Fatelo sapere!

Strilloni

Cari condomini e lettori,

vorrei condividere con voi alcune riflessioni riguardanti il nostro movimento di Scientologi indipendenti, riflessioni su cosa è stato fatto, su cosa vogliamo andare a fare e quale sia, o potrebbe essere, in definitiva, il nostro ruolo in questo variegato universo in cui il denominatore comune è “Scientology”.

Partiamo dunque con un paio di definizioni di base, a volte è bene ricordarle:

Scientology: E’ una filosofia religiosa applicata che tratta dello studio della conoscenza e che attraverso l’applicazione della propria tecnologia può produrre dei cambiamenti desiderabili nelle condizioni di vita. (HCO PL 15 Apr 71R)

Scientologo: Chi migliori le proprie condizioni e quelle degli altri usando la tecnologia di Scientology (Auditor Magazine n.73).

Perciò noi ci occupiamo di questa filosofia (amore del sapere) applicando la sua tecnologia (technologhía ‘trattato relativo a un’arte’) con lo scopo di produrre miglioramenti desiderabili nella nostra vita (nelle sue otto dinamiche).

Che questa tecnologia sia esclusivo frutto del genio di LRH piuttosto che un lavoro di squadra poco ci importa, riteniamo che possa produrre cambiamenti desiderabili. Ciò che veramente conta è l’ottenimento di risultati positivi.

Ritengo anche, così come peraltro scritto nel 1950 da Ron alla fine del libro Dianetics Scienza moderna della Salute Mentale, che sia un diritto/dovere per ogni scientologo altamente addestrato costruire un ponte migliore. (Per amor di Dio, mettetevi al lavoro e costruite un ponte migliore! cit).

Credo che purtroppo negli ultimi anni la chiesa di scientology si sia data da fare per costruire un ponte peggiore!

A suo tempo ci siamo guardati intorno e abbiamo osservato che se volevamo un ponte migliore dovevamo prenderci responsabilità della cosa e farlo noi!

Abbiamo perciò cercato e trovato nel campo indipendente i migliori e qualificati auditor e supervisori del caso.

Un notevole lavoro è stato fatto per recuperare i materiali originali e tradurli in italiano per rendere fattibile e disponibile il ponte indipendente di Scientology nel nostro paese. Questo lavoro continua tuttora, grazie anche al contributo di altri indipendenti che col tempo si sono uniti a noi.

Senza entrare troppo nei particolari (a OSA piacerebbe molto) si sono creati gruppi in giro per l’Italia dove si studia e si audisce.

Noi, con La Reception, mettiamo in comunicazione tra di loro le persone di buona volontà che vogliono praticare Scientology in modo indipendente dalla chiesa, ma questo lo sapete già.

E tali persone di buona volontà corrispondono senza dubbio alcuno alla definizione data sopra di Scientologo.

LRH ci ha lasciato un illuminante codice (un insieme di norme) che delineano il comportamento che dovrebbe avere uno scientologo.

Diamogli un’occhiata:

IL CODICE DI UNO SCIENTOLOGIST 

Come Scientologist, m’impegno a seguire il Codice di uno Scientologo per il bene di tutti.

1. Mantenere gli Scientologi, il pubblico e la stampa accuratamente informati su Scientology, il mondo della salute mentale e la società.

2. Usare ciò che di meglio conosco di Scientology al meglio delle mie capacità per aiutare la mia famiglia, i miei amici, i gruppi a cui appartengo e il mondo.

3. Rifiutare di accettare per il processing qualsiasi preclear o gruppo che penso di non poter onestamente aiutare e rifiutare di accettare denaro da loro.

4. Condannare e fare ogni cosa in mio potere per abolire qualsiasi abuso commesso ai danni della vita e dell’umanità.

5. Denunciare e contribuire all’abolizione di qualsiasi pratica fisicamente dannosa nel campo della salute mentale.

6. Aiutare a ripulire e mantenere pulito il campo della salute mentale.

7. Creare un’atmosfera di sicurezza e di protezione nel campo della salute mentale, eliminando abusi e brutalità.

8. Sostenere quegli sforzi davvero umanitari nel campo dei diritti dell’uomo.

9. Sostenere il principio di una giustizia uguale per tutti.

10. Impegnarmi per la libertà di parola nel mondo.

11. Condannare attivamente la repressione della conoscenza, della saggezza, della filosofia o di qualsiasi altra cosa che potrebbe aiutare l’umanità.

12. Sostenere la libertà di religione.

13. Aiutare le organizzazioni e i gruppi di Scientology ad allearsi con altri gruppi pubblici.

14. Insegnare Scientology a un livello in cui possa essere compresa e usata da chi la riceve.

15. Mettere l’accento sulla libertà di usare Scientology come filosofia, in tutte le sue applicazioni e varianti, nel campo delle scienze umanistiche.

16. Insistere sull’uso standard e invariabile di Scientology in quanto attività applicata nell’ambito dell’etica, del processing e dell’amministrazione nelle organizzazioni di Scientology.

17. Assumere la mia parte di responsabilità per l’impatto di Scientology sul mondo.

18. Aumentare il numero degli Scientologist e la forza di Scientology nel mondo.

19. Dare un esempio dell’efficacia e della saggezza di Scientology.

20. Rendere questo mondo un luogo migliore e più sano.

Molto bene:

Punto uno: Sappiamo che attualmente “l’uomo della strada” ha una pessima opinione di Scientology, pochissime persone riescono a differenziare tra Scientology intesa come da definizione qui sopra riportata e Chiesa di Scientology intesa come organizzazione auto-referenziatasi come ufficiale. Credo che il nostro compito sia duplice: informare accuratamente su questa differenziazione e far conoscere i risultati che stiamo ottenendo dall’applicazione delle pratiche di Scientology.

Pertanto, cari amici, Fatelo Sapere!

Punto due: Tutte le conoscenze più strabilianti del mondo sono inutili se non vengono applicate, non solo su se stessi, ma anche verso le altre dinamiche.

Punti da tre a dodici: Piuttosto chiari e di buon senso

Punto tredici: Aggiungerei alle organizzazioni e gruppi l’aggettivo “sani“.

Punto quattordici: Ok

Punto quindici: Libertà di usare Scientology, non dobbiamo chiedere il permesso a nessuno, a nessuna pretesa “autorità”

Punto sedici: Mi sembra che in questi anni abbiamo esternato piuttosto palesemente il nostro dissenso verso l’uso di Reverse-Scientology. Ma continuiamo a farlo, dopotutto il prezzo della Libertà parla di vigilanza costante e volontà costante di respingere gli attacchi.

Punti diciassette e diciotto: Vabbè, un pò di pubblicità progresso…

Punto diciannove: Lo renderei semplicemente “dare il buon esempio”

Punto venti: Si può fare solo con l’agire.

Bene, invito tutti noi a (ri)leggere questo codice e valutare obiettivamente su quali punti ci sentiamo bene e cosa possiamo fare per migliorare quelli su cui ci sentiamo un poco carenti.

Abbiamo un blog a disposizione, possiamo raggiungere un gran numero di persone,

non tratteniamo i nostri successi, le nostre realizzazioni, le nostre nuove consapevolezze,

non sottovalutiamole, non sottovalutiamo l’aiuto.

Fatelo Sapere!

Con affetto

Guido

 

 

54 commenti

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54 risposte a “Fatelo sapere!

  1. In pratica la Chiesa Ufficiale da decenni e con insistenza maniacale viola la maggior parte dei punti riportati nel Codice dello SCIENTOLOGIST,
    Cosa può fare il singolo che è nel campo indipendente che crede e vuole progredire spiritualmente tramite questa filosofia ? Prendersi una responsabilità tollerabile sul soggetto.

    “20. Rendere questo mondo un luogo migliore e più sano.”

  2. Diogene

    David, hai centrato in pieno l’obbiettivo.
    Se osserviamo dall’esterno i comportamenti e i risultati della cosiddetta chiesa di scn, tutto le si rivolta contro.
    Il trucchetto che loro usano è di “far introvertire” sia i loro sostenitori che i loro avversari. Ma non tutti ci cascano e così vedono chiaramente che il re è nudo.
    Qualcuno sta vedendo un impatto di scn sulla società dopo 70 anni di intensa attività con annessa produzione di ot diplomati nella mecca?
    Siamo sicuri che lo scientologist più apprezzato nelle sedi di scn sia quello che si permette di criticare ciò che oggettivamente non va al loro interno?
    Eppure lì si insegna “comunicazione” pretendendo di difendere la libertà di parola, diritto però concesso solo a chi sa belare come tutte le altre pecore.
    L’immagine che scn ha di se stessa si sgretola alla prova dei fatti.
    Ironicamente, il rischio che si corre a parlare bene (o troppo) di scn è quello di indirizzare qualche sprovveduto curioso verso un’entrata a senso unico dentro le fauci insaziabili (di corpi e di denari) di qualche org.
    ll campo indipendente offre varie opzioni, ma come minimo dovrebbe rafforzare la capacità di giudizio in quanto fondamento etico di ciascun individuo.

  3. Si infatti non tutti ci cascano infatti quelli che rimangono dopo anni di partecipazione ancora al’ ombra della Chiesa sono una esigua minoranza questa situazione interessa sia gli staff che il public, basta avere le statistiche di un ORG dove è evidente che solo il 4% di chi ha fatto negli anni corsi maggiori frequenta ancora l’ ORG per gli staff la statistica è simile. Non ha senso voler andare a chiarire la Cina quando con inturbolati USA Europa ecc.
    Il campo indipendente è agli albori come realtà di essere ma se Scientology funziona questo è il futuro.

  4. IndyO

    Devo dire che con gli SCIENTOLOGIST INDIPENDENTI sto veramente facendo progressi, e ne approfitto per informare i cari amici lettori che, solamente dopo aver terminato ARC-FILO-DIRETTO presso un auditor degli SCIENTOLOGIST INDIPENDENTI, la mia vita è drasticamente CAMBIATA IN MEGLIO, il lavoro è quintuplicato fino ad un punto in cui non trovo il tempo per fare altro, la mia relazione sentimentale si è stabilizzata e insomma LA MIA VITA É CAMBIATA IN MEGLIO, e questo solamente con 3,5 ore di AUDITING PROFESSIONALE. A differenza della CHIESA UFFICIALE che in 8 anni, tra cui 5 anni di staff, ha completamente distrutto la mia vita familiare, professionale e sentimentale. Otto anni della mia vita spesi nella CHIESA UFFICIALE DI SCIENTOLOGY contro tre ore spese con un AUDITOR INDIPENDENTE, vi rendete conto? A voi non sembra un po strano? Questa è la differenza tra TRUFFATORI e PERSONE ONESTE!!!! Per me la CHIESA DI SCIENTOLOGY UFFICIALE è come una ASSOCIAZIONE A DELINQUERE e credetemi, per quanto mi possa sbagliare non sono andato così lontano dalla verità.
    IndyO

    • luciano visconti

      Non sparare nel mucchio ;sei stato sfortunato otto anni contro tre ore si spiega in un solo modo ” ti sei beccato auditor che non lo erano non avevano capito nulla”. Questo vale x tutte le professioni incluso l’operatore eco. Ora hai trovato gente competente ,e chi é competente raggiunge risultati.

