Archivi del mese: febbraio 2013

LucaS Attesta lo stato di CLEAR !!!

Siete Scientologist Indipendenti ? Pensate con la vostra Testa !

ServalliClear

La Determinazione di LucaS si e’ palesata con le sue azioni nell’universo fisico affinche’ potesse dimostrare di quale pasta e’ fatto.

La sua telefonata, piena di Gioia ” ho attestato CLEAR ! “

Essere Scientologist al giorno d’oggi, figlio di Scientologist, ti da` quella marcia in piu’ e un` ulteriore responsabilita’:

Essere da esempio in quanto Scientologo Indipendente.

E questo accade nel campo Indipendente perche’ UNA SCIENTOLOGY INDIPENDENTE AL DI FUORI DEI MONOPOLI esiste !

Organizzati e sparpagliati, nessun scopo nascosto se non quello di AIUTARE il prossimo !

GIOVANNI, avremo modo di parlarne personalmente, complimenti.

Tante persone intorno a te ti vogliono un sacco di bene perche’ tu a loro ne stai dando altrettanto.

Quindi non posso far altro che ringraziarti per l’aiuto che stai dando nel campo Indipendente affinche’ possa rimanere LIBERO,

privo da secondi interessi e ricco di Successi.

LUCA ! VWD !!!

Un importantissimo passo, ora a te il compito di diventare il miglior Auditor per te stesso affinche’  i tuoi livelli OT possano essere i migliori di sempre !

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A seguire il Successo di LucaS, poi per lui e per tutti noi, LRH.

A.A.A TRADUTTORI & REDATTORI CERCASI !

Chiunque abbia intenzione di mandare un POST alla Reception, voglia dire la sua, abbia voglia di Aiutare con Traduzioni

e’ pregato di mandarmi una MAIL a Johnmina@libero.it .

Qualsiasi aiuto qui a Casa Minelli e’ altamente apprezzato !

Grazie

Francesco

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ServalliClear2

Finalmente ho attestato lo stato di clear! Anzi, per dirla tutta, l’ho attestato nuovamente!  In cuor mio ho sempre avuto la consapevolezza di esserlo, ma per qualche motivo non era mai uscito nella sua interezza.

Credo che la definizione di Ron, nella sua semplicità, sia la migliore nello spiegare questo stato: un essere che non ha più la propria mente reattiva.

Una volta trovata la Verità sulla faccenda, il mio spazio è aumentato enormemente come se prima fosse trattenuto da una barriera; la mia testa è diventata talmente leggera che mi toccavo per vedere se c’era ancora, mentre la mia ARC è aumentata verso le persone.

A volte mi è capitato di vedere attraverso il muro oppure di sentirmi in alto o intorno al corpo.

Questo è un fantastico stato ed è il punto di partenza per andare su verso l’alto, spero vivamente che tutti coloro che non ci sono ancora arrivati ci arrivino presto.

Un grazie di cuore al mio auditor Giovanni Bonzani, per aver compreso subito la situazione ed aver fatto i passi necessari per risolverla.

Infine un grandissimo grazie a Ron per aver ricercato questa meravigliosa tech, che se usata nel modo giusto, ci porta sempre un po’ più su.

Con ARC

LucaS

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HUBBARD COMMUNICATIONS OFFICE

Saint Hill Manor, East, Sussex

HCO POLICY LETTER OF 17 GENNAIO 1967

UNA LETTERA APERTA A TUTTI I CLEARS

Sei Clear. Ben fatto e congratulazioni.

Questo stato non è mai stato ottenuto precedentemente in questo universo e dobbiamo lavorare tutti verso l’obiettivo di ottenere più persone – molte altre persone su a questo livello. Essenzialmente, sei Clear sulla prima dinamica e hai ancora parecchio lavoro davanti a te per arrivare a OT, che è come dire le rimanenti dinamiche, ma tuttavia scoprirai che hai molte abilità finora mai sognate. Un codice etico per gli OT esiste già cosi allo stato di Clear una persona non dovrebbe pensare di avere licenza di fare qualsiasi cosa voglia. Hai ancora le rimanenti dinamiche da raggiungere cosi non usare le abilità che hai già ottenuto per rendere schiavi gli altri, o in realtà, te stesso.

