono vedere l’overt, ma poi lui ne trattiene una parte.

      Ora, non è che gli overt non siano aberranti perché sono gli overt, la vergogna che si prova ad averli commessi, il meccanismo dell’atto overt e via dicendo, che portano poi ad avere la sensazione che ci si debba trattenere dal commetterli di nuovo.
      Ma è la sensazione che ci si debba trattenere dal farli di nuovo, che fa impazzire.

      Non è il fatto di aver dato una mazza da baseball in testa allo zio Giorgio, ma è l’idea che non si debba mai più toccare una mazza da baseball, perché la si potrebbe dare in testa allo zio Giorgio.

      Beh, naturalmente, prima della botta in testa allo zio Giorgio con la mazza da baseball ci sono stati dei withhold; la botta in testa, naturalmente, è un atto overt, perciò devono esserci stati withhold prima di quella.

      Il risultato finale di una scala graduale di withhold che diventano sempre, sempre più grandi, è la commissione di un atto criminale.

      Ed è questo che ha riempito le prigioni della Terra.
      I criminali sono in grado di avere solo se commettono un overt.

      E noi glielo abbiamo insegnato con gran cura, curandone lo sviluppo.

      Come ho detto, “l’havingness è la capacità di raggiungere”. Permettetemi di dirvi che cos’è la non havingness, perché è lì che sta il trucco.
      Esaminiamo di nuovo la Germania e il suo tentativo di prendere il controllo del pianeta Terra nel 1939.

      Prendiamo un esempio di terza dinamica e abbiamo la Germania, terra di foreste. Quei tipi provavano continuamente ad uscire da quelle foreste.
      Era una zona umida, sapete, e tutto quel che c’era erano capanne di fango sgangherate.

      Provavano continuamente ad uscire da quelle foreste e a scendere nell’impero romano. Era un ciclo interessantissimo.

      Provavano a uscire da queste foreste dove erano arrivati, in origine, migrando dalla Polonia… dalle piane polacche e russe.
      Erano finiti in quelle foreste e cercavano di attraversare il Reno per prendere un po’ di sole.

      C’era un gruppo chiamato Roma. Aveva degli eserciti piuttosto bravi… eravamo piuttosto bravi.
      Semplicemente ci assicuravamo che questi tipi non riuscissero mai ad attraversare il Reno. Semplicemente ci assicuravamo che questi tipi non riuscissero mai ad attraversare il Reno.

      Ogni volta che provavano ad attraversare il Reno, li rispedivamo con la forza dietro al Reno. Solevamo fare spedizioni punitive, entrare nella loro zona e bruciare un tot di villaggi per far capire loro che non dovevano attraversare il Reno. Non dovevano attraversare il Danubio, non dovevano attraversare il Reno e non devono attraversare il Danubio.

      Così quando alla fine riuscirono ad attraversare il Reno… volevano per davvero il cristianesimo. Volevano per davvero la civiltà dell’impero romano.
      Volevano per davvero la cultura ed erano perfettamente disposti a unirsi a Roma, ma quando alla fine riuscirono ad attraversare il Reno, dovettero attraversarlo con un overt.

      Vedete, dovettero attraversarlo conquistando e distruggendo Roma.
      Quella era l’ultima cosa che avevano in mente, agli inizi.

      Ma il fatto che fosse stato loro impedito di raggiungere, proseguì lungo la traccia come engram.

      Il fatto che fosse stato impedito alla Germania di raggiungere le aree dell’Europa. Il fatto che le fosse stato impedito di raggiungere.
      E i tedeschi a poco a poco iniziarono a convincersi totalmente che non dovevano raggiungere la Terra.
      E così entrarono in guerra, nel 1870, nel 1914, nel 1939.
      Perché?

      Beh, è ovvio, “l’engram deve andare avanti”.
      Trovo la cosa affascinante. Per lungo tempo abbiamo impedito ai tedeschi, con gran cura, di raggiungere e anche alcuni di voi hanno partecipato alla cosa.

      Ci sono sempre state difficoltà con tutti coloro a cui si è impedito troppo estensivamente di raggiungere.
      Perché? Perché è una non havingness.

      La condizione di non havingness viene creata impedendo a qualcuno di raggiungere.

      Basta impedire a qualcuno di raggiungere e si produrrà una condizione di non havingness.

      Perciò, si crea una condizione in cui è stato imposto un withhold in seguito al quale la persona si procurerà altri withhold suoi, che per lei sono molto più aberranti, vedete: i “deve raggiungere”… i “le si deve impedire di raggiungere”.
      E avrete così percorso l’altro lato del withhold.
      E l’altro lato del withhold è: impedire di raggiungere.

      Potreste quasi percorrerlo su di un preclear. A chi avete impedito di raggiungere? Avete mai impedito a qualcuno di raggiungere? L’avete fatto?

      Allora vi siete messi nella condizione di avere dei withhold, tutto lì.

      Quando vi faccio la domanda: “Avete mai impedito a qualcuno di raggiungere?” qua è là tra il pubblico si ha un brrrrrrrrr automatico sulla cosa. Oh, no, sapete.

      Avete mai impedito a un bambino di raggiungere?
      E voi, uomini sposati, avete mai impedito a un altro uomo di raggiungere?
      E voi, ragazze, avete mai impedito a un uomo di raggiungere?
      L’avete fatto?

      Adesso non venitemi a dire che è un mistero per voi il motivo per cui avete dei withhold, perché è quello l’overt che poi causa i withhold.

      Perciò, i withhold si collegano molto direttamente all’havingness.

      Perché l’havingness si deteriora?
      Permettetemi di parlarvi di questo fenomeno dell’havingness.
      I trentasei procedimenti? Bisogna averli. Bisogna essere capaci di farci qualcosa, con questi trentasei procedimenti, e procurare havingness al preclear.

      Ma l’havingness ha una caratteristica a cui dovreste essere molto interessati. Potete percorrere l’havingness su di un preclear per cento ore e vederlo peggiorare.
      Tutto quello che l’havingness fa è di far sentire bene una persona e dare una spinta al caso e rendere la persona più facile da audire.

      Ma l’havingness in quanto tale funziona sul preclear solo in termini di havingness: “Guarda qui intorno e trova qualcosa che potresti avere”. “Indica qualcosa.” “Dov’è il (oggetto nella stanza)?”… o piuttosto: “Dov’è quel (oggetto della stanza)?”.
      Ognuno di questi comandi può essere percorso, percorso, percorso, percorso e percorso senza avere un effetto terapeutico durevole.
      Hanno effetti terapeutici temporanei. Perché?

      Perché la condizione di non avere è la condizione data dal trattenere, perciò avendo withhold e accumulando altri withhold, non appena la vostra havingness viene innalzata, l’esistenza di withhold nella massa da problemi sulle mete la fa naturalmente sprofondare di nuovo.

      Perciò potreste andare avanti all’infinito a percorrere l’havingness su qualcuno, senza rimuovere assolutamente nessun withhold, facendo molta, molta attenzione a non rimuovere nessun withhold.

      E il caso farà cric, cric, cric, cric, vuuum, bump! Cric, cric, cric, buuum, bump! Il tipo tira giù la propria havingness più velocemente di quanto voi non riusciate a tirarla su.

      E dopo avere audito il preclear per diecimila ore, vi rendete conto che non siete approdati a nulla. E qui vi sto spiegando l’unico motivo per cui alcune persone, pur essendo state audite a lungo, non hanno sperimentato miglioramenti duraturi.

      Se non cavate i withhold, niente resta permanente, tutto crolla, perché l’havingness peggiora.

      E il preclear continua a tirarsi addosso la massa da problemi sulle mete. Vedete?

      Non è un meccanismo interessante?

      • Elizabeth Hamre

        Yes.. his talks were always interesting… But some place I also read something from him long when on courses in the seventies about having-ness: what ever we ”see” ”look at’ what ever we observe around us we have that!
        When I read that I had on earthshaking cognition and from that moment on I new, I owned what ever I was looking at, whatever that was it was mine and with that I have become rich!
        My having-ness was complete from that moment on.. I did not have to out right own it. that was not necessary.
        The world around us is a beautiful place and it is here because we have created it… We only SEE what WE PUT OUT THERE. And all of it is ours!
        have fun you lovely people.. and enjoy your creation. it is there for that reason alone. Elizabeth

        • Marco

          Bello il tuo commento Elizabeth, “possedere” (materialmente parlando) significa appunto “poter avere o non avere”, credo in base alle proprie possibilità consapevolezza theta e consapevolezza economicha (è una commistione).