      • ANAKIN (IndyO)

        Purtroppo non si tratta solo dell’auditor, sono una serie di ripetute circostanze, sommate insieme che mi hanno portato a cio.Innanzitutto prima di entrare nello staff il tresoury sec mi ha chiuso per comprare l’accademia fino ad auditor di classe 5 graduato, e qui ho speso i miei primi 15000 euro, che mi son fatto prestare dai miei genitori che non sono nemmeno scientologist. Poi un giorno due staff mi hanno convinto ad entrare nello staff di Milano Org,con il pretesto che da staff sarei diventato velocemente auditor, vista la grande necessita di Auditor. Comunque il mio primo posto all’interno della Chiesa di Scientology é stato il Board Incharge ovvero l’incaricato della sessionabilitá dei preclear. Istruivo i preclear sul cibo,il sonno e le vitamine per renderli sessionabili e poi li passavo al D of P per essere schedulati con un auditor in base al next C/S.Ho ricoperto 2 anni la qualifica di Board/Incharge. Tra le qualifiche per entrare nel TTC(corpo di addestramento tecnico) per divenire un auditor,il Qual Sec e il D of T dello staff mi avevano detto che avrei dovuto diventare full HAT sul mio posto e poi avrei dovuto fare la Production Record(produzione record).Dopo un mese ero gia Full HAT e il mese di marzo dell’anno successivo la settimana prima del compleanno di Ron la mia Statistica ha ottenuto IL PIU ALTO CHE MAI.Dopo questo ho iniziato a lamentarmi e a chiedere spiegazioni sul perché non entrassi ancora nel TTC per addestrarmi come auditor, e il motivo lo sa solo Dio.Ho anche deciso di uscire dallo staff un paio di volte ma mi e’stato detto che a breve mi avrebbero maneggiato le Qualifiche per addestrarmi come auditor. Dopo ripetute lamentele e rapporti per conoscenza fino ad RTC,sono stato cambiato di posto e sono stato messo nel CALL IN.In altri due mesi ho preso il Full HAT di call iner per i preclear e dopo un anno ho di nuovo fatto il piu alto che mai sul mio posto,ma di entrare nel TTC nemmeno l’ombra.
        Ancora ho iniziato a fare fiamme e scintille,e mancava qualche mese allo scadere del mio contratto e ho saputo che per l’apertura di ROMA ORG arruolavano auditor per Flag da tutta l’Italia,cosi ho deciso che sarei andato a Roma Org ad addestrarmi come auditor e mi ero giurato che quando sarei andato a Flag avrei detto tutto cio che era SUCCESSO A MILANO ORG. In questi giorni inoltre una ragazza di nome Lara, stava frequentando il cal-in e ci piacevamo molto. Chissà perché il vicepresidente della chiesa che adesso non ha piu tutte e due le gambe,ha ordinato di cambiare i break a me e a questa LARA, e ha ordinato ad un gruppetto di ragazzi dello staff di Milano di far TROMBARE la Lara ad un ragazzo di nome RICCARDO,detto fatto in 3 settimane,questa Lara e questo RICCARDO si sono fidanzati perché uno staff li ospitava nella stessa stanza da letto.
        Dopo qualche settimana ancora, sono stato messo su di un bollettino nominato PAB 6, mancava qualche settimana al termine del contratto di 5 anni come staff e l’ufficiale di Etica mi ha detto che per la Chiesa di Milano andava bene cosi e secondo loro non ero nemmeno FREE LOADER. Adesso dimmi tu quanto sono stato sfortunato. Quando sono uscito dallo staff.Credo, da come si sono evoluti i fatti per qualcuno che l’unica sfortuna sia stata quella di avermi incontrato.Inoltre quando sono uscito dallo staff,ho chiesto ad una certa Liuba di riprendirsi i libri e darmi i soldi indietro.La Liuba ha accettato l’accordo,ma poi mi ha tenuto buono per qualche annetto con le sue stronzate facendomi credere che si stava impegnando a rivendere i miei materiale e infine é uscita la NUOVA ACCADEMIA. Peccato che sono sempre io a decidere quando il gioco si conclude e in che modo deve essere concluso per definirsi tale.

        • MISTER X

          Caro Anakin ha esposto chiaramente e sinteticamente la tua esperienza da staff e come sempre (a parte casi isolati) ,si riconosce il modus operandi della chiesa. Promesse non mantenute e abuso di potere sono usati continuamente per ottenere produzione e attenzione fissi. Ora non sei più una “particella” da sballottare da una parte all’altra e neanche un terminale in una catena di montaggio bensì un individuo che sceglie da se cosa fare o non fare. Tu puoi diventare un auditor e puoi salire sul ponte. A proposito non ho capito che fine hanno fatto quei 15.000 e.

          • ANAKIN

            i 15000 euro ho comprato l ACCADEMIA fino ad auditor classe 5 graduato.I corsi mi sono stati girati in altri materiali come le management series,OEC series,e i fondamenti che ho pagato 4500 euro.Ho chiesto alla signora LIUBA dell’ufficio degli affari speciali di vendermi i materiale e ridarmi una parte dei soldi.Lei ha accordato e per due anni mi ha tenuto in ballo con un ciclo inesistente facendomi credere che si stava occupando di vendere i miei materiali ad uno scientologo che ne avesse avuto bisogno e quando é usicta la nuova accademia mi ha detto arrivederci e grazie poiché oltre ai materiali cartacei ormai anche l’e-meter non veniva piu venduto.

  5. MISTER X

    Ciao a tutti gli amici del blog. Innanzitutto mi complimento con indyO per i risultati ottenuti . Altra cosa da comunicare è che in questo esatto momento sta venendo portato avanti un progetto di avere tutti i più possibili materiali tradotti in italiano ,disponibili su internet. Lo scopo è far fare i corsi a distanza. Con ciò si intende le parti teoriche e le conferenze . Qui si intende persone che sono molto distanti da un supervisore qualificato . Per i drill c’è necessità di farli con un terminale tecnico e per le parti di auditing è necessario anche un gemello (twin). In particolare mi riferisco ai livelli dell’accademy e ned . Lo scopo è creare Auditors che potranno audire . Non uso il termine “perfettamente” perché tale capacità ,essendo un assoluto, resta nell’immaginario della scena ideale. Naturalmente ci sarà un percorso individuale per chi desidera muoversi sul ponte .L’unico punto di sicurezza è dare a Guido le credenziali che si tratti di persone allineate al campo indipendente e non infiltrati per sabotare i nostri scopi.

    • Ben detto Mister X, i nostri scopi sono stati ben delineati sette anni fa e non si sono modificati da allora. Li potete leggere o rileggere nella sezione SCOPO del blog. Tanto lavoro è stato fatto e di questo ringraziamo tutti voi che ci avete sostenuto e avete collaborato per realizzarli. Diamoci un bel riconoscimento (anzi mezzo) e continuiamo questa magnifica avventura!
      Guido

      • luciano visconti

        X Anakin La sfortuna era riferito all’auditing precedente. Il tuo percorso é uguale o simile alla maggior parte dei vecchi scientology.Si puo voltare pagina non è poi cosi difficile. Quello che mi va di sottolineare é che bisogna fare uno sforzo e non menare e menarsi il torrone su cio che é stato,si puo fare e si puo trovare serenità e armonia sia con nuovi amici o da soli.Le nostre vere potenzialità sono piu forti di tutte le masturbazioni che il passato puo generare . In bocca al lupo e un vaffa al prima la vita é troppo bella ciao

  6. ANAKIN

    sono d’accordo…

  7. Tony Pacati

    Hai ragione Guido,
    Anche se un po’ in ritardo rispondo al tuo appello, Facciamolo sapere!
    Mi ricordo quando con mia moglie progettavamo il futuro del nostro ponte.
    Il progetto era di arrivare all’età della pensione vendere qualcosa, forse la casa della nonna, o fare un grosso debito, che avremmo lasciato in eredità ai nostri figli, per andare a trasferirci a Flag e fare tutta la parte del Ponte dopo clear che ci avrebbe portato a OT 7.
    Lo dicevamo senza crederci molto, sapevamo che la cosa più probabile che sarebbe avvenuta sarebbe stata di consumare tutti i nostri soldi in riparazioni, riabilitazioni, sec check, eleggibilità ed alla fine saremmo forse arrivati a metà del traguardo, nella migliore delle ipotesi, senza più nessuna risorsa per andare avanti a finire.
    Triste prospettiva, ma non ce n’erano altre.
    poi abbiamo scoperto l’alternativa, si poteva fare nel mondo Libero, al di fuori della chiesa, e oggi posso confermare che sì, si può fare.

    I miei figli nel campo indipendente hanno fatto una grossa parte del ponte, due sono Clear è uno ha finito i gradi. Mia moglie ha iniziato i livelli OT nel campo indipendente ed adesso si sta audendo su OT 7.
    Io invece ho finito il 7.
    È stato un percorso lungo visto che OT 1 l’ho cominciato 27 anni fa e l’inizio di ot 5 risale a oltre 10 anni fa, in una org avanzata.
    Ho ripreso e terminato il 5 nel campo indipendente, senza prima essere costretto ad azioni inutili ed invalidanti (e solo questo fatto di riprendere da dove avevo lasciato, senza Q & A, è stato di per sè fantastico e non finirò mai di ringraziare il mio Auditor) e dopo ho studiato il solo ed ho cominciato OT 7.
    All’inizio non è stato semplice Mi sono mancate le cose positive che si trovano dentro le Org., supervisori che ti vogliono onestamente aiutare e compagni di studio con i quali collaborare, oltra alla mancanza di qualcuno che ti “spinge”. Nel campo indipendente ti devi “spingere” da solo!.
    Le prime session sono state piuttosto complicate, qualunque cosa non andasse bene attribuivo la colpa alla mia scarsa preparazione e mi sono venuti un sacco di dubbi ed incertezze. Posso dire che ho imparato “facendo”, poi le cose hanno cominciato a migliorare e sono continuate sempre meglio.
    Ho acquisito sempre maggiore sicurezza e le cose sembravano diventare sempre più semplici e veloci.
    Da prima mi “costringevo” ad andare in session ed era una grande fatica, con poche soddisfazioni, poi mi sono ritrovato ad andare in session senza “sacrificio” e poi a “desiderare” di andare in session ed alla fine ad andarci con entusiasmo!
    I guadagni sono stati talmente diluiti nel tempo da non rendermene ben conto.
    Non ci sono stati quasi mai momenti esaltanti o grandi cognition, diciamo che i miglioramenti li ho assorbiti quasi per osmosi.
    Un bel giorno ho avuto l’idea di sentirmi meglio e solo dopo un bel po’ mi sono accorto che erano già mesi che mi “sentivo meglio” .

    Che cosa ho ottenuto?
    Una delle cose più importanti è il miglioramento della capacità di differenziare il mio caso e le mie senzazioni da quello degli altri. E’ confortante saper distinguere la paternità di certe emozioni negative che arrivano da tutte le direzioni e che in passato ho spesso mischiato con le mie. Non significa fregarsene del prossimo o non provare compassione, ma vedere e tenere e le cose separate serve semplicemente a conservarsi sani di mente.

