Archivi del giorno: 18 ottobre 2015

Una Tesi da 110 e lode, settima parte

 

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L’Italia, si sa, è un paese speciale, e così pure gli italiani.

Giusto per non smentire la nostra fama, anche l’avvento di Scientology in Italia

è avvenuto in modo totalmente differente dagli altri paesi della terra.

 

DALL’ISTITUTO ITALIANO DI TECNOLOGIE APPLICATE ALLA CHIESA DI SCIENTOLOGY

Tutte le fonti, indipendenti od ortodosse, concordano almeno su una cosa: la fondazione della prima sede ufficiale in Italia è del ’74.

Riporto di seguito una parte dell’intervista all’indipendente Paolo:

“Era una mission del Guardian’s Office e si chiama Istituto Italiano di Tecnologie Applicate,… dopo il passaggio non è stato Chiesa di Scientology.. io non ho mai fatto parte di una chiesa! (ride) Perché era Hubbard Dianetic Institute. il passaggio successivo con la sede in zona Galleria del Corso… cioè… dove c’erano dopo le messaggerie musicali.. c’eran quattro uffici: via Cavallotti, che era rimasta e dove si facevano gli HGC  e poi c’era la prima classe, tutti quanti, e si andava sotto dove dopo avevano fatto le messaggerie musicali vicino le Tre Gazzelle a Milano.. e poi due appartamenti nella Galleria del Corso.

E niente… io entro con l’idea che provo a diventare auditor, perché non c’era ancora nessun auditor. […]

Dopo mi fanno firmare il contratto della Sea Org… e io mi son divertito tantissimo! Con dei momenti difficili alla fine, ma mi son divertito tanto e ho viaggiato tanto… Quindi tu hai firmato il contratto della Sea Org e quello che hai firmato prima non vale… tutti molto ingenui. Come non vale? Eh si perché ora tu hai firmato per un milione di anni e cambiano le regole, no? Va bene basta cancellare il contratto da un milione di anni… No cazzo… non puoi…. Io mi ricordo Trino mi chiama… che poi Trino era un personaggio fantastico. Mio padre lo ammirava, perché lui era … nel gruppo degli hippy (N.d.R: si sta riferendo al gruppo di artisti che per primi conobbero Scientology) era il leader; ovviamente era uno piccolino, come tutti  lì… e anche molto brutto… e aveva questa strabellissima ragazza … la prima minigonna di Brescia hippy… che poi è diventata un mostro; e invece in Scientology poi si è trovato un po’ spiazzato… lui era Ufficiale di Etica.. tu non hai letto il romanzo di Van Vogt che è stato uno scientologo? I non-A, i non aristotelici, beh lui era un non-a.. non seguiva… aveva una sua logica non aristotelica… quindi dovevi entrare nel suo tipo di ragionamento… beh comunque lui mi chiama e non era ben convinto neanche lui di quello che… e mi fa sulle dinamiche perché volevo uscire dalla Sea Org… allora con lo schema delle dinamiche, mi ricordo, allora io voglio… voleva fare un ragionamento complesso… io invece gli dico: io voglio diventare auditor quindi la prima dinamica va bene, io non so se ad esempio la mia fidanzata e la mia famiglia son d’accordo, al gruppo non può fare che bene, all’umanità non può che beneficiare, magari agli animali non gliene frega un cazzo – le otto dinamiche – No no.. non si può fare così.

E da allora che sono partito per diventare auditor… son stato via cinque mesi a Saint Hill […]

Cinque mesi sono stato su. Sono stato con Segalla su. Che adesso Segalla va ancora in giro per la Chiesa di Scientology. E poi da lì è cominciato tutto. Poi sono stato parecchie volte a Copenhagen, poi sono stato a Flag.

Sono andato a tradurre e sono stato il primo ad attestare OT VII in Italia; essendo un sacco addestrato, essendo un sacco di italiani che volevano fare… intanto Milano era diventata una Org grandissima. Stiamo nell’’82, poi nell’’83 sono uscito… sono stato espulso, no?”

Dalle parole che abbiamo poco fa riportato prende vita quello che è l’inizio di Scientology.