          Con la conferenza che ho quotato però intendevo mettere in evidenza che… nella Cof$ “ci è stato impedito di avere” e dunque alle volte qualcuno si ritrova un pò withold e un pò disperso… (spesso in cerca di qualcos’altro).

          Scaricare i “withold imposti”, il “non poter avere” (uno stato od una comprensione) potrebbe essere una soluzione: “Chi ti ha impedito di raggiungere/comprendere la tua spiritualità?” , mi sembrerebbe una bella domanda.

          Perchè mi pare impossibile che chi ha fatto Scn (e l’ha capita veramente) possa andare a cercare altro percorso per riprendere la propria libertà spirituale… se uno cerca “altro” per me è sicuro che: o non ha capito LRH (il che è possibile, visto che c’è una confusione di materiali buttati li nel “banco” delllo studente), o gli è stato impedito (subdolamente) di “non avere”.

          Intendevo anche dare una versione di visione con cui capire la ricerca di Italo (e non è una valutazione) e di non cadere nella tentazione di “isolare” le persone che “stanno cercando qualcosa… semplicemente gli è stato impedito di avere!

          Mia opinione.

          Saluti

          • Elizabeth Hamre

            Marco.. hello my friend.. You have a very good grip on reality.. and My reality is the same as yours.. Those who now looking at alternative practises simply because they have not understood the TECH. Those practises were there before the tech was compiled by LRH and his friends those other practises do help to key out but it is not the answer one want when looking for eraser of the heavy MEST energies.
            I have done many hours in sessions confronting meditations and the believes of those practises because I wanted to find out for my self what they can do if it is really a good path.. I went earlier similar but I only found these Paths were traps set up to trap back to pull back the spirit into MASS-ENERGY.
            Yes.. auditing-simple confronting works. because that is what we do in session. We look for the first time what really there front of us and we finally Understand! The fun part is that no one can tell us that it is a lie, not to believe it, or it is just myth , because we who have those cognitions we know it is real!
            Have a very good day. Elizabeth.

        • Marco

          Ok Elisabeth very well said, I very much agree with you 🙂
          Un caro saluto
          Marco

  21. David

    Italo su ” Ragazzi, io capisco che normalmente quando si abbraccia una dottrina, si tende poi ad enfatizzarla come “la migliore”. Questo accade con tutte le religioni: per ognuno la propria è la migliore. Ma è proprio questa la trappola che per 30anni mi ha tenuto inchiodato nel “lungo sonno” della C. of Scn””
    Posso comprendere il tuo stato d’animo come fuoruscito che è stato al suo interno 20 anni , Scientology non è la Cof$ ,questa situazione porta ,una lunga catena di rotture di ARC,O/W, e confusione sul soggetto , risolto questo problema ci si ritrova sicuramente in un nuovo e migliore punto di vista su di S .
    Dalla tua domanda ” Perciò qual’ è la verità? ”
    Questa è una buona verità ma può essere solo la tua.

  22. Gonos

    Vorrei fare un grosso applauso a tutte le persone che hanno attestato.
    Bravi e continuate il vostro Cammino.
    Gonos

  23. Marco

    HAVINGNESS QUALITA DELLA CAPACITA DI RAGGIUNGERE
    UNA CONFERENZA TENUTA IL 3 1 DICEMBRE 1961

    “E dopo avere audito il preclear per diecimila ore, vi rendete conto che non siete approdati a nulla. E qui vi sto spiegando l’unico motivo per cui alcune persone, pur essendo state audite a lungo, non hanno sperimentato miglioramenti duraturi.

    Se non cavate i withhold, niente resta permanente, tutto crolla, perché l’havingness peggiora.

    Beh, per darvi un’idea più grafica, è come se steste dietro ad un tipo e, dandogli una spinta, gli diceste: “Vai avanti”. E poi gli legaste alla vita una cinghia elastica bella forte, gli deste una spinta e lo faceste avanzare.
    È chiaro che poi la cinghia si tenda e il tipo venga strattonato indietro.

    I withhold del tipo lo fanno tornare al punto di partenza. Poco importa con quanta intensità e violenza la audiate.

    Finché quei withhold non vengono tirati fuori, non avanzerà di un millimetro.
    Ed è così perché la sua havingness cala perché i withhold gli dicono che non può avere nulla.
    E non può avere i miglioramenti che sta ottenendo.
    Non può avere una vita che fa progressi.
    Non può avere di più nella vita.
    Non può avere una visione migliore delle cose.
    Capite?

    A quante persone vi siete preoccupati… voi auditor, a quante persone vi siete preoccupati di migliorare la vista?
    Beh, cercate continuamente di migliorar loro la vista, cercate di migliorar loro la vista, cercate di migliorar loro la vista, cercate di migliorar loro la vista, e via di questo passo.

    Beh, il tipo non può avere un universo fisico più luminoso. Come può, dunque, avere una vista migliore?
    Può avere esattamente quella tenue visione sfocata che già vede davanti a sé.
    Perché?
    Perché impedisce a se stesso di raggiungere.

    Sa che è meglio che se ne stia lontano da una mazza da baseball perché la darà in testa allo zio Giorgio.
    Sa che è meglio se non ci vede bene. Perché è impossibile dire che cosa farà.

    Se si potesse fare una cosa del genere (non è possibile farlo, per fortuna)… se poteste prendere un criminale e migliorare le sue capacità del mille percento, potrebbe diventare un criminale molto, molto efficiente. Vero?
    Sfortunatamente non è possibile fare una cosa del genere.

    Questo è il motivo per cui i mistici cominciano a credere dopo un po’ che una persona non acquisisce più potere di quello che le si può affidare.
    È un meccanismo innato del thetan e non ha nulla a che fare col misticismo o altro.
    Quella è soltanto un’osservazione dei mistici.

    La verità è che una persona non può accrescere le proprie capacità fintantoché si trattiene.

    Uno dei casi più patetici – anche se non sembrava patetico – che io abbia mai audito, l’ho trovato audendo in via sperimentale un tizio che si guadagnava da vivere prendendo le persone per strada, trascinandole in un vicolo oscuro, colpendole alla mascella e sottraendo loro il portafoglio… o portandole in una stanza d’albergo, colpendole alla mascella e sottraendo loro il portafoglio, per poi filarsela.

    Sua madre l’aveva improvvisamente svegliato quando era bambino… a quel tempo faceva lo strillone e la famiglia era piuttosto povera; e tutti i giorni i ragazzi di strada lo picchiavano e gli portavano via i soldi.

    Lui era a letto quando all’improvviso sua madre lo svegliò; lui si mosse come per sferrare un pugno e per poco non la colpì.
    E da quel momento della sua vita, per i trentacinque anni successivi, aveva continuato a tenere il braccio indietro.
    Quello era l’overt.
    Interessante, vero?

    Ma lo drammatizzava colpendo la gente alla mascella e rubandole soldi. Anche questo è interessante, non è vero? Lo trovo molto interessante.
    La sua incapacità era anche la sua criminalità.

    Alleviai un po’ la cosa, il tipo si sentì sollevato e pensò che magari non avrebbe dovuto più agire così. Me lo disse. Quindi magari ho risparmiato a un mucchio di persone di farsi spaccare la mascella. Come che sia, forse non ho vissuto invano.

    Ma vedete come si era sviluppata quella sequenza? Una sequenza interessante.
    Dopo quel fatto, il tipo era diventato incapace di avere, se non con un overt, naturalmente, perché si tratteneva così tanto da non poter raggiungere.
    Non potendo raggiungere, naturalmente non poteva avere. È tutto lì.

    C’è chi porta gli occhiali e vuole sbarazzarsi degli occhiali. Beh, ha dei withhold, non per forza withhold di questa vita, ma ha un bel po’ di withhold. Si è dato da fare sulla traccia intera. Si è dato un bel daffare.

    Ma di base, ciò che teme, oggi, è di doversi dar daffare un’altra volta.
    È molto interessante.

    Vedete un preclear e il preclear vi dice la meta che si prefigge per la seduta.
    “Beh, vorrei diventare più attivo nella mia vita.”
    Ottimo. Naturalmente, se steste percorrendo una normale seduta di routine, non obiettereste affatto alla cosa; ma ora sto parlando da un punto di vista sperimentale.
    Dovremmo esaminare questa cosa: lui vuole essere più attivo nella sua vita.

    Chiedetegli: “Sei attivo nella vita?”.
    “No.”
    “D’accordo. Che cosa rischieresti di fare se diventassi più attivo nella vita di quanto tu non sia ora?”