    Il corpo e l’esteriorizzazione.
    ho sempre avuto un giudizio un po’ drastico e severo riguardo al fatto di essere esteriorizzati oppure no.
    Tolleravo male quelli che raccontavano di essere esteriorizzati e con piene percezioni (I am “totally exterior and full perceptions” dicevano gli americani alle graduation di Flag, mentre qualche italiano “malevolo” bisbigliava “chissà che s’è fumato quello?”).
    Per me l’ esteriorizzazione era una cosa abbastanza definita; o dentro o fuori dal corpo e se fuori dal corpo dovevano esserci davvero le piene percezioni, altrimenti erano solo chiacchere.
    Poi… un po’ di tempo fa, alla fine di una session, mi è venuto alla mente il disegno del libro “comprendere l’elettrometro” dove si vede una scheggia di vetro conficcata in un pollice con la scritta “questo è quello che sarebbe il corpo per un thetan”, una specie di fastidio o qualcosa di simile. Non mi è mai piaciuto quell’esempio, non mi sembrava adeguato, se ne potevano fare cento migliori, ma quel giorno mi ha dato meno fastidio e mi è sembrato più reale.
    Alcune settimane dopo ho avuto la cog. 2 , il ritorno; ho capito che, visto che il corpo è fatto di atomi come qualsiasi altra cosa nell’universo, e gli atomi sono fatti molto di più di “niente” che di “qualcosa” e vista la consistenza del thetan, praticamente niente davvero, il corpo, per un thetan, può essere molto “permeabile” ed i concetti di dentro, sopra o fuori dal corpo non dovrebbero essere così drastici come li vedevo io prima.
    Non mi sogno nemmeno di dire di essermi esteriorizzato, ho solo un po’ “ammorbidito” la mia posizione sull’argomento. Penso che, se e quando succederà, non dovrà essere per forza una cosa tipo on-off ma potrebbe avvenire gradualmente. Magari un giorno scoprirò di essere esteriorizzato da mesi… senza essermene accorto prima.
    chissà.

    la sbornia gratis:
    Inoltre, mi sono sentito per molte settimane, come quelle rare volte da giovane quando riuscivo a smettere di bere molto molto prima di vomitare.
    Una sensazione di leggerezza e di piacevole Euforia.
    Io la chiamo avere la “testa leggera”, simile al key out chimico, ma la chimica non c’entra niente visto che non avevo bevuto nulla.
    Per concludere, vorrei trovare espressioni diverse delle classiche utilizzate da tutti quelli che finiscono questo livello ma purtroppo non le trovo e quindi mi conformo alle classiche frasi già utilizzate da tutti quelli che arrivano a questo punto e posso dire che:
    Lo spazio intorno a me è più pulito e io mi sento di più me stesso.
    Ecco, l’ho detto. Poco originale, però… vero!

    Un caro abbraccio a tutti
    Tony Pacati

    • GB

      Che bella condivisione! Grazie Tony.

    • E’sempre un piacere leggere i tuoi commenti Tony, così pacati eh eh eh. Ma molto sentiti, mi piace il modo in cui, con semplicità, fai arrivare il tuo pensiero e le tue emozioni. Complimenti a te e a tutta la tua family per i risultati che avete ottenuto e per quelli futuri che certamente vi meriterete.
      Un grande abbraccio da parte mia e di tutta la Minelli family.
      Guido

  8. Diogene

    Super intervento, come sempre, Tony.
    Sei d’accordo se decriptiamo un po’ le classiche espressioni da “sbornia” rendendole più comprensibili anche a chi magari scientologo non è?
    Quando si afferma “lo spazio intorno a me è più pulito” non è come dire che si riesce a vedere meglio le cose prima che succedano? Che non si ha più la sensazione di venire assaliti di sorpresa dagli avvenimenti e di subirne gli effetti, ma di averne il “tempo” di valutarli nel loro “spazio” e di sentirsi in qualche modo “causa” piacevole o spiacevole che sia? Non ricorda quella leggerezza che si è provata magari da bambini, quando l’entusiasmo era pari all’innocenza di un animo talmente trasparente da non sentirsi “estraneo” al mondo?
    E per quanto riguarda “io mi sento di più me stesso” non equivale alla consapevolezza di una maggiore “auto-determinazione”? Non c’è quel brivido che deriva dalla necessità di prendere decisioni che facciano andare le cose per il verso giusto? E il rendersi conto che non ci sono impedimenti quando realmente “vogliamo”? Che a giocare su può anche perdere qualunque cosa, ma mai se stessi?
    Che ne dici, Tony? Vuoi aggiungere altro? Sono certo che puoi.

  9. Tony Pacati

    ciao Guido,
    grazie per i complimenti e… per il consiglio, fatto!

    Caro Diogene, mi hai messo sipaticamente un po’ in difficoltà con le tue richiersta, non so cosa dire. Quello che ho scritto si legge in circa 2 minuti, ma io devo confidare, con un certo imbarazzo, cio ho messo 4 ore a scriverlo (non dirlo a nessuno!).
    E’ molto difficile tradurre in italino scritto quelle che sono idee o sentimenti ed emozioni, che sono ancora più impalpabili delle idee. Ogni parola rischia di essere “troppo” o “troppo poco” e di non rappresentare fedelmente il concetto originale.
    Ma ci provo…
    “lo spazio intorno a me è più pulito”, forse avrei dovuto dire “più vuoto” .
    Oltre ad essere circondati di oggetti siamo anche letteralmente immersi, come pesci nell’acqua, nei pensieri altrui. Cito a memoria, da una conferenza di Ron: “vi è mai capitato di entrare in una stanza e avere la senzazione che c’è qualcuno arrabbiato, senza sapere chi sia?” a me è successo anche di peggio, entrare in una stanza ed arrabbiarmi IO, senza sapere perchè!
    Adesso va meglio, sento che c’è della rabbia e capisco che NON è mia.
    Non sono diventato veggente e non vedo le cose prima che succedano e non mi sento ancora molto “causa”, posso solo dire di essere un pochino meno “effetto”, ma ti assicuro che sono molto soddisfatto di questo guadagno, Inoltre essere meno effetto equivale anche, nella stessa misura, ad essere di più se stessi. Il resto arriverà!
    Non sono ancora così bravo come ti immagini ma mi impegnerò per arrivarci.
    Figurati che mi sono appena arrabbiato con mia moglie, che a mezzanotte, spalanca la finestra della camera da letto perchè “bisogna cambiare l’aria”.
    Questo per darti la misura di quanto ancora faccio parte della categoria di “noi umani…”
    Spero di non averti deluso
    con affetto
    Tony

    • Diogene

      Caro Tony, bella risposta, sincera, disponibile.
      Non era mia intenzione metterti in difficoltà e tanto meno giudicarti.
      Trovo molto (moltissimo) vera la tua indicazione che siamo tutti quanti immersi in un “mondo di pensieri altrui” allo stesso modo di come tutti i corpi respirano la stessa aria dell’atmosfera terrestre. Condividiamo sicuramente anche tutto ciò che ai nostri occhi appare come materia ed energia. Condividiamo l’esistenza. Ma siamo anche pezzi unici. E così possiamo interagire, magari su e giù per la scala dei sentimenti, con la vita che ci circonda.
      Si può cercare di spiegare l’universo con tutte le filosofie immaginabili, ma la nostra esistenza qui è fatta in larga parte di piccole cose, di giornate che si susseguono lasciando poche tracce evanescenti.
      Apprezzo molto chi come te, Tony, investe il suo “sapere” nei fatti quotidiani e da questi prende spunto per ricavarne altro “sapere”.
      Troppo spesso i “successi” di clear e ot vengono espressi con frasi fatte, allocuzioni in codice obbligate come in un rito di appartenenza.
      Capisco che non è facile spiegarsi. ma tentare di farlo è un impegno e una conquista personale che induce altri a comprendere meglio i vari risultati ottenibili ad un determinato livello.
      Non è un rimprovero per te, Tony. (Dopo 4 ore, la chiusa era perfetta)Ho solo preso lo spunto per dichiarare la mia avversione verso la formazione di “caste sociali”, “formule riservate”, “gergo esclusivo” che l’ambito scientologico sembra promuovere ed inculcare. Si tratta di un metodo per tenere sotto controllo un gruppo, non certo per rendere più intelligenti i suoi membri. Cerchiamo di evitare questa tendenza fra gli indipendenti, rendendo sempre più aperta la comunicazione.

      • luciano visconti

        Per
        Marco
        In un precedente tuo intervento mi hai chiesto se credo di essere un Thetan oppure no. Rispondo
        Essere o non essere fa parte di una dicotomia e quando si ragiona x dicotomie si sta parlando di accordi e non di cio che é. Non esiste la mia mente ,ne quella di tizio ne di caio ma esiste un “pensiero” che crea la mente e crea l’io sono tu sei ecc ecc. Anche lo stesso “corpo e regolato da questi accordi”. Siamo vittima di una bella e buona illusione .lo so é stringato ma in med questo lo si puo vedere.Un caro saluto a tutti .Non siamo divisi.

        • Marco

          Mah Luciano, scusami, ma non sono cosi sicuro che Essere-Non Essere sia una dicotomia… Wikipedia: ” Il termine dicotomia deriva dal greco διχοτομία , dichotomìa : composto da δίχα (dìcha, in due parti) e τέμνω (témno, divido) ed è usato prevalentemente in matematica, filosofia e linguistica. La dicotomia è la divisione di un’entità in due parti (che costituiscono una diade) che non necessariamente si escludano dualisticamente a vicenda ma che possono essere complementari. “

          Mettiamo l’attenzione su “…che non necessariamente si escludano dualisticamente a vicenda ma che possono essere complementari. “

          Essere o non Essere è una posizione ben precisa. che cioè non possono essere complementari: o ci Sei o non ci sei. Ma evidentemente ci sei, o non staremo qui a parlarci.

          Che poi la mente sia stata “inventata” sono d’accordo, ma che non esista perchè è semplicemente un “pensiero”, beh, non è proprio cosi… il tuo è un tentativo di Not-Is . Ma non è cosi che funziona.

          Che poi “siamo vittime di una “bella e buona illusione” , come dici, è anche vero, solo che è una illusione bella dura e in cui siamo intrappolati, dunque reale (reale perchè il gioco è stato accettato). E questa realta va processata con una tecnica… il Ponte!

          Alla fin fine Luciano, mi tocca rilevare che NON hai risposto…

          Tu credi che sei un’anima? Credi che muore il tuo corpo e/ma poi te ne prendi un’altro (volente o nolente)?

          A presto

          • luciano visconti

            Per Marco
            Partiamo dal fondo, l’anima come viene descritta in tutte le religioni é un accordo di una persona con altre persone nasce da un pensiero “Io ho un anima,oppure Io sono un ” anima .Questa é la creazione é banale quasi perverso.Un bimbo piccolo non sa é libero é intero poi pian pianino gli inculcano le dicotomie bene male tu sei gli altri sono e si creano le divisioni.Ma sono solo accordi con una menzogna.Quando L’accordo é cristallizzato é pressoché impossibile vedere senza accordi cio che é.Usare il pensiero logico, scientifico ,che é formato da accordi concordati non portera nemmeno di un millimetro vicino a cio che é.Allora non c’è via d’uscita?Sicuramente la via degli opposti ,la via della domanda in cerca di risposte genererà nuove domande e nuove risposte all’infinito non se ne esce più.Pianeti,paradisi inferni invasori kundalini chakra stringhe dimensioni ufo e per ultimo aggiungete quello che il pensiero vi propone all’infinito.Sapere non equivale a liberta.