Con la libertà arriva la responsabilità e con la responsabilità arriva il bisogno di valutare le proprie azioni e di fare solo quelle azioni che produrranno il maggior bene sul maggior numero delle dinamiche. Cosi, le Policy di Scientology che ti hanno permesso di raggiungere lo stato di Clear ancora si applicano a tutti i Clears. In fatti si applicano ancora di più perché hai la realtà del loro valore e la necessità di osservare che vengano seguite.

Quelli che non hanno raggiunto Clear ti osserveranno con un po’ timore, cosi hai il dovere di dare l’esempio di un comportamento esemplare in tutti gli aspetti della tua vita. Come Clear non hai privilegi al di là di essere dichiarato Clear.

Come risultato, ti verranno date responsabilità più grandi e ce le si aspetterà da te cosi devi essere preparato ad educare responsabilmente te stesso dove è necessario cosi che tu possa svolgere ciò che ti viene assegnato in modo appropriato nel mantenerti con gli obiettivi principali e gli scopi di Scientology.

Cosi per te non esiste sederti e risposarti sopra agli allori, nessuna rinuncia della Policy, nessuna attività promiscua di 2^ Dinamica, nessuna assunzione impropria di potere, controllo o influenza o assumere che tu automaticamente sai meglio in ogni situazione. È un crimine invalidare lo stato di Clear – vedi di non usare questa condotta come Clear, particolarmente per ciò che ti riguarda. Hai ancora il resto delle dinamiche da raggiungere.

Ora più che mai sei diventato parte di un gruppo. L’individualismo ossessivo e il fallimento ad organizzare furono responsabili per lo stato in cui ci siamo trovati.

Non appena avrai percorso il resto della strada questo ti diventerà abbondantemente chiaro.

Mi aspetto e ho bisogno del tuo aiuto per completare la grande missione di de-contaminare questa area dell’universo. Se desideri aiutare, il tuo primo dovere è di proteggere la reputazione dello stato di Clear con una condotta esemplare. Il tuo secondo dovere e di diventare OT non appena possibile. Il tuo terzo dovere, se ancora desideri aiutare, è di diventare parte del tentativo di pulire questo settore dell’universo e renderlo sicuro non solo per noi stessi ma per i miliardi di altri che sono stati danneggiati.

Come Clear sei benvenuto e onorato. Non fare nulla che possa logorare il tuo benvenuto o portare disonore a te stesso o agli altri Clears.

Grazie per ciò che hai fatto finora. Grazie per ciò che farai in futuro. So di poter contare su di te.

L. RON HUBBARD Founder 

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Aprire le porte alla libertà

Siete Scientologist Indipendenti ? Pensate con la vostra testa !

Michael Moore e’ il presidente di APIS International, L’Associazione Professionale degli Scientologist Indipendenti,

meglio conosciuta in passato come International Freezone Association.

In Italia esiste un sito di APIS Italia ( http://www.apis-italia.net) dove

iscrivendosi si possono avere le “armi” per il proprio gruppo quindi vi consiglio di visitare il sito

e se non lo avete ancora fatto, di iscrivervi alla Newsletter e/o associarvi.

A meno di una settimana dalle Elezioni politiche in Italia

consiglio “La Via della Felicita’ ” a tutti i condomini,

anche se ve lo sarete letto e riletto chissa’ quante volte, io personalmente

provo piacere nel rivedere i precetti  alla quale tanto tempo fa ho dato il mio accordo.

Un invito aperto a tutti i lettori, in questo periodo epocale, direi oscuro e burloneggiato per la nostra Italia e noi italiani,

vi consiglio di applicare il vostro diritto e dovere andando a Votare per Voi.

(E speriamo che ce la caviamo !!! CIT.)

Buona Lettura !

A.A.A TRADUTTORI & REDATTORI CERCASI !

Chiunque abbia intenzione di mandare un POST alla Reception, voglia dire la sua, abbia voglia di Aiutare con Traduzioni

e’ pregato di mandarmi una MAIL a Johnmina@libero.it .

Qualsiasi aiuto qui a Casa Minelli e’ altamente apprezzato !

Grazie

Francesco

TRADUZIONE: Simon Bolivar

CORRETTORE DI BOZZE: Guido Minelli

Per molte persone attualmente intrappolate dentro la Chiesa di Scientology la vita può essere un incubo.