    Gli fareste fare key-in praticamente su tutti i fronti.
    Oh! Non vi sa dire su due piedi che cosa è più probabile che faccia. Proverebbe l’improvvisa sensazione che sarebbe meglio che non diventasse più attivo. E se poi diceste… questo sarebbe auditing sperimentale, di certo non auditing vero e proprio: se poi gli diceste: “Come ti senti ora per quanto riguarda diventare più attivo nella vita?”.

    Lo sentireste solo emettere un sospiro e dire un’altra meta tipo: “Vorrei essere in grado di sentirmi bene con me stesso”, o qualcosa del genere.
    Un uno-due molto rapido.

    Potreste fare anche quest’altra cosa. Potremmo fare questo trucchetto. Questi, naturalmente, non sono procedimenti di auditing. Sono solo azioni sperimentali di dimostrazione.
    Sappiamo tutto di questa roba.

    Se prendessimo qualcuno e suonassimo su un violino un accordo in modo aritmico e intermittente, e se lo suonassimo in modo strano e peculiare, una nota dopo l’altra, e poi dicessimo: “D’accordo. Guarda qui intorno e trova qualcosa che potresti avere”.
    Il tipo si guarderebbe attorno e direbbe, “Beh, posso avere quel muro
    laggiù”.

    Se poi prendessimo in mano il nostro violino e suonassimo alcuni accordi spaventosi, stridenti e gli dicessimo: “Guarda qui intorno e trova qualcosa che potresti avere”. Il tipo direbbe: “Beh, potrei avere uhm… potrei avere la sedia che sta in mezzo alla stanza”. E se poi suonassimo sul violino alcuni accordi spaventosi, stridenti e dicessimo: “Guarda qui intorno e trova qualcosa che potresti avere”.
    Il tipo vi guarderebbe con sguardo torvo. Si può fornire una spiegazione razionale all’intera faccenda. Il tipo direbbe: “Potrei… uhm… uhm… uhm… potrei avere l’estremità di quel violino, la chiocciola del violino”.

    Se poi in qualche modo suonaste ancora alcuni accordi spaventosi, stridenti e diceste: “Guarda qui intorno e trova qualcosa che potresti avere”.
    Vi risponderebbe: “Potrei avere la punta del mio naso”.

    E se suonaste sul violino un accordo ancora più spaventoso, ancora più stridente e diceste: “Guarda qui intorno e trova qualcosa che potresti avere”…
    Lui direbbe: “Potrei avere questa massa nera dentro alla mia testa”.
    E poi suonate sul violino un accordo ancora più spaventoso, ancora più stridente. “Guarda qui intorno e trova qualcosa che potresti avere.”
    Nessuna risposta.

    Perché state impedendo alla sua attenzione di raggiungere, colpendolo con una percezione sensoriale.

    Le macchine che fanno i rumori più forti e sporadici causeranno il più alto numero di incidenti, nell’industria. Perché, naturalmente, impediscono alle persone di averle.
    Perciò, la macchina diventa una randomity e inoltre, se la dirigenza ci fa caso, saranno quelle le macchine che gli operai rompono più spesso. Interessante.

    Potreste di fatto tracciare un rapporto diretto tra queste cose. Potreste attraversare le officine di una fabbrica con le macchine in funzione. E potreste dare un’occhiata per trovare la macchina che produce i rumori più sgradevoli, fragorosi e intermittenti. E potreste dire, “Questa, quella e quest’altra. Queste sono le macchine che si rompono più frequentemente delle altre, vero?” La dirigenza direbbe: “Sì, come fa a saperlo?” “Elementare, Watson” o “Elementare, Ron”.

    Perciò, in un ambiente rumoroso, o inturbolato, l’havingness di una persona è ridotta. Questa, naturalmente, era una cosa empiricamente nota sulla traccia. La si conosceva così.
    Si sapeva che se attorno a una persona si tambureggiava, si gridava e si urlava a sufficienza, quella persona poteva impazzire.

    Non è che impazzisse invariabilmente, ma era possibile farla impazzire.
    Una quantità sufficiente di movimento e azione casuale, una spinta di movimento e azione sulla persona da parte di tutti quanti, dopo un po’ le avrebbero fatto perdere il controllo, per così dire. Sarebbe finita nella totale incapacità di raggiungere.
    La sua havingness sarebbe finita sotto ai tacchi.

    Un thetan sta bene nella misura in cui è capace di raggiungere.
    Non sta bene nella misura in cui è incapace di raggiungere.
    È così.

    La qualità della sua capacità di raggiungere è stabilita da… dalla sua convinzione della sua capacità di raggiungere.

    In altre parole, man mano che scendiamo lungo la scala, man mano che una persona diventa sempre meno capace di raggiungere… “la brutalità” del suo raggiungere peggiora sempre più.

    E al disotto di un certo livello, ecco comparire e aumentare modi velati di raggiungere.

    E all’improvviso, strano a dirsi, vediamo nella capacità di raggiungere la Scala del tono di una volta. E sapete cosa? È proprio così.
    Alquanto sbalorditivo.

    È una prospettiva particolare, ma la Scala del tono è un indice della capacità di raggiungere.

    Potrebbe essere necessario modificare la cosa leggermente per renderla assolutamente accurata; ma era giusta sin dall’inizio e costituisce una magnifica estrapolazione che ha anticipato di molte lunghezze il dato reale.

    La capacità di raggiungere e la qualità del raggiungere… c’è qualcosa che regola queste due cose in qualche modo: quando una persona acquista la capacità di raggiungere, quando la sua capacità di raggiungere migliora, la qualità o il tono del raggiungere migliora.

    E quando il raggiungere si deteriora e la capacità di raggiungere si deteriora, la qualità del raggiungere si deteriora.

    Per questo “bastonare un operaio per farlo lavorare meglio” non esiste. Impossibile fare una cosa del genere.

    Potete bastonare un operaio finché non crea in qualche modo un’azione che si trova in basso sulla scala: ma installerà dei trabocchetti in quello che crea.
    E tutto il suo lavoro sarà cosparso di trabocchetti.

    Già m’immagino un’auto costruita in una fabbrica dove tutti sono convinti di essere diretti a frustate. Un’auto russa, qualcosa del genere.
    Gente, non vorrei mai salire sul predellino ed entrare – tanto meno guidare – un aggeggio del genere perché…

    La qualità del raggiungere è regolata da questo fatto: un thetan non si arrende mai.
    Un thetan in realtà non molla mai. Può solo sembrare che lo faccia; ma lo fa per raggiungere in altro modo.

    Vi dirò, un thetan è un tipo terribilmente insistente.
    Mi devo congratulare con voi. Non ho mai visto una simile insistenza.
    Poco importa quanto sia stata smorzata la sua capacità di raggiungere. Proverà comunque ad esercitarla, persino dando l’impressione di essere in apatia. Tenta comunque di raggiungere.

    Avete mai visto una persona molto apatica che mostra di essere oltremodo apatica? Beh, quella persona stava semplicemente cercando di raggiungere, santo cielo, usando l’apatia. E per giunta lo fanno.

    Guardate quanti benefattori ci sono alle Nazioni Unite. Basta che trovino una zona del mondo dove tutti siedono in completa apatia perché si mettano a dire: “Poverini. Poverini.

    Abbiamo davanti un mostro di Frankenstein in azione. Abbiamo un governo senza un popolo che non ha alcun motivo di raggiungere.
    Le persone vengono mandate lì; senza che abbiano alcun interesse.
    Si ha un raggiungere di bassa qualità. Dio solo sa come raggiungeranno.

    L’ONU ha avuto solo guai da quando è in giro. L’America ha perso più nella guerra di Corea… penso 365.000 tra feriti e caduti, dico bene? Più che durante la prima guerra mondiale. E non era nemmeno la nostra guerra.

    Ma un paese ora… la qualità della capacità di raggiungere di un certo paese al momento è quella di una propaganda bugiarda. Non voglio parlar male della Russia. Penso sarebbe impossibile. Eppure sta comunque raggiungendo. Sta cercando comunque di raggiungere.
    Sta cercando comunque di raggiungere.

    E i cinesi. Cercano di raggiungere a più non posso, tutti cercano di raggiungere.

    La qualità della capacità di raggiungere è ciò che ci interessa.
    E la qualità e la durata della capacità di raggiungere dipendono totalmente dalla mancanza di withhold. È un indice diretto.

    Meno sono i withhold, migliore è la capacità di raggiungere e più lontano si spinge il raggiungere.
    Non è.. non è elementare?