          • luciano visconti

            C’è un bellissimo koan che sintetizza quello che ho scritto sopra. La legna non conosce la cenere la cenere non conosce la legna haa ha
            Ciao bella gente un abbraccio.

          • luciano visconti

            Per
            Marco
            La via é il ponte scrivi ,non è mia intenzione dire fallo non fallo ,voglio solo dire alcune cose.Non vado sul tecnico prima del 72 o altro ma pongo delle domande Vi é chiaro che esiste una “legge chiamata impermanente ” ovvero in breve tutto cambia nulla é stabile. I livelli da clear ad ot e oltre sono o non sono soggetti a cio. Credimi sono solo domande pero me le sono poste.Forse gli indipendenti no ma la chiesa li certificava come stabili ,ma non puo essere ,tutto é impermanente.

          • Luciano, anche le parrucchiere fanno la permanente, ma dopo qualche mese bisogna rifarla, evidentemente la permanente è impermanente!
            Guido

          • luciano visconti

            E gia ,come darti torto ,solo che la permanente impermanente la risovi con qualche cent …….

          • Marco

            8-8008
            PROSSESING SULLA CERTEZZA

            “L’anatomia del “forse” consiste in incertezze, e viene risolta percorrendo certezze.
            Non viene risolta percorrendo incertezze.

            Vi viene raccomandato il libro Questa è Scientology per il vostro processing e la vostra dimostrazione pubblica.
            Esso contiene l’anatomia della certezza.

            Un’incertezza viene tenuta in sospeso solamente perché il preclear si aggrappa così forte alle certezze.

            La cosa fondamentale a cui si aggrappa è: “Ho una soluzione”, “Non ho nessuna soluzione”.
            Una di queste è positiva, l’altra è negativa.
            Un positivo completo e un negativo completo sono, allo stesso modo, una certezza.

            La certezza di base è: “C’è qualcosa”, “Non c’è niente”: Una persona può essere certa che ci sia qualcosa, può essere certa che non ci sia niente.

            “C’è qualcosa”, “Non c’è niente” risolve somatici cronici, in quest’ordine.

            Si fa in modo che il preclear faccia dire al centro dei somatici:
            “Qui c’è qualcosa “,
            “Qui non c’è niente”.

            Poi fa dire, al centro del somatico:
            Li c’è qualcosa ,
            Li non c’è niente .

            Poi l’auditor fa sì che il preclear dica al somatico:
            Li c’è qualcosa ,
            Li non c’è niente .

            E poi fa in modo che il preclear dica, di se stesso:
            “Qui c’è qualcosa”,
            “Qui non c’è niente”.

            Questa è una risoluzione molto veloce di somatici cronici.
            Di solito tre o quattro minuti di questo procedimento risolveranno uno stato acuto e quindici o venti minuti risolveranno uno stato cronico.

            L’argomento delle certezze si spinge oltre.

            È stato determinato tramite una mia recente ricerca che il motivo alla base di quello che sta succedendo è il desiderio, da parte di una causa, di produrre un effetto.
            Qualcosa è meglio di niente, qualsiasi cosa è meglio di niente.
            Qualsiasi circuito, qualsiasi effetto, qualsiasi “qualunque cosa” è meglio di niente.

            Se si percorrono Terminali Accoppiati in forcelle con “Non c’è niente”, si troverà che molti dei vostri preclear si ammaleranno molto seriamente. Questo dovrebbe essere tramutato in “C’è qualcosa”.

            Il modo in cui si fanno Terminali Accoppiati è di far sì che il preclear fronteggi il preclear, oppure che suo padre fronteggi suo padre: in altre parole due di ogni cosa, una di fronte all’altra.

            Queste due cose si scaricheranno l’una nell’altra, il che percorrerà completamente la difficoltà.

            Con “forcella”, naturalmente, intendiamo dire percorrerlo con: il preclear che mette lì le cose, come se stesso, verso se stesso;
            Come se fossero state messe lì da qualcun altro (il qualcun altro che fronteggia il qualcun altro); è il terminale accoppiato messo lì nuovamente da altri che fronteggiano altri.

            La chiave di tutto questo è positivo e negativo, in termini di certezze.
            Il positivo più il negativo in conflitto causano un’incertezza.
            Si può percorrere un grande numero di combinazioni.
            Ecco una lista delle combinazioni.

            Il bottone alla base del sesso è:
            “Posso cominciare nuovamente la vita”, “Non posso cominciare nuovamente la vita”.
            “Posso far persistere la vita”, “Non posso far persistere la vita”.
            “Posso fermare la vita”, “Non posso fermare la vita”.
            “Posso cambiare la vita”, “Non posso cambiare la vita”.
            “Posso avviare la vita “, “Non posso avviare la vita “.

            Un procedimento molto efficace è: “Qualcosa che non va” ” in te, me, loro, la mia mente, la comunicazione, alleati vari.

            Una soluzione molto fondamentale per la mancanza di spazio di un individuo consiste nel localizzare le persone e gli oggetti che si sono usati come punti di ancoraggio (quali il padre, la madre e così via) e nel trasformarli in forcelle di Terminali Accoppiati con questo:
            “C’è il padre”,
            “Non c’è il padre”.
            “C’è il nonno ,
            “Non c’è il nonno”.

            Sotto l’aspetto compulsivo questo può essere cambiato in:
            “Non ci deve essere alcun padre”,
            “Ci deve essere un padre”.

            Si prendono tutti gli alleati di un individuo e si percorrono in questo modo.

            La legge fondamentale che sta alla base di questo è che una persona diventa effetto di qualsiasi cosa da cui ha dovuto dipendere.

            Questo vi rivela immediatamente che la Sesta Dinamica, l’universo MEST, rappresenta per l’individuo la dipendenza più ampia.
            Ciò può essere percorso completamente, ma poi ogni dinamica può essere percorsa completamente in questo modo:
            “Ci sono io ,
            “Non ci sono io”
            E così via, risalendo le dinamiche.
            “(Una qualsiasi dinamica) mi impedisce di comunicare”,
            “(Una qualsiasi dinamica) non mi impedisce di comunicare”, è intensamente efficace.

            Una tecnica del genere può essere variata mediante l’applicazione della Scala Sotto-zero.
            Si percorre completamente qualsiasi certezza perché si sa che per questa certezza c’è una certezza opposta negativa e che fra di esse c’è un “forse”, e che il forse è sospeso nel tempo.

            L’operazione di base della mente reattiva è risolvere problemi. È basata su incertezze relative all’osservazione.
            Per cui si percorrono completamente le certezze di osservazione.

            La tecnica ad ampio raggio più generale avrà a che fare con:
            “C’è sesso ,
            “Non c’è sesso”.

            “C’è forza ,
            “Non c’è forza”.

            Questo, naturalmente, può essere percorso in termini di Terminali Accoppiati in forcelle o persino come concetti.

            Ma non si deve trascurare di percorrere il fenomeno dell’atto overt (vale a dire, il fatto di indurre qualcun altro ad avere il concetto).

            Percorrere completamente le certezze comprenderà quindi:
            “Ho una soluzione”,
            “Non c’è soluzione”.

            Queste due estremità opposte si prenderanno cura di qualsiasi individuo che sia rimasto bloccato sulla traccia in qualche soluzione, poiché quella soluzione aveva il suo opposto.

            Le persone che hanno studiato medicina cominciano con la certezza che la medicina funziona e vanno a finire con la certezza che la medicina non funziona.
            Cominciano a studiare psicologia partendo dal presupposto che quella sia la soluzione e finiscono col credere che non è la soluzione.

            Questo succede anche a studenti superficiali di Dianetics e Scientology. Perciò, si dovrebbe anche percorrere:
            “Dianetics è una soluzione”,
            “Dianetics non è la soluzione”.
            Questo toglierebbe una persona dal forse sull’argomento.

            Stiamo essenzialmente audendo sistemi di comunicazione.
            L’intero processo dell’auditing è incentrato nell’allontanare le comunicazioni dal preclear, basandosi sul fatto che il corpo e il preclear non sono in grado di gestire le comunicazioni.

            Quindi:
            “Il preclear può gestire comunicazioni”,
            “I lpreclear non può gestire comunicazioni”, è una tecnica ad am¬pio raggio che risolve i forse riguardo alle sue comunicazioni.

            Un aspetto intensamente interessante del Processing sulla Certezza è che esso mostra da vicino dove il preclear è aberrato.

            Quella che segue è la tecnica generale di base. Si percorre:
            “C’è”
            “Non c’è” quanto segue: comunicazione, parlare, lettere, amore, accordo, sesso, dolore, lavoro, corpi, menti, curiosità, controllo, imposizione, compulsione, impedimento, cibo, denaro, persone, capacità, bellezza, bruttezza, regali, e sia la cima che il fondo del Quadro degli Atteggiamenti, positivo e negativo per ognuno.

            Fondamentale in tutto questo è la spinta da parte del preclear a produrre un effetto, per cui si può percorrere:
            “Posso produrre un effetto sulla mamma”,
            “Non posso produrre un effetto sulla mamma”, e così via con tutti gli alleati e si risolveranno le fissazioni di attenzione da parte del preclear.

            Perciò le fissazioni di attenzione vengono risolte col Processing sulla Certezza, audendo la produzione di un effetto.

            Occasionalmente si può, se lo si desidera, audire il centro diretto del forse (vale a dire il dubbio stesso) sotto l’aspetto di Terminali Accoppiati.
            Questo, tuttavia, è rischioso; infatti getta il preclear in uno stato generale di dubbio.

            La chiave di ogni auditing del genere è il recupero dei punti di vista.
            “Posso avere il punto di vista del nonno”,
            “Non posso avere il punto di vista del nonno”, e così via, parti¬colarmente con partner sessuali, si dimostrerà intensamente interessante in un caso.

            “Ci sono punti di vista”,
            “Non ci sono punti di vista “.
            “Ho un punto di vista”,
            “Non ho un punto di vista”.
            “ha un punto di vista “,
            “non ha alcun punto di vista”, risolve i problemi.

            Ci si dovrebbe anche rendere conto che quando si stanno audendo facsimili, si stanno audendo allo stesso tempo energia, sensazione imposizione, compulsione, impedimento, cibo, denaro, persone, capacità, bellezza, bruttezza, regali, e sia la cima che il fondo del Quadro degli Atteggiamenti, positivo e negativo per ognuno.

            Fondamentale in tutto questo è la spinta da parte del preclear a produrre un effetto, per cui si può percorrere:
            “Posso produrre un effetto sulla mamma”,
            “Non posso produrre un effetto sulla mamma”, e così via con tutti gli alleati e si risolveranno le fissazioni di attenzione da parte del preclear.

            Perciò le fissazioni di attenzione vengono risolte col Processing sulla Certezza, audendo la produzione di un effetto.

            Occasionalmente si può, se lo si desidera, audire il centro diretto del forse (vale a dire il dubbio stesso) sotto l’aspetto di Terminali Accoppiati.

            Questo, tuttavia, è rischioso; infatti getta il preclear in uno stato generale di dubbio.

            Il solo motivo per cui una persona si tiene aggrappata a un corpo o a un facsimile è che ha perso fiducia nella sua capacità di creare.