Oh si, iniziò bene. LRH era lì e l’atmosfera era su di tono. C’era uno scopo e le persone erano felici e vincenti. La gente sapeva di star facendo la cosa giusta e, benché a volte alcuni avessero delle cadute, c’era una tecnologia per aiutarli a rimettersi in carreggiata ed era un bene riprendersi e continuare sulla linea dello scopo più elevato.

C’era vero cameratismo, un senso di “forza, rimaniamo uniti, e togliamo questo pianeta dal fango in cui crede di essere stato concepito”.

Mentre Hubbard era fuori dalle linee e quando “passò a miglior vita”, si percepì un’ aria di sottili cambiamenti. Beh, alcuni cambiamenti qua o là non sono importanti, dopo tutto noi siamo il solo gruppo che possiede la strada giusta per uscire da questo guaio. Ma i cambiamenti diventarono sempre più opprimenti. Non c’era più lo “stiamo uniti”, gradualmente diventò un caso di “fai ciò che ti viene detto. Non pensare, obbedisci agli ordini e basta“.

Alcune persone videro questi segnali e se ne andarono tranquillamente. Molti furono cacciati e le molte altre persone rimaste dentro la Chiesa non si posero mai domande sul perché c’erano così tanti “SP”, incluso persone che avevano lavorato a stretto contatto con Ron fin dai primi giorni. Infatti, divenne policy NON leggere i giornali e, più avanti, non guardare in internet, dato che in giro c’erano così tanti SP. Gradualmente, per i membri dello staff e il pubblico, la Chiesa divenne l’ultimo baluardo e l’imposizione di paraocchi divenne un fatto all’ordine del giorno.

Le persone si abituano alle cose e il dato stabile era sempre che gli ordini dall’alto devono essere rispettati in ogni momento, e si deve sapere cosa si sta facendo. Ma ora che la situazione si è deteriorata sempre più è difficile giustificare le evidenti ingiustizie che si verificano di continuo.

Ora senza dubbio, molte persone si sentono incastrate tra l’incudine e il martello e non sono più molto certe su quale sia il loro prossimo gradino.

Può essere molto difficile conciliare il fatto che ciò che hanno seguito e creduto per tutta la vita si è improvvisamente rigirato ed è diventato l’antitesi di ciò che Scientology rappresenta. Ci vuole un sacco di confronto e coraggio per far fronte a quanto è realmente accaduto. È facile osservare dall’esterno e dire: “perché non vedono cosa sta succedendo?” Ma quando si trovano all’interno e sono immersi dentro, può essere difficile avere un punto di vista exterior. SPECIALMENTE quando si è stati indottrinati per molti anni, a volte per l’intera vita, che questa è l’unica via per l’umanità, mentre, allo stesso tempo, il cambiamento di percorso da qualcosa di meraviglioso a qualcosa di scomodo e oscuro si sta diffondendo come un cancro in tutto ciò che è caro.

Ci vuole un grande coraggio a fare quel primo passo per andarsene, senza sapere cosa si troverà al di fuori o se mai si troverà qualcosa. Non ci si può girare indietro se si decide di lasciare.

Le Condizioni ricercate e fatte conoscere da LRH non sono frutto di una sua invenzione. La loro scoperta è nuova, ma il fatto che esistano non lo è. In queste circostanze le Condizioni si applicano allo stesso modo in cui altre persone le hanno applicate quando sono state forzate a farlo, dalle circostanze appunto, in cui si sono trovati. Per quanto riguarda la Chiesa è una condizione di Dubbio. A volte questa Condizione viene offuscata dalla filosofia e tecnologia mescolate con l’organizzazione e la sua dirigenza, può quindi risultare difficile vedere quanto di sbagliato ci sia, eppure avere il dato stabile che ci sia anche così tanto di buono in Scientology.

A quel punto può diventare molto difficile applicare la Condizione corretta, fino a che non si acquisisce la capacità di separare la filosofia e la tecnologia dalla Chiesa. Come si riconcilia tutto questo? Districarsi tra le differenze, specialmente nel proprio modo di pensare può essere un lavoro molto arduo.

In aggiunta serve la volontà per confrontare il fatto che la dirigenza è diventata malvagia, e la malvagità è sempre difficile da confrontare. In special modo quando si è rimasti in un ambiente così protetto per molto tempo. È difficile accettare che la dirigenza si sia contorta e infine riconciliarlo con la tecnologia. “Questo non doveva succedere!

Non appena Ron ci ha lasciato, avremmo dovuto espanderci, seminando theta intorno a noi, non diventare un’enclave piena di paure, un gruppo isolato, un culto.