    Beh, sto forse parlando della disseminazione di Scientology?
    Volete convincere Beppe Rossi, che vive qualche casa più in là, a praticare Scientology. Ogni mossa che fa quel tipo è un fiasco, così pensate che dargli una mano sarebbe una buona cosa per i suoi familiari, perché le loro grida nel cuore della notte vi tengono svegli.
    Pensate che sarebbe una buona cosa aiutare il ragazzo. .

    Beh, vi assicuro che non farete molto per lui fintantoché avete withhold, perché siete troppo individuati.
    Non siete in grado di elevarvi al livello della pandeterminazione.

    Vedete, state operando essendo voi stessi.
    Siete così convinti che voi siete voi e che lui sia lui, da dovergli parlare con persuasione, alcun volte dicendo qualcosa tipo: “Scientology non è poi chissà che cosa. Non è poi chissà che idea, ma forse, talvolta per caso…”.

    Potreste scendere a un metodo di persuasione basso di tono in quel modo, vedete. Non dico che lo fareste.
    Ma voi siete qui e lui è lì.

    Beh, non è così che si raggiunge. E neppure si raggiunge pigliando il tipo per il colletto, colpendolo alla mascella e dicendo: “Ascolta bene, vai dall’auditor più vicino”. Non è questo il modo giusto di farlo.

    Tali atti non costituiscono affatto un raggiungere di qualità, vedete. Costituiscono un raggiungere di tono molto basso.

    Di fatto, se aveste… beh, ascoltate un po’, ascoltate un po’: supponiamo che veniate qui, all’HGC dell’Organizzazione Centrale, e riceviate solo 75 ore di Joburg e basta.
    E che l’auditor si limiti ad andare avanti a chiedere: “Hai mai falsificato la contabilità di un’azienda?”. Vedete. E: “Hai mai intascato un resto pensando che non dovevi?”. Eccetera, eccetera.

    Naturalmente, vi può far pensare che qualcuno stia cercando di raccogliere prove sul vostro conto.
    No, questo è quanto si faceva in passato.

    Quello che stiamo cercando di fare noi è di tirare fuori i vostri withhold. Semplicemente tirare fuori i vostri withhold e tirare fuori i vostri withhold.

    D’un tratto, sarete capaci di raggiungere di più e raggiungerete di più. E la qualità del vostro raggiungere, naturalmente, sarà migliore, la qualità del vostro raggiungere sarà migliore.
    Il vostro tono salirà e la vostra capacità, di raggiungere si estenderà. Ecco qua. La spiegazione è tutta qui.

    Cioè, non ha nulla a che fare coi valori morali, coi valori immorali o altro.
    Ma scoprirete che un tipo che ha tirato fuori tutti i suoi withhold, diventa naturalmente una persona molto pericolosa – estremamente pericolosa – perché il suo modo di raggiungere è alto di tono e le sue intenzioni sono buone. E quindi raggiunge.

    È pericolosissimo per chi vuole cacciare tutti quanti nei guai. Vedete quant’è pericoloso? Perché raggiunge le persone impedendo che vengano messe nei guai; di fatto impedisce, a chi vuole cacciare tutti quanti nei guai, di raggiungere.

    Perciò, per evitare di commettere l’overt, dopo aver migliorato la vostra capacità di raggiungere, avete la responsabilità di migliorare la capacità di raggiungere delle altre persone. No?

    Proprio così. Altrimenti, sareste sempre colpevoli di un overt.

    Scaricherò quanto ho detto nella mia prossima seduta di auditing.
    No, in realtà, un raggiungere di tono alto non aberra né turba nessuno. Sto solo scherzando un po’ con voi.

    D’accordo. C’è quindi ‘sto tipo che vive alcune case più in là e ogni sera abbiamo lo stress delle urla della sua famiglia.
    Abbiamo tirato fuori tutti i nostri withhold e siamo abbastanza in buona forma. Così andiamo a trovarlo e gli diciamo: “Senta, sig. Bianchi, bla-bla-bla-bla, che ne dice di farsi vedere da un auditor?” o qualcosa del genere.
    Quello non sarebbe davvero un buon motivo per farsi audire, però semplicemente glielo’dite, sapete.

    Il tipo vi guarda con grande ostilità, digrigna i denti e il giorno dopo vi chiede dove abita l’auditor per andarlo a vedere. Voi glielo dite e lui va a vederlo. In altre parole, riconosce il valore dei vostri ordini dalla vostra capacità di raggiungere.

    Vedete, il valore dei vostri ordini dipende totalmente dalla vostra capacità di raggiungere. Di fatto, il prestigio dipende totalmente dalla capacità di raggiungere. Funziona così.
    È di base la capacità di raggiungere.

    È piuttosto curioso, ma potreste atterrare su un pianeta ed essere un forestiero al 100 percento e se la vostra capacità di raggiungere fosse eccellente, avreste sia il prestigio sia l’autorità di dare ordini.
    Ciò non è stabilito dalla vostra reputazione. Reputazione e identità sono un sostituto dell’autorità di dare ordini.

    Ogni tanto mi capita di andarmene in campagna, da qualche parte dove non hanno mai sentito parlare di me, niente del genere, e le persone semplicemente si girano e mi chiedono consiglio. Perché?
    Perché non ho overt né withhold su di loro. Succederebbe anche a voi. Non comporta nemmeno qualche strano trucco. Altro che disseminazione.

    Non siete riusciti a disseminare, a divulgare idee e a migliorare la gente nell’esatta misura in cui avevate withhold. Non è tremendo?
    È incriminante, vero? Rende tutti colpevoli, vero?

    Beh, tanto tempo fa qualcun altro avrebbe dovuto far sentire la gente in colpa in questo modo: “Non raggiungete. Non raggiungete, perché il regno dei cieli è vicino. Oh, peccatori. Fareste meglio a non raggiungere. Cessate di raggiungere. Pentitevi. Pentitevi. Cessate di raggiungere.
    Lo sapete di essere peccatori. Siete tutti malvagi, ecco cosa”.

    Già mi pare di sentire questa cosa girare le associazioni tipo Chautauqua e diffondersi per il paese: l’insegnamento della prevenzione del raggiungere, che ridurrebbe l’havingness a un atto criminale.

    Il prodotto finale è una civiltà criminale perché i suoi membri si sono insegnati a vicenda a non raggiungere. È molto semplice.
    È molto semplice. Niente di complicato.
    Una volta che sai come stanno le cose. Una volta che sai come stanno le cose.Tutto è semplicissimo, una volta che sai come stanno le cose.
    Ma la prima volta che si guarda l’oceano… è pieno di gocce d’acqua.

    C’è solo un oceano pieno di gocce d’acqua: e si dà il caso che la goccia d’acqua che descrive l’havingness sia questa: la capacità di raggiungere.

    Quindi, per esempio, potete avermi non nella misura in cui vi ho maltrattato o nella misura in cui vi ho rampognato o nella misura in cui ho alzato la voce con voi, ma nella misura in cui credete di poter comunicare con me. Vedete?
    Nella misura in cui potete comunicare con me.

    V’interesserà sapere che nel corso degli anni è stata la quantità di contatti e corrispondenza che ho… naturalmente, è assolutamente impossibile rispondere individualmente a quasi tutto ciò che mi arriva. Sarebbe un lavoro da ventiquattro ore al giorno perché la posta non ha mai smesso di arrivare sin dai primissimi giorni. Non ha mai smesso di arrivare.

    Poi un giorno uno Scientologist sviluppa in sé un meccanismo del tipo: “Ron è molto occupato e non ti può vedere, quindi non devi comunicare con lui”. Mai sentito prima?
    Questo è un raggiungere impedito, no?

    Sapete, ogni persona del mio staff lo sa che dovrebbe farlo perché si sente in colpa da morire… cioè, ogni membro dello staff al mondo: si sente in colpa da morire a impegnare il mio tempo più di quanto non sia già occupato perché sa molto bene che se si aggiungessero anche solo tredici secondi e mezzo alla mia giornata, la mia schiena si spezzerebbe.
    Così va in giro dicendo: “Non puoi parlare a Ron” e “E molto occupato” e “Mi dispiace molto”. E davvero non sopporta di doverlo fare.

    Perciò quando il mese scorso ho emesso l’Ordine permanente N.l, l’Ordine permanente N.2, l’Ordine permanente N.3 e l’Ordine permanente N.4, la gente negli immediati paraggi di Saint Hill ha tirato un bel sospiro di sollievo, anche se credeva che fosse un overt davvero terribile.
    Perché questi ordini consistono semplicemente in questo: che non si deve bloccare una comunicazione diretta a Ron. Essa deve arrivare a Ron, essere ricevuta da Ron, essere letta da Ron e Ron deve darle una risposta.