Paolo, traduttore e auditor, inizia il suo percorso quasi da subito. La sensazione che si ha è che entrare in Scientology all’inizio fosse quasi involontario, una specie di passo da fare senza pensarci troppo. Lui entra, diventa staff, poi passa alla Sea Org; e nessuno, né lui né gli altri, badavano molto o conoscevano le campagne critiche nei confronti dell’organizzazione di cui andavano a far parte. In tutti i racconti che abbiamo letto fino ad adesso, si intuisce un fattore comune: le vicende si sono succedute tutte molto velocemente e l’organizzazione della Chiesa si è subito mobilitata al fine di piantare un seme in Italia.

Da quello che è emerso dalle mie ricerche, si può dire che le persone si siano quasi avvicinate inconsapevolmente alla Chiesa di Scientology, probabilmente anche il fatto che in Italia non fosse stato dato grande risalto al fenomeno, ha giocato un ruolo importante.

Più avanti nell’intervista, Paolo descrive in modo più dettagliato anche le sue mansioni: lui, data la sua conoscenza dell’inglese più approfondita di altri, all’inizio della storia di Scientology in Italia si occupò della traduzione dei testi. Racconta di come, appoggiandosi al volume di “Dianetica” di Gherardo Casini, abbia iniziato la traduzione meno squirrel di “Dianetics”.

Furono lui e un altro scientologo a occuparsi delle traduzioni dei testi e della loro stampa presso uno degli uffici di Copenhagen, e furono sempre loro a portarli a Milano.

Dopo la sua espulsione, il suo nome come traduttore venne cancellato da ogni edizione edita, ma sono riuscita ad ottenere una copia italiana del 1980 di “Dianetics; dove effettivamente appare il suo nominativo.

Nelle immagini seguenti si vedono le pagine iniziali del libro: la prima mostra il logo e il nome dell’editore con cui Scientology si presentava all’inizio in Italia, e la seconda riporta il nome di Paolo come traduttore (il cognome è censurato).

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Dopo lo scandalo del Guardian’s Office del ’77, che vide coinvolta la moglie di Hubbard, Mary Sue, e altri personaggi (Urban, 2011), si notò subito nella Chiesa di Scientology la crescita di un clima di terrore che aveva sempre un po’ accompagnato la vita dell’organizzazione negli anni precedenti, ma che ora aveva raggiunto un apice non ignorabile: ognuno poteva rischiare di essere espulso o disconnesso per qualsiasi ragione potesse andare anche minimamente contro la Chiesa.

Ho avuto modo di notare, tramite le mie ricerche, che il clima in Italia all’inizio – forse anche grazie al background culturale delle persone e del paese – non fu mai così duro come negli Stati Uniti.

Se ci pensiamo, gli anni di quello scandalo coincidono con gli anni della fondazione in Italia del primo germe di Scientology, e sicuramente il passaggio di nome da Istituto Italiano di Tecnologie Applicate a Hubbard Dianetics Institute ha un qualche legame con le situazioni legali in cui il Guardian’s Office si trovò invischiato.

Un indipendente del blog La reception, uscito dalla Chiesa di Scientology nel 2010 dopo quaranta anni passati come membro insieme alla moglie, mi ha rivelato che anche se la sua fuoriuscita dalla Chiesa è recente, esso stesso s’interrogò più volte e tentò di trovare materiale sulla figura di Mary Sue Hubbard, che da grande e importante personaggio all’interno della Chiesa, si era ritrovata sepolta nell’oblio.

Quello che mi ha sorpreso è l’atteggiamento che le persone all’interno di Scientology mantenevano nei confronti dell’autorità: il loro spirito hippy e contrario alle regole li portava a non rispettarla mai del tutto; e infatti, per quanto la cosa possa sembrare paradossale, nel ’77 l’Org di Milano si ammutinò.

Purtroppo non sono riuscita a trovare nessun documento che parlasse di questo, ma di seguito riporto una parte dell’intervista tenuta con Paolo, che ha preso parte in modo attivo all’ammutinamento:

 

“Sai io ho sempre parlato liberamente. La Renata agli inizi era la fidanzata di Giuliano Monaco, che era il C/O, ma parliamo sempre di Istituto Italiano di Tecnologie Applicate, contro cui poi io ho fatto l’ammutinamento. Ah! Perché io sono stato a Copenhagen a studiare, ma sono stato anche cinque mesi in Etica a Copenhagen, io! Perché avevamo fatto l’ammutinamento, di cui io sono stato ritenuto il principale responsabile. Avevamo preso Giuliano Monaco e lo abbiamo buttato fuori dalla Org, e per i scientologi è il crimine peggiore, no? Mutiny, come sulle navi. Perciò è venuta giù una mission del Guardian’s Office, perché noi eravamo un progetto speciale in Italia, eravamo sotto il Guardian’s Office, non sotto il management della Sea Org, no? E’ venuto giù il Guardian’s Office, e ha preso me e dopo un po’ mi ha seguito Amir, come responsabile dell’ammutinamento.”