Esteriorizzarsi da quell’ombra cupa è qualcosa che solitamente devono fare da soli. Forse un po’ di incoraggiamento può essere d’aiuto, ma in ultima analisi, loro sono responsabili della loro vita e sono loro che devono compiere questo passo definitivo. Molti lo faranno guidati dalla disperazione, per altri sarà una scommessa, ma alla fine tutti giungeranno alla conclusione che dovranno fare quel passo. Le Condizioni li porteranno a farlo, specialmente quando diventerà impossibile riconciliare o giustificare ciò che si vede con ciò che la filosofia dice. Quando lo faranno sarà come se un velo si fosse alzato da sopra gli occhi. Il loro scopo e la loro gioia riempiranno i loro cuori e scopriranno che la libertà è ancora qui ed è disponibile, si è semplicemente spostata da sotto l’ombra cupa che è diventata la Chiesa. Saranno nuovamente a casa.

Per loro il futuro diventerà brillante, non importa quanto tempo ci vorrà per fare quel passo e raggiungerlo, ma quando lo faranno ci sarà tantissimo aiuto e una strada luminosa che li attenderà.

Michael Moore

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“Diario di un sogno” I PRIMI PASSI DI UN NUOVO GIORNO

Siete Scientologist Indipendenti ? Pensate con la vostra Testa !

silenzio interiore

Altro capitolo del libro di RICHARD “DIARIO DI UN SOGNO” , è pubblicato online. Per acquistarlo andare sul sito ilmiolibro.it

(il libro ha la copertina scura con un’opera dell’amico e OT III Paolo Buzi http://www.paolobuzi.com).

Come d’accordo con l’autore e i gestori, lo pubblicheremo anche a puntate su La Reception.

Richard ha scritto questo libro in tre giorni, ce lo ha dato come suo personale omaggio.

Lo abbiamo registrato e messo a disposizione per chiunque lo voglia acquistare.

Vi arrivera’ il libro a casa ed il ricavato ( 3 o 4 euro) di ogni copia verra’ usata per la realizzazione di alcuni progetti ed alcuni incontri

che sono nell’aria da tempo.

Quindi vi chiedo, nonostante verra’ interamente pubblicato sul sito a puntate, di acquistarne qualche copia, per voi ed i vostri amici.

Io lo ho letto avidamente dall’inizio alla fine, come se lo vivessi in prima persona, e mi ha lasciato piacevolmente entusiasta.

Buona lettura.

Francesco

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6

I PRIMI PASSI DI UN NUOVO GIORNO

Nella mia mente turbinavano molteplici domande che volevo porre a Red al nostro prossimo incontro.

Una predominava in maniera prepotente e aveva una stretta relazione con la capacità di esteriorizzarsi.

Decisi di prendere qualche appunto per non dimenticarmi nulla… mi sentii subito ridicolo al pensiero di portare carta e penna in quello strano mondo dei sogni.

Per un paio di volte durante il sonno non successe niente, solo dei piacevoli e normali sogni; in compenso mi svegliavo sempre molto riposato.

Il terzo giorno apparve in tutto il suo splendore; sembrava aver perso qualche chilo e qualche anno:

“Ehi Red hai fatto un po’ di palestra?”

“Eh, mio stupido amico Italiano, la tua abilità nel prendere in giro è rimasta inalterata nel tempo, ma la cosa è di buon auspicio”.

“Ascoltami attentamente caro Red, mi stavo ponendo un problema piuttosto serio e forse tu potresti darmi una mano a risolverlo”.

“Sentiamo questo problema che sicuramente non esiste ancora, ma che ti stai premunendo di creare… avanti!”

Aveva colto nel segno, in effetti il problema era lungi dal poter esistere: “Preferisco cercare di prevenire ogni eventualità, quindi, quello che ti esporrò potrebbe essere visto come un problema futuro”. Intanto che lo dicevo mi stavo anche ascoltando e mi pareva di aver detto una cosa particolarmente intelligente.

“Smettila di lodarti come un allocco e parlami di questo presunto problema”.

“Dunque, scriverò un libro e questo libro avrà tre possibilità.

La prima è che nessuno sarà minimamente interessato ad acquistarlo o a leggerlo.

La seconda è che qualcuno potrebbe voler spendere qualche dollaro e leggerlo.