    Perciò dimentichiamoci dell’altra vecchia filosofia che dice “Ron è troppo occupato per poter comunicare con lui”, perché francamente non lo sono mai stato. Se un giorno ho bisogno di un paio d’ore extra, riesco sempre a trovarle. Non è più difficile avere un giorno di trenta ore che uno di ventotto.

    Questo ha completamente a che fare col raggiungere, con la prevenzione del raggiungere e con l’havingness, ma non è questo il motivo.
    Non è solo per questo motivo. È che ho superato il momento accidentato. Ho superato il momento difficile. Ho finalizzato piuttosto bene le linee amministrative. Ho sistemato le cose piuttosto bene.

    Il lavoro di ricerca è piuttosto bene sotto controllo. Sappiamo esattamente in che direzione stiamo andando e penso che vedrete bene in che direzione stiamo andando. È molto semplice.

    Le nostre intenzioni per il futuro non contengono angolazioni o storture.
    Ciò che accadrà è piuttosto inevitabile. Tutto va per il meglio.
    La maggior parte del mio lavoro viene svolta lungo queste linee particolari e non c’è davvero nessun motivo di mantenere tali barriere.
    Tutto lì, perché in realtà di tempo in più ne ho.

    Nel 1950, dissi che Scientology e Dianetics sarebbero andate avanti nella misura in cui avessero funzionato.
    Beh, funzionano… funzionano molto bene, grazie.

    L’havingness… l’havingness potrebbe quindi essere affrontata da un auditor (ritorniamo un attimo al nostro argomento)… potrebbe essere affrontata da un auditor in parecchi modi.

    Se ne conosce le definizioni, può occuparsene per definizioni.
    Invece di: “Guarda qui intorno e trova qualcosa che potresti avere”, per scoprire se c’è qualcosa che non va nella stanza – anche se quello rimarrà il rudimento standard – potrebbe anche dire: “C’è qualcosa qui intorno che ti impedirebbe di raggiungere la stanza?”.

    E la persona individuerà quasi subito qualsiasi cosa darebbe un tic sul rudimento relativo alla stanza. Sarebbe un altro modo di dire la stessa cosa, no?

    Ora, la cosa spaventosa è che il comando: “Che cosa t’impedisce di raggiungere? Grazie mille. Che cosa t’impedisce di raggiungere? Grazie mille” non percorre bene, perché costituisce il lato “motivatore” della cosa.

    Si dovrebbe dire: “A chi hai impedito di raggiungere? Grazie. A chi hai impedito di raggiungere? Grazie”.

    E quella sarebbe una domanda come un’altra per una verifica di sicurezza, no?

    Eccoci così ritornati ai Joburg, ai withhold e ai nostri trucchetti, ma con la comprensione del motivo per cui un withhold è tanto micidiale: esso riduce l’havingness di una persona e impedisce continuamente all’havingness di ristabilirsi.

    Quando eravate giovani, il mondo era radioso. Che cosa è successo da allora? Il mondo è lo stesso. Avete gli stessi bulbi oculari.
    Deve essere quello che è successo tra allora e adesso: avete accumulato alcuni withhold e impedito a qualche persona di raggiungere.
    Ed è più o meno tutto lì. Ecco quante semplice.

    L’havingness è un argomento interessante. È un argomento che è stato molto complesso. Non è molto complesso ora, ma… per l’amor del cielo: non permettete che la sua classificazione in una categoria così semplice, ve lo faccia dimenticare.

    Perché se date una verifica di sicurezza e quindi percorrete l’havingness, poi date una verifica di sicurezza e quindi percorrete l’havingness, l’havingness rimesterà i withhold e la verifica di sicurezza li tirerà via.

    Se li fate interagire così, potrete naturalmente incrementare incredibilmente la velocità di un Joburg.
    Quindi percorrere i due procedimenti in quel modo diventa un’azione molto interessante e veloce, molto più veloce.

    Forse non sospettavate, un’ora fa, che i withhold fossero legati all’havingness e vi devo confessare che neanch’io lo sapevo fino a un paio di giorni fa.
    Non sapevo che le due cose fossero intimamente legate.
    Tuttavia, sono intimamente legate, abbastanza da essere praticamente la stessa cosa.

    Un non avere equivale a un withhold.
    Un withhold equivale a un non avere.
    Un non avere equivale ad aberrazione.

    Un non avere, o la qualità del raggiungere o all’assenza dello stesso, stabilisce il tono della persona.

    Ecco quanto è semplice… come tutto in Scientology.

    Grazie mille.

    • billy cage

      Osservazione banale banale:
      Non si riesce a raggiungere perchè siamo impegnati a trattenerci/frenarci.
      Beh, vista così siamo veramente pura energia……
      Grazie Marco post moooooltoooo interessante.

  24. luciano

    Billy cage non credo sia proprio cosi ! Non si raggiunge perchè abbiamo non permesso ad altri di raggiungere .La situazione è un poco diversa.

  25. Marco

    Beh Billy e Luciano, da come ho capito io la conferenza, avete ragione tutti e due…

    Ci si trattiene perchè si hanno Overt, vero.
    Ma mi pare Ron dica, che uno dei motivi primari per cui si commette overt… sia perchè ti hanno impedito di raggiungere cosi tanto che adesso… beh, puoi avere solo tramite overt.

    Nel contempo Ron dice che uno degli Overt più bisimevole è l’Overt “Impedire di raggiungere” (a qualcun’altro).

    Cioè, l’azione di “impedire di raggiungere” crea un doppio danno: è un overt (e poi withold) per chi impedisce all’altro; ed è un danno per l’impedito, visto che poi per raggiungere commetterà overt (che poi trattiene).

    Ho postato questa conferenza per mettere in evidenza che la Cof$ ha così tanto “impedito di avere” allo scientologo impegnato (ad avere la propria libertà spirituale)… , che poi la persona (non tutti) finisce per credere di “non poter avere”… per cui poi.. , beh, entra in un ciclo di… Avere tramite overt (per esempio va in cerca di altre intenzionalità che non c’entrano nulla. Questo non sempre è un overt, ma dopo aver fatto Scn… non so… di sicuro è una perdita di tempo)… che alla fine della fiera impedisce di Avere” veramente.

    Credo che DM abbia così tanti “Impedito di Avere/Raggiungere” nei confronti di così tanta gente che… beh, quanti Withold!?

    Come ho detto, “l’havingness è la capacità di raggiungere”.

    Permettetemi di dirvi che cos’è la “non havingness”, perché è lì che sta il trucco.

    Prendiamo un esempio di terza dinamica e abbiamo la Germania, terra di foreste. Quei tipi provavano continuamente ad uscire da quelle foreste.
    Provavano continuamente ad uscire da quelle foreste e a scendere nell’impero romano.

    Provavano a uscire da queste foreste dove erano arrivati, in origine, migrando dalla Polonia… dalle piane polacche e russe.
    Erano finiti in quelle foreste e cercavano di attraversare il Reno per prendere un po’ di sole.

    C’era un gruppo chiamato Roma.
    Semplicemente ci assicuravamo che questi tipi non riuscissero mai ad attraversare il Reno.
    Semplicemente ci assicuravamo che questi tipi non riuscissero mai ad attraversare il Reno.

    Ogni volta che provavano ad attraversare il Reno, li rispedivamo con la forza dietro al Reno.
    Non dovevano attraversare il Danubio, non dovevano attraversare il Reno e non devono attraversare il Danubio.

    Così quando alla fine riuscirono ad attraversare il Reno… quando alla fine riuscirono ad attraversare il Reno, dovettero attraversarlo con un overt.
    Vedete, dovettero attraversarlo conquistando e distruggendo Roma.

    Quella era l’ultima cosa che avevano in mente, agli inizi.
    Ma il fatto che fosse stato loro impedito di raggiungere, proseguì lungo la traccia come engram.
    Il fatto che fosse stato impedito alla Germania di raggiungere le aree dell’Europa.
    Il fatto che le fosse stato impedito di raggiungere.

    E i tedeschi a poco a poco iniziarono a convincersi totalmente che non dovevano raggiungere la Terra.
    E così entrarono in guerra, nel 1870, nel 1914, nel 1939.
    Perché?
    Per lungo tempo abbiamo impedito ai tedeschi, con gran cura, di raggiungere…

    Uno dei casi più patetici che io abbia mai audito, l’ho trovato audendo in via sperimentale un tizio che si guadagnava da vivere prendendo le persone per strada, trascinandole in un vicolo oscuro, colpendole alla mascella e sottraendo loro il portafoglio… o portandole in una stanza d’albergo, colpendole alla mascella e sottraendo loro il portafoglio, per poi filarsela.