            La riabilitazione di questa capacità di creare viene risolta, per esempio, in una persona che ha avuto un’ambizione di scrivere, con:
            “Posso scrivere”,
            “Non posso scrivere”, e così via.

            La perdita di questa capacità creativa ha fatto sì che la persona si tenesse aggrappata a quello che aveva.

            Il fatto che un preclear abbia dimenticato come si fa a generare forza o non è più in grado di generarne lui stesso, fa sì che si tenga aggrappato a depositi di forza. Questi spesso vengono dall’auditor scambiati per facsimili.

            Al preclear non interessano i facsimili. Gli interessa semplicemente la forza contenuta nel facsimile perché sa di non avere più nessuna forza.

            Bisogna tenere in mente che “Raggiungere e Ritirarsi” producono profonde reazioni in un preclear.
            Ma il preclear che non reagisce a Raggiungere e Ritirarsi e alla susseguente Certezza, è bloccato in una condizione molto speciale: sta cercando di impedire che succeda qualcosa.
            Impedisce anche che l’auditing abbia luogo.
            Ha perduto alleati, ha avuto incidenti ed è bloccato in tutti quei punti della traccia nei quali sente che avrebbe dovuto impedire che succedesse qualcosa.

            Questo viene risolto percorrendo:
            “Devo impedire che succeda”,
            “Non posso impedire che succeda”.
            “Devo riacquistare il controllo”,
            “Devo perdere tutto il controllo”.

            La nerezza è il desiderio di essere effetto e l’incapacità di essere causa.

  10. Marco

    “La rotta verso l’infinito”

    Soffermatevi a rifletterci un attimo:
    “Vediamo un po’ Chi sono? Dove sono?
    Sono da questo lato della mia testa o da quell’altro lato, oppure sono sulla punta del mio naso? O… risiedo quaggiù? O mi trovo qua dietro?
    Potreste elettrizzarvi notevolmente su questo problema.

    Continuate a ripetere… :
    “Santo cielo! Santo cielo! Sarà meglio che scopra dove sono!
    Perdinci, potrei perdermi.
    Dove sono, quaggiù?
    Santo cielo, e’ davvero dura.
    Dove sono?
    Chi sono?
    Quale parte del mio essere sono?
    Vediamo un po’…, devo trovarlo”.

    Ebbene, la risposta e’ che geograficamente non siete in nessun luogo.

    Ma siete vivi, se respirate (e alcune persone lo fanno), se il vostro cuore batte
    o persino se siete fuori dal vostro corpo e vivete agevolmente senza questi movimenti meccanici che vi distraggono continuamente, avete un punto di beigness e voi siete quella beigness.

    E cio’ e’ molto importante.
    Questo e’ il punto dal quale voi emanate.

    E la beigness, sotto questo aspetto e in questa misura, deve essere rintracciata,
    perche’ quella beigness e’ causa.

    Quella e’ l’unica causa, tutto il resto e’ effetto.”

    LRH

  11. Diogene

    Riferimento: 8-8008 Processing sulla Certezza
    ll correttore di bozze avrebbe dovuto avvertire Ron Hubbard che la vita è a colori, non in bianco e nero.
    E che ogni certezza è influenzata da altre certezze.
    D’altronde anche la certezza di essere impantanati nel dubbio è una certezza. Perché se uno ha una certezza, per quale motivo dovrebbe cercare un’altra certezza?
    Le certezze devono poter cambiare in accordo con le valutazioni.
    Ad esempio. io ho la certezza che non tutta la tech di LRH è buona e valida. Però questo è sconveniente perché insinua il dubbio, vero?
    Ma non è il dubbio che alimenta la speranza?
    La vita è a colori. La luce è una, eppure viviamo nei colori.
    Certezze = Idee Fisse ? No, grazie. Ne abbiamo già troppe.

    • luciano visconti

      In questo mondo,siamo tutti dei viandanti,ogni percorso,ogni acquisizione é temporanea.
      Abbiamo “illusoriamente”desiderio di stabilita di sicurezza,che non possa essere messa in discussione
      Ma se osserviamo attentamente ” corpo ,mente e anima ” sono impermanenti,evanescenti transitori e mutevoli.
      La certezza é una parola vuota é non realizzabile.

      • luciano visconti

        Attenzione ,non intendo dire che i guadagni con l’auditing siano non veri ma che subiscono l’influenza di quanto scritto sopra .Ciao brutta gente.

      • Libero

        Forse per te… non certo per i miei guadagni stratosferici.

        • luciano visconti

          Libero non metterla sul personale,ho avuto moltissimo dalla vita ma la vita mi insegna che un giorno da e un giorno prende.Non credo a chi dice ho solo avuto .Le onde vanno e vengono modellando la spiaggia.
          Ciao

  12. Marco

    Beh, Diogene non bisognerebbe far confusione con l’argomento verità e certezze…

    Seppur è vero infatti che le verità siano relative, questo significa solo che una verità è più vera di altre “IN RELAZIONE” alla situazione od ambiente o costumi, o morale, o etica del posto dove sei, della realtà in cui sei (realtà: accordo tra le parti).

    Il tuo punto di vista smonta troppe cose… per esempio persino l’argomento dell’etica: cos’è etico e cosa non lo è? E’ etico ciò che è più ragionevole fare, o non fare, ecc. , in base all’ambiente/universo che stai vivendo.
    Poi cos’è etico o meno, a qualcuno bisogna spiegarglielo… o farglielo anche realizzare tramite un procedimento sulle certezze.

    Ovvero esistono delle verità che in certi ambienti e realtà (di cui definizione sopra) sono più vere di altre…
    Per esempio è vero che se hai un corpo devi mangiare. Dar da mangiare ad un corpo è una verità vera e sicura… o no?

    Dunque un procedimento sulle certezze può essere utile nel caso in cui uno sia un po’ confuso, o abbia molti dati scorretti (c’è anche il procedimento “rimozione di dati falsi”) , o sia in bilico tra realtà ed allucinazione (in mezzo alla varietà di situazioni che ci sono tra “realtà – allucinazione”).

    Dunque non diamo una visione di “tutto è opinabile, relativo, eccepibile, ecc. ecc.” . Perché invece esiste una quantità di regole e situazioni stabilite… e in quel’ambito, quella è la verità e di sicuro si possono trovano le certezze.

    Ovvero la certezza esiste, eccome che esiste, come è vero che se molesti una tigre vieni sbranato.

    SCN 8-8008

    VERITA’ – ALLUCINAZIONE

    “Il massimo livello di Verità che una persona può conseguire è nel conseguimento delle proprie illusioni.

    Il massimo allontanamento dalla verità consiste nella totale accettazione della realtà dell’universo MEST. Poiché però, al di sotto di un “certo livello” questa realtà è scompigliata, essa porta alla condizione nota come allucinazione.

    L’allucinazione non si genera spontaneamente.
    Avviene soltanto quando una persona è totalmente effetto.

    Ciò che comunemente si crede sia verità è “l’accordo sulla legge naturale”: Questa sarebbe la verità dell’universo MEST, che sarebbe il minimo comun denominatore dell’accordo su qualsiasi soggetto.

    Quando si ha a che fare con l’universo MEST, l’accettazione di solo tali verità è però pericolosa.

    In Scientology, si studiano i minimi comun denominatori dell’accordo che danno luogo ad un’accettazione dell’universo MEST, che di per sé è un’illusione su cui si è concordato.
    Questi comun denominatori però tendono a “proibire” la creazione dell’universo proprio; capacità quest’ultima, che di per sé rende possibile la percezione dell’universo MEST,

    La verità dunque, consiste dello studio di minimi comun denominatori dell’accordo: più l’enunciazione della vera capacità del thetan.

    La vera capacità del thetan è una verità molto più elevata di quella dell’universo MEST stesso.

    E se mai è stata conosciuta prima, le difficoltà di comunicarla sono state tali da impedirne la promulgazione.

    Si può dunque vedere, che c’è una verità superiore a ciò che passa per “verità” nell’universo MEST.

    Le verità scientifiche, ottenute tramite deduzioni e osservazioni sul comportamento dell’universo MEST, sono di per se stesse manifestazioni di accordi da parte di thetan; che sono però capaci di creazione e accordo molto più vasti di quelli rappresentati nell’universo MEST.

    • Marco

      Non è uno scritto fantastico?
      Le certezze esistono, eccome.

      Cerchiamo di stare calmi e ben in tiro (usiamo un buon star di fronte), altrimenti vanno a gambe all’aria… le certezze. Ed allora si cominciano i guai… ovvero la not-isness, cioè: sei in una realtà, ma ne immagini/speri un’altra… dimenticando però di prima disfare (con il Ponte) quella in cui sei immerso mani e piedi (e fino al midollo).

      Viva l’auditing, l’unica tecnica REALE che: prima disfa le storture e poi permette di costruire qualcos’altro di meglio…

      Ed allora : Buon auditing.

  13. Diogene

    Allora, Marco, sintetizzando al massimo, abbiamo il seguente schema:
    Verità diventa Certezza diventa Accordo
    ma anche:
    Accordo diventa Certezza diventa Verità
    eppure LRH dice (e anch’io so che non può essere che così):
    “Il massimo livello di Verità che una persona :può conseguire è nel conseguimento delle proprie illusioni.”
    E più avanti afferma:
    “In Scientology, si studiano i minimi comun denominatori dell’accordo che danno luogo ad un’accettazione dell’universo MEST, che di per sé è un’illusione su cui si è concordato.
    Questi comun denominatori però tendono a “proibire” la creazione dell’universo proprio; capacità quest’ultima, che di per sé rende possibile la percezione dell’universo MEST,”
    Ho già commentato parecchi mesi fa queste frasi. perché trovo che siano la base dell’intero processing di Scn.
    Ora qui il tema è “la Certezza”. Quelle certezze che diventano “verità” accettate o accettabili.
    Dunque, manovrando sugli accordi si producono certezze che risultano in verità.
    E’ questo aspetto di un Processing sulla Certezza che contesto come pericoloso nelle mani di “condizionatori” della verità.
    Il fatto che tutte le verità condivisibili sono “relative” significa esattamente che sono “condizionabili”.
    Questo fa sì che esista un “mondo di confusioni” alimentato più dai conflitti tra le diverse “certezze” che dai semplici, sani, calcolati “dubbi”.
    Il corpo è soggetto a tutte le leggi del MEST, lo sappiamo.
    La mente è influenzata da altre menti, pensieri e decisioni.
    In quanto Esseri Viventi sentiamo di avere almeno una certezza: esistiamo.
    E Ron (vedi un post precedente) ci descrive così:
    “…avete un punto di beigness e voi siete quella beigness.
    “Questo è il punto dal quale voi emanate.
    “Quella è l’unica causa, tutto il resto è effetto.”
    Allora, ricapitolando:
    Solo se siamo causa delle nostre illusioni, ne abbiamo la certezza.
    E quello è ciò che noi concepiamo come “verità”.
    Ma, per un thetan, la verità stessa è una illusione.