Ma la terza è quella più catastrofica… il libro potrebbe avere anche successo e la cosa mi spaventa parecchio!”

Red rise di gusto: “L’esatto opposto di ogni normale scrittore. Lo scrittore medio spera di scrivere un best-seller e di farci un sacco di soldi, invece a te la cosa spaventa a morte; saresti così gentile da volermi spiegare il perché?”

“Ehm, nel malaugurato caso in cui abbia successo, come lo supportiamo?  Voglio dire… quello che sto scrivendo potrebbe attirare richieste di spiegazioni o di informazioni da altri; come risponderemo ad una cosa del genere?”

“Ogni cosa a suo tempo amico mio, vedrai che troveremo le risposte necessarie anche a questo… sbaglio o c’era qualcosa di cui volevi parlarmi? Non stavi cercando di scrivere degli appunti?”

Abbandonai immediatamente l’idea delle sorti del libro e cercai nelle mie tasche il foglio su cui non avevo scritto proprio nulla; naturalmente non lo trovai. Red rise nel vedermi impacciato.

“Volevo chiederti qualcosa riguardo all’esteriorizzazione, anzi vorrei da te diverse spiegazioni su quel particolare fenomeno, innanzitutto perché…”

“Frena un momento mio giovane Jedi. Facciamo uno strano gioco: io ti faccio le domande e tu rispondi sin dove ti senti sicuro, quando trovi delle difficoltà ti aiuto a completare la risposta.

Credo che tu  sappia già quali sono le risposte corrette, ma cercherò di darti una mano indirizzando la tua attenzione nel posto giusto… puoi essere d’accordo?”

La cosa suonava bene; volevo fare un tentativo quindi lo spronai a pormi la prima domanda.

“Ok, ti esteriorizzi?”

Pensai solo un istante, poi diedi la mia risposta: “Sì, a volte mi capita, ma in genere trovo qualche difficoltà”.

“Ok, cosa fai esattamente quando ti stacchi dal Corpo?”

“E’ proprio questo il punto, caro Red; quando mi succede non faccio assolutamente nulla, quando invece provo a staccarmi volontariamente non mi riesce proprio”.

“Bene, prova a considerare la seguente ipotesi: immagina di sollevare una sedia restandoci seduto sopra; cosa pensi che accada”?

La domanda mi sembrava piuttosto infantile, però risposi: “Non capita assolutamente niente; se ci stai seduto sopra non riesci a sollevare la sedia ed il tuo corpo contemporaneamente”.

Gli stavo sorridendo in modo beffardo, così lui fece la domanda seguente: “Quando cerchi di staccarti dal Corpo, per caso, non è che cerchi di sollevare anche il Corpo stesso”?

Santi numi… forse stavo facendo una cosa così stupida senza nemmeno rendermene conto?

Lui proseguì: “Generalmente tutte le persone che hanno difficoltà con l’esteriorizzazione è perché cercano di sollevare il proprio Corpo anziché staccarsi semplicemente da esso.

Questa è la spiegazione più logica che ci possa essere.

Inutile cercare di uscire a tutti i costi; anche in passato abbiamo sviluppato esercizi per ottenere quello stato, ma generalmente davano scarsi risultati e spesso si ottenevano strane restimolazioni.

L’esteriorizzazione deve avvenire senza sforzo e ad un certo livello avviene piuttosto spontaneamente”.

“Ne sei sicuro?” Gli domandai perplesso.

“Certo! Ricordi gli esercizi che Don Juan faceva fare a Carlos? Ebbene in quegli esercizi gli chiedeva di accumulare il nulla.

Doveva creare un vuoto mentale, il non-pensare.

Doveva accumulare silenzio interiore.

Per questo motivo ti ho consigliato di aggiungere una seduta di OT TR0 ogni tanto; facendolo puoi raggranellare parte della tua personale energia dispersa nell’ambiente e concentrarla in un unico punto.

Quel punto è l’esatto punto da cui puoi esercitare la tua forza ed i tuoi poteri e, sempre da quel punto, avverrà l’esteriorizzazione spontaneamente.

Dovresti essere in grado di sperimentare un particolare aumento di questa abilità man mano che ti avvicini alla fine del tuo programma di Tecniche… sbaglio?”

In effetti non stava sbagliando; negli ultimi tempi la cosa si presentava molto più frequentemente che non all’inizio. Mi venne in mente uno strano episodio e glielo raccontai.