Come si può intuire dal modo in cui se ne parla, e come vedremo è una cosa che accomuna un po’ tutti i racconti della preistoria del movimento, l’idea di appartenere a Scientology degli italiani in quel periodo, non era l’idea che Scientology come organizzazione avrebbe voluto che loro avessero.

Un’idea naif, un’idea molto aperta dove chiunque poteva dire la propria e agire come meglio credeva. La stessa idea del programma di riabilitazione non era vista seriamente: nel libro “The Church of Scientology” scritto da Hugh Urban (2011), si parla di come il programma di riabilitazione sia incorso nelle denunce di ex-scientologist per violazione dei diritti umani: addirittura la testimonianza di un’ex adepta parla di come sia stata costretta, al quinto mese di gravidanza, a vivere in condizioni terribili, mangiando gli avanzi degli altri e dormendo in un locale non riscaldato e sporco.

Leggendo e ascoltando la testimonianza di Paolo, l’immagine che si ha di questi programmi non è poi così malvagia: lui aveva imparato a conviverci e aveva finito per divertirsi servendo gli altri a tavola, in pratica per lui e per quelli del suo stesso background si trattava di una punizione richiesta dall’autorità, ma non poi così degna di nota; una specie di noia attraverso cui si doveva passare.

Se dovessi basare la mia opinione su Scientology solo sul caso italiano, probabilmente otterrei un risultato incredibilmente diverso da quello degli studiosi all’estero: credo che il background culturale delle persone che hanno dato vita al movimento in Italia, abbia profondamente influito sul modo di vivere l’autorità e il rispetto di certi dettami della Chiesa ufficiale. Leggendo i lavori di Melton, Lewis e Urban sulla Scientology statunitense si ha una visione di Scientology come di una “gated community” all’interno della quale si seguiva in modo ligio la linea guida principale; mentre io ho conosciuto una realtà molto “polifonica” e caotica.

Capitolo 3 – Il primo scisma: gli Advanced Ability Center

Nell’83, Paolo, ritenuto personaggio troppo vicino a David Mayo, viene espulso da Scientology.

Riporto una parte dell’intervista tenuta con Paolo che spiega la vicenda:

 

“Nell’’83, quando ero a Flag, erano già successi tutti i casini con David Mayo e Captain Bill, ecc. ecc. […] Perché io dovevo andare a lavorare con David Mayo, e vedo che sono stati dichiarati SP Bill Robertson e quelli della settima galassia, che si erano dati un nome.

Stava succedendo tutto quello che poi è successo; per cui io sono tornato a Milano e hanno cominciato a mandarmi a Copenhagen in Etica. Loro mi chiamavano la prima donna… perché io dicevo quello che pensavo. Mi fanno rifare non so cosa dello staff status, io volevo fare tutto veloce perché volevo tornare giù, avevo pure la ragazza. In un angolo c’è un supervisore che mi guarda e scrive, e mi ha ristimolato un ricordo delle superiori quando ho stracciato il registro ad una professoressa che mi stava mettendo una nota. Questo mi stava dando un foglio rosa! Un supervisore in Scientology non ti spiega: non ti dovrebbe spiegare niente, ma trovare le tue mal comprensioni e le barriere allo studio. Se c’è qualcosa che non va ti dà un foglio rosa con le cose che devi ristudiare. Questo mi sta per dare un foglio rosa, questo idiota. Poi io ero un po’ teso in quel periodo perché le cose cominciavano a farsi un po’ pesanti. Mi mette il foglio rosa sul tavolo e io lo prendo e lo appallottolo e lo tiro fuori dalla finestra. Mi chiama il CO e io gli dico che dovevo scendere a Milano. Ma la situazione si era fatta pesante. Il problema era che avevano già fatto fuori David Mayo e io ero l’uomo di David Mayo a Milano, no?