    • Eccellenti riflessioni Diogene!
      In particolare la frase “La mente è influenzata da altre menti, pensieri e decisioni.” mi porta a considerare quanto importante e determinante sia l’auditing come efficace strada per eliminare queste influenze e ritrovare la propria beingness, la propria pan-determinazione e, in altre parole, la propria libertà (di essere, fare e avere ).
      Guido

  14. Diogene@ “Ora qui il tema è “la Certezza”. Quelle certezze che diventano “verità” accettate o accettabili.
    Dunque, manovrando sugli accordi si producono certezze che risultano in verità.”
    Se si mette in esistenza il mest di conseguenza entrano degli accordi , mentre certezza Ron può essere anche una verità assoluta, ma se è una verità assoluta avrà due lati certezza/verità assoluta(theta) mentre nel theta mest diventeranno verità e accordi per essere accettate o accettabili.
    ” La rotta verso l’ infinito” Ron parla di una certezza ( situazione o episodio) come essere /theta) e il percorso per arrivarci (ponte)

    • luciano visconti

      Caro Davide ,non è che si capisca molto quello che vuoi esprimere!Parli di una verità assoluta con due lati, cio non è possibile
      Se ci sono due lati si é nel duale e non nell’assoluto.L’assoluto ammesso che esista non è scindibile se no non sarebbe .

      • luciano visconti

        Il Thetan non avrà mai e dico mai la certezza di essere Thetan. Quello che non riesco a capire come si possa raggiungere l’infinito con un metodo finito.

        • Luciano non sono assolutamente d’accordo sulla tua asserzione che il thetan non avrà mai la certezza di essere un thetan. Le esperienze che si hanno facendo del buon auditing ti portano ben presto a scoprire la tua natura di thetan immortale separato dal MEST.
          Guido

        • @luciano 2Il Thetan é uno zero e qualsiasi cosa moltiplichi x zero da l’esatto numero usato .Tranne zero x zero ma rimane zero. Ciao Guido.”

          Si Luciano, cosi funziona la matematica nel mondo mest ma non è così per quanto riguarda THETA.

          • Diogene

            Luciano, a me alle elementari hanno insegnato che qualsiasi numero moltiplicato per zero dà come risultato zero, ad es. 1967326198 x 0 = 0
            La matematica è povera cosa rispetto alla filosofia, ma ha il vantaggio di portare a dei risultati. Però LRH, per avere dei risultati, ha costruito una filosofia partendo dallo Zero. Si dimostra così che Assoluto e Relativo sono inestricabili.
            Interessante che qualsiasi numero moltiplicato per uno resti sempre se stesso.
            Ma attenzione: da sempre i numeri vengono associati alla magia. Ad esempio, la CoS sa far sparire dei numeri dal tuo conto corrente lasciandoti di stucco. Si volatizzano all’istante e non li vedi più.

        • Marco

          “Il Thetan non avrà mai e dico mai la certezza di essere Thetan. Quello che non riesco a capire come si possa raggiungere l’infinito con un metodo finito.”

          Scusa Luciano, la tua mi sembra quasi una bestemmia…
          Ma invece si capisce facilmete che NON hai molta “voce in capitolo” riguardo questa comprensione della natura, delle peculiarità e della capacità di un Thetan (o anima)…

          Comincia a comprendere concentrandoti/riflettendo solo su questa cosa semplice: Dio il creatore delle cose (qualcuno avrà creato le cose!?) è/era onniscente e onnipotente. Ovvero aveva conoscenza totale: come puoi pensare che non potesse essere, e non possa tornare ad essere, consapevole di sè?

          Assioma 1
          La vita è fondamentalmente uno statico.
          DEFINIZIONE: uno statico di vita non ha massa, né moto, né lunghezza d’onda, né posizione nello spazio o nel tempo.
          Ha l’abilità di postulare e di percepire.

          Assioma 2
          Lo statico è capace di considerazioni, postulati e opinioni.

          Clear Diz. Tec.
          9) “semplicemente una unità consapevole di essere consapevole che sa di essere una unità consapevole di essere consapevole…. (Dn 55!, pag. 17-18) “

        • GB

          Luciano, mi sembra che vi siano delle malcomprensioni su Scientology. Non credo che necessariamente altre filosofie possano spiegare Scientology meglio di quanto Scientology possa fare.
          Tanto per intenderci: il Thetan è uno zero significa che è 0 mest, cioè non è materia, energia, spazio, tempo. Ma non significa che sia un nulla. ARC è Theta, quindi il Thetan è ARC. E in quanto ARC ha capacità di piena comprensione.

      • Luciano faccio un esempio, parlo di gelati e ho la CERTEZZA che il gelato che ho mangiato ieri sera da Gigi è buono anzi il migliore ma per affermare questo prima devo avere mangiato il gelato da Gigi, (episodio>certezza) da quel momento posso affermare delle VERITA’ in merito a questa CERTEZZA es. conosco la fattoria eco dove prende il latte per fare i gelati, i prodotti adoperati per la realizzazione dopo averli confrontati con altri sono i migliori , Gigi non usa coloranti sintetici, la Gelateria è molto bella ecc…inoltre Gigi prima di diventare un pasticciere/gelatiere ha fatto diversi corsi e sono 10 anni che lavora con passione per arrivare a quel risultato.

        Nella ” La Rotta verso l’ Infinito” Ron identifica un percorso per arrivare a una meta con un accenno a cosa si tratta.

  15. Marco

    Diogene, interessante dialogare con te…

    Anch’io vado al succo del ragionamento; riassumento in poche frasi, le tue “certezze”, opinioni, tu dici:

    A) Dunque, manovrando sugli accordi si producono certezze che risultano in verità. E’ questo aspetto di un Processing sulla Certezza che contesto come pericoloso nelle mani di “condizionatori” della verità.

    B) Il fatto che tutte le verità condivisibili sono “relative” significa esattamente che sono “condizionabili”.

    C) Questo fa sì che esista un “mondo di confusioni” alimentato più dai conflitti tra le diverse “certezze” che dai semplici, sani, calcolati “dubbi”.

    C) Sono d’accordo che esista un “mondo di confusioni”, ma non sono d’accordo che siano alimentate da “diverse certezze”, perché invece la confusione è sempre alimentata da incertezze, ovvero da bugie che fanno persistere confusione. I sani dubbi sono propri della filosofia, ma non invalidano ciò che già è stato determinato.
    Forse invece tu intendevi dire che i conflitti sono alimentati da “diverse opinioni”… su questo sono d’accordo.

    A) Ovviamente il procedimento sulle certezze in mano a dei “condizionatori” (operatori del lavaggio del cervello) sarebbe deleterio, ma costoro lo sono sempre, in ogni ambito e tecnologia; ma questo non invalida il procedimento, che invece in mani corrette darebbe dei buoni risultati. Qualunque tecnica può essere sabotata, ma non significa che perché sabotata la tecnica è pericolosa.

    B) Le verità sono relative… io credo significhi solo che sono “in relazione a…” una regola (verità) Russa (della Russia) non ha valore negli USA…
    La verità è vera (in relazione) ad altri aspetti ed altre regole. “La lingua ufficiale è l’arabo” sarà vero solo in alcune nazioni arabe: è una verità in relazione a…
    Le verità sono condizionabili… non credo sia vero, nel senso negativo che tu intendi; le verità sono accordabili, ovvero sono accordi, penso sia quello che anche tu volevi dire.

    L’osservare delle situazioni o delle regole o delle civiltà , ecc. ecc. è un’osservazione condizionabile anche dallo stato d’animo, dunque puoi vedere un bicchiere mezzo pieno oppure mezzo vuoto… ma la freddezza (lo star di fronte) in un’osservazione (neutralità) è ciò che si avvicina di più alla verità.
    Osservare un’ is-ness (frutto dell’ alter-isness di un as-isness) spesso non è cosi facile, perchè è normale inciampiare nei molti not-isness che ci circondano… ma credo sia proprio questo lo scopo dell’auditing (e dunque anche del procedimento delle certezze): osservare più is-ness possibile, ovvero fare as-isness delle bugie che creano una persistenza. Poi via via in auditing arriveremo anche all’osservare l’illusioni (bugie) più grandi… quelle che faranno scomparire più cose.
    Oppure arriveremo a sapere che “mi piace stare in un universo” (di qualche tipo), per cui “mi tocca” inventarmi un minimo di bugie, giusto per avere un pavimento su cui camminare, o un cielo in cui volare, ho un buon bicchiere di vino da bere…

    La verità forse non può essere vista esattamente e perfettamente, altrimenti non avremmo più un campo da gioco, tutto scomparirebbe… e poi noi non saremmo più qui a chiacchierare 😉

    • Diogene

      Marco, non siamo molto distanti come ragionamento, anche se io trovo utile a volte rintuzzare quelle certezze che provengono da un’accettazione formale o acritica delle “sacre” scritture, proponendo invece un’analisi più variegata e magari in contrasto con l’opinione generale.
      E qui il tema cade a fagiolo perché sempre di “certezze” si tratta, le tue, le mie e quelle degli altri. Perciò non è un fattore di poco conto.
      Possiamo essere più concreti facendo degli esempi reali riguardo ai punti A, B, C che tu hai coerentemente messo a fuoco.
      A) La tecnica in questione viene applicata proprio allo scopo di far acquisire una certezza a qualcuno che è in dubbio.
      Lasciando da parte un’applicazione “malevola”, non pensi che anche solo “l’ambiente” possa influire sulla certezza che è meglio prendere?
      B) Definizioni di “relativo”:
      1. Che ha relazione con altra cosa.
      2. Condizionato da fatti particolari o contingenti.
      Quante “verità” si possono condizionare con denaro, promesse di favori o di castighi? Quanta verità c’è nella “certezza” di un accordo?
      C) Sostenendo un’incrollabile certezza si entra fatalmente in contrasto con le certezze incrollabili di chi la pensa diversamente. Perciò ho scritto che le differenti certezze alimentano un “mondo di confusioni” e per averne una prova basta leggere i giornali o ascoltare i vari esperti o predicatori.

      Allora: Certezza? Sì, certo, se non dipende.

      • Marco

        Diogene, evidenzio il tuo ragionamento saliente
        … io trovo utile a volte rintuzzare quelle certezze che provengono da un’accettazione formale o acritica delle “sacre” scritture, proponendo invece un’analisi più variegata e magari in contrasto con l’opinione generale.”

        “Sostenendo un’incrollabile certezza si entra fatalmente in contrasto con le certezze incrollabili di chi la pensa diversamente.
        Perciò ho scritto che le differenti certezze alimentano un “mondo di confusioni” e per averne una prova basta leggere i giornali o ascoltare i vari esperti o predicatori.

        Allora: Certezza? Sì, certo, se non dipende.

        Ecco appunto… certezza si o certezza no? Già, quale certezza sostenere?

        Io sono un fan di Scn, tu lo sai… soprattutto perché fa un po’ di chiarezza nei mille –ismi: mille ideologie politiche, 1000 tecniche spiritual/mentali, 1000 filosofie orientali ed occidentali, ecc. ecc. ecc.

        Ovvero, è vero, come dici che esistono tante “verità” (relative), ma potremmo ricondurre queste “verità” a una definizione più semplice: “punti di vista”, oppure “opinioni”, oppure “usi e costumi”, oppure “esperienze soggettive”, ecc. ecc.

        Potremmo a questo punto ulteriormente dire che si tratta di “verità soggettive”. Il ragionamento ci porta a dire che : esistono “verità soggettive” ed esistono “verità oggettive”.