    … era un bambino… e a quel tempo faceva lo strillone e la famiglia era piuttosto povera; e tutti i giorni i ragazzi di strada lo picchiavano e gli portavano via i soldi.

    Lui era a letto quando all’improvviso sua madre lo svegliò… sua madre l’aveva improvvisamente svegliato quando era bambino… e lui si mosse come per sferrare un pugno e per poco non la colpì.
    E da quel momento della sua vita, per i trentacinque anni successivi, aveva continuato a tenere il braccio indietro.

    Quello era l’overt. Interessante, vero?
    Lo drammatizzava colpendo la gente alla mascella e rubandole soldi. Anche questo è interessante, non è vero?

    Lo trovo molto interessante: la sua incapacità era anche la sua criminalità.

    Vedete come si era sviluppata quella sequenza?
    Una sequenza interessante: dopo quel fatto, il tipo era diventato incapace di avere, se non con un overt, naturalmente: perché si tratteneva così tanto da non poter raggiungere.

    Non potendo raggiungere, naturalmente non poteva avere.
    È tutto lì.

    Ci sono sempre state difficoltà con tutti coloro a cui si è impedito troppo estensivamente di raggiungere.
    Perché? Perché è una non havingness.

    La condizione di non havingness viene creata impedendo a qualcuno di raggiungere.
    Basta impedire a qualcuno di raggiungere e si produrrà una condizione di non havingness.
    …si crea una condizione in cui è stato imposto un withhold, in seguito al quale la persona si procurerà altri withhold suoi, che per lei sono molto più aberranti…

    E avrete così percorso l’altro lato del withhold.
    E l’altro lato del withhold è: impedire di raggiungere.

    Potreste quasi percorrerlo su di un preclear.
    A chi avete impedito di raggiungere?
    Avete mai impedito a qualcuno di raggiungere?
    L’avete fatto?
    Allora vi siete messi nella condizione di avere dei withhold, tutto lì.

    Quando vi faccio la domanda: “Avete mai impedito a qualcuno di raggiungere?” qua è là tra il pubblico si ha un brrrrrrrrr automatico sulla cosa. Oh no, sapete.

    Avete mai impedito a un bambino di raggiungere?
    E voi, uomini sposati, avete mai impedito a un altro uomo di raggiungere?
    E voi, ragazze, avete mai impedito a un uomo di raggiungere?
    L’avete fatto?

    Adesso non venitemi a dire che è un mistero per voi il motivo per cui avete dei withhold: perché è quello l’overt che poi causa i withhold.

  26. LIBERO

    QUINDI donne venite a me!

    • Marco

      Ah ah ah Libero, sempre in cerca della battuta… ma dimmi meglio: cosa c’entrano le donne!?

      Io credo che avere sempre un pochino di più conoscenza di meccanismi ed effetti dei comportamenti umani, sia uno degli scopi del corpo di conoscenza di Scn.
      Sapere che il “Trattenersi” personale può essere il risultato di un impedimento del raggiungere(imposto da altri soggetti a te vicini, tipo genitore, fratelli, mogli o mariti ecc. ecc.) e non solo il risultato di tuoi Overt intenzionali… beh, è interessante.
      Inquadra anche i tanti atteggiamenti di scientologist scappati via dalla Cof$.

      “Raggiungere e Lasciare”.
      Sono d’accordo con Diogene, si tratta di “padroneggiare” il Reach and Withdraw… ed infatti è una pratica che in Scn si fa in un procedimento oggettivo.

      Ma non la complicherei più di quel che necessità…
      Io credo che si tratti SOLO di famigliarizzazione… cioè di un aumento di abilità di raggiungere.

      Mentre quando una persona commette Overt… beh, si auto-trattiene per non danneggiare ancora (presume).
      E’ la legge dell’etica innata di cui tanto a descritto LRH.

      Esempio: se io normalmente sono molto attratto dalle donne (come Libero 😉 e ne frequento in quantità… beh, se non ho nessun impegno preciso e certificato (fidanzamento o matrimonio) potrei continuare a “raggiungere” agevolmente le donne (che “ci stanno”)… e per non essere razzista di genere, anche viceversa, donna che raggiunge uomo.

      Ma se dopo sposato, continuo con l’andazzo… beh, commetto overt (violazione della promessa), e un bel giorno magari comincerò a trattenermi con le donne ed a complicarmi la situazione con le donne… Non andrei oltre a questa semplice spiegazione, complicando la faccenda.

      Un Thetan ha delle condizioni di esistenza, che sono : Essere, Fare, Avere.

      Per Essere “DEVE” occupare uno spazio… Fare/agire, Avere/Raggiungere/possedere ecc. ecc.

      Quindi, voglio dire, per Esistere un Thetan DEVE agire e cioè, per scelta, deve RELAZIONARTI CON GLI ALTRI DUE UNIVERSI (oltre che con il tuo con universo Mest e con quello degli altri). Nel relazionarsi con altri universi un Thetan può/deve per forza creare o distruggere…

      Ma quello che conta per NON TRATTENERSI è : “fare il maggior bene, o il minor danno, possibile”. Semplice.
      E se distrugge un pò più del solito… beh, può riparare usando la conoscenza sull’etica (“riparare al danno commesso”).

      In una coferenza Ron dice: “Che stai facendo? Ti stai trattenendo?!” , per significare che se ti devi trattenere… che si vive a fare?

  27. billy cage

    Grazie Marco, approfondirò, credo sia talmente semplice da essere quasi irreale.
    Bye

  28. Diogene

    Ricordo che le azioni fondamentali a cui il thetan ricorre per operare in questo universo basato sull’energia sono due: Raggiungere e Lasciare (Reach & Withdraw).
    Solo padroneggiando perfettamente tutti e due i flussi (in uscita e in entrata) la persona potrebbe usarli senza entrare nel meccanismo descritto come Overt & Withhold.
    E’ un meccanismo perverso, praticamente ineluttabile in un universo duale, dove non si può creare qualcosa senza causare almeno un po’ di distruzione, dove per “raggiungere” qualcosa non si può fare a meno di “lasciare” un altro qualcosa. Noi lo giustifichiamo come “cambiamento” perché è di questo che si adorna la vita nel suo processo dinamico, ma è una giustificazione del Peccato Originale, cioè dell’Overt che il thetan ritiene di aver compiuto nell’essersi calato in un corpo (non necessariamente di carne) abbandonando la sua vera natura di Entità Indefinibile. Dopodiché il contesto sociale aggrava la situazione aggiungendo significanza alla casualità (per dirla in scientologese: l’incapacità di stare di fronte alla complessità non ne permette l’obnosi ed introduce alter-is).
    L’antidoto allo sconforto consiste nell’aumentare l’auto-determinismo e nel portare la capacità di “raggiungere e lasciare” ad un alto grado di KRC.

  29. billy cage

    Perbacco, la storia si fa interessante…..Grazie Diogene.
    Cercherò di mettere i pezzi a posto ma un aiutino non mi farebbe male…

  30. LIBERO

    Rimanendo dentro certi limiti ristretti si può anche scherzare.. Se guardo la realtà non posso fare altro che sottoscrive e farti i complimenti per il tuo post. Proprio ieri ho assistito ad una scena patetica… Ero un bar per motivi di lavoro. Non ho potuto fareca meno di ascoltare uno “scientologo” cercava di maneggiare un mio cliente. Purtroppo era da anni che non vedevo una persona cosi’ impacciata e impaurita nel comunicare.. I suoi discorsi erano fuori dalla realtà. RITIRATA E INCAPACE DI RAGGIUNGERE.

  31. LIBERO

    Quando è uscito questo scientologo, il titolare del bar mi ha detto che deve avere dei problemi quel tizio e che faceva discorsi strani.. Avrà conosciuto qualche setta.. Ragazzi mi ha ricordato i vecchi tempi. La cosa è che di base questi scientologyst non stanno facendo il loro dovere.. non audiscono… E’ accettano quest’overt perpetrato dalla chiesa. Dopo si ritrovano completamente RITIRATI.

    • Marco

      Beh Libero, in effetti un thetan “sente” quando sta facendo/dicendo cazzate… per cui in parte si trattiene…

      E’ anche vero che un tipo del genere (quello che hai sentito al bar) può essere semplicemente PTS… e la Cof$ in questo argomento della disseminazione (forzata) ti crea uno stato d’animo PTS, oltre a tutto il resto.