Io: tu lo conoscevi molto bene in quel periodo?

Paolo: No.. era successo così: io ero a Copenhagen a studiare il Briefing Course, e si parla dell’’80. Non mi ricordo perché, però comunque è venuto David Mayo, era in tour a Copenhagen, e sapeva che io volevo andare a lavorare con lui… io ero già il C/S di Milano… allora viene a chiamarmi la sua segretaria che poi diventerà sua moglie, Julie Gillespie… Dalla classe del Briefing Course può uscire? Che David Mayo le vuol parlare. Allora lì l’ho conosciuto e David Mayo fa: “so che tu vuoi venire a lavorare con me, però noi seguiamo… seguiamo… una gerarchia; perciò tu sei il C/S di un Org di classe 4.. quindi fai il C/S a Saint Hill, poi lo fai a Flag e poi puoi venire a lavorare con me”. Questo dovrebbe essere quello che favorisce la qualità, invece adesso Flag recluta gli staff rifatti suoi quindi non c’è nessuna differenza sostanziale tra uno staff di Flag e uno di Milano, no? Non c’è una scala con un’ecologia, no? Ma questo era già cominciato allora, per cui… gli ho detto ma che senso ha? Però io ero un personaggio, L’HGC di Milano era la più grossa del mondo, io ero il C/S… e quindi David Mayo mi dice queste cose; che poi io dico David Mayo così, ma David Mayo era quello dopo Ron Hubbard, per cui era un mito avere davanti David Mayo! Lui era una persona umilissima, ma per noi era un’emozione! Io tuttora mi stupisco, forse perché sono stato fuori trent’anni, no? Quando vedo degli scientologi che sono vecchi, te l’ho già detto, perché per me Scientology è essere giovani, tutti erano giovani allora, qualche vecchio che veniva appellato come nonno, no? Ma tutti eran ragazzi, no? Invece adesso son tutti vecchi.

E David Mayo mi dice: “no guarda devi fare tutta questa routine qui se vuoi”. Allora io gli dico: “va bene allora non mi interessa”. Quando torno a Milano, mi arriva questa lettera fantastica su carta pergamenata, Signor C/S International, “Paolo are you a man or a god?…” insomma tutto così scherzosamente mi dice se volevo andare a lavorare con lui ci andavo. Quindi a quel punto lì, tornando indietro, mi mandano a Flag per tradurre i livelli OT per gli italiani. Ed ero OT V, sempre per tradurre le cose io dovevo attestare i livelli che andavo a tradurre. E quindi, alla fine di questo periodo, io sarei dovuto andare a Los Angeles e andare a lavorare con David Mayo, no? Ad un certo punto mi chiama quella che era il Senior C/S Europe a Flag, che era quella che avevo già conosciuto e che mi chiamava la prima donna, e mi dice: “guarda quel lavoro che dovevi fare con David Mayo, – che era la revisione del Briefing Course – è stato spostato qui a Flag”. Intanto David Mayo era già stato fatto fuori, ma io non lo sapevo, no? […] Io gli dico che come cavolo si fa senza David Mayo a fare quel lavoro, che per me era il Senior C/S International, rivedere i checksheet, chi ha l’autorità… gli dico no no non mi interessa, torno a Milano. Tra le altre cose questo è uno dei crimini di cui mi hanno accusato, di aver rifiutato ecc.

Sono andato a Milano, mi ricordo che sono andato a Copenhagen e Leon Lefevre mi chiama e diceva che qui non si stan facendo Clear. Quindi vado giù e comincio a “C/Ssare” di brutto.. e poi viene giù una mission[1] e mi mandano a Copenhagen una volta; poi torno e dopo un po’ ancora… finché non mi arriva l’ordine di recarmi a Co… intanto avevano eliminato il Guardian’s Office, quello stava accadendo in contemporanea… ovviamente noi non sapevamo cosa stesse accadendo, non sapevamo i retroscena. Quindi mi hanno detto devi ricevere un Comm Ev[2], devi andare a Copenhagen a tue spese. Io ho detto a uno – che poi lo incontro ancora qualche volta –no io a Copenhagen non ci vado. […] e da lì in poi sono uscito.”