        Ecco forse è qui che ci si impantana (vedi il tuo ” Perciò ho scritto che le differenti certezze alimentano un “mondo di confusioni” e per averne una prova basta leggere i giornali o ascoltare i vari esperti o predicatori.”

        Ed io penso questo: “un mondo di confusioni” è alimentato da chi vuole fare confusione… c’è chi sguazza nella confusione: “divide et impera” è il sunto…
        (” Dīvĭdĕ et ĭmpĕrā è una locuzione latina, secondo cui il migliore espediente di una tirannide, o di un’autorità qualsiasi, per controllare e governare un popolo è dividerlo, provocando rivalità e fomentando discordie. “

        Ovvero esiste la libertà di opinione (chiamiamola “verità soggettiva”), ma quella a cui bisogna puntare, è più uniformità di verità, in modo che ci sia poi una realtà più accetta e diffusa in più parte di un popolo.

        Ovviamente per fare questo ci vuole una scienza… e meglio ancora se questa scienza abbraccia tutto il sapere possibile, a cominciare dalla causa di tutte le cose: il Thetan o Essere supremo… a cominciare dal creatore delle cose e del sistema in cui siamo immersi (universo Mest).

        Scientology secondo me è quella SCIENZA che prende le conoscenze oggettive/fisiche dell’universo Mest (già sviluppate dalle varie scienze fisico/oggettive) e le mette in relazione con la conoscenza da essa sviluppata riguardo allo spirito, ovvero al creatore delle cose fisiche.

        Ovviamente Scientology ha avuto un decorso conoscitivo lungo e difficile e pieno di errori, da una parte, e di alterazioni sabotanti dall’altra …

        Dunque direi che ci si deve concentrare su questo, sul dividere “il grano dall’oglio” nell’ambito di questa scienza… sicuramente una delle scienze più attaccate, boicottate e sabotate della storia dell’umanità. Tratta un argomento cosi definitivo, che sembra normale che debba vivere questo continuo travaglio che si protrae fin dalla sua nascita…

        Scusa se adesso tronco il ragionamento (che credo sia cmq stato recepito), perché ora il lavoro incombe…

        Lascio solo un punto di vista (uno dei molti che possiamo citare) su cui discutere (è quello che penso io riguardo alle “tante verità che ci rifila chiunque”)

        HCOPL 18 05 1970 SERIE DEI DATI N. 7

        “FAMILIARITÀ”

        “Se non si ha familiarità col modo in cui una scena (un’area) dovrebbe essere, non è facile individuarne gli outpoint (dati illogici).

        Ci riferiamo a ciò che potremmo chiamare scena o situazione IDEALE.
        Se non si conosce la scena – o situazione – ideale, è difficile che si riescano ad osservare i punti non ideali che essa contiene.”

        “La regola è:
        SI DEVE ESSERE IN POSSESSO DI UNA SCENA IDEALE A CUI PARAGONARE LA SCENA ESISTENTE.
        Se il personale non ha un’idea del modo in cui un’organizzazione dovrebbe funzionare, si lascia sfuggire degli outpoint evidenti.”

        “ERRORI DI OSSERVAZIONE
        Quando non si ha familiarità con la scena, per diventare consapevoli delle cose bisogna guardare attentamente!
        La maggior parte degli errori d’osservazione vengono commessi perché non si è in possesso di un ideale della scena o non si ha familiarità con essa.

        Esistono anche altre fonti di errore. “L’essere ragionevoli” è il colpevole principale.
        Ad esempio c’è gente “che immagina di vedere” la parte mancante di una sequenza, invece “di vedere veramente” che tale parte manca davvero.
        Questo succede perché una sequenza illogica è fastidiosa.
        Per alleviare tale disagio, la gente distorce la propria osservazione ignorando l’outpoint e traendo “altre conclusioni.”

        “OSSERVAZIONE ACCURATA
        Per effettuare un’osservazione accurata sono necessarie certe condizioni.

        La prima è l’esistenza di un mezzo di PERCEZIONE, che può consistere nel comunicare indirettamente tramite varie linee di comunicazione o nel guardare, sentire, sperimentare direttamente.

        La seconda è l’esistenza di un IDEALE della scena o dell’area.
        La terza è l’avere FAMILIARITÀ col modo in cui tali scene si presentano, quando le cose vanno bene o quando vanno male.
        La quarta è la comprensione dei PLUS-POINT o cose corrette, quando sono presenti.

        La quinta è il riconoscimento degli OUT-POINT (tutti e cinque i tipi) quando fanno la loro comparsa.

        La sesta è la capacità di ANALIZZARE I DATI rapidamente.

        La settima è la capacità di ANALIZZARE la SITUAZIONE.

        L’ottava è l’essere disposti ad ISPEZIONARE più da vicino l’area di outness.

        Poi bisogna essere in possesso della conoscenza e dell’ingegnosità necessarie per RISOLVERE LA COSA.

        Questo può essere chiamato “CICLO DELL’OSSERVAZIONE”.

        “Se una persona fosse addestrata a concepire tutte le possibili varianti di outpoint (le illogicità) e studiasse fino a concepire un ideale e ad acquisire familiarità con la scena o con il tipo di area, la sua capacità di osservare e di risolvere le cose sarebbe considerata quasi sovrannaturale.“

        • Diogene

          Marco, non mi piace lasciare in sospeso un argomento così importante che coinvolge gli aspetti più fondamentali della “comprensione”, un tema complesso dibattuto fin dall’antichità che sfocia nella “gnoseologia”.
          Il mio tentativo è di esaminarlo con un punto di vista scientologico, più pratico che filosofico, senza tuttavia dover sottostare a quel dogmatismo hubbardiano che sembra non dover essere mai messo in discussione.
          Ma non voglio dilungarmi perché so che rischierei di intaccare la fede e forse anche la suscettibilità di chi segue il Ponte aspettando i miracoli.
          Sono molto d’accordo con il commento qui sotto di Mister X (24 febbraio) perché la mia idea è che Scn ha delle buone tecniche che favoriscono l’avanzamento spirituale dei singoli, ma che il Ponte non si è dimostrato essere quella garanzia di straordinari successi che LRH si prefiggeva.
          Abbiamo già vissuto la spinta corale del “vai avanti e vedrai” e questo sembra anche essere l’unico modo per “constatare di persona”, ma non saremmo qui in un campo indipendente se avessimo conseguito i risultati promessi quando il nostro atteggiamento era più fideistico ed entusiasta.
          Perciò non trovo futile cercare di far chiarezza sui meccanismi che determinano le nostre “certezze”, sui rapporti tra “soggettivo e oggettivo”, in definitiva fino a che punto si intrecciano “comprensione e conoscenza”, mettendo in luce i fattori da cui esse dipendono e quindi in quali modi possono venire “manipolate”.
          Detto questo, è più facile mangiare la zuppa quando è già pronta e, se è di gradimento, si può digerire anche senza sapere di che ingredienti è fatta.

          • Marco

            Ah si Diogene, sono d’accordo con te sul dibattere di “comprensione” e “certezze” senza essere intralciati da … senza tuttavia dover sottostare a quel dogmatismo hubbardiano che sembra non dover essere mai messo in discussione.

            Ma non sono molto d’accordo quando dici … è più facile mangiare la zuppa quando è già pronta e, se è di gradimento, si può digerire anche senza sapere di che ingredienti è fatta. , ma solo perché ho la percezione che ti stai rivolgendo alla platea del La Reception (quanto meno ad alcuni), piuttosto che agli sfigati (sfigati: senza libertà o possibilità di avere a piacimento la ….) che sono ancora impantanati nella Cof$.
            Ovvero: non sbagliamo ad osservare, che è stata la Cof$ che ha imboccato zuppe senza specificarne o nascondendo molti ingredienti.

            Non credo sia cosi nell’ambito di questo posto di ritrovo che è La Reception.

            Anch’io penso che nel “condominio” ancora un po’ “zuppa pre-confezionata” venga ingoiata, ma sempre meno… e sempre più è poi possibile metterla a confronto con la buona “zuppa casalinga” di verdure fresche.
            Io cerco di fare questo già da un bel pò, un bel Reach ed Withdraw con le varie zuppe.

            È vero che nell’ambiente precedente (chiesa-CofS ) ci hanno rimpinzato di tali “pre-confezionate” (e qualche volta anche predigerite), oltre ogni immaginazione del ceto medio… ; ma ora come indipendenti stiamo cercando di riscattarci, stiamo cercando di rimediare al “lavaggio del cervello” subito, cercando di, o costringendoci (all’inizio anch’io ero titubante di ledere qualche verità Hubbardiana, ma poi sempre meno e sempre meno, fino a libertà di : “non esiste nulla di sacro, inteso come non esiste nulla al di sopra di indagine”) a “sguazzare” liberamente anche nelle pozzanghere più melmose, liberi da dogmi e timore di lesa maestà… e pazienza se si rischia di ritrovarci con “il cervello che avrà qualche macchia e non sarà più cosi tanto lindo”, tanto quanto come ce l’avevano “ripulito” i grandi guru della Cof$.
            Mi vien da dire che i cervelli sono li per buttarsi liberamente nelle pozzanghere della conoscenza… giusto perché fanno sempre a tempo a ripulirsi facilmente.

            Insomma credo noi ormai siamo liberi dal rischio di blasfemia scientologhese… mi pare che noi possiamo dirci liberamente ciò che pensiamo di questa filosofia, del suo fondatore, delle sue tecniche, a chi appartiene, ecc. ecc. …

            Ma di sicuro non credo che il ripudiare il tutto, o il troppo, sia una buona cosa, l’istinto spesso è “buttare il bimbo con l’acqua sporca”, ma non credo sia l’azione migliore.
            Invece analizzare ciò che è buono, funzionante, intelligente o stupido, efficace o meno, è ciò che da anni facciamo… e direi che fino ad adesso è andata bene: adesso abbiamo un percorso (Ponte/Tecnica spirituale) molto migliore di quello che avevamo solo qualche anno fa. Io ne ho avuto esperienza e lo posso testimoniare a me stesso.

            Ma confesso anche che a me la maggior parte delle cose/conoscenze apprese dette e scritte da LRH mi piacciono… ce ne sono certamente molte di “non condivisibili”, ma molta ricerca/scoperta io la trovo persino geniale.

            Ed anche molte cose che ha fatto mi sono piaciute, molte certamente no. Molte le ha sbagliate… ma, siccome costruire è difficile e lento e sbagliare e distruggere è facile e veloce, quello che balza agl’occhi più facilmente sono le cose/azioni/strategie/atteggiamenti sbagliati.
            È vero infatti che: “fa più rumore un albero che cade, anziché una foresta che cresce”.
            Ma appunto perché siamo qui ad osservare ed analizzare, per poi separare il buono ed il costruttivo, dal cattivo e distruttivo… è giusto mettere in evidenza le due cose, il buono ed il cattivo.
            E secondo me il buono/costruttivo, rispetto al cattivo/distruttivo, vince 10 a 1 (sono numeri arbitrari, magari potrebbe essere anche 10 a 2 o 10 a 3).