“Qualche giorno fa, sospinto da una strana voracità, mi sono avvicinato al frigorifero; in una frazione di secondo mi ci sono trovato all’interno pur non avendone ancora aperto lo sportello.

Subito dopo mi sono sentito letteralmente appiccicato alla maniglia, nel goffo tentativo di aprirla; mentre cercavo di riprendere il pieno controllo del mio Corpo, ho rischiato di sbattermela violentemente sul naso.

Per alcuni istanti il Corpo ha vacillato, probabilmente perché ne ho ripreso il controllo con troppo impeto, ma dopo quel fatto ho mangiato come un vero buzzurro!”

Red stava ridendo intanto che annuiva.

“Ogni volta che perdi il controllo sul Corpo, in modo piuttosto particolare, sembra che il Corpo si senta più libero e che cerchi di dar sfogo ai suoi istinti più animaleschi; normalmente le cose che lo attirano maggiormente sono il mangiare e l’ottenere una buona dose di sesso”.

A quell’affermazione le sue risa aumentarono, però sembrava proprio che avesse ragione… avevo bisogno di un po’ di tempo per riflettere su quello che la mia mente stava ancora cercando di elaborare.

In effetti mi capitava con una certa frequenza di avere una fame vorace, però non l’avevo mai collegata ad un parziale distacco dal Corpo.

Ripensando a quei vari episodi, però, potevo constatare come percepivo un particolare calo di energie dopo che un qualche tipo di esteriorizzazione aveva avuto luogo.

La cosa sembrava essere particolarmente vera anche per la componente sessuale: l’atto stesso era molto più intenso e piacevole.

“Quindi, caro Red, la cosa migliore da fare è continuare con il programma e far sì che il tutto avvenga spontaneamente ed in modo naturale?”

“Certamente, ma c’è ancora qualcosa che devi sapere; seguimi”.

Passeggiammo lungo la riva di quello splendido lago; il paesaggio aveva dei marcati colori autunnali, ma non percepivo nessuna particolare temperatura. Mi sentivo terribilmente a mio agio fisicamente… sarà forse stato perché non avevo con me il mio solito Corpo?

Poco più avanti scorsi una persona seduta sotto un albero nella classica posizione del Loto.

“Non sarà mica Budda quel tizio laggiù?” Domandai incuriosito a Red.

“Ma no, è un semplice viandante che si sta riposando all’ombra!”

Viandante o meno, ci sedemmo di fronte a lui.

Aveva un leggero sorriso e ci guardava con estrema dolcezza. “Ciao mio giovane amico, mi fa piacere trovarti in questo luogo.

Vorrei portare alla tua attenzione qualcosa di importante che riguarda la meditazione, hai voglia di ascoltarmi?”

Quel tizio era particolarmente gentile e quello che mi stava proponendo mi interessava, quindi annuii e lui cominciò a parlare.

“Devi sapere che la meditazione è una pratica molto importante.

Meditare non significa starsene semplicemente seduti in una strana posizione con lo sguardo perso nel vuoto o a occhi chiusi.

E’ qualcosa di molto più semplice e profondo.

Poco per volta ti porta a capire il tuo reale distacco dal Corpo.

Il modo corretto per eseguirla è quello di osservare attentamente ogni cosa che ti circonda, sopratutto le azioni che esegue il tuo Corpo.

Per Osservare intendo in maniera più completa quello che ha scritto un nostro amico comune in una illuminante pubblicazione intitolata Obnosi e la Scala del Tono”.

Dicendo quelle parole strizzò l’occhio a Red.

“Ogni azione che compi attraverso il Corpo fisico va osservata attentamente e con estrema serenità; questo ti porta a capire e a vedere il centro di controllo dal quale stai operando con il Corpo ed in particolar modo ti insegna ad esserne distaccato.

Poco per volta vedrai la vita che ti scorre davanti come se fosse un filmato in cui tu fai recitare una parte al tuo Corpo fisico”.

Fece una piccola pausa per accertarsi che avessi compreso quanto mi stava dicendo poi concluse: “La cosa importante è che tu eviti di utilizzare la mente durante l’azione dell’osservare; devi riuscire a vedere ogni cosa senza immaginarla mentalmente, ma guardandola solo per come ti si presenta davanti.

Scoprirai che una mela non è realmente una mela, ma ben presto questo pensiero si trasformerà e quella mela diverrà veramente quello che vedi… e non potrai far altro che chiamarla mela, ma non sarà più lo stesso oggetto che era all’inizio”.