 

[1] Con mission in questo caso si intende un “gruppo di membri dalla Sea Org formalmente autorizzati, inviati per portare a termine un incarico o un compito specifico. Ha poteri di etica illimitati e i suoi membri sono chiamati missionari” dal Glossario Master.

[2] A Committee of Evidence; a cult “justice” action. “Fred was declared at his Comm Ev; now he’s an SP, and subject to Fair Game.” da http://www.xenu-directory.net/glossary/glossary_c.htm#Comm_Ev

Ho ritenuto opportuno riportare questa parte dell’intervista di Paolo perché si possono notare dei punti interessanti:

  • L’inizio di un atteggiamento più severo della Chiesa nei confronti degli appartenenti, derivante da eventi come lo scandalo del Guardian’s Office, e le grandi fuoriuscite di personaggi come David Mayo e Bill Robertson;
  • L’atteggiamento dimostrato dagli italiani delle prime generazioni di Scientology a riguardo;
  • Il legame di Paolo con David Mayo.

Dopo questi eventi Paolo vive la sua vita fuori da Scientology e si rende conto che il fatto stesso che il C/S Italy, primo OT VII in Italia, sia stato espulso dalla Chiesa e sia stato dichiarato Persona Soppressiva[1], aveva lasciato degli echi: dopo la sua espulsione, uscirono da Scientology anche persone che erano state ricollegate a lui o che erano state sue grandi amicizie. Queste persone cominciarono a riunirsi nelle case di alcuni di loro (una era in via Cenisio a Milano).

Dopo poco tempo un’americana, che aveva conosciuto Paolo nei suoi periodi trascorsi a Copenhagen, si mette in contatto con lui e gli chiede se fosse interessato a sapere dove fosse David Mayo. In seguito Paolo si mise in contatto e andò a Santa Barbara da lui, dove prese i materiali per i livelli OT.

Nell’’84 Paolo e altri fondano il primo Advanced Ability Center a Milano, in via Beschenis, dove avevano affittato una villa con i soldi di uno di loro.

In seguito Paolo andrà in Scozia per incontrare Robin Scott[2] in modo da ottenere il materiale dopo l’OT III.

Parlando con Paolo mi sono resa conto che gli Advanced Ability Center erano proliferati: molte persone avevano seguito David Mayo nella sua fuoriuscita e avevano deciso di seguire Scientology in modo indipendente dalla Chiesa ufficiale.

Tra le altre cose ci furono due Conventions della “Free Zone”, che ebbero luogo in Svizzera, in cui si tentò di trovare una linea guida per tutto il movimento indipendente, anche se senza un buon esito.

In Italia Paolo, dopo l’apertura del primo a Milano, fonda insieme ad altre persone i seguenti Advanced Ability Center: uno a Treviso in via Feltrini, uno a Riese Pio X (di cui apparve un articolo sulla Tribuna di Treviso riguardo la chiusura), uno vicino Montebelluna, uno a Taranto.

Nel ’91 Paolo e gli altri decidono di chiudere gli Advanced Ability Center: ognuno di loro o non se la sentiva di proseguire o aveva deciso di cambiare strada nella vita.

In Prospectives on the New Age, una raccolta di saggi pubblicata da J. Gordon Melton e James R. Lewis, compare un saggio della studiosa Isotta Poggi. In questo saggio è affrontato il tema della situazione spirituale italiana di quel periodo, ed è qui che ho trovato l’unico riferimento puntuale agli Advanced Ability Center:

 

“One of the most popular imported new religious movements is the Church of Scientology, which was established in Italy in 1974. Like the Unification Church, its strenght is more in the Northern part of the country, with centers located in Lombardia and Veneto. Scientology has attracted some of its Italian followers through the development of Narconon, an istitution which adresses the issue of heavy drug use, a major problem in this country. Active members of the Church of Scientology number around six hundred. Organizations in competition with it are Advanced Ability Center, a group established in Milan, and Silva Mind Control, present in Turin, Rome and Milan[3]”.

L’autrice, dopo aver fatto riferimento alla presenza dei Narconon[4] sul territorio italiano – che secondo lei sarebbero stati alla base dell’avvicinamento di molti italiani alla Chiesa di Scientology – parla degli Advanced Ability Center come degli organismi in competizione con la Chiesa.