            Voglio dire che: LRH è stato una persona che ha portato avanti, organizzato, messo insieme tanta conoscenza… spesso ha sbagliato, anche gravemente, ma secondo me il più delle volte c’ha azzeccato.
            Cmq a me piace leggere i suoi scritti… ma certamente non acriticamente, ma per capire e trarne degli spunti (spesso infatti capisco dove sbaglia e dove c’azzecca e ne ho sempre più una visione di “grande e geniale uomo”, anziché di “grande e geniale Guru”).

            Noi Indi de La Reception la tech e la conoscenza l’abbiamo analizzata (qualcuno lo ha fatto), mi pare, e molta tech è usata proficuamente, mi pare, e molti dicono che funzionano… anch’io lo dico.

            Fino a dove la tecnica porti, ovvero fino a dove la tech arrivi a mantenere le promesse di più libertà spirituale, non si sa ancora (in verità qualcuno che sta facendo i livelli alti dice che “il sogno si sta realizzando”)… ma con la mente, la logica, l’intuito si può supporre, prevedere, dedurre se la promessa è plausibile o meno… per me lo è.

            Poi altra cosa è il tempo e l’impegno e gli errori e quant’altro, che ci rallenta il raggiungere… ma le civiltà hanno sempre avuto bisogno di tanto tempo per mantenere le promesse che erano nelle premesse… soprattutto se ci sono molti che combattono, tramano, boicottano, sopprimono, ecc. ecc. per farle fallire, anche con il solo scopo di farle dimenticare, prima di raggiungerle.

            Uno scritto di un bloghista americano.

            Va bene, lo ammetto, sono un fan della serie televisiva Lost.
            Una delle mie scene preferite è quella in cui Locke urla a Jack:
            “Perché è così difficile per te credere?” E Jack indietro,
            “Perché è così facile per te credere?”

            Questo è come alcune delle nostre discussioni.

            Ho riflettuto sui temi della conoscenza, certezza e convinzione.
            Come si fa a sapere una cosa?
            Come possiamo essere certi di qualcosa?

            In un articolo LRH ha detto:
            “come scientologist siamo gnostici, il che equivale a dire che sappiamo di sapere.”
            Il termine gnosticismo deriva dalla parola greca gnósis, «conoscenza».
            Una definizione piuttosto parziale basata sull’etimologia della parola può essere: “dottrina della salvezza tramite la conoscenza”.

            Lo gnosticismo era un movimento filosofico-religioso, molto articolato, la cui massima diffusione si ebbe nel II e III secolo dell’era cristiana.

            Mentre l’ebraismo sostiene che l’anima raggiunge la salvezza attraverso l’osservanza delle 613 mitzvòt (613 precetti. Sono il fulcro dell’ebraismo, che è fondamentalmente uno stile di vita regolato da precetti che l’ebreo ortodosso deve seguire per adempiere al suo ruolo sacerdotale nel mondo) e il cristianesimo sostiene che l’anima raggiunge la salvezza attraverso la fede, le opere e la Grazia, per lo gnosticismo la salvezza dell’anima può derivare soltanto dal possesso di una conoscenza quasi intuitiva dei misteri dell’universo e dal possesso di formule indicative di quella conoscenza.

            Il sito web di Scientology infatti dice che è una fede gnostica, nel senso che conosce e lo sa.”

            Cosa è lo gnosticismo?
            Gnosticismo era un antico movimento mistico religioso.
            A parte qualsiasi orpello o mitologia che possono avere accumulato, hanno cercato quello che chiamavano “gnosi”, che è tradotto liberamente come “conoscenza”.

            Ma si parlava di un particolare tipo di conoscenza: la conoscenza intuitiva, acquisita tramite intuizione, piuttosto che le conoscenze acquisite tramite la materia, con evidenze razionali o motivate da materia.
            Gnosism, conoscenza, era ottenuta tramite il misticismo, la meditazione, o contemplazione.

            Il termine equivalente in inglese sarebbe ” Knowingness”, che LRH definisce come “conoscenza autodeterminata”.

            Abbiamo anche la parola agnostico, che suona come l’opposto di gnostico, ma invece Agnosticismo è un metodo degli scettici, cioè una indagine basata solo sulle evidenze.

            A volte gli agnostici sono confusi con gli atei, come “persone che non credono,” ma sarebbe più esatto dire che un agnostico è colui che distingue tra avere fede e intuito, e la conoscenza.
            Un agnostico, per esempio, può credere in Dio, ma non sa che Dio esiste.

            Direi che dopo aver lasciato Scientology, sono diventato più che un agnostico: credo, per esempio, che io sono un essere immortale che ha vissuto prima e vivrà di nuovo.
            Io non ho prove concrete che è vero, non ho cercato le vecchie lapidi e non ho parlato con persone di una vita passata.
            Ma come scientologist direi che io so queste cose. Ho “certezza soggettiva”.

            Ebbene, che cosa è la certezza?

            Nei FATTORI, LRH dice: “La certezza, non sono dati, è conoscenza autodeterminata.” Beh, è certamente un’idea da gnostico. Conoscenza, non dati o informazioni, ma certezza spirituale.

            E come si fa a guadagnare quella certezza?
            In Scientology, siamo stati incoraggiati a valutare il valore della metodologia impiegata per ricordare il passato spirituale, attraverso la nostra esperienza personale. Stare ore ed ore con un professionista a ricordare il tuo passato è la prova della spiritualità.

            LRH ha detto: “Per uno scientologist, la prova finale di ogni conoscenza che ha acquisito è: “hanno prodotto i dati e l’uso nella vita reale, un migliorare le condizioni personali, o no?”
            Beh, abbastanza giusto.
            Ma purtroppo valutare solo per sé, in proprio, l’esperienza soggettiva è sempre difficile da comunicare ad altri.

            Un sacco di fattori entrano in gioco: speranze, aspettative, gruppi di pressione.
            Mi ricordo una delle mie prime esperienze in Scientology era un “congresso” nel 1968, al tempio massonico a Wilshire, in cui John McMaster diede il “Grand Tour” , dalla creazione di Human Ability, come un auditing di gruppo: “Siate vicino alla Terra. Essere vicino alla Luna. Essere vicino al Sole”, e così via.
            Beh, mi sono effettivamente esteriorizzato e lasciato il mio corpo?
            Mi sentivo stordita, persino euforica anche solo al pensiero che potrebbe essere possibile.

            C’è qualcosa di noto come bias (dall’inglese bias.(bias è una forma di distorsione causata dal pregiudizio verso un punto di vista o un’ideologia . La mappa mentale d’una persona presenta bias laddove è condizionata da idee preconcette), che descrive la nostra naturale tendenza a concentrarci sulle informazioni che confermano i nostri concetti e trascurare le informazioni che contraddicono quei concetti.

            Bias di conferma è probabile compaiano per la soluzione di problemi che soggettivamente sono emotivamente molto significativi. O anche per convinzioni personali ben consolidate.

            Come scientologist, ho la tendenza a concentrarsi sulle mie esperienze positive in auditing, e di trascurare o di spiegare le mie esperienze negative. Così sono venuto a sapere (nel senso gnostico di esperienza spirituale soggettiva) che Scientology ha funzionato.

            Non ho avuto effettiva conoscenza oggettiva che Scientology ha funzionato. Non avevo fatto un ampio studio di casi o cartelle o risultati.
            Non avevo mai visto alcuno studio scientifico che convalida Scientology. Eppure avrei enfaticamente affermato, se richiesto, “Io so che Scientology funziona.” A posteriori, sarebbe stato più esatto dire: “Credo che Scientology funziona in base alla mia esperienza personale soggettiva.”

            Non c’è niente di sbagliato, in realtà, riguardo conoscenze gnostiche o misticismo o ” Knowingness.” La gente ha il diritto di pensare o credere ciò che vogliono.

            La difficoltà sorge quando la propria ” Knowingness” spirituale, il proprio credo, viene confusa con la oggettiva presenza dell’universo Mest.

  16. MISTER X

    Vorrei riorientarmi sullo scopo del blog. Tralasciando per un attimo quei livelli considerati confidenziali,ci ritroviamo in mano dei soggetti che possiamo usare per aiutare le persone. Moltissime persone si sono avvicinate al soggetto Dianetics e poi Scientology. Chi ha continuato il percorso nella chiesa e poi ne è uscito ne è rimasto deluso o tradito. Poi ci sono persone che hanno letto dei libri ,ne sono interessate ma non vogliono o non vorrebbero avere niente a che fare con la chiesa. In poche parole esiste un potenziale di pubblico desideroso di andare avanti ma potrebbe esserci qualcuno solamente interessato ad eliminare un somatico cronico o forse è Out Int o desidera essere riparato .Io cerco di mettermi nel punto di vista di queste persone. Dico questo perché mi è sembrato di capire che questo è uno degli scopi principali del blog. Forse Luciano è un esperto nel portare l’argomento verso direzioni che non aiutano nessuno, a meno che lo scopo non sia di dimostrare che Dn e Scn sono delle bufale. Se questo è il suo caso allora vorrei che capisse che lo abbiamo capito e che visto che è stato compreso può continuare per la sua strada e che ci lasci aiutare le persone . Se pensa anche che siamo degli stupidi visto che crediamo di poterlo fare ,allora è meglio che vada per la sua strada definitivamente . Tutto quello che facciamo è per vivere bene qui e ora. Aiutiamo per star bene qui e ora.E soprattutto aiutiamo chi lo vuole essere e non disturbiamo chi non lo vuole e sicuramente non svuotiamo le tasche a nessuno,non facciamo vendere case a nessuno e siamo felici se le persone prosperano anche finanziariamente e lasciano i loro averi ai loro legittimi eredi .Spero che Guido accolga questa mia “preghiera” e che per le elucubrazioni di alto livello filosofico apra un alto blog adatto allo scopo.

    • Caro Mister X, conosco il tuo impegno nel campo indipendente e il valore dei risultati che stai ottenendo con le persone a cui dai il tuo aiuto.
      Un valore infinitamente superiore a quello di personaggi dediti solamente all’attività di burloni e denigratori. Peccato per loro!
      Ogni volta che mi si presenta un commento da moderare mi pongo delle domande sull’opportunità o meno di pubblicarlo, cerco di essere exterior il più possibile per giungere ad una valutazione corretta. Mi pongo dal punto di vista dei lettori: come tu dici c’è chi è rimasto deluso o tradito dalla chiesa, chi è interessato ma teme lo stolcheraggio (preferisco italianizzare il termine) delle org, ci sono i dubbiosi e gli indecisi, ci sono i duri e puri, le spie di OSA ecc.. Insomma c’è varietà dei punti di vista . Tenendo ben presente lo scopo del Blog, che è rendere possibile e fruibile Scientology indipendente, soppeso il valore e l’allineamento del commento da moderare a questo scopo. Chiaramente banno i commenti offensivi e quelli decisamente ostili, ma credo che un poco di contraddittorio possa essere utile, se non altro per far riflettere. Le critiche a volte possono fortificare, anche se sono folli o stupide o semplicemente provocatorie. Non dobbiamo cadere nell’errore di essere troppo fondamentalisti e rigidi nei nostri giudizi. Sappiamo che Scientology applicata correttamente e con intelligenza funziona, lo vediamo tutti i giorni su di noi e su chi si affida a noi.
      A volte giochiamo al gatto col topo… anche questo fa parte del divertimento!
      Un abbraccio e grazie ancora per il tuo aiuto al movimento
      Guido

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