      Ma perchè la gente si lascia im-PiTieSsare?
      Inizialmente perchè non conosce, poi perchè… impauriti (dai misteri che ti spacciano e dalla intorbulazione in cui ti tengono immerso), poi perchè… poco intelligenti!? Direi di si.

      Per cui, direi che bisogna vaere pietà di costoro…

      “Padre mio che sei nei cieli, perdona loro perchè non sanno quello che fanno…” ; beh era un problema già 2000 anni fa… forse già da parecchi Millenni!? Da Milioni!? Da Miliardi!?

      “Vi dirò, un thetan è un tipo terribilmente insistente. Mi devo congratulare con voi. Non ho mai visto una simile insistenza.

      Poco importa quanto sia stata smorzata la sua capacità di raggiungere. Proverà comunque ad esercitarla, persino in apatia. Tenta comunque di raggiungere.

      Avete mai visto una persona molto apatica dar mostra di essere oltremodo apatica? Beh, quella persona stava semplicemente cercando di raggiungere, santo cielo, usando l’apatia.
      …tutti cercano di raggiungere.

      Una nazione… la qualità della capacità di raggiungere di un certo paese è quella… di una propaganda bugiarda!? Non voglio parlar male della Russia…
      Eppure sta comunque raggiungendo, sta cercando comunque di raggiungere.
      E i cinesi. Cercano di raggiungere a più non posso.
      Tutti cercano di raggiungere.

      Ma la qualità della capacità di raggiungere è ciò che ci interessa.

      E la qualità e la durata della capacità di raggiungere dipendono totalmente dalla mancanza di withhold. È un indice diretto.

      Meno sono i withhold, migliore è la capacità di raggiungere e più lontano si spinge il raggiungere. Non è.. non è elementare?

      Beh, sto forse parlando della disseminazione di Scientology?

      Volete convincere Beppe Rossi, che vive qualche casa più in là, a praticare Scientology… pensate che dargli una mano sarebbe una buona cosa per i suoi familiari, perché le loro grida nel cuore della notte vi tengono svegli.

      Beh, vi assicuro che non farete molto per lui fintantoché avete withhold, perché siete troppo individuati.

      Non siete in grado di elevarvi al livello della pandeterminazione.
      Vedete, state operando essendo voi stessi… siete così convinti che voi siete voi e che lui sia lui… , da dovergli parlare con “persuasione” .

      Beh, non è così che si raggiunge. E neppure si raggiunge pigliando il tipo per il colletto, colpendolo alla mascella e dicendo: “Ascolta bene, vai dall’auditor più vicino”. Non è questo il modo giusto di farlo.

      E non mandate a chiamare i tipi col grembiule bianco, come fanno gli psichiatri… scusate, non volevo dire una parolaccia.

      Tali atti non costituiscono affatto un raggiungere di qualità, vedete.
      Costituiscono un raggiungere di tono molto basso.”

      • Marco

        In tema di disseminazione… per esperienza diretta, mi viene da aggiungere una cosa: ho notato che adesso (beh, dopo tutta questa esperienza…) quando parlo di Scn con qualcuno… beh, ne parlo da un punto di vista causa: non devo convincerlo a tutti i costi.

        Ho notato che avendo riacquisito la mia integrità (rispetto ai tempi in cui ero nella Cof$) non ho nessun sforzo nel disseminare: posso “raggiungere” o “non raggiungere”, avere o non avere, un risultato con la persona.
        L’atteggiamento è: io so bene cos’è Scn e quali risultati può dare… lui dovrà sforzarsi a capirlo… se ne ha voglia. Se non ci mette un pò di suo impegno… beh, ci arriverà più avanti.
        Cioè, non dimentichiamo che… : “beh, prima di occuparsi di una persona… lui deve almeno aver letto un libro, o essere in grado, metterci la volontà, di leggerlo”. Questo è solo un esempio.

        Io ho un parente (un giovane ragazzo) che ha letto libri che gli ho dato; a cui gli ho parlato molto; lui si rivolge a me per capire molte difficoltà della vita… eppure non comincia l’auditing e lo studio… che significa?

        Semplicemente che gli ci vuole del tempo e che deve convincersi a fare la prima mossa… Se fossi nella Cof$ di sicuro mi sarei sentito (ti fanno sentire) “un pò incapace” perchè non l’hai portato “in chiesa”…
        Ma per carità… mica tutti “i clienti” comprano questo prodotto.

  32. LIBERO

    Giusto… Sono esattamente le cose che avrei voluto scrivere io. Ma ho pensato comunque che in quel caso l’overt di base sia avergli impedito di essere audito e audire.

  33. billy cage

    Credo di essere fuori tempo, l’argomento è andato oltre ma mi premeva una domanda: raggiungere e lasciare fanno il paio con conoscere e non-conoscere?
    Sorry

    • Marco

      Beh Billy, prendo qualsiasi spunto per dialogare su queste cose…

      Io credo che Raggiungere e Lasciare sia necessario per Conoscere.
      Ma se non vuoi conoscere, non raggiungi (e dunque poi non lasci).
      Cioè se non sei interessato a conoscere qualcosa, non la raggiungi, e non la lasci.

      Ovvero: per avere Comprensione (Conoscere e poi Comprendere) devi avere ARC, a cominciare dalla Comunicazione, che passa per Confrontare, che è stare vicino/raggiungere.

      Dunque “Conoscere” ha a che fare con Rich &Withdrow; Non Conoscere … beh, per niente.

      Una domanda interessante è anche: cosa vale la pena di Conoscere, dunque cosa vale la pena di Rich&Withdrow?

      IO SO – IO NON SO SCN 8-8008

      “L’epistemologia è stata per lungo tempo lo studio superiore della filosofia. Scientology stessa è la scienza di sapere come conoscere.

      L’epistemologia (επιστήμη (episteme), “conoscenza certa” ossia “scienza”, e λόγος (logos), “studio o trattazione”) è quella branca della filosofia che si occupa delle condizioni con le quali si può avere conoscenza scientifica e dei metodi per raggiungere tale conoscenza.
      In un’accezione più ristretta l’epistemologia può essere definita come filosofia della scienza, cioè la disciplina che si occupa dei fondamenti, e dei metodi, per avere conoscenza scientifica.

      Soprattutto nei paesi di lingua inglese il concetto di epistemologia viene invece usato come sinonimo di gnoseologia, o teoria della conoscenza. È la disciplina che si occupa dello studio di come conoscere in generale.
      In realtà il termine, coniato dal filosofo scozzese James Frederick Ferrier, indica specificatamente la disciplina che studia i fondamenti e la validità della conoscenza scientifica, presunta tale.

      Il conoscere è, nell’universo MEST, uno studio di dati.

      Un individuo può avanzare verso la conoscenza in due modi.

      Il primo è sapere che cosa lui È.

      Il secondo è sapere che cosa gli è successo nell’universo MEST e cercare l’identità nell’universo MEST.

      Ma non c’è sentiero più tragico che lo squallido rovistare tra i facsimili per scoprire la verità. Poiché tutto quello che si scopre è ciò che è vero per l’universo MEST.

      Questo tortuoso sentiero interminabile è ricoperto dalle ossa di precedenti esploratori che, quasi senza eccezioni, hanno distrutto se stessi in questa ricerca della verità nell’universo MEST.

      È stato necessario rovistare tra i facsimili, che sono “la sola eredità” del travaglio nell’universo MEST, per scoprire i denominatori comuni dei facsimili stessi e per scoprire che alla fin fine erano solo facsimili.

      Osservando ciò, si può benissimo avere la sensazione di essere sfuggiti per un pelo ad una terribile tragedia, se si nota la sottigliezza su cui si era appoggiati ad osservare quell’abisso di oblio. Infatti, ovviamente, non c’è mai stata la possibilità, l’intenzione, la chance che una persona potesse riprendersi dalla partecipazione al gioco chiamato universo MEST, o persino dal fatto di esserne spettatore.

      Infatti il denominatore comune di tutte le difficoltà che un individuo ha nell’universo MEST può essere riassunto sotto l’intestazione “facsimili”.

      Originariamente, nell’universo proprio, egli usò il meccanismo della creazione di energia per fare oggetti.
      Nell’universo MEST, questa capacità si riduce all’uso dell’energia solamente per registrare dati dell’universo MEST: così che si possa “essere d’accordo” su quei dati.
      E in questo processo risiede la morte, non solo periodicamente come corpo, ma anche come thetan.