Questa competizione, vista come tale più dalla Chiesa di Scientology che dagli AAC, si può vedere dall’attacco perpetrato dalla Chiesa contro quello di Riese Pio X: stando al racconto di Paolo, un giorno dell’’86 si presentarono di fronte a questa sede molti Sea Org members in alta uniforme con in mano un mandato che obbligava il centro all’immediata chiusura.

Lo stesso Paolo ricorda con grande stupore un articolo apparso sulla Tribuna di Treviso dove si parlava della chiusura di questo centro. Tutta questa importanza data alla cosa (va sottolineato che stiamo parlando di una sede che, secondo le stesse parole di Paolo, “era così piccola e dislocata dal centro che se aprivi la porta o la finestra vedevi le galline che razzolavano in giro”) ha spinto il mio interlocutore a sospettare che dietro quell’articolo ci sia stata Scientology stessa.

Per capire bene il fenomeno italiano, sono utili le due riviste diffuse da questi centri: una era indirizzata a chi era passato attraverso Scientology, l’altra era indirizzata alle persone esterne al fenomeno Scientology. Queste copie erano conservate da Paolo che mi ha concesso di fotografarle e scansionarle.

Nella rivista diretta agli interni a Scientology, appaiono molti articoli pubblicati da David Mayo sulla rivista degli AAC da lui gestita, The Journal, tradotti in Italiano; tra questi trovo molto interessante “La comunicazione e il nostro futuro”: in questo articolo David Mayo descrive in breve gli scopi degli Advanced Ability Center e le motivazioni che lo spinsero a seguire questo progetto. Riporto di seguito un passo di questo articolo:

 

“L’attuale Chiesa di Scientology era enormemente diversa dalla cosa a cui avevo dato la mia adesione e da ciò che mi ero proposto di raggiungere. Quando cominciai nel 1957, le organizzazioni erano molto diverse da come sono ora: c’era un sacco di gioia e la vita che conducevamo era molto piacevole, le persone si amavano, si era amici e ci si dava una mano e c’era una grande quantità di quello che chiamavamo ARC.  […] Non molto tempo fa, mi sono incontrato con delle persone dell’RTC ed una delle cose su cui obbiettavano maggiormente era il fatto che parlando usassi spesso battute umoristiche. Sembra assurdo, ma mi rimproverarono di fare battute sull’ETC nei miei discorsi domenicali. Dissi loro che forse era vero. “Ma la gente rideva?” Risposero di si, che la gente rideva. Riascoltammo la registrazione del discorso e in effetti la gente rideva. Dissi: “Beh in questo caso devo ammettere che era una battuta!” Ecco, il senso dell’umorismo è una di quelle cose che sono diventate molto impopolari. […] Ma ai nostri inizi non era così. C’era un detto che girava fra la gente “Se non ci si diverte, non è Scientology”. […] Senza ARC non può esistere nessuna tecnologia e quindi nessuna Scientology. Quando dico ARC intendo riferirmi ad Affinità, Realtà, Comunicazione, in parole più semplici, sono quei sentimenti di partecipazione ed amicizia reciproci, con la disponibilità a parlare ed ascoltare”.

Non stupisce che il pensiero molto aperto e leggero di Mayo sia stato quello a essere maggiormente recepito da Paolo, dopo aver letto il suo ingresso in Scientology.

David Mayo in questo articolo come in altri, punta molto sull’idea dell’applicazione di una tecnologia priva di aberrazioni, e si batte per la “purezza della tech”.

Tutto il discorso dietro il movimento indipendente di David Mayo, e vedremo più avanti anche dietro tutti gli altri movimenti indipendenti esaminati da questo lavoro, si basa sull’avversione nei confronti della Chiesa ufficiale che si è macchiata di crimini contro i suoi membri e  contro la tech stessa, modificando parti dei corsi e dei libri per guadagnarne di più.

Gli Advanced Ability Center erano i diffusori della tecnologia pura a costi decisamente più accessibili, e aperti al dialogo e al confronto.

Riguardo questo ultimo caso è emblematico un aneddoto raccontatomi da Paolo: una signora che frequentava gli Advanced Ablity Center era anche la seguace di un guru indiano che, in virtù di questo, venne invitato a partecipare a una conferenza. Un caso analogo avvenne con un fantomatico “sciamano del Burkina Faso”, anch’esso invitato a parlare in una conferenza.