“Pur sembrando uno strano gioco di parole, capirai che questo modo di osservare o di meditare ti condurrà sempre più vicino alla Verità!”

Ci alzammo e salutai quello strano personaggio.

Non riuscivo a togliermi dalla mente che fosse Budda, anche se lo trovavo molto più dimagrito rispetto alle statuette che si vedono di solito.

Non avevo capito molto bene quello che mi aveva appena detto.

Sembrava piuttosto semplice, ma avevo qualche difficoltà a metabolizzarlo; devo però ammettere che spesso quello che vedevo mi sembrava far parte di una scenografia cinematografica.

Ultimamente mi capitava con le case o gli edifici in generale… sembravano finti. Se cercavo di estendere le mie percezione sino a quegli oggetti… sembrava che non ci fosse niente.

Non mi accorsi che Red mi stava osservando mentre mi trovavo assorto nei miei grovigli mentali: “Stai cominciando a capire; già da diverso tempo hai cominciato a vedere il luogo in cui dimori con il tuo Corpo fisico esattamente come è.

Ma a volte mi sembra che tu sia poco attento. In realtà, hai già colto la Verità su quel particolare Universo, ma sembra quasi che tu voglia dare poco peso alla cosa.

Vedrai che ben presto quella particolare realizzazione ti colpirà come una folgore e tu riderai come un matto!”

“A volte ho l’impressione che la gente si affanni per cercare la quarta dimensione, mentre in realtà dovrebbe solo capire che di dimensioni ce ne sono solo due”.

Dissi quella frase con noncuranza e mi stupii delle parole che erano uscite dalla mia bocca.

Red rideva sguaiatamente e aveva ripreso a fare anche qualche grugnito. Io lo guardavo divertito; sembrava proprio che avessi detto qualcosa di terribilmente spassoso.

“Aveva proprio ragione quel Sant’uomo del Padreterno.

Non sai esattamente quello che conosci, ma vedrai che a questo porremo rimedio!”

“Non capisco Red, di cosa stai parlando?”

“Lascia perdere amico mio, capirai… capirai”.

“Vorresti spiegarmi come tu sei riuscito ad entrare in quel circo chiamato Pianeta Terra e a fare quello che hai fatto?”

“Te lo racconterò volentieri domani; adesso stai per svegliarti e io esco a mangiarmi una pizza”:

Mi lasciò con quelle parole sibilline e io mi risvegliai con una gran fame.

Cucinai delle uova con della pancetta, spremuta di arancia, una fetta di torta di mele ed un abbondante caffè.

Dopo aver divorato tutto quanto decisi che era tempo di fumarsi una bella sigaretta.

Era molto tempo che non lo facevo, ma ricordavo di aver lasciato un mezzo pacchetto nel cassetto del mobile del soggiorno.

L’accesi e tirai un paio di boccate.

Quasi mi strozzai col fumo ma riuscii a non tossire; la terza e la quarta boccata mi diedero un leggero senso di euforia e la testa cominciò a girarmi leggermente.

Spensi la sigaretta. Ogni tanto mi piaceva concedermi qualche tiro, però odiavo particolarmente il saporaccio di catrame che mi rimaneva in bocca; decisi, quindi, di darmi un’energica lavata ai denti.

Passai l’ora successiva a riordinare i miei appunti, dopodiché mi fiondai sotto una corroborante doccia calda.

Avevo del lavoro arretrato da sbrigare, così per il resto della giornata mi occupai di varie traduzioni.

La giornata passò ad una velocità supersonica; era già ora di cena.

Decisi di invitare mia moglie a mangiare qualcosa fuori; lei ne era contenta. Generalmente ci prendevamo qualche piccola libertà senza avere scomodi ospiti intorno; ci piaceva stare nella nostra intimità godendo ognuno della presenza dell’altro.

Mi dimenticai di quanto era successo sino al momento di andare a dormire; da quel momento in poi uno strano turbinio di pensieri cominciò nuovamente a pervadere la mia mente.

Ero attanagliato dalla strana curiosità riguardo a Red ed alla sua particolare Missione sul Pianeta Terra.

Ormai il momento della giornata che attendevo con più trepidazione era proprio quello dedicato al sonno ed ai sogni.

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La Storia della S & D – di John McMaster

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