      Quello che è stato comunemente scambiato per “conoscenza”, è stata la traccia dell’universo MEST relativa alla “ricerca di accordo con l’universo MEST”: tramite la scoperta di tutti i dati possibili su quello che si dovrebbe essere, fare, avere per concordare con l’universo MEST.

      Più facsimili aveva, più era lui stesso MEST.
      Più dati un individuo acquisiva, più facsimili aveva.

      Con Scientology è stato necessario uscire da questa trappola al fine di riconoscere, isolare e valutare i denominatori comuni dei facsimili e scoprire che l’energia auto-creata, è stata utilizzata per imporre accordo a se stessi.
      Così da rendere schiava la propria beingness e portarla alla distruzione.

      La strada che porta alla conoscenza, passava attraverso l’anatomia dello spazio e delle masse di energia chiamate universo MEST.

      Ma i dati non risiedono nell’universo MEST.

      Rovistare tra i facsimili per acquisire dati riguardo alla propria identità e la propria “storia passata” nell’universo MEST, dovrebbe essere tollerato dall’auditor solo finché gli fornisce materiali per il Processing Creativo.

      Egli non dovrebbe mai cominciare immediatamente il processing diretto dei facsimili, siano essi engram o secondari, salvo nel caso di un’assistenza.
      Deve solo conoscere quel tanto della beingness del suo preclear relativa all’intera traccia, da sapere di che cosa fargli fare il mock-up per farlo percorrere.

      A questo elevato livello di conoscenza da cui stiamo operando, sappiamo che la difficoltà del preclear non sta tanto nel contenuto dei vari facsimili quanto, nel fatto che lui abbia dei facsimili.

      Il sentiero delle tecniche migliori è il sentiero in direzione di permettere al preclear di allontanarsi da tutti i suoi facsimili.

      Il sentiero verso la conoscenza, quindi, ha due direzioni.
      In questo momento è possibile prendere il sentiero migliore.

      L’essenza della vera conoscenza è l’essenza di esistere in modo tale da poter creare beingness e dati da conoscere.

      Tutti gli altri dati sono subordinati a questo.

      Una manovra di controllo di una certa importanza fu perpetrata in passato alla fine del XVIII secolo. Venne affermato, con grande autorità, che “qualsiasi cosa valesse la pena di sapere, sarebbe sempre stata al di là dei confini dell’esperienza umana”.
      Questo, consapevolmente o inconsapevolmente, cercava di bloccare ulteriormente la ricerca della beingness.

      Nessuno dovrebbe mai considerare, in nessuna circostanza, che qualcosa che sia in grado di causare un effetto su di lui possa trovarsi al di là della sua capacità di capire o di conoscere la piena natura di quello che sta sperimentando.

      Un individuo dovrebbe avere la conoscenza di come è costituito l’universo MEST allo stesso modo in cui una volpe trova utile conoscere una trappola.

      È crudele creare un Clear Theta senza allo stesso tempo istruirlo, così da permettergli di evitare i tranelli che lo hanno portato dove ora si trova: in un universo MEST, in un corpo MEST, su sistema solare, galassia 13, su un pianeta chiamato Terra.

      Conoscenza al vertice della scala, equivarrebbe alla capacità che si trova al vertice della scala della beingness.

      L’identità che altri hanno assegnato a una persona e i dati contenuti nei facsimili sono una conoscenza che non vale proprio la pena di avere.”

  34. Richard

    Ciao Ragazzi.

    È molto che non ci si sente ma stò ammirando i vostri progressi e la perizia con cui Paolo ha agevolato l’Auditing.

    Penso che la sua SP Declare andrebbe cambiata con la nomina ad Ufficiale Leale, così come per molti di voi.

    Ma volevo parlarvi di un piccolo successo avvenuto tempo fa durante un’azione di OT X.

    La filosofia sulla quale questa azione si basa è la seguente: “Non importa dove tu vada o ti nasconda, questo Universo ti troverà e se solo avrai una ferita la ingrandirà e la renderà purulenta”.

    Forse queste non sono le parole esatte ma credo che rendano l’idea.

    L’azione che viene svolta ad un certo punto dell’Auditing consiste di andare a visitare alcune persone e sfiorarle con un lieve tocco mentale.

    La cosa non dovrebbe produrre alcuna reazione e questo starebbe a significare che ogni tipo di carica è definitivamente svanito, l’attitudine da usare sarebbe uno “zero” perfetto.

    Ma ammetto di aver pianto, non perchè ci fosse molta carica residua, ma per l’enorme dolore percepito attraverso quel leggero tocco.

    Voglio far presente che questa azione non avviene all’interno di questo Universo, d’altra parte anche nei libri di Ron si asserisce che il Pianeta conosciuto come Blito P3 non esiste.

    L’azione successiva per rimuovere quelle poche tracce di tristezza è stata piuttosto veloce ed efficace, ma una comunicazione mi è rimasta in sospeso.

    Il dolore col quale mi sono scontrato ha a che fare con la perdita, ho notato che è la cosa che si insinua maggiormente in profondità, qulcosa che non può essere risolto con una semplice pacca sulla spalla o con qualche parola di conforto, ma mi impongo un tentativo nella speranza di dare anche solo un minimo aiuto a chi ha perso qualcuno, sia che esso sia un genitore, un partner oppure un figlio.

    Si, hai perso qualcuno e un particolare dolore ha cominciato a lacerarti dall’interno, ti ha fatto cambiare e i tuoi sogni ne hanno subito le conseguenze.
    Questo Laido Universo ha fatto di tutto per farti sentire in colpa e farti introvertire.
    Ti ha lasciato pensare che avresti dovuto essere più presente, che avresti potuto fare qualcosa di più….e che forse è stata colpa tua.

    Non gli credere, questo Universo è Menzognero ed stato strutturato per farti sentire così ed il tempo alleggerisce solo vagamente il disagio che ancora alberga dentro di te.

    Puoi fare solo una cosa, giungere alla Verità, cioè: “Tu non hai mai perso quel meraviglioso frammento di Te Stesso”!

    E questo nessuno mai te lo potrà togliere.

    Qualcuno tempo fa ha domandato se ci fosse da risolvere una particolare amnesia sulla traccia, ebbene, è così.

    Si tratta di quella particolare amnesia che non ti concede di vedere pienamente come era la tua esistenza prima di finire in un Corpo su questo Pianeta.

    All’inizio questo Universo era un particolare luogo dove un Thetan poteva entrarci con il massimo della consapevolezza, poteva schizzare a folle velocità attraverso le onde dell’oceano come se fosse un proiettile inarrestabile.
    Poteva poi spiccare il volo ed ammirare il panorama da una notevole altezza.

    Era un ottimo luogo per rimediare alla propria Havingness.

    Spero che questo vi invogli sempre di più a continuare perchè quello stato è alla nostra portata.

    Con Affetto

    Richard

    • Elizabeth Hamre

      Richard thank you for sharing your universe-beliefs.. Best to you! Elizabeth

    • David

      Ciao Richard , mi dicevo presto arriverà un tuo post e eccoti qui con queste pure verità .
      Vorrei nel mio piccolo aggiungere qualcosa di mio , su ” Il dolore col quale mi sono scontrato ha a che fare con la perdita ” questo è il punto che sentivo da un’eternità , un dolore e una perdita insinuato fino alla radice pieno di solitudine portato dalla forza del dio , ma adesso questo è in buona parte svanito.
      Su ” All’inizio questo Universo era un particolare luogo dove un Thetan poteva entrarci con il massimo della consapevolezza, poteva schizzare a folle velocità ”
      Non è facile a parole esprimere la mia creazione ma provo a esprimere quello che vedo come primo episodio .C ‘è una dicotomia dove sono presenti due terminali ,Dio ,Theta o spirito puro che entra nel suo primo gioco e come in uno specchio crea il Theta Mest , Theta è sempre lo stesso attore ma non sa di esserlo , lui è dio , il creatore , è omnisciente ma dall’altro terminale considera dentro il mest e i due terminali comunicano , e sarà la traccia .
      C’è un assurdo , come si si fa datare e localizzare l’episodio nel terminale Dio ? Non si può , si può farlo nel lato del terminale theta mest ,ma bisogna anche essere nell’altro punto.
      Non vedo l’ora di iniziare il tuo ponte.

      Grazie,
      David

  35. LIBERO

    Richard, non vedo l’ora di iniziare OT VIII. Purtroppo in questo momento mi è veramente difficile ma ci sono vicino, forse ancora qualche settimana… Il tuo post è meraviglioso.

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