Questo spirito è ancora più palese nella rivista indirizzata agli esterni a Scientology: in molti articoli si fa riferimento alla spiritualità orientale paragonandola alla tecnologia presentata negli Advanced Ability Center.

Non è sicuramente un caso che Paolo si sia avvicinato molto al falun gong, disciplina cinese, nel corso della sua vita. Lo stesso mi disse più di una volta durante le nostre conversazioni che accomunava Scientology ad altre discipline, tanto da consigliare agli scettici di praticare forme di yoga o altre pratiche simili per godere dei benefici che apportavano.

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Da quello che è stato descritto si nota come gli Advanced Ability Center proliferassero e accogliessero anche molte persone che erano totalmente estranee al mondo di Scientology: citando Paolo, “le persone nuove erano le migliori: non pretendevano di imparare a volare e ad utilizzare i super-poteri”.

 

[1] Con il termine “Persona Soppressiva” o abbreviato SP (Suppressive Person) si intende, nella tecnologia di Hubbard, una persona che cerca di reprimere o schiacciare qualunque gruppo o attività che tenda al miglioramento.

[2] Riguardo la figura di Robin Scott riporto di seguito una parte del libro “A Piece of Blue Sky” di John Atack citata in http://american-buddha.com/cult.pieceofbluesky.7.4.htm:  “The major obstacle to the continuance of Scientology outside the Church was that the Independents did not have all of the so-called “confidential” materials. […] That is to say there were copies at Saint Hill in England; at Los Angeles; at Clearwater, in Florida; and at Copenhagen, in Denmark. Former Sea Org executive Robin Scott saw the increasing autocracy of the Church, and made grand plans to save Scientology. While most Independent Centers were run from front rooms on a shoestring, Scott purchased a baronial mansion near Aberdeen, Scotland, the breathtaking Candacraig House set in over twenty acres with two lakes. It came to be known as “the castle.” Scott attempted to acquire the NOTs materials through a Saint Hill staff member, but failed miserably. His attempt only served to alert Saint Hill, and tighten up their security. So Scott met with Morag Bellmaine and Ron Lawley of the East Grinstead Independent Center, and in December 1983, they mounted their own commando operation. They did not know that David Mayo, who had written the original NOTs materials with Hubbard, was already producing a new version. They could have saved themselves, and many others, a great deal of trouble. The trio travelled to Denmark. During the afternoon Scott went into the Advanced Org in Copenhagen to see if anyone was them who knew either of his partners. Scott pretended to be interested in paying a great deal of money for NOTs auditing, so was treated like royalty, and given a guided tour. He memorized the layout of the building, saw no one he knew, and returned to brief Ron and Morag. Late that evening, dressed to the gills in Sea Org uniform (and with Bellmaine wearing the wrong cap-badge for her supposed rank), Lawley and Bellmaine walked into the Copenhagen Advanced Organization. They had carefully drilled the dismissive attitude of Sea Org missionaires, and demanded to see the Commanding Officer. He arrived, quivering. Lawley said they were “on mission” from the Religious Technology Center, and had come to investigate serious “out-tech.” Here they had taken a chance as there might have been an RTC mission there already. To their surprise the CO readily admitted to “gross out-tech,” but said he had sent his Senior Case Supervisor to Florida for retraining, and what more could he do? The bullying missionaires told him what more. He could show them a NOTs pack, because they were sure there was something wrong with the materials, so poor were Copenhagen’s results. The Commanding Officer did not hesitate, rounding up every available NOTs pack, and apologizing that two of his Auditors were still in session with theirs. Lawley and Bellmaine found themselves in a private room, with over thirty NOTs packs. They loaded two into a brief case, and their feet didn’t touch the ground until they had left Denmark”.

[3]Poggi Isotta, Alternative Spirituality in Italy, in Lewis J, Melton G., Perspectives on the New Age, New York, State University of New York Press, 1992, p. 277

[4]  Narconon è un programma di riabilitazione dall’uso di droghe di Scientology, curato da numerosi centri Narconon presenti in tutto il mondo e in particolare negli Stati Uniti d’America e in Europa. I centri e il programma sono diretta emanazione del movimento a carattere religioso denominato “Scientology” e in esso operano esclusivamente membri di detto movimento che applicano la tecnologia di Hubbard per aiutare le persone ad uscire dalla tossicodipendenza.

 

continua